03/06/10

MELEZET E SAN ROCCO (2009)

MELEZET E SAN ROCCO
Il 16 agosto di ogni anno la comunità di Melezet si riunisce per onorare San Rocco, alla Cappella a Lui dedicata e che si trova, quasi a protezione, all’inizio del paese. Essa misura due metri e ottanta centimetri di lunghezza per tre metri e ottanta di larghezza. La Cappella di San Rocco, come quella di San Sebastiano, venne costruita in occasione di una terribile epidemia di peste arrivata nel 1630 e che fece un gran numero di vittime in questa contrada.
La Parrocchia di Melezet per scongiurare questo terribile flagello fece allora voto di costruire due Cappelle e consacrare annualmente ed in perpetuo due giorni di feste solenni; il 20 gennaio in onore di San Sebastiano ed il 21 gennaio in onore di San Rocco (attualmente spostata al 16 agosto, festa di San Rocco).
Nel terribile anno della peste anche il Comune di Bardonecchia fece voto di festeggiare solennemente San Rocco ogni giovedì di metà Quaresima.
Nel 1880 venne sostituita la porta, troppo grande, e vennero eseguiti lavori di muratura. Al 1880 risale anche il quadro dipinto ad olio su tela raffigurante la Santa Vergine con il Bambino, San Rocco, San Luigi Re di Francia ed un Santo Vescovo.
Veduta invernale Cappella S. Rocco. (foto Massignan)
Nel 1935 vennero fatte ulteriori riparazioni nella parte muraria. Gli ultimi lavori di restauro e di conservazione vennero effettuati nel 1996 ad opera di volontari che contribuirono con il lavoro manuale e con oblazioni volontarie alla conservazione in buono stato della Cappella. A loro va ancora tutto il nostro grazie ed il nostro riconoscimento.
Nella conca di Bardonecchia si trovano altre Cappelle dedicate a San Rocco nei territori di Rochemolles e di Millaures
       


                                                       





                      
Nonostante la grande popolarità di San Rocco, le notizie sulla sua vita sono molto frammentarie. Secondo alcune fonti il Santo è nato a Montpellier fra il 1345 e il 1350 ed è morto a Voghera tra il 1376 e il 1399 molto giovane, a non più di 32 anni.
Intorno ai 20 anni perse entrambi i genitori e decise di seguire Cristo sino in fondo: vendette tutti i suoi beni, si affiliò al Terz’Ordine Francescano e, indossato l’abito del pellegrino, fece voto di recarsi a Roma a pregare sulla tomba degli Apostoli Pietro e Paolo. Bastone, mantello, cappello, borraccia e conchiglia sono i suoi ornamenti; la preghiera e la carità la sua forza; Gesù Cristo il suo gaudio e la sua santità.
Durante il percorso si sarebbe fermato ad Acquapendente dedicandosi all’assistenza agli ammalati di peste e facendo guarigioni miracolose che diffusero ovunque la sua fama.
Tracciando il segno di croce sui malati e invocando la Trinità, San Rocco diventò lo strumento di Dio per operare miracolose guarigioni.

L’antica statua di S. Rocco

(1700) in restauro.
L’arrivo a Roma è databile fra il 1367 e l’inizio del 1368, quando Papa Urbano V è da poco ritornato da Avignone.
All’ospedale del Santo Spirito, San Rocco avrebbe liberato dalla peste un Cardinale tracciando sulla sua fronte il segno di Croce. Fu proprio questo Cardinale a presentare S. Rocco al Pontefice: l’incontro con il Papa fu il momento culminante del soggiorno romano di San Rocco.
La partenza da Roma avvenne tra il 1370 e il 1371. Nel 1371, nei pressi di Piacenza, è colpito dalla peste e si rifugia in una capanna lungo il fiume Trebbia; qui un cane lo trova e lo salva dalla morte per fame portandogli ogni giorno un pane.
Dio non permette che il Santo muoia di peste e dopo la guarigione Rocco si avvia sulla strada del ritorno in patria.
Per via il Santo, a causa delle complicate vicende politiche del tempo, viene arrestato come persona sospetta e condotto in carcere a Voghera dove, interrogato, dice solo di essere “un umile servitore di Gesù Cristo”. Trascorse in carcere alcuni anni, vivendo questa dura prova come un “purgatorio” per l’espiazione dei peccati. Morì il 16 agosto di un anno
compreso tra il 1376 e il 1379.
Il Concilio di Costanza nel 1414 lo invocò per la liberazione dall’epidemia di peste propagatasi durante i lavori conciliari.
San Rocco è invocato pure nelle campagne contro le malattie del bestiame e le catastrofi naturali; il suo culto si diffuse in modo straordinario specialmente nell’Italia del Nord come protettore degli affetti da malattie infettive, degli invalidi e dei prigionieri. Ricordiamo il suo emblema: cane, Croce sul lato del cuore, un Angelo.

N.B. - Le notizie sulla Cappella di San Rocco a Melezet sono tratte dal “Registre de la Chapelle de Saint Roch” e le notizie sulla vita del Santo sono desunte dall’opera di. Mons. Filippo Tucci grazie alla cooperazione di don Giancarlo Biguzzi e di don Gian Paolo Di Pascale, cui va il nostro grazie.

Vittorio Massignan