(fotografie omesse)
La
tradizionale celebrazione estiva alla cappella dedicata a Santa Margherita e San
Sebastiano alle Grange Rhô si svolge quest’anno il giorno dopo la data fissata dal
calendario, per la coincidenza del 20 luglio con la domenica. Nonostante una primavera
e un’estate molto piovose, il sole oggi splende alto nel cielo e ci accompagna,
prima durante il cammino verso la cappella, e poi nel corso di questa giornata
di festa per le Grange della Rhô.
La borgata
della Rhô è storicamente un importante luogo di passaggio per la traversata
dell’omonimo Colle, antica via di transito conosciuta e utilizzata da tempo
immemore come valico tra i due versanti, e, fino agli inizi del secolo scorso,
abitata stabilmente da alcune famiglie dedite all’agricoltura e alla
pastorizia. Il suo popolamento si è poi trasformato, dagli anni Dieci fino ai
Sessanta del Novecento, in stagionale, con famiglie che la lasciavano in
autunno e andavano a trascorrere l’inverno in paese per poi trasferirvisi
nuovamente a primavera avanzata.
A ricordo del
suo passato di nota e trafficata tappa per il valico della Rhô è stata
nuovamente posta sul lato destro della cappella di Santa Margherita una
lanterna, la cui luce, visibile da Bardonecchia, indica la via ai viandanti,
così come una secolare tradizione perpetuata dagli abitanti della borgata la
voleva, come faro nella notte.
Relativamente
alla fondazione della cappella i documenti in possesso degli storici non
permettono di indicare con precisione la data: tuttavia essa è citata in
antichi scritti come già esistente nel 1488. Interessata da ristrutturazioni e
consolidamenti nel 1604, nel 1953 e nel 2007, essa si erge come testimonianza
della Fede che ha accompagnato le genti di montagna nel corso dei secoli.
È don Giorgio
Nervo la guida del gruppo che affronta la salita dalla chiesa di Sant’Ippolito
alle Grange: lungo il sentiero si snodano le tappe di preghiera della Via
Crucis, rappresentate dalle Croci erette dalle famiglie della borgata a ricordo
dei propri cari. Coloro i quali si trovano già nella cappella attendono
l’arrivo della processione recitando il Rosario.
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Il gaio e
festoso suono della campana annuncia l’approssimarsi del gruppo dei pellegrini
alla cappella e poi l’inizio della celebrazione all’interno della cappella stessa.
La Santa Messa, raccolta e partecipata, è officiata da don Franco: egli, nel corso
dell’omelia, traccia un ritratto della vita e delle opere, vero esempio di fede
e di assoluta dedizione a Dio, dei Santi cui è dedicato questo luogo di
preghiera e
riferisce ai
partecipanti di come oggi si celebri un momento di particolare gioia per le
famiglie della borgata e per tutti coloro che a questi luoghi sono
particolarmente affezionati. Gli imponenti lavori di restauro cui è stata
sottoposta la cappella nel corso del 2007, che l’hanno restituita al suo antico
splendore, sono stati completati, nel corso del 2008, dal restauro del rétable
e del quadro, raffigurante i Santi Margherita e Sebastiano, posti sull’altare.
Si è trattato di un lavoro estremamente delicato e accurato, eseguito con
grande meticolosità dal laboratorio Lussiana, cui vanno i complimenti della
comunità.
Il lavoro si è
potuto concretizzare grazie alla generosità di una anonima persona che, da
tempo, aveva legato la cifra necessaria per la spesa del restauro, da compiersi
in sua memoria. Oggi inoltre, nel corso della funzione, viene benedetta la
nuova statua di Santa Margherita: di pregevole fattura, è stata scolpita ad
Ortisei, in Val Gardena, e raffigura la Santa con i suoi emblemi
caratteristici: croce, drago e palma. Secondo la tradizione, infatti,
Margherita d’Antiochia, nata nel 275, sconfisse il demonio, che l’aveva
attaccata e inghiottita sotto le spoglie di un drago alato, squarciandogli il ventre
con la croce che teneva tra le mani. La palma rappresenta il suo martirio,
avvenuto con l’incarcerazione, la flagellazione e, infine, con la decapitazione
(20 luglio 290), all’età di 15 anni, per essersi rifiutata di abiurare la fede
cristiana.
La statua
verrà collocata nella nicchia posta sopra la porta d’ingresso della cappella, a
colmare il vuoto che da troppo tempo risaltava sulla facciata e, data la
collocazione esterna, è stata rivestita di una particolare pellicola protettiva
che la preservi dai danni provocati dalle intemperie. Il suo acquisto è stato
fortemente voluto dalla sig.ra Irma Marre, che, insieme ad altri generosi
fedeli, ne ha sostenuto gli oneri: il loro munifico gesto ha così contribuito
al completaento e all’ulteriore abbellimento della facciata della cappella e ad
essi vanno dunque i nostri più sentiti ringraziamenti.
In contrasto a
tanta gioia, don Franco ricorda e condivide con tutti i partecipanti lo
sgomento e la tristezza destati dalla notizia relativa agli atti vandalici
compiuti da ignoti che, nella notte del 25 aprile scorso, hanno devastato,
deturpato e rotto alcune Croci poste sulla mulattiera che
porta alle
Grange.
La statua di
S. Margherita,
che sarà posta quanto prima
nella nicchia esterna sopra la porta
d’ingresso. (foto Chiara Marino)
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Si tratta
purtroppo di un crudele ed
efferato episodio, già accaduto una decina d’anni fa, che colpisce duramente la
sensibilità della nostra comunità: da esso, tuttavia, il Parroco ne trae motivo
per esortare tutti noi a non piegarci mai alle offese alla nostra Fede, e,
anzi, così come hanno fatto le famiglie le cui Croci sono state colpite dalla
furia vandalica e che hanno immediatamente posto mano alla loro riparazione e
ricollocazione, a ricostruire sempre con l’esempio della nostra vita le basi della
nostra lealtà a Dio, nonostante gli attacchi che giungono, per quanto impetuosi
e veementi essi possano essere.
Al termine
della celebrazione è stato distribuito il pane benedetto, offerto quest’anno
dalla famiglia Chareun; le famiglie della borgata hanno poi invitato i
partecipanti a ristorarsi con caffè e dolci.
Da questi
antichi sentieri, da queste antiche baite e da questa meravigliosa cappella il
nostro pensiero si rivolge ai nostri cari avi, che qui sono nati, vissuti, e
che hanno terminato la loro vita terrena dopo esistenze di durissimo lavoro ma ricchi
di fede interiore, e che hanno profondamente amato questi luoghi. La nostra
preghiera a Santa Margherita e San Sebastiano è che ci aiutino ad amarli e a
preservarli quanto loro.
Chiara Marino
* * *
La statua di
Santa Margherita, scolpita dalla Ditta Moroder di Ortisei, è costata
2.250 Euro.
Il rapporto
2008 sulla libertà religiosa nel mondo, stilato dall’Associazione “Aiuto alla Chiesa
che soffre”, parla di “cifre impressionanti che riguardano sessanta Paesi nei
quali il diritto alla libertà religiosa è negato o fortemente limitato.
Nell’elenco figurano Paesi comunisti (Cina, Corea del Nord, Cuba), gli Stati a
regime dittatoriale, ed un gran numero di Paesi islamici, dove ai non musulmani
è proibito professare la propria fede anche in privato. Il Continente cui va il
triste primato dell’intolleranza religiosa, è l’Asia con ben venticinque Stati
messi sotto accusa, in prima fila il Pakistan e Indonesia dove alle limitazioni
e alle repressioni di carattere legale (fino alla condanna a morte) si aggiunge
il clima di odio sociale nei riguardi delle altre fedi”.
(Dal
quotidiano “Avvenire”, editoriale di Luigi Geninuzzi)