La Cappella
del Monserrat
Il 15 maggio
1828 Francesco Medail, all’epoca curatore della cappella del Monserrat,
acquistò a Lione un registro sul quale da quell’anno sono state riportate le
“entrate” e le “uscite” riguardanti la cappella.
Da detto
registro si rileva che ogni anno, dal 1828 – ma sicuramente anche prima, dato
che l’affresco esistente all’interno della cappella porta la data del 1761, per
cui si ha motivo di ritenere che la cappella già esisteva da quella data – il 2
luglio è sempre stato il giorno in cui si è celebrata la festa.
Fedeli a
questa tradizione secolare, anche quest’anno il 2 luglio ha visto un gruppo di
fedeli che accompagnati dal viceparroco don Antonello ha percorso la “via
crucis” partendo dalla chiesa parrocchiale fino alla Grange Rhô e da qui, in processione
con il Parroco don Franco Tonda, ha raggiunto la cappella, immersa nel verde
dei prati in una splendida giornata di sole.
Nella sua
omelia il Parroco ha ricordato quanto è stato fatto per il consolidamento della
cappella a partire dal 2000 fino al 2008 compreso.
Si può dunque
affermare che è stato fatto tutto quanto si doveva e si poteva affinché la
cappella raggiungesse il suo attuale splendore.
Fra gli ultimi
interventi, da segnalare il restauro dell’affresco all’interno della cappella
raffigurante “La Annunciazione”, nonché la realizzazione della meridiana che
era stata “coperta” in occasione di precedenti restauri.
A spese della
parrocchia è stata installata ai piedi della collina, sulla quale sorge la
cappella, una “bacheca” nella quale sono riportati alcuni cenni storici della medesima
nonché alcune fotografie. Ciò per utili informazioni ai viandanti.
Da segnalare,
infine, che in occasione della festa la sig.ra Bagnara Pasqualina in Medail ha fatto dono alla cappella di una tovaglia
per l’altare con pregiato pizzo da lei stessa realizzato con l’uncinetto.
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Il 3 settembre
la cappella è stata visitata da S.E. il Vescovo di Susa Mons. Alfonso Badini
Confalonieri il quale il 2 luglio del 1996, non ancora Vescovo, già aveva
raggiunto la cappella e celebrato la S. Messa in sostituzione del Parroco, quell’anno
assente per motivi di salute.
Nella
circostanza il Vescovo ha apposto sul registro della cappella la seguente annotazione:
«3 settembre 2008.
A seguito di invito del Parroco don Franco
Tonda e del procuratore cav. Silvio Medail, alla presenza del sig. Bruno
Romanello, decoratore, il Vescovo di Susa si è recato in visita delle cappelle
di Santa Margherita alla Rhô e della Visitazione del Monserrat. Mi compiaccio
per i lavori di restauro delle due
cappelle, effettuati con profondo spirito di
fede e di amore per la S. Chiesa.
Sono curate come si cura il proprio salotto
di casa, per il Signore si dona il meglio di sé e dei propri beni.
Ringrazio lo Spirito Santo che illumina i
cuori dei fedeli e li fa attenti alla “Casa di Dio”, e benedico i parrocchiani
di Bardonecchia ed in particolare coloro che, sotto la direzione dello zelante Parroco,
hanno completato i lavori di restauro delle cappelle.
Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo di Susa”.
* * *
Sbarazzandosi
di Dio e non attendendo da Lui la salvezza, l’uomo crede di poter fare ciò che
gli piace e di potersi porre come sola misura di se stesso e del proprio agire.
Ma quando l’uomo elimina Dio dal proprio orizzonte, dichiara Dio “morto”, è
veramente più felice? Diventa veramente più libero?
Quando gli uomini si proclamano proprietari
assoluti di se stessi e unici padroni del creato, possono veramente costruire
una società dove regnino la libertà, la giustizia e la pace? Non avviene
piuttosto – come la cronaca quotidiana dimostra ampiamente – che si estendano
l’arbitrio del potere, gli interessi egoistici, l’ingiustizia e lo sfruttamento,
la violenza in ogni sua espressione? Il punto d’arrivo, alla fine, è che l’uomo
si ritrova più solo e la società più divisa e confusa.
BENEDETTO XVI
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