«Quello che abbiamo veduto e udito, noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi» (1Gv 1,3).
Questo e altri versetti della Scrittura sono il punto di forza per l’azione evangelizzatrice della Chiesa, soprattutto verso le giovani generazioni. Se la Chiesa non annunciasse più il suo Signore e ciò che lui ha insegnato, la sua presenza non avrebbe più senso. Questo soprattutto per i suoi membri più giovani, quelli che per antonomasia sono coloro che sognano e hanno grandi ideali. Non è forse il Vangelo l’ideale che rende la vita dell’uomo meritevole di essere vissuta?
Tutto ciò è vero, ma il contesto in cui viviamo sembra avere offuscato questa grande verità. A vedere bene, le giovani generazioni sono spesso contraddistinte da individualismo, soggettivismo, prede del consumismo e da una certa de-socializzazione.
Assistiamo ad un venir meno del senso di appa
rtenenza, al fuggire ogni riflessione e far memoria delle proprie radici cristiane, storiche, culturali. Ci si rifugia nella tecnica, in un universo virtuale dove videogiochi, internet, televisione e cinema diventano il mondo in cui vivere. Ma non dobbiamo arrenderci: la Chiesa in questo contesto continua ad annunciare il suo Signore. Lo presenta a chi è disposto ad ascoltare e prova a sussurrare ad ognuno “se vuoi, io ti accompagno”, come fa una madre nei confronti dei figli. Li lascia “andare” e quando tornano li accoglie, li cura e dona loro saggi consigli. Per questo, dopo gli anni del catechismo in vista dei Sacramenti dell’Eucaristia e della Confermazione, in Parrocchia, è data la possibilità, per chi accoglie l’invito, di continuare a confrontarci attraverso un ventaglio di proposte.
rtenenza, al fuggire ogni riflessione e far memoria delle proprie radici cristiane, storiche, culturali. Ci si rifugia nella tecnica, in un universo virtuale dove videogiochi, internet, televisione e cinema diventano il mondo in cui vivere. Ma non dobbiamo arrenderci: la Chiesa in questo contesto continua ad annunciare il suo Signore. Lo presenta a chi è disposto ad ascoltare e prova a sussurrare ad ognuno “se vuoi, io ti accompagno”, come fa una madre nei confronti dei figli. Li lascia “andare” e quando tornano li accoglie, li cura e dona loro saggi consigli. Per questo, dopo gli anni del catechismo in vista dei Sacramenti dell’Eucaristia e della Confermazione, in Parrocchia, è data la possibilità, per chi accoglie l’invito, di continuare a confrontarci attraverso un ventaglio di proposte.
Sono attivi tre gruppi:
– per i ragazzi di prima e seconda superiore, con i quali, al mercoledì sera, ci si ritrova a leggere alcune deviazioni oggi molto comuni e che sembrano, ormai, gesti naturali, ma che in realtà non lo sono; – un secondo gruppo per i giovani di terza superiore, con i quali al giovedì cerchiamo di leggere e capire la storia della Chiesa in questi venti secoli; – infine un terzo gruppo, per i più grandi, i quali si incontrano ad Oulx con coetanei di altre Parrocchie dell’Alta Valle. Il tema trattato è inerente la vita della Chiesa quale continuazione dell’opera di Gesù Cristo.
Se guardassimo ai numeri saremmo portati a dichiarare il fallimento dell’impresa, ma se consideriamo che la partenza dell’avventura cristiana è iniziata con soli dodici uomini, la prospettiva è ben diversa.
Se qualcuno volesse aggiungersi ai Gruppi, sarà il benvenuto!
don Giorgio Nervo