02/06/10

I nostri Giovani - Oratorio al mare (2009)

Oratorio al mare

Sul video del mio computer, spesso, scorrono automaticamente le foto delle attività fatte. Forse come dono della provvidenza, poco prima che cominciassi a scrivere, sono proprio apparse le foto con i volti dei ragazzi che sono stati al forte di Bibbona.

Forte di Bibbona? A voi dice qualcosa? Quando don Giorgio me n’ha parlato la prima volta, ho faticato a capire dove fosse. Poi mi han detto: in Toscana, vicino a Cecina. Quando ho sentito questo, mi son fatto un’idea. Avevo un dubbio: ma verranno al mare i ragazzi con noi? Sì! L’idea è piaciuta a molti! E dai paesi dell’Alta Valle un bel numero di ragazzi e ragazze si sono iscritti.


Devo dire che per me è stata una sorpresa; per don Giorgio e la sua équipe di animatori, collaboratori, no! Sapevano che era proprio bello. E lo sapevano i ragazzi che nel corso degli anni sono sempre più cresciuti di numero. Già alla partenza un bel clima sul pullman. I chilometri scorrono veloci, anche se c’è l’ansia di arrivare e di vedere (o di rivedere per molti) il mitico forte! Ad un certo punto usciamo dall’autostrada, facciamo qualche chilometro di strada provinciale, entriamo in Marina di Bibbona! Il forte con “Asterix” e i suoi amici che ci attendono! Troviamo don Giorgio in abito rigorosamente “gallico”! E non solo lui! Sì siamo piombati, tra romani e altri popoli (che poi scopriremo esser le squadre), in un pezzo di Francia che è in Maremma, a ridosso della spiaggia del nostro Mar Tirreno. Comincia l’avventura. Anche i nuovi si sentono presto di casa. A dire il vero la propria casa a molti manca; e come potrebbe non esser così? Si crea presto un bel clima di famiglia: questa è l’esperienza più bella che abbiamo fatto. I nostri fratelli più grandi (animatori e animatrici, mamme per la cucina, don Silvio e don Giorgio) ci  fanno sentire bene. Anche tra ragazzi, si diventa a poco a poco amici. È una famiglia in cui c’è la presenza di Dio, in particolare di Gesù, che, direi, ha saputo inserirsi veramente bene! Alcuni momenti, vissuti nella libertà dei figli di Dio: la domenica, caratterizzata come giorno del Signore; i piccoli momenti di preghiera hanno scandito la giornata, accolti con naturalezza e rispetto anche da chi viveva una sensibilità diversa.
A pochi passi dalla casa, scopriamo, pochi minuti dopo esser arrivati la bella spiaggia e il mare. Che cosa fareste voi? Noi ci siamo buttati subito!!! Una bella doccia e poi tutti a cena. Alla sera serata in spiaggia. Il mare è sempre stato lì a due passi e tutte le attività le facevamo vedendolo dalla terrazza. La nostra sala da pranzo era sul mare!
Una sorpresa: a cena, abbiamo incontrato altri amici, giovani diversamente abili, che condivideranno con noi alcuni ambienti. Una convivenza naturale, simpatica e molto discreta da parte loro. Mi verrebbe da dire, una presenza che è un dono e che ci pone interrogativi. Li vediamo anche al mare a pochi metri da noi. Il mare accoglie tutti.
Sulla spiaggia c’è tanto posto. Un bel mare. A due passi da casa. Avevamo un bagnino che vigilava sulla nostra sicurezza. Tanti bagni e in acqua a volontà. E il resto della giornata? Sempre insieme, aiutati dalla struttura che ci accoglieva, semplice, essenziale.
Colazione, pranzi, merende, cene... Ottimi, grazie alle mamme! Nel pomeriggio divisi in popoli, ciascuno ha avuto al possibilità di “costruire” i segni che distinguevano il suo popolo. Rispettando le diverse sensibilità dovute alle nostre età, un momento della giornata lo vivevamo divisi. Attraverso tecniche diverse ci siamo confrontati su quello che stavamo vivendo. Le attese (per il pranzo e la cena, perché gli amici finissero di mettere a posto, per la doccia...) ci aiutavano a stare insieme e siamo diventati amici. Mitici i giochi notturni, che erano veramente “notturni”!
Devo dire che mi è piaciuta la partecipazione degli animatori, ragazzi più grandi di noi: possiamo dire che abbiamo fatto tutto insieme, come si fa in famiglia. Come tradizione del campo, non è mancata neanche una gita: quest’anno a Volterra in pullman. Un gioiello. Tra visita, pranzo e immancabile shopping, la Toscana, ci ha svelato un angolo veramente pregevole.
I giorni sono trascorsi veloci. E presto, forse troppo presto, è arrivato il pullman per riportarci indietro. Il ritorno? Molto animato! Un “clima giovane” e divertente, che ha messo alla prova la pazienza degli autisti!
A Oulx, dai salesiani, ci aspettavano i nostri parenti, che avevano portato ogni ben di Dio. I genitori di Oulx avevano preparato gli ambienti. Abbracci, saluti... ancora momenti di gioco. Don Giorgio e gli animatori ci coinvolgono in un cerchio che occupa tutto il cortile e che fa gustare anche ai nostri genitori qualche attimo del clima che abbiamo vissuto noi. Poi cena-buffet. La sorpresa finale, vissuta con commozione da tanti, con i volti dei ragazzi che scorrevano nel pregevole montaggio preparato dagli animatori.
Un’amicizia che continua nelle parrocchie e negli oratori. Una proposta in sinergia tra realtà educative, parrocchie e gli oratori, i gruppi che hanno a cuore i nostri ragazzi, con loro protagonisti nella gratuità di un clima di famiglia. Ragazzi che, diventati grandi, offrono il loro tempo perché altri più piccoli vivano quello che loro hanno vissuto. Un sogno: continuare durante l’anno, almeno qualche volta! Per il mare: appuntamento alla seconda settimana di luglio!
D. Silvio Gignone