Sono
trascorsi vent’anni dalla morte di Luciano Ferraris e gli amici hanno voluto ricordare
l’anniversario, trovandosi sulla montagna al cippo che ne tramanda la memoria e
nella chiesa di Melezet, la domenica 21 giugno 2009, per una Messa di suffragio
e una commemorazione.
Luciano
Ferraris con il suo largo sorriso.
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La
sua figura carismatica è balzata così alla mente e al cuore di quanti lo hanno conosciuto
e anche di quelli che non ne hanno
sentito parlare. Luciano è stato un grandissimo educatore, sia nello scoutismo
che in altri ambiti: è stato 28 volte a Lourdes con i suoi scout; giornate
piene nel servizio ai malati e nel “Camp des jeunes” con riunioni di canti e
preghiere.
A
Bardonecchia egli recò la molteplice esperienza acquisita in vari campi, sia in
Italia che all’estero, nella infaticabile attività di animatore di bambini,
giovani, genitori e nonni.
La
sua vita non è facile racchiuderla in poche righe, si rischia di mortificarla,
la sua vita è stata una quotidianità di servizio, fino all’ultima dolorosa
malattia che non lo aveva fermato, se non proprio alla fine. Era nato a Torino
nel 1914, durante la guerra aveva fatto servizio militare in Aeronautica, sposato
nel 1943 aveva avuto due figli: Mauro e Daniela.
Morto
l’8 giugno 1989, ha voluto essere sepolto nel cimitero di Melezet.
Il
ricordo di domenica 21 giugno è stato un doveroso omaggio alla sua memoria,
perché viva sempre nei suoi giovani di ieri e si rinnovi in quelli di oggi.