27/06/13

UTRECHT 300 anni dopo. Il 6 luglio al FORTE BRAMAFAM


INVITO AL FORTE BRAMAFAM 
SABATO 6 LUGLIO 2013
www.fortebramafam.it





Bardonecchia: 
Convegno sul Trattato di Utrecht

Il Trattato di Utrecht ha rivissuto le sue fasi peculiari, ieri, sabato 6 luglio, attraverso un convegno, ospitato dal Forte Bramafam e realizzato dal Centro Ricerche Cultura Alpina, nell'ambito dei festeggiamenti del tricentenario. L'iniziativa, nata da un accordo tra i Comuni di Briançon e Chiomonte, patrocinata dal Consiglio Regionale, dal Comune di Bardonecchia e dalle presidenze delle repubbliche, italiana e francese, ha portato sulla collina del Bramafam esperti francesi ed italiani che hanno relazionato su argomenti impegnativi, perseguendo un filo conduttore dal titolo “Dalle Alpi all'Europa: la difesa dello Stato nella cultura politica e militare del Settecento prima e dopo Utrecht”. Gli interventi si sono avvicendati seguendo un ordine storico, partendo, cioè, dai personaggi che hanno avuto un ruolo fondamentale nel trattato di pace. Così Frédéric Ieva della Rivista Storica Italiana ha evidenziato la vita del temerario Principe Eugenio, definito dalla storia, come uno dei più grandi condottieri. Una vita trascorsa, sin dall'età di vent'anni, sui campi di battaglia.
Simon Surreaux e il moderatore
Rinaldo Comba (a destra)

Simon Surreaux de l'Université de Paris IV ha trattato della nomina dei nuovi marescialli di Francia nel corso della guerra di successione spagnola. Una particolare istituzione militare, per il cui accesso occorreva un'attenta selezione basata sulla famiglia di origine, sui principi educativi e morali. Michèle Virol de l'Université de Rouen ha entusiasmato l'uditorio parlando di Sebastien Le Prestre, meglio conosciuto come Vauban, prestigioso ingegnere militare, le cui opere si possono ammirare ancora oggi. Inizialmente propositore di piazzeforti a difesa delle Alpi, a poco a poco abbandonò queste strategie per pensare a soluzioni di pace, considerando addirittura la possibilità di un'Unione di Stati, originale per quei tempi, ma non per i “nostri”.
Un'attraente panoramica di fortificazioni settecentesche, dislocate in tutta Europa, è stata poi presentata da Marino Viganò dell'Università della Svizzera Italiana, che ha fornito anche minuziosi dettagli su tre diversi tipi di barriere.
Molto originale e fuori dagli schemi militari è stata la relazione di Ilario Manfredini dell'Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento di Firenze. Avvalendosi di immagini al computer ha illustrato alcuni dipinti dell'epoca, raffiguranti allegorie di Pace, come quella del pittore napoletano Paolo De Matteis, che realizzò un'opera sul tema del trattato di Utrecht: una donna vestita di bianco, la Pace, che scaccia la Morte, il tutto  sovrastato dall'immagine della Chiesa che sembra benedire l'evento.
Michèle Virol con il moderatore Comba
 in piedi il realizzatore del convegno Luca Patria
Tra le relazioni successive hanno destato molto interesse quella di Livio Dezzani,   sulla strada del Moncenisio, un ruolo significativo nella costruzione dello Stato Sabaudo e quella del padrone di casa Pier Giorgio Corino, presidente dell'Assam (Associazione per gli Studi di Storia e Architettura Militare) e anima indiscussa della rinascita del Forte Bramafam. Ha rivolto il suo intervento alla breve vita del Forte della Brunetta, una gigantesca fortificazione che sovrastò per circa 80 anni (quasi tutto il Settecento) la città di Susa. Corino, da sempre attratto da questa costruzione, definita da lui stesso “il suo sogno”, ha condotto per tanti anni studi specifici, con un'intenzione iniziale addirittura di acquistare il rudere, o per lo meno di ciò che rimaneva dopo la demolizione nel 1796 imposta da Napoleone.
La giornata, soleggiata e calda, ha favorito la consumazione di un gran buffet sulla piazza d'armi del Forte. Preparati dal ristorante “Lo Chalet” in collaborazione con il noto chef Michele Challier, gli stuzzichevoli piatti sono stati accompagnati dai vini locali di Giancarlo Martina di Giaglione.
Luisa Maletto

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Sabato 20 maggio 2013
ore 20,30
Chiesa Parrocchiale di Sant'Ippolito
BARDONECCHIA

GEORG FRIEDRICH HAENDEL
IL MESSIA

Concerto inserito nelle manifestazioni per il 
300° Anniversario del
TRATTATO DI UTRECHT