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12/09/18

Angolo della Cultura (2017)

L’ANGOLO FILATELICO 2017
Dal 12 al 19 agosto è stata allestita presso la Biblioteca comunale, Viale Bramafam 17, a Bardonecchia una Mostra Filatelica sul tema del centenario della Grande Guerra. La rassegna dentellata ha presentato la collezione, sviluppata su 60 fogli, di Roberto Gottardi: “Trentino-Alto Adige: da Provincia asburgica a Provincia italiana”. La mostra, curata dall’Associazione dei Circoli e sezioni filateliche di Torino e provincia in collaborazione con la Biblioteca comunale, è rimasta visitabile tutti i giorni, tranne la domenica, secondo gli orari di apertura della Biblioteca. Poste Italiane inoltre, il solo 14 agosto, in occasione del tradizionale mercatino di Sant’Ippolito, ha allestito un ufficio postale distaccato dotato di annullo speciale. La postazione di vendita, grazie alla preziosa collaborazione della Pro Loco di Bardonecchia, era ubicata in Piazza Monsignor Bellando (Borgovecchio, fronte Parrocchia) e ha osservato l’orario 10,00-16,00. Cartolina ed annullo speciale, disponibili in loco, sono stati dedicati a tutti i caduti bardonecchiesi del primo conflitto mondiale e al centenario del sacrificio del S.Ten. Camillo Masset, medaglia d’argento al valor militare.
Massimo Mancini

18/08/14

Gruppi & Associazioni (2013)


GRUPPO CARITAS
«L’amore del prossimo radicato nell’amore di Dio è anzitutto un compito per ogni singolo fedele, ma è anche un compito per l’intera comunità ecclesiale, e questo a tutti i suoi livelli: dalla comunità locale alla Chiesa particolare fino alla Chiesa universale nella sua globalità» (cfr. DCE, 20).
La Caritas parrocchiale è l’organismo pastorale istituito per animare la parrocchia con l’obiettivo di aiutare tutti a vivere la testimonianza, non solo come fatto privato, ma come esperienza comunitaria, costitutiva della Chiesa. L’idea stessa di Caritas parrocchiale esige, pertanto, una Parrocchia “comunità di fede, preghiera e amore”. Questo non significa che non può esserci Caritas dove non c’è “comunità”, ma si tratta piuttosto di investire, le poche o tante energie della Caritas parrocchiale nella costituzione della “comunità di fede, preghiera e amore”. Come se la testimonianza comunitaria della carità fosse insieme la meta da raggiungere e il mezzo (o almeno uno dei mezzi) per costruire la comunione. Un esercizio da praticare costantemente.

11/12/13

GIORNATA DELLA FILATELIA 19 dicembre 2013

Con la partecipazione degli allievi delle Scuole medie  di Bardonecchia, Oulx e Sestriere e l’esposizione degli elaborati del concorso “Trattati di Utrecht 1713” da loro preparati.
Premiazione dei partecipanti e degli elaborati scelti per la realizzazione della cartolina e l’annullo speciale risultati vincitori.
Ufficio postale distaccato di Poste italiane con annullo speciale
Apertura con orario 10 – 16
Palazzo delle Feste ,   piazza Valle Stretta 1
Ingresso libero

24/11/13

UTRECHT 1713. IL TRATTATO CHE COINVOLSE ANCHE BARDONECCHIA



Le dispute ancora oggi accese tra Regno Unito e Spagna a proposito della sovranità sulla Rocca di Gibilterra? (fig.1). Il trattato di Utrecht del 1713 che assegnò definitivamente Gibilterra alla Gran Bretagna. Le mai sopite spinte   separatiste del Québec   francofono dal   Commonwealth canadese?

Fig.1  francobollo emesso da Gibilterra per
commemorare il Trattato di Utrecht(1)
Sempre riconducibili  ad Utrecht, ove la Francia poneva termine definitivamente alle ambizioni di supremazia nel continente nordamericano e, rinunciando al sogno di congiungere la Luisiana ai possedimenti canadesi, ripiegava attorno alle fortificazioni di Louisbourg nell’isola di Cape Breton (Nova Scotia)(fig.2). E che dire poi dell’effimero e velleitario G.A.D. (Group Anciens Dauphinois) che nel 1946 ai “fratelli” separati dell’antico Grande Escarton (fig.3) prometteva una  riduzione delle tasse ed una restituzione parziale dei danni di guerra in cambio della annessione alla Francia? Sempre Utrecht che aveva “spezzato” l’unita politico-economica e la contiguità territoriale della cosiddetta Repubblica degli Escarton  assegnandone tre ai Savoia e due alla Francia.

Fig.2  francobollo emesso da St. Pierre & Miquelon per commemorare il Trattato di Utrecht2 

Il Trattato o meglio i trattati di Utrecht (1713) e Rastadt (1714) ponevano fine ad una guerra durata un quindicennio, la prima grande guerra combattuta sul suolo europeo e non solo  per la  spartizione dei vasti possedimenti spagnoli. Durante il regno di Luigi XIV    (incominciato nel 1643 e conclusosi il primo settembre 1715 con la sua morte) il più lungo della storia di Francia, il Re Sole fa del suo regno la principale potenza europea, caratterizzato da molteplici guerre. Le ostilità, meglio conosciute come guerra di Successione Spagnola, scoppiarono nel 1701 e perdurarono fino al 1713-14 e con un’appendice fino al 1720. Vide schierati, da una parte e in una prima fase la Francia, la Spagna, il ducato di Savoia, il principe elettore di Baviera Massimiliano II Emanuele e l’arcivescovato di Colonia. Dall’altra  l’Inghilterra, i Paesi Bassi e l’Austria e gli altri stati tedeschi del Sacro Romano Impero, uniti nella Grande Alleanza dell’Aja (7 settembre 1701).

05/11/13

ANGOLO della CULTURA (2012)

argomenti
I 300 anni di Utrecht
Ignis Sacer
NOSTRA SIGNORA DELLE GRAZIE - Il registro del tesoriere 
Quel grandioso CONGRESSO EUCARISTICO A BARDONECCHIA
Ricordando RICCARDO CHICCO
LA BARCA D’ORO DEI RE
IL PELLEGRINAGGIO NELLA SACRA SCRITTURA

 * * * 
I 300 ANNI DI UTRECHT
La regione delle Alpi occidentali pur essendo, dal punto di vista geografico, un territorio piuttosto  omogeneo, da una prospettiva politico e militare invece è stata un’area attraversata da una generale insicurezza dovuta alla litigiosità dell’aristocrazia locale ed europea che fra i secoli XVII e XVIII ha «discusso militarmente» le proprie questioni dinastiche disputandosi i displuviali alpini, rafforzato le difese naturali offerte dalle aspre giogaie delle valli alpine oppure costruito fortezze ciclopiche come Exilles o Fenestrelle.
Stemma delfinale, forte di Exilles.
In questo contesto il Trattato di Utrecht, del 1713, fu la fine di molte di quelle dispute permettendo allo spregiudicato Stato Sabaudo di inglobare le fortezze di Exilles e Fenestrelle «le due chiavi dell’Europa», come le definì nel 1708 l’inviato olandese a Torino, portando i propri confini sul displuviale delle valli di Susa e Chisone e permettendo ai Savoia di conquistare un ruolo determinante sullo scacchiere strategico europeo.
Ma andiamo con ordine.
Il 31 ottobre del 1700 Carlo II di Spagna “el hechizado”, lo stregato, moriva in un’atmosfera allucinante fatta di esorcismi e riti di ogni genere sul corpo del re morente nella convinzione che le infermità del sovrano e le sciagure del Paese dipendessero dalla malìa che aveva colpito il povero Carlo II. La vera sorpresa sarà però il testamento del re spagnolo, che indicando come suo legittimo successore Filippo d’Angiò , il futuro Filippo V, e nipote del re di Francia Luigi XIV, innescherà una polveriera destinata a far saltare l’Europa. Il pericolo che la Francia, attraverso il docile Filippo V, potesse mettere le mani sui ricchi domini coloniali spagnoli compromettendo lo sviluppo del commercio inglese, pertanto il moneyed interest spinse Londra a mettersi a capo di una coalizione antifrancese.

18/07/13

MUSEO diocesano del Melezet - IL '700 a Melezet e dintorni

la Mostra Tematica dell'estate 2013
nel Museo dedicato a
don Francesco Masset


A Melezet, nel Museo dedicato a Don Francesco Masset è stata inaugurata una nuova mostra a tema dal titolo “ Di luce riflessa” , Il ‘700 a Melezet e dintorni.

27/06/13

UTRECHT 300 anni dopo. Il 6 luglio al FORTE BRAMAFAM


INVITO AL FORTE BRAMAFAM 
SABATO 6 LUGLIO 2013
www.fortebramafam.it





Bardonecchia: 
Convegno sul Trattato di Utrecht

Il Trattato di Utrecht ha rivissuto le sue fasi peculiari, ieri, sabato 6 luglio, attraverso un convegno, ospitato dal Forte Bramafam e realizzato dal Centro Ricerche Cultura Alpina, nell'ambito dei festeggiamenti del tricentenario. L'iniziativa, nata da un accordo tra i Comuni di Briançon e Chiomonte, patrocinata dal Consiglio Regionale, dal Comune di Bardonecchia e dalle presidenze delle repubbliche, italiana e francese, ha portato sulla collina del Bramafam esperti francesi ed italiani che hanno relazionato su argomenti impegnativi, perseguendo un filo conduttore dal titolo “Dalle Alpi all'Europa: la difesa dello Stato nella cultura politica e militare del Settecento prima e dopo Utrecht”. Gli interventi si sono avvicendati seguendo un ordine storico, partendo, cioè, dai personaggi che hanno avuto un ruolo fondamentale nel trattato di pace. Così Frédéric Ieva della Rivista Storica Italiana ha evidenziato la vita del temerario Principe Eugenio, definito dalla storia, come uno dei più grandi condottieri. Una vita trascorsa, sin dall'età di vent'anni, sui campi di battaglia.