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08/04/21

Giovedì e Venerdì Santo

Giovedì ore 18,00
Santa Messa della Cena del Signore


05/04/21

SABATO SANTO - Veglia Pasquale

 Sant'Ippolito- Veglia Pasquale - ore 19,45

Liturgia del Lucernario

La processione del clero esce dalla chiesa, lasciata completamente al buio, senza luci né candele accese, dal Venerdì santo. Una volta fuori dalla chiesa, i concelebranti raggiungono un braciere precedentemente preparato, e dopo un breve saluto iniziale (senza il Segno della Croce) il celebrante benedice il fuoco. Quindi prende delle braci e le mette nel turibolo e accende, da quella fiamma, il Cero pasquale; benedice poi il cero pasquale, tracciandovi una croce, le lettere greche Alfa e Omega e le cifre dell’anno; prende cinque grani di incenso e li conficca alle quattro estremità e al centro della croce disegnata, a simboleggiare le cinque piaghe gloriose di Cristo, delle mani, dei piedi e del costato. Quindi il diacono, portando il cero pasquale, comincia la processione che entrerà in chiesa, intonando per la prima volta “Lumen Christi” (La luce di Cristo), e il popolo risponde “Deo Gratias” (Rendiamo grazie a Dio). Dietro il cero pasquale si riforma la processione iniziale, e si accodano anche i fedeli; sulla porta il diacono intona di nuovo “Lumen Christi”, e tutti i presenti accendono una candela; arrivati al presbiterio il diacono intona per la terza volta “Lumen Christi” e si accendono le luci della chiesa, tranne le candele dell’altare. Quindi viene riposto e incensato il cero pasquale e il libro, dal quale un diacono, o un cantore, intona l’Exultet (Preconio Pasquale) o annuncio pasquale. Terminato l’annuncio tutti spengono le candele, ed inizia la liturgia della Parola, introdotta dal celebrante.

02/12/18

L'AVVENTO

Il Tempo dell'attesa
I nomi tradizionali delle domeniche di Avvento sono tratti dalle prime parole dell’Antifona di ingresso alla Messa.

La prima domenica è detta del Ad te levavi («A te elevo», Salmo 25);
la seconda domenica è chiamata del Populus Sion («Popolo di Sion», Isaia 30,19.30);
la terza domenica è quella del Gaudete («Rallegratevi», Filippesi 4,4.5); 
la quarta domenica è quella del Rorate («Stillate», Isaia 45,8).

per saperne di più: