Per
il secondo anno consecutivo la diga Enel di Rochemolles, l’11 agosto è stata teatro
della “22ª Coppa del mondo di tuffi dalle grandi altezze”, organizzata dalla
Fedemar, in collaborazione con la Regione, con la Camera di Commercio, con il
Parco del Gran Bosco di Salbertrand e con il Comune di Bardonecchia.
Circa
cinquemila persone hanno assistito con meraviglia e stupore alle incredibili evoluzioni
di spericolati tuffatori,
provenienti
da ogni parte del mondo. Grazie alla bellissima giornata di sole, la maggior
parte degli spettatori è giunta sin dal mattino a piedi o in bicicletta, cogliendo
l’occasione di consumare il picnic sulle ampie e lunghe sponde del lago o
di degustare polenta e salsiccia preparata dal Gruppo Alpini di Bardonecchia. Dalla
piattaforma di lancio, posizionata sul
muraglione della diga, ad un’altezza di circa 24 metri dal pelo dell’acqua, dodici
coraggiosi tuffatori hanno dato spettacolo con salti mortali ed avvitamenti ad
una velocità di caduta di circa 100 km/h, ad una temperatura dell’acqua che
sfiorava appena i 12 gradi. Il venticinquenne inglese, Gary Hunt, ha fatto il
bis, conquistando come l’anno scorso il gradino più alto del podio. Ma al suo
fianco purtroppo non c’era più il campione del mondo Sergey Zotin, perito in un
tragico incidente stradale, a soli 34 anni, nello scorso autunno in Russia. Con
commozione e parole toccanti Vittorio Zanetti, presidente della Fedemar, lo ha
ricordato nel corso della premiazione, ponendo in risalto la sua semplicità e
modestia, che ha sempre mantenuto nonostante la notorietà conquistata in tanti
anni. L’assegnazione dei premi e riconoscimenti, svoltasi in serata, sulla
piazza del Comune, alla presenza del Sindaco Francesco Avato, del Sindaco di
Salbertrand, Piero Biolati, di rappresentanti Enel e dell’intera squadra di
sommozzatori di Valmessa, è stata applaudita calorosamente da centinaia di
persone, che con ammirazione hanno potuto conoscere da vicino gli eccezionali
atleti.
L.M.