Perché
non si perda il ricordo di don Serafino
Sono già trascorsi dodici anni dalla
morte di DON SERAFINO CHIAPUSSO e non vogliamo si perda il ricordo di questo
sacerdote umile e zelante che ha dedicato tutta la sua vita e la sua missione a
Bardonecchia. Era nato a Novalesa il 4 maggio 1923. La famiglia era modesta.
Il papà Achille era cantoniere stradale,
la mamma Luigia Lambert casalinga e c’era pure una sorella, Adele. La vecchia
casa di Vicolo Costamerlino era piccola e angusta, al limite della povertà, ma
la vita era serena, nelle tradizioni del paese, con il soggiorno estivo alla
baita della “Fraita” dove il piccolo Serafino pascolava la capretta, unica
ricchezza della famiglia.
Il Seminario di Susa lo accolse al
termine delle scuole elementari, inviato dal Parroco don Antonio Isolato che
aveva visto nel piccolo Serafino, fanciullo semplice e devoto, i segni della
vocazione al Sacerdozio. Trascorsero gli anni della preparazione nei vari
corsi: medie, ginnasio, liceo, teologia, segnati anche dagli eventi della
guerra, e finalmente il 27 giugno 1947 il vescovo Mons. Umberto Ugliengo lo ordinava
sacerdote.