MILLAURES
Horres
2007
La prima domenica di agosto si è svolta la consueta festa alle
Grange Horres. Località in cui un tempo gli abitanti di Millaures vi
conducevano le mucche per l’estate. Gode di una posizione invidiabile, da cui
si può godere un ottimo panorama su Bardonecchia. Per questo la località di
Horres con le sue case ormai tutte ristrutturate, è denominata “balcone” su Bardonecchia. Lì si è svolta la S. Messa sull’altare
in pietra sul retro della cappella dedicata ai Santi Giacomo e Andrea per poter
accogliere tutti i numerosi fedeli. La celebrazione è stata allietata dai
nostri canti e successivamente ad essa polenta per tutti, lotteria, gara delle
torte, caccia al tesoro per bambini e gara di bocce. Il tempo clemente ha fatto
sì che tutto si svolgesse nel modo migliore, in allegrezza e divertimento.
La Messa venne celebrata dal rev. prof. don Giancarlo Biguzzi,
dell’Università Urbaniana di Roma, il quale seppe attrarre la comune attenzione
con la sua parola dotta ma accessibile a tutti.
Appunti sul Consorzio di Millaures
È nato nel 1980 e ha come obbiettivo la salvaguardia dell’ambiente
che aveva subito un lento abbandono. Come lo sfalcio dei prati, la manutenzione
dei sentieri tralasciati nel tempo. Allestimento ogni anno, nell’atrio della
chiesa parrocchiale di S. Andrea Apostolo, di mostre fotografiche aventi come
oggetto – ogni anno diverso – la cultura ed il patrimonio del nostro paese.
Grazie ai volontari consorziati e non, e all’interessamento di don
Paolo, si sono potuti effettuare lavori di restauro come il pilone del
“Galustre” in località “sagne”, oramai in cattive condizioni. A settembre 2007
si è potuto inaugurare il suo nuovo volto, con bel gallo che s’innalza sul
colmo del tetto e la donazione da parte di una parrocchiana di un quadro del Sacro Cuore di Gesù.
Altro lavoro in corso d’opera e ben più laborioso, è il tetto
della cappella di S. Claudio in borgata Prerichard, che sarà ripreso in
primavera per via della stagione invernale in corso.
Mostra fotografica
La mostra fotografica tenutasi l’estate scorsa 2007 nell’atrio
della nostra chiesa parrocchiale era intitolata “Lo straordinario e misterioso
mondo delle api”. Avete potuto ammirare belle foto sull’attività delle api e
sul lavoro dell’uomo collegato ad esse. Le api pro ducono miele, una fonte di reddito nella magra economia di
montagna di allora. Coloro che possedevano un apiario producevano miele per il
solo consumo familiare in sostituzione dello zucchero, troppo caro. Si vendevano
gli sciami e l’uso del polline e della propoli era sconosciuto ed anche la cera
non era utilizzata. L’uso più comune era di dolcificare il latte ben caldo come cura contro le malattie da raffreddamento.
Attualmente a Millaures ci sono pochi apiari, che producono per il fabbisogno familiare.
L’ape rappresenta un importante indice nella valutazione della
salvaguardia e della tutela ambientale perché sensibile ad ogni tipo di
inquinamento sia chimico che quello portato dai campi magnetici. Einstein scrisse:
«Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non rimarrebbero che
quattro anni di vita».
Arrivederci alla prossima.
Natale 2007
Natale significa “nascita”, è la nascita di un bambino in una
stalla che ritorna da oltre due millenni e che coinvolge due miliardi di
cristiani nel mondo. Natale è l’allegria dello scambio dei doni, pranzi in cui
si riunisce la famiglia, è la gioia delle luci e delle decorazioni.
Ma Natale è soprattutto la rievocazione di una santa nascita, il
racconto più bello e che in tante volte e in mille modi è stato raccontato.
Scriviamo qualche notizia per conoscere meglio i tempi e i luoghi che Dio
scelse per la nascita di suo Figlio.
Si narra che la casa di Maria fosse composta di tre stanzette
costruite a ridosso di un’apertura di una grotta, che ancor oggi è venerata a
Nazareth, nella basilica dell’Annunciazione.
Il resto della casa sembra sia stato trasportato in Italia a
Loreto, meta di milioni di pellegrini.
Ai tempi di Gesù la Palestina era una provincia dell’impero
romano, governata da Erode il Grande, “Re dei Giudei”. Le principali regioni
erano: Galilea, Samaria, Giudea in cui sorgeva Gerusalemme.
La religione ebraica si basava sul libro dell’Antico Testamento. I
luoghi di culto erano il tempio e le sinagoghe. Molti attendevano il Messia,
inteso come liberatore dal giogo di Roma.
Al tempo di Gesù i pastori erano all’ultimo gradino della scala
sociale, erano disprezzati, non potevano testimoniare in
tribunale. Ecco perché Gesù volle nascere tra loro. La nascita di
Gesù è fissata come
anno zero, avvenne in realtà tra il 6 e il 4 a.C. perché i Vangeli
parlano di
Erode il Grande, morto nel 4 a.C. Per quanto riguarda il giorno 25
dicembre,
la data fu fissata nel 138 d.C., in coincidenza con la nascita
del dio Horus per gli egizi, di Dionisio per i greci, del dio Frey
per i popoli
scandinavi e del sole per i Romani. La cometa fu probabilmente
una supernova che prima di morire si espande ed esplode generando Il
Presepio nel Natale 2007.
180 - BARDONECCHIA E LE SUE FRAZIONI
luce che può durare mesi. Altra ipotesi è che fosse frutto di una
congiunzione tra Giove e Saturno nel 7 a.C. Giotto nel XIV sec. disegnò la
prima cometa sulla grotta. I Magi probabilmente
venivano dalla Persia e oltre a Gaspare, Melchiorre, Baldassarre,
ne esisteva un quarto, Arbitano, che voleva dare in dono tre perle, ma arrivò a
mani vuote e non si presentò, perché le aveva donate lungo il cammino a persone
in difficoltà e per questo fu ancora più apprezzato da Gesù apparsogli in
sogno.
Ultimamente, il presepe ha vissuto una nuova primavera fatta di
fede, religione, tradizione. Il Bambino Gesù fra Maria e Giuseppe infonde nelle
menti e nei cuori l’antica immagine della famiglia. I pastori e la capanna col
bue e l’asinello ci ricordano la semplicità della vita cristiana e tanti poveri
del mondo ai quali tendere la mano.
Buon Natale, e venite a visitare il presepe di Millaures allestito
nell’atrio della nostra chiesa di S. Andrea Apostolo.
Festa patronale di S. Andrea Apostolo
Venerdì 30 novembre si è celebrata la festa patronale di S. Andrea
Apostolo. Erano presenti tutti coloro che hanno potuto usufruire di una
giornata di vacanza per poter solennizzare e partecipare alla celebrazione.
La S. Messa è stata celebrata da don Pietro Guiffrey, Parroco di
Borgone, con la partecipazione di vari concelebranti dell’alta valle e di don Franco, Parroco di Bardonecchia.
Tra le autorità era presente il nostro Vicesindaco Claudio Guiffre
con fascia tricolore, anche lui abitante della frazione di Millaures. Don
Pietro ha affascinato tutti con la sua gioia di essere sacerdote, infatti
proprio quest’anno ha celebrato i 40 anni di Sacerdozio ed ha raccontato della
sua chiamata come è avvenuta. Durante l’omelia ha colpito tutti con i suoi toni
alti e bassi e con la sua simpatia e il suo sorriso sincero. Auguri a don
Pietro.
Le ragazzine in costume, che per l’occasione hanno fatto vacanza,
hanno portato le offerte all’altare. Si è benedetto il pane che è stato distribuito a fine Messa ai fedeli. I lieti
canti, preparati con impegno nelle settimane precedenti con Betta, hanno
rallegrato la Celebrazione eucaristica.
“Il chantè” con i nastri e fiori di carta colorati, posto
nell’atrio della chiesa, ha accolto tutti coloro che entravano. Il Consorzio di Millaures ha organizzato un ottimo rinfresco all’uscita
della chiesa, dando così un tocco in più alla nostra festa.
Poi, tutti si sono riuniti nelle proprie case con i familiari e
invitati e si è continuata la giornata di festa.
Il sabato successivo si è svolto il pomeriggio di giochi presso il
parco giochi, accanto alla sede del Consorzio. Diversi bambini, i più piccoli, si sono divertiti con la teleferica e qui
si ringraziano i papà finanzieri del Soccorso Alpino che l’hanno organizzata.
Poi cioccolata, vin brulé, panettone per tutti. Si è svolta la gara di torte di
mele, offerte come dolce nella consueta cena di Frazione presso l’Hotel
Bellevue (da Pino); e ancora una volta si è svolta la tombola con premi per i
vincitori. Tutto il ricavato è andato come di consueto per le spese della
nostra parrocchia.
Foto omesse - Marilena Bellet-Blanc - La Messa di S. Andrea.
S. Andrea 2007. Le ragazze in costume con il pane benedetto: Francesca,
Silvia, Alessia.
PARROCCHIA S. ANDREA
APOSTOLO - MILLAURES - 181
Rallegramenti e auguri
Per il corso di Laurea Specialistica in Economia
Aziendale-Business Administration di Monica Passerin con la tesi su:
“Gli immobili nelle imprese: aspetti civilistici, contabili, fiscali”.
Alla “Nonna Bis” Augusta Gleise, per la nascita del
pronipote Filippo Tessiore che ha rallegrato la sua famiglia con il fratellino
Tommaso ed ha ricevuto il Battesimo nella chiesa di San Michele a Druento la
domenica 13 gennaio 2008.
I lavori alla cappella di San Claudio
La cappella di S. Claudio alla Borgata Pre Richard è, come tutti
sanno, la più usata, poiché si celebrano le Messe feriali, si recita il Rosario
nei mesi di maggio e ottobre, si tiene la Via Crucis nel tempo quaresimale.
Bisogna però dire, e la cosa è più che evidente, che è anche quella che versa
in uno stato di degrado molto accentuato. Da tempo era stato preparato un
progetto di restauro, opera offerta dagli architetti Anna Doleatti e Marziano
Pagella, si era ottenuto il permesso da parte delle autorità competenti, poi
non si era potuto far nulla per la cronica mancanza di fondi e il problema prioritario della chiesa
parrocchiale.
Giochi all’aperto per S. Andrea: la teleferica.
Lo scorso autunno 2007, per diretto interessamento del nostro
Vicesindaco Claudio Guiffre, si sono potuti iniziare i lavori per il
rifacimento del tetto, certo i più urgenti. L’opera si è potuta realizzare
grazie alla collaborazione del Consorzio Sviluppo Agricolo di Millaures, con il
suo Presidente Bellet Giorgio e i dipendenti Pianta Floriano e Ferrari
Gianfranco, inoltre hanno fattivamente collaborato la Ditta Sirio Costruzioni di
Passerin e la Ditta Artigiana Lantelme Roberto per la lattoneria. I lavori sono stati compiuti da una squadra
di volontari, i sigg. Ferrari Gian Franco, Blanc Remo, Blanc Giovanni, Allizond
Ferruccio, Allemand Franco, Blanc Andrea, Agnes Giovanni, Ferrari Stefano,
Solero Antonio, Passerin Agostino.
Sabato 3 novembre 2007 si è iniziata la posa in opera
dell’impalcatura attorno all’edificio e quindi si è proceduto celermente alla
demolizione del tetto. Sono state sostituite parte delle vecchie travature,
posta la guaina impermeabile e il tavolato in legno. A questo punto le prime nevicate hanno imposto
di soprassedere ai lavori: la cappella rimane al riparo e le “lose” in pietra
verranno poste in primavera, sostituendo quelle che non sono ricuperabili.
Si spera anche di poter restaurare la facciata e il campaniletto, mentre
è in opera il ponteggio.
A suo tempo daremo relazione del termine dei lavori all’esterno,
mentre sin d’ora ringraziamo sentitamente quanti si sono adoperati per questi
lavori: si è ancora una volta scritta una bella pagina di collaborazione per la
chiesa, come è sempre stato nei secoli, fin dalla ricostruzione della chiesa
parrocchiale.
Festa
di San Sebastiano
Lavori
a S. Claudio.
PARROCCHIA
S. ANDREA APOSTOLO - MILLAURES - 183
Come di consueto eccomi qua... Don Paolo mi ha chiesto di scrivere
anche quest’anno un piccolo articolo in occasione della festa del nostro santo
protettore San Sebastiano, la quale tutti gli anni riunisce amici, parenti e il
nostro beneamato don Paolo come una famiglia.
Come da tradizione ci siamo ritrovati mezz’ora prima della S.
Messa in una delle case della borgata; quest’anno quella di Claude, dove ci si è organizzati al meglio
davanti ad una desiderata tazza di caffè e si è inoltre piacevolmente
conversato sugli ultimi lieti eventi delle borgate, ovvero le nascite dei
bimbi. Sono loro la benedizione, l’amore e la presenza di Dio in mezzo a noi.
Essi sono la felicità fatta a persona e con un grande dono: quello di far
riavvicinare le persone, facendo dimenticare tutte le amarezze e i rancori per
i torti subiti. Tutto ciò ci ha fatto rivivere un particolare che molti di noi
a volte dimenticano: anche noi siamo figli di Dio.
In seguito abbiamo rimpianto la perdita della nostra compaesana
Maria Pampuro e di un ragazzo mancato alla giovane età di 37 anni, cugino dei
Vallerani.
Vivo è il ricordo del nostro benefattore il geom. Grossato, ovvero
colui che ha fatto restaurare il tetto della chiesa di S. Andrea di Millaures;
ha valorizzato molto la località delle Gleise, ma soprattutto ci ha reso
partecipi della sua persona.
Noi tutti porteremo il ricordo di queste care persone e penso che
continueranno, da lassù, a pregare per noi e a proteggerci.
Alla fine della nostra conversazione ci siamo trasferiti nella
cappella di S. Sebastiano per la celebrazione dell’Eucaristia, raccomandando a
Dio e al nostro patrono S. Sebastiano tutte le persone a noi care, tutti gli
abitanti delle contrade di Millaures e le persone che Dio ha richiamato al suo
fianco.
La celebrazione è continuata con la benedizione delle case e del
pane benedetto offertoci dalla panetteria “Le dolci tentazioni”, che
ringraziamo vivamente. Dopo ci siamo trasferiti a casa di Andrea e Claudia
Deregibus per il rinfresco.
Ringrazio Dio, la Mamma Celeste e S. Sebastiano per questi
calorosi momenti passati insieme.
Carmela
Rochas Martinese
Simona
Heoud De Liso
Per cercare una foto con il volto di Simona ho sfogliato il libro
“Enviran dlã Gleizë ’d Mieraura”. Esso compare tra la “Gioventù” di Millaures,
in moltissimi gruppi. Eravamo in tanti, sia del Frassiné, sia delle Gleise: ne
ricordo più di 40, tutti nati negli anni ’20! Siamo rimasti una decina,
contando anche quanti hanno lasciato il paese. La nostra era una “bella gioventù”,
sempre uniti per partecipare alle varie gite che facevamo nei pomeriggi
domenicali o ai pellegrinaggi alla Madonna del Tabor o del Rocciamelone.
Nelle foto che ritraggono la vita della nostra Parrocchia ritrovo
sempre il volto sorridente di Simona: dall’ingresso di don Brunatto, alle
processioni del 2 luglio a Cote Arlaud o nel gruppo della festa della Cantoria
di cui Simona era non solo la colonna portante per la sua bella voce, ma
sopratutto l’anima di ogni funzione.
Simona era una vera amica di tutti noi giovani e aveva sempre
molto riguardo per le persone anziane che aiutava volentieri e di cui seguiva
con scrupolo i consigli. Era felice specialmente quando, in estate, doveva
salire con le mucche e il suo inseparabile cane “Limo” alle baite Horres. Lassù
poteva ammirare la bellezza della natura incontaminata e soffermarsi ad
osservare anche le più piccole cose che descriveva in delicate poesie.
Quando si è sposata nel 1951 ha lasciato un grande vuoto nel
paese! Tuttavia il suo cuore e i suoi pensieri sono rimasti quassù dove, finché
la salute glielo ha permesso, è ritornata con suo marito Emanuele e i suoi
figli. È mancata a Torino, lontana dai suoi monti e, purtroppo, per motivi
burocratici non ha potuto, come desiderava, venire a riposare nel cimitero
accanto alla nostra chiesa da lei tanto amata. Voglio offrire a quanti hanno
conosciuto Simona una sua poesia inviatami il 18 settembre 1999, scritta su una
cartolina che ritrae una fila di covoni.
UNA VISIONE
DEI TEMPI PASSATI
In
quel tempo ferveva la vita operosa dei contadini: spighe d’oro e profumo di
fieno, suon di campane degli armenti nel verde.
C’era
polvere e sudore, ma la vita aveva sapore. Nell’aria della sera il suon
dell’Ave scendeva tenera nel cuore
infondendo
la speranza nel Signore.
ADDIO,
BAITA DEGLI HORRES (1973) *
Capanna
mia, adagiata tra i fiori,
sull’altopiano
silente ed ameno,
ove
il bel monte s’immerge sereno,
nel
ciel ridente dai vivi colori.
In
te ferveva, nei mesi migliori,
vita
operosa del gran giorno pieno,
sapeva
l’aria di resine e fieno
e la
cucina di buoni sapori.
La
notte udivo sonar lievi squilli,
dei
miti armenti, nei loro riposi,
sazi
del dì, ruminando tranquilli.
Addio,
baita, in tramonti radiosi,
e
nell’aurora allietata da strilli
fra
le rugiade dei prati odorosi.
* È
uno struggente addio di Simona ai luoghi che le furono cari. Era nata a
Millaures il 14-7-1922.
È mancata a Torino il 14-5-2007.
La
tua amica Augusta Gleise