UN
NUOVO LIBRO SU ROCHEMOLLES
– “Rochemolles:
la decauville, la diga, la strada e la luce”,
di Edoardo Tripodi e Walter
Re, Alzani Editore.
(la copertina è riprodotta nella pagina "Libri")
È
uscito recentemente un libro su Rochemolles e su alcune realizzazioni che dagli
anni ’20 in poi hanno segnato la vita del piccolo paese dalla storia
millenaria: la decauville, la diga, la strada carrozzabile, la luce elettrica.
Il libro è opera di due autori: Edoardo Tripodi, medico e appassionato di
ferrovie, villeggiante in alta valle di Susa, e Walter Re, nostro concittadino
che non deve essere presentato, ma di cui è nota la passione di ricercatore
delle nostre tradizioni, con documenti, immagini e testimonianze varie di un
passato che si vuole conservare, prima che ne svanisca la memoria.
La prima parte del libro, di Edoardo Tripodi è: “C’era una volta un piccolo treno per la diga di Rochemolles”, la storia della costruzione della diga in località Plan di Rochemolles e in conseguenza della
ferrovia a scartamento ridotto, la “decauville” appunto, con un tracciato dai
bacini del Jafferau alla diga stessa. Il tutto
documentato con numerose fotografie d’epoca sui lavori, sui locomotori usati e
sulle vicende della piccola linea che, al termine dei lavori per la diga, venne
anche usata per i passeggeri fino al suo smantellamento.
La
seconda parte del libro: “Rochemolles. Piccole storie di strade, di acqua, di luce”,
è opera di Walter Re, il quale ha voluto
raccogliere testimonianze importanti su queste realtà della vita del paese, con
interviste, documenti e immagini suggestive
e anche rare. Si ricorda la vecchia strada che saliva al paese dal versante destro
della Dora di Rochemolles, pericolosa
in estate e in inverno per le montagne incombenti, ai progetti per una nuova
strada sul versante opposto che
verrà realizzata come strada militare negli anni antecedenti la seconda guerra mondiale
ed è la strada ancora attualmente in uso, con piccole varianti. Interessante è
pure il capitolo sulla luce a Rochemolles, con la concessione
dell’energia
da parte delle Ferrovie e la creazione della “Società per l’illuminazione elettrica
di Rochemolles”,che dal 1927
fece giungere la corrente elettrica nel paese, con la pubblica illuminazione, l’elettrificazione
del mulino e naturalmente la luce nelle
case. Anche qui lo scritto è corredato da interessanti notizie, documenti e
fotografie.
Anche
da questa sommaria esposizione si comprende che è un libro interessante per
Rochemolles, i suoi abitanti e coloro che amano il nostro paese e, come dice l’assessore
alla Cultura del Comune di Bardonecchia, dott. Roberto Canu nella sua
prefazione, un libro importante «per mantenere la memoria di un pezzo di Bardonecchia,
fortemente a rischio di scomparsa».
Ai
due autori, che con competenza, passione e amore hanno compiuto quest’opera, i
rallegramenti e l’augurio che il sicuro
successo della pubblicazione li ricompensi della loro fatica.
(d.P.)