21/06/18

MELEZET - Parrocchia di S.Antonio Abate (2017)

LA MESSA DI PRIMA COMUNIONE
Domenica 21 maggio abbiamo celebrato la Messa della Prima Comunione, data attesa e preparata nel corso di tutto l’anno catechistico.
La S. Messa è stata solennizzata dai canti dei giovani, preparati e guidati da Adriana Ugetti che con l’altra catechista Laura Silvestro ha gestito il non facile compito del catechismo nel corso dell’anno scolastico.
Grazie ancora a loro! tutta la comunità deve esservi riconoscente.
Qui di seguito i nomi dei 14 comunicandi e la loro foto: 
Bigi Lodovica, Campasso Federica, Clataud Vittoria, Curioso Lelia, Curto Amelia, Corradin Mirko, Gallione Alice, Giannini Davide, Marre Sebastiano, Nosenzo Benedetta, Ramberti Mauro, Roude Benedetta, Sibille Luca, Vachet Emilie.

22 luglio 2017
FESTA DELLO SCAPULAIRE
Sabato 22 luglio, in una bella giornata di sole, la parrocchia di Melezet ha festeggiato la solennità dello Scapulaire in onore alla Madonna del Carmine.
Come ogni anno, si è portata in chiesa la statua del 1858 raffigurante la Madonna del tabor, alla quale sono devote tante generazioni del nostro paese. Inoltre oggi abbiamo avuto l’onore di vedere per la prima volta nella nostra chiesa, su invito del nostro Parroco, la Cantoria di Sant’Ippolito e il Coretto di Sant’Agnese, diretti da Lisa Procopio, uniti insieme per lodare con il canto il Signore, accompagnati alla tastiera dal nostro caro don Paolo, lodato alla fine della funzione per la sua intelligenza e il suo buonsenso e per essere sempre molto attivo nelle sue comunità parrocchiali nonostante l’età.

La S. Messa è stata presieduta da don Gianluca Popolla, Direttore del Centro Culturale Diocesano, sono anche intervenuti il diacono permanente Antonio Piemontese, le Autorità Comunali, in particolare l’Assessore Piera Marchello con la fascia tricolore, la Consigliera Carola Scanavino e una delegazione dell’Assomont. Nei primi banchi era presente anche qualche ragazza con il consueto costume antico, al fine di non perdere le tradizioni del nostro paese che si tramandano da generazioni.
Al centro dell’omelia è emersa la figura materna della Madonna, vista non solo come Santa Vergine o come bellezza esteriore, ma rappresentata come madre, donna sofferente che ha dovuto vedere morire suo figlio sulla croce. Don Popolla ha concluso con un pensiero sulla preghiera, che deve essere un momento di riflessione e introspezione e non solo un mezzo per chiedere favori.
Durante la Preghiera dei fedeli si è fatto accenno all’acqua, soggetto della mostra “L’acqua nei riti e nella vita”, inaugurata al termine della S. Messa nel Museo di Arte Religiosa Alpina, preparata con cura dalla volontaria Daniela Ferrero, grazie all’intervento di alcune persone che hanno imprestato o donato al museo dei loro oggetti personali inerenti a questo tema. Le vetrine sono state arricchite da numerose acquasantiere di epoche e materiali diversi, caraffe da Battesimo, aspersori. La ricerca ha toccato temi come i fonti battesimali, le benedizioni, i canali, le alluvioni, i maceratoi della canapa e altro ancora. Si è ricordato che il museo è dedicato a don Masset e che quest’anno ricorre il trentennale dalla sua scomparsa.
La festa è proseguita nella sede dell’Assomont con un generoso rinfresco e tra le vie di Melezet tra bancarelle e degustazioni.
Cristina
Il posto di frontiera in punta al paese.
La Messa di S. Giacomo in Valle Stretta il 25 luglio: che freddo!

SANT’ANTONIO 2018
Monsignor Iovine celebra la Messa di S. Antonio,
accanto don Sergio Blandino.
Anche quest’anno ho avuto la gioia di onorare e venerare Sant’Antonio Abate nel giorno dedicato alla sua memoria.
Questo giorno di festa ha pur sempre qualche cosa da insegnarci! Nei miei ricordi questo giorno è sempre stato allietato da uno splendido sole, ma quest’anno Sant’Antonio ha voluto fare eccezione alla regola e ci ha dato una giornata che più invernale non si sarebbe potuta nemmeno immaginare!
Il maltempo però non ha spaventato i sacerdoti che hanno voluto partecipare alla nostra festa patronale: mons. Claudio Iovine, don Franco e don Sergio, né ha spaventato i cantori della Cantoria di Bardonecchia che, come sempre nelle grandi occasioni, ha voluto essere con noi.

Siamo particolarmente grati per la presenza di don Claudio che per molti anni – lasciando i suoi impegni a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi – ha voluto essere presente in mezzo a noi specialmente nelle grandi solennità di Natale e di Pasqua: di questo noi ti saremo sempre riconoscenti e non finiremo mai di dirti grazie! Grazie anche per aver lasciato per questo giorno la tua parrocchia di Condove.
Nell’omelia don Claudio ha saputo ben illustrare la figura della personalità di S. Antonio, la sua pronta adesione all’invito di Gesù “... lascia tutto poi vieni seguimi”, e il suo ritirarsi nel silenzio del deserto per sentirsi sempre più unito a quel Gesù che aveva accettato di seguire. Agli episodi della sua vita che don Claudio ha voluto ricordare, quello che mi ha particolarmente colpito è stato l’incontro con il calzolaio superiore a lui nella santità per l’amore verso il prossimo.
Per finire teniamo presente che la festa del nostro Patrono avviene nei primi giorni del tempo Ordinario a ricordarci che S. Antonio è sempre vicino a noi in ogni giorno della nostra vita ordinaria anche se non sempre noi ci ricordiamo di lui.
Che Sant’Antonio ci protegga sempre!
Vittorio Massignan

HANRY LANTELME
Hanry Lantelme durante una sua visita a Melezet.

Una figura speciale la sua, ha tenuto con i suoi fratelli legami stretti e anche con tutti i parenti di Melezet e Les Arnauds; tornando ogni anno a Melezet non mancava mai la visita al cimitero e alla scuola dove il suo papà aveva insegnato.
Nel tempo, per ben tre generazioni ha seguito e agevolato le vicissitudini familiari di tutti noi, informandosi sempre sulla salute di tutti, felicitandosi per ogni nascita e matrimonio; seguiva di volta in volta i percorsi di studio e lavoro di ognuno. In questo modo ha mantenuto i legami con quelle che lui chiamava le sue radici.
Benefattore della parrocchia di Melezet e molto legato alla Cappella del Tabor di cui aveva sempre sentito parlare dal suo papà.
Lascia il ricordo di una persona dolce e profonda, sicuramente un esempio da seguire. Ci salutava sempre dicendo: abbiate cura di voi. È mancato in florida (U.S.A.), dove era emigrato, alla vigilia dei cento anni di vita.
Melezet l’ha ricordato con una S. Messa di suffragio.
Bosc Valeria