30/06/18

Gruppi e Associazioni (2018)


IL CORETTO SANT’AGNESE: 25 anni di amicizia
Il Coretto Sant’Agnese partecipa solitamente alla S. Messa prefestiva del sabato sera o, talvolta, a quella della domenica mattina delle 11,00. È diretto da Lisa Procopio ed accompagnato all’organo da Antonello Bava. I suoi componenti hanno età diversificata ma sono accomunati dallo stesso intento: partecipare insieme alle funzioni offrendo al Signore il proprio canto, che si unisce a quello di tutti i fedeli.
Il 2017 segna una tappa importante nel cammino del Coretto: il compimento di 25 anni di attività, festeggiati con orgoglio insieme a don Franco durante un allegro pranzo che ha fatto seguito alla S. Messa della domenica. In tale occasione il Coretto ha deciso di dare notizia di sé sul Bollettino parrocchiale del 2017 affidando qualche parola ad ogni suo componente. Alcuni hanno così ripercorso i primi passi della storia del gruppo, soffermandosi sulla sua evoluzione: «Se ripenso al Coretto, ripenso ad un gruppo di bimbe riunite nel primo banco della chiesa di Sant’Ippolito in attesa di eseguire, durante la funzione, i canti imparati con don Franco l’ora prima alle prove... e ricordo l’entusiasmo che avevamo allora e che continuiamo ad avere ancora oggi... ecco cos’è per me il Coretto: amicizia ed entusiasmo!» (Lisa); «Il Coretto per me rappresenta anni di amicizia... amicizia quella vera! Tanti ricordi e tante emozioni.
Dopo il pranzo per i 25 anni del Coretto. [foto: coll. A. Bava]

Oggi si aggiunge la soddisfazione di vedere i nostri figli cantare assieme a noi» (Cristina); «Al Coretto partecipo da sempre, ormai anche con i miei bimbi, siamo tutti amici e molto uniti.
Anche chi non conosce la musica cerca di seguire le istruzioni di Antonello e Lisa con molto impegno» (Giuliana). Altri hanno ricordato quali, fra i componenti attuali, ne facessero già parte nel lontano 1992 (Stefano, che ha annoverato fra gli storici “fondatori”, oltre a se stesso, Antonello, Lisa, Giuliana, Claudia e Cristina) o descritto le impressioni di un’appartenenza di più breve data: «Colui che canta passa dalla gioia alla melodia, colui che ascolta, dalla melodia alla gioia» (Rabindranath Tagore). Io sono tra le ultime arrivate nel Coretto: «È bello cantare e stare insieme. Con il canto rivolgiamo le nostre voci al Signore ed è un modo di pregare!»
(Deborah).

28/06/18

ROCHEMOLLES - Parrocchia di S.Pietro Apostolo (2017)

ROCHEMOLLES E LE VALANGHE
Rochemolles, la splendida frazione di Bardonecchia, baluardo dell’omonima valle, quest’anno ha rivissuto i fantasmi del passato.
Inverno 2018 a Rochemolles:
una “spruzzata di neve...”.
Mentre continuava a riscuotere grande successo – nonostante le abbondanti nevicate – il presepe diffuso, allestito dall’associazione Vivi Rochemolles con personaggi a grandezza naturale, il 4 gennaio la valanga del Vallone precipitava a valle del paese, senza toccarlo e senza arrecare danni alle persone, mentre il suo poderoso soffio, generato dal salto verticale della parete rocciosa percorsa dalla massa nevosa, abbatteva molti alberi ed un camino.
Complice di questa situazione, generalizzata su tutto l’arco alpino occidentale, oltre alle copiose nevicate il clima particolarmente mite, quasi primaverile.
Dopo la tranquillità degli ultimi decenni, dovuta alla costruzione dell’opera di protezione dalla valanga del Rio du four e all’assenza di copiose nevicate, che ha spinto molti nativi e turisti a ristrutturare le vecchie baite, riportando in vita questo incantevole borgo, abbandonato a causa dell’evacuazione imposta dopo la valanga del 1961 – tranquillità dimostrata anche dalla rinascita, nell’ultimo ventennio, di un nuovo ristorante e di un residence – quest’anno la preoccupazione per questo fenomeno si è nuovamente ripresentata, Rochemolles ha, da sempre, convissuto con le valanghe. Prova ne è il voto, proferito a Santa Emerenziana il 14 gennaio 1706 dal Sindaco, dai Consiglieri e dai Capifamiglia dell’allora Comune di Rochemolles, colpito dall’ennesima valanga, per richiedere l’aiuto e la protezione della Santa da questo flagello, voto che si perpetua ogni anno il 23 di gennaio.
Preoccupazione che, invece, è rientrata il giorno 22 gennaio, quando alle ore 11 del mattino è caduta la valanga del Rio du fourn, quella che da secoli, fino al 1961, ha sempre creato grossi problemi all’abitato, e che questa volta, grazie all’opera di protezione, è stata deviata lontano dal paese, a tal punto che chi in quel momento era nell’abitato di Rochemolles non si è accorto di nulla.
Inverno 2018
Gli abitanti, sollevati dal soddisfacente collaudo pratico dell’opera di protezione, ringraziano Santa Emerenziana, la Regione Piemonte e il Comune di Bardonecchia per il finanziamento della stessa e il Consorzio forestale Alta Valsusa per la progettazione. Negli ultimi anni Rochemolles ha iniziato una lenta ma costante rinascita, che ha portato ad un suo ripopolamento e, grazie anche all’Assoagri e all’associazione Vivi Rochemolles, che si è prefissata di animare il borgo sia d’estate che d’inverno, oggi può continuare su questa strada senza più preoccuparsi delle valanghe.
Angela Ventricelli

OPERE DI RESTAURO AL CAMPANILE:
rendiconto del costo delle forniture e manodopera eseguite per l’intervento

26/06/18

SAN PIETRO - Rochemolles

 Festa Patronale
1 luglio 2018






Le foto di Domenico Pagnotto

25/06/18

Giubilei Sacerdotali (2017)


Messa d’Oro per don Pietro Guiffrey
Sono trascorsi cinquant’anni dalla domenica 25 giugno 1967, in cui il bardonecchiese don Pietro Guiffrey divenne Sacerdote, ricevendo la Sacra Ordinazione dal Vescovo di Susa Mons. Giuseppe Garneri, nella nostra chiesa di S. Ippolito. È un orgoglio per Bardonecchia poterlo annoverare tra i Sacerdoti scaturiti nel corso del ministero   parrocchiale del parroco mons. Bellando. Sono don Paolo Di Pascale (1 luglio 1956), don Pietro Guiffrey (25 giugno 1967), don Alfonso Badini Confalonieri (29 giugno 1978 - nominato Vescovo di Susa), donAlberto Pecheux (8 dicembre 1980), mons. Claudio Iovine (12 giugno 1983).
Don Pietro Guiffrey nel giorno dell’Ordinazione Sacerdotale.


È interessante, dopo mezzo secolo, rileggere dal Bollettino Parrocchiale dell’anno 1967 la cronaca di quel giorno: «La chiesa, che appariva ornata da una sobria decorazione di alloro, ha accolto Mons. Vescovo, accompagnato dai monsignori Riva e Falaguerra. In apposita bancata erano presenti i parenti venuti anche dalla Francia, con i genitori ed i fratelli di don Pietro. Il Vescovo ha pronunciato un’omelia fervida e commossa dicendo, tra l’altro che “... il Sacerdozio, è un servizio a beneficio dei fedeli”, e ha ringraziato coloro che hanno contribuito a dare un nuovo Sacerdote alla Chiesa: la famiglia, la Parrocchia, il Seminario. Nel pomeriggio il Vespro solenne è stato officiato dal novello Sacerdote che ha impartito la Benedizione Eucaristica. Lunedì mattina 26 giugno don Pietro ha celebrato  la sua prima Messa, unitamente ai Sacerdoti della Parrocchia (mons. Bellando, don Serafino Chiapusso, don Paolo Di Pascale), con la presenza di numerosi fedeli, nonostante il giorno feriale, i quali si sono poi recati a baciare le mani consacrate.
Don Pietro ha dato alla Parrocchia le primizie del suo ministero nel corso dell’estate e dal primo settembre è stato nominato viceparroco di Almese» Ad Almese ha seguito la gioventù ad ha insegnato religione alla scuola media fino al 1980, poi è stato collaboratore del Parroco di S. Antonino per tre anni, ad è in questa circostanza che la mamma Celestina era andata a risiedere con lui e lo aveva seguito a Borgone, quando nel 1984 il Vescovo lo aveva nominato Prevosto e dove anche attualmente sta proseguendo il suo ministero sacerdotale, apprezzato e ben voluto dai suoi parrocchiani, e dove la mamma era mancata nell’anno 1988.
Il 50º di Ordinazione Sacerdotale è stato festeggiato sia a Borgone che a San Didero, dove don Pietro è Amministratore Parrocchiale. Purtroppo non è stato possibile averlo a Bardonecchia, nella chiesa della sua Ordinazione, come invece avvenne sia per il 25º che per il 40º anniversario.
Gli rivolgiamo, tuttavia, un caro saluto e gli auguri affettuosi in questa importante tappa della sua vita. Ad multos annos!

GIUBILEI SACERDOTALI
25º di Ordinazione Sacerdotale di don Giorgio Nervo

Sembra ieri quando don Giorgio Nervo ricevette l’Ordinazione Sacerdotale nella sua chiesa di Caprie, dove vivono i suoi genitori e il fratello Paolo, ed invece è già trascorso un quarto di secolo. Era sabato 14 novembre 1992, vigilia della Solennità della Chiesa locale, quando Mons. Vittorio Bernardetto, con l’imposizione delle mani e con la consacrazione col Sacro Crisma, lo ordinò Sacerdote, ricordando nell’omelia le parole di Sant’Agostino: «Con voi sono cristiano, per voi sono Sacerdote». Egli, novello Sacerdote, fu destinato a Bardonecchia come cappellano festivo, purtroppo solo per un brevissimo tempo, perché le necessità della Diocesi lo portarono a peregrinare prima come Viceparroco a Sant’Ambrogio, poi nominato Parroco di Chianocco, successivamente a Chianocco si aggiunse anche la parrocchia di Mattie. Più avanti, tornato in Alta Valle, andò a Sestriere, alla quale, qualche anno dopo, si aggiunse Savoulx. Attualmente, assieme a Sestriere e Savoulx, è Parroco anche di Sauze d’Oulx e Chateau Beaulard. In pari tempo segue gli scout di Valsusa, è Direttore dell’Ufficio Liturgico Diocesano, anima gruppi di ragazzi e di giovani e trova ancora il tempo, ogni settimana, per tenere una lezione di catechismo ai ragazzi di seconda media nella nostra Parrocchia.

23/06/18

21/06/18

MELEZET - Parrocchia di S.Antonio Abate (2017)

LA MESSA DI PRIMA COMUNIONE
Domenica 21 maggio abbiamo celebrato la Messa della Prima Comunione, data attesa e preparata nel corso di tutto l’anno catechistico.
La S. Messa è stata solennizzata dai canti dei giovani, preparati e guidati da Adriana Ugetti che con l’altra catechista Laura Silvestro ha gestito il non facile compito del catechismo nel corso dell’anno scolastico.
Grazie ancora a loro! tutta la comunità deve esservi riconoscente.
Qui di seguito i nomi dei 14 comunicandi e la loro foto: 
Bigi Lodovica, Campasso Federica, Clataud Vittoria, Curioso Lelia, Curto Amelia, Corradin Mirko, Gallione Alice, Giannini Davide, Marre Sebastiano, Nosenzo Benedetta, Ramberti Mauro, Roude Benedetta, Sibille Luca, Vachet Emilie.

22 luglio 2017
FESTA DELLO SCAPULAIRE
Sabato 22 luglio, in una bella giornata di sole, la parrocchia di Melezet ha festeggiato la solennità dello Scapulaire in onore alla Madonna del Carmine.

18/06/18

Attualità (2017)


I 150 ANNI DI AZIONE CATTOLICA E LA NOSTRA ASSOCIAZIONE PARROCCHIALE
L’Azione Cattolica Italiana fondata nel 1867 si diffuse gradualmente in tutto il territorio nazionale e, apprezzata dal Papa e dai Vescovi, venne istituita in ogni Parrocchia.
Per quanto riguarda la Diocesi di Susa sappiamo che il 9 gennaio 1910, per invito del Vescovo Mons. Carlo Marozio, sorse il Comitato Donne Cattoliche.
La Federazione della Gioventù Maschile di A.C. venne fondata nel 1918 ma fin dal 1914 esisteva un Circolo a  Sant’Antonino e dal 1915 il famoso “Mario Chiri” a Susa. L’Unione Femminile di A.C. (Donne e Gioventù Femminile) nacque nel 1920. Nel 1924 il Vescovo Mons. Umberto Rossi diede incarico al Cav. Amedeo  artinacci (papà della nostra associata e concittadina Maria Pia Martinacci Bompard) di fare nascere l’Unione Uomini Cattolici che, già l’anno successivo, tra le prime Associazioni, annoverò quella di Millaures.
Amedeo Martinacci e Giuseppina Piana.
Nella nostra Parrocchia di Sant’Ippolito, poco dopo la conclusione della Grande Guerra 1915-’18, nell’anno 1921, per interessamento del Parroco don Francesco Galasso, nacquero le Associazioni Giovanili: il Circolo Maschile, “Exurge”, con la sua bandiera, ancora oggi gelosamente conservata, sulla quale sono appuntate due medaglie vinte negli anni ’60 alle gare di cultura religiosa, e quello Femminile, dedicato a Sant’Agnese, anch’esso con la sua bandiera, inaugurata da Maria Teresa Golzio (mamma di don Paolo Di Pascale) della quale fuMadrina, e probabilmente prima Presidente del Gruppo.

Quasi certamente anche le Donne Cattoliche sorsero in questo stesso anno. Pertanto l’Associazione di Bardonecchia è da annoverare tra le 19 presenti in Diocesi in questa data.

16/06/18

Vita di Bardonecchia (2017)


Da «LAVALSUSA»
- a cura di Alessia Bellet –

CRISTINA DE STEFANI, FOTOGRAFA PER PASSIONE
Cristina, più familiarmente “Cri”, come è conosciuta da tutti, cordiale e allegra, infermiera di professione, è appassionata per la fotografia e racconta le sue emozioni attraverso l’obiettivo della sua reflex. La prima mostra fotografica l’ha allestita nella sala d’aspetto del Centro oncologico ematologico subalpino presso le Molinette di Torino, con lo scopo di offrire un momento di sollievo ai malati in attesa di sottoporsi alle cure. Nel periodo di Capodanno, invece, ha realizzato una seconda mostra, tutta in bianco e nero, presso il Palazzo delle Feste di Bardonecchia, dal curioso tema: “Toccare e guardare”. Le foto non risultano fissate alla parete, bensì poste su degli appendiabiti, proprio perché tutti possano prenderle tra le mani e osservarle. Il ricavato dell’iniziativa è stato devoluto a favore di Gioia, una sedicenne di Sauze d’Oulx che, a causa di un incidente, necessita di costose cure riabilitative.
BARDOLESA, UN SUCCESSO BIS! • Sabato 28 gennaio, sulle nevi della “Campo Smith arena” si è svolta la 2ª edizione di Bardolesa. Lo spettacolo ha avuto inizio con una vera “lesa” (slitta) usata un tempo per trasportare il fieno. Nel corso della gara non sono mancati ribaltamenti e voli spettacolari. I concorrenti hanno dato libero sfogo alla fantasia realizzando notevoli creazioni, tra cui si sono distinti: una macchina monoposto, un camion dei vigili del fuoco, un divano, una cella con prigionieri, un furgoncino hippie, un bar, diverse barche e navi. Il primo premio è stato aggiudicato a “I Bifolki” con una lesa composta da due sedie sdraio e una tavola da surf. I premi sono stati forniti dalla generosità dei commercianti di Bardonecchia.

15/06/18

NEI BORGHI (2017)



“NATALE NEI BORGHI”
26/27/28 dicembre 2017 – LES ARNAUDS - MELEZET - MILLAURES
Anche quest’anno Les Arnauds, Melezet, Millaures e in particolare le loro splendide chiese hanno offerto un palcoscenico naturale all’evento “Natale nei borghi”, un’iniziativa voluta dall’Amministrazione Comunale nell’ambito di un progetto più ampio e complesso di valorizzazione della nostra identità alpina, che muove dal desiderio primario di far conoscere e far rivivere il territorio, portando animazione ed eventi nei borghi antichi da offrire anche al turista più frettoloso e distratto come esperienza emotiva e di contatto profondo con la nostra cultura alpina e i suoi monumenti,
Il gruppo dei Parenaperde “Sunadur”
Il viaggio natalizio nei borghi di Bardonecchia è iniziato il 26 dicembre a Les Arnauds nella chiesa, gremita, di San Lorenzo con “C’era una volta... Natale” della Compagnia Fucina Bonacci, uno spettacolo di animazione teatrale per bambini, in cui grandi e piccini, condotti per mano da Babbo Natale e il suo elfo, sono diventati protagonisti di divertenti avventure alla scoperta delle origini del Natale e del segreto della sua essenza.
Si è poi proseguito, il 27 dicembre, nella chiesa di S. Antonio a Melezet, con il concerto del gruppo Parenaperde “Sunadur” dell’Alta Valle Dora, alla scoperta di suoni antichi e di storie narrate. Il noto e apprezzatissimo gruppo musicale originario dell’Alta Valle Susa ha proposto brani di musica tradizionale delle nostre vallate e di quelle francesi, balli, canti popolari in lingua occitana, motivi scherzosi e storie di personaggi di un tempo riscoperti e riproposti con la partecipazione di Giorgio Ferraris, Massimo Falco, Alberto Dotta e Simone Del Savio.
Di nuovo grande successo ed entusiasmo da parte del pubblico e grande apprezzamento di tutti per la cura, l’amore e il rispetto con cui da sempre i “Parenaperde” conservano e tramandano melodie e storie della nostra Valle.