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15/06/00

Notizie Varie (bollettino Bardonecchia 1960)

contenuti:
Nuovo Rettore dell'Ausiliatrice
I Villeggianti alla Salette
Esercitazioni Etiache dei Corpo Soccorso Alpino
Mostra Personale
Museo Civico
Nell'Associazione Giovanile
Giubileo Sacerdotale
Nella Direzione della Dogana
Medaglia d'oro alla Maestra Montabone
Il Traforo Autostradale del Frejus
Il nuovo Sindaco e la Giunta

Nuovo Rettore dell'Ausiliatrice
Il giorno di S. Pietro, Don Sera­fino Chiapusso già Parroco di Rochemolles e Viceparroco di Bardonecchia, é passato a reggere la Vicaria Autonoma di Maria Ausi­liatrice, al Borgonuovo.
Da tempo il Can. Fontan aveva chiesto a Mons. Vescovo di essere esonerato dall'incarico per le con­dizioni di salute. Ecc. Mons. Vescovo accoglieva la domanda e, con suo decreto in data primo Maggio, nominava a succedergli Don Chiapusso.
Il Can. Fontan continua a risie­dere presso la Cappella di cui é tanto benemerito, prestando an­cora la sua opera sacerdotale, specie nel ministero delle con­fessioni.

I Gruppi Statuari della Salette al Cenacolo (Bollettino 1960)

Chi si reca anche una sola vol­ta alla Salette, non può non es­sere conquistato dal fascino soprannaturale che emana dalla santa montagna, luogo di pre­ghiera e di silenzio, che parla direttamente all'anima attraverso la presenza viva di Maria. Bardonecchia può ormai dire di avere un solido legame con la Salette e i pellegrinaggi che di anno in an­no sempre più numerosi si reca­no sulla montagna di Maria, non sono solo una tradizione, ma un bisogno del cuore dei fedeli, at­tratti da quel qualcosa di ineffa­bile e misterioso, ma reale e consolante per lo spirito che la Ver­gine fa sentire nel luogo da Essa eletto.
Si può perciò comprendere il desiderio dei pellegrini bardonecchiesi di un « fac-simile » che, nel loro paese, ripetesse in un certo modo il clima spirituale della Salette, attraverso le immagini e gli atteggiamenti della Celeste Ap­parizione.
Questo desiderio é divenuto realtà, grazie alla pietà munifica del Rag. Aldo Colombo e della Sua consorte, Signora Lia Rigoli, i quali hanno voluto donare i gruppi statuari della Madonna della Salette, in memoria della figlia Bianca e della nipotina Patrizia Rigoli, già devote pellegri­ne sulla S. Montagna, ora già chiamate dal Signore al Premio Eterno, in giovanissima età.

I gruppi della Salette sono stati sistemati nel giardino del Cena­colo Domenicano, in un angolo silenzioso e raccolto e rappresentano le tre fasi dell'apparizione: la Madonna piangente, il colquio con i pastorelli Massimino e Melania, infine la Vergine che sa­le in Cielo. Nel giardino della vil­la si é pure riprodotto, con riusci­to effetto, il tracciato del percor­so della Madonna, sulla vicina montagna del Delfinato.
La cerimonia inaugurale di que­sti gruppi statuari avvenne nel pomeriggio dell'Assunta, favori­ta da una improvvisa comparsa del sole nella piovosa giornata ed ebbe il concorso di numerosi pel­legrini e devoti della Vergine piangente.
S. Ecc. Mons. Giuseppe Garneri, Vescovo di Susa, compì la Be­nedizione rituale e rivolse quindi un elevato e fervido discorso sull'insegnamento della Salette, traendo spunto dagli atteggia­menti e dalle parole della Madon­na e rallegrandosi per la felice realizzazione di quest'opera.
Dopo la preghiera alla Vergine, letta dal Parroco, i giovani del­l'Istituto Salesiano ospiti del Bramafam, hanno eseguito i canti caratteristici della Salette e i fe­deli si sono associati in coro, al­l'omaggio sentito.
Intorno al Presule era il Clero locale, Autorità e Parlamentari, tra cui abbiamo notato gli On.li Marconcini e Restagno.
Le statue, inaugurate nel verde raccolto del giardino silenzioso, resteranno come un continuo ri­chiamo al messaggio di Maria e come ricordo di Bianca Colombo e Patrizia Rigoli, così come dice la lapide murata nel basamento della Vergine Assunta : « Nelle la­crime di Maria il dolce ricordo delle cuginette Bianca e Patri­zia », con due date: le date del lo­ro breve pellegrinaggio terreno, nel quale quello della Salette fu una parentesi serena.

Esse, unite nel ricordo della Vergine Piangente, additano a tutti, sul cammino doloroso di Maria, la strada che conduce al Cielo.