FESTA PATRONALE DI ROCHEMOLLES
NBC PUNTA I RIFLETTORI SULLA CONCA...
È NATA LA PRIMA STRUTTURA ALBERGHIERA A ROCHEMOLLES
SERATA DI PROIEZIONE FOTO ESTATE 2006
60 ANNI DI MATRIMONIO A ROCHEMOLLES
40° DI MATRIMONIO
ROCHEMOLLES RICORDA MONS. MARIO BONACCHI
LA FESTA DI SANTA EMERENZIANA
Parrocchia
S. Pietro Apostolo
ROCHEMOLLES
FESTA PATRONALE DI
ROCHEMOLLES
Domenica scorsa, 25 giugno, è stata onorata, in occasione della
sua festa patronale, dalla presenza di due eminenti prelati, che hanno
officiato la S. Messa delle ore 11 presso la chiesa S. Pietro Apostolo: Mons.
Renato Boccardo, Segretario generale del Governatorato del Vaticano, e Mons.
Jean Michel di Falco, Vescovo di Gap (Francia).
Don Paolo Di Pascale, facendo gli onori di casa e nel ringraziare
le due autorità ecclesiastiche intervenute, ha sottolineato l’importanza di
tale incontro, tra la Diocesi di Susa e la Diocesi di Gap su di un territorio
che un tempo apparteneva allo stesso Stato: Rochemolles infatti faceva parte
del Delfinato. «Ancora oggi le due comunità sono legate da una Valle – ha sottolineato don Paolo –, la Valle Stretta,
sulla cui sommità giace la storica cappella del Monte Tabor, ed è un’occasione
questa per rinsaldare i vincoli di amicizia, che affonda le sue radici in
secoli di storia comune».
Con grande gioia di tutti in presenti Mons. Boccardo ostentava la
croce pettorale, dono dei suoi fedeli. È l’esatta riproduzione della croce
processionale di Rochemolles. Il prezioso oggetto cinquecentesco di alta oreficeria,
firmato da Yppolite Borrel di Briançon, esposto per l’occasione, è conservato presso
il Museo di Arte Sacra a Melezet.
Nel corso del rito religioso è stato annunciato un prossimo intervento
restaurativo su di una statua lignea cinquecentesca, dedicata alla Madonna,
anch’essa presente in chiesa, essendo di sua appartenenza, ma solitamente
custodita al Museo. Per integrare il finanziamento già promesso dalla Compagnia
S. Paolo per una somma di 3.000 Euro a fronte del costo totale di 6.000, l’Asso
Agri si impegnerà a reperire i rimanenti fondi con la vendita di magliette,
raffiguranti la storica frazione.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose persone ed autorità
comunali, tra cui il Vicesindaco Claudio Guiffre, gli assessori Michele Bertessa, Roberto Canu, il consigliere Roberta Allizond
e i rappresentanti del Consorzio, organizzatore dell’intera giornata festiva.
Purtroppo un violento temporale ha ostacolato la processione prevista
per le vie molto ben addobbate della graziosa frazione, rinata dopo la
realizzazione del paravalanghe. Ma la festa è proseguita con un rinfresco, un
pomeriggio di animazione ed una serata danzante.
A sinistra S.E. Mons. Renato Boccardo, a destra S.E. Mons. Jean Michel di
Falco-Leandri.
Il Coro della Parrocchia di Millaures accompagna la Messa celebrata dai due Ecc.mi Vescovi.
Mons. Boccardo benedice il “pane della carità” all’offertorio della Messa.
La Priora distribuisce il pane all’uscita della Messa.
* * *
Anche dalle pagine del Bollettino il Parroco vuole rinnovare il
suo ringraziamento a quanti hanno partecipato alla nostra festa, rendendola
quest’anno così particolarmente solenne: in primo luogo ai due Ecc. Vescovi:
Mons. Renato Boccardo e Mons. Jean Michel di Falco, che con la loro presenza
hanno onorato il nostro umile paese, con tanta amabilità da suscitare in tutti
i presenti la più viva simpatia.
Grazie in particolare a Mons. Boccardo che, con le sue parole si è
voluto complimentare per i lavori di restauro compiuti nella nostra chiesa,
vero gioiello d’arte: non ci sembrava vero di avere in mezzo una figura che
abbiamo vista per anni in televisione, accanto al Papa Giovanni Paolo II, in
tutti i Paesi del mondo!
Grazie alle autorità comunali sempre presenti nella ricorrenza,
grazie all’Asso Agri di Rochemolles che ha addobbato il paese e offerto il
rinfresco sotto il tendone, con la sua presidente sig.ra Mirella Simiand,
recentemente riconfermata nell’incarico; grazie alle due giovanissime Priore,
Elisa Chareun e Gessica Vallory, splendide nell’antico costume, che
hanno offerto e distribuito il pane benedetto.
Grazie infine al Coro di Millaures che anche quest’anno è venuto a
rendere più solenne la nostra festa con i suoi canti.
NBC PUNTA I
RIFLETTORI SULLA CONCA...
Forte interesse ha destato Bardonecchia e la sua conca ai media
americani ed in particolare al NBC. Prima ancora che iniziassero le Olimpiadi
una troupe proveniente da Washington ha ripreso non solo il sito di gara e la
graziosa frazione di Melezet, ma è entrata nel cuore del Borgo Vecchio. Qui
soffermandosi su alcune tipiche case del
1500 recentemente restaurate, su caratteristici angoli e vicoli, ha effettuato
riprese alla chiesa parrocchiale. Ha rivolto, anche, qualche domanda al Sindaco
Francesco Avato sulle aspettative dell’intera comunità nei riguardi dell’imminente evento.
Domenica scorsa invece una troupe di New York si è avventurata nel
pieno di un’abbondante nevicata sulla strada provinciale che porta a
Rochemolles.
L’antichissima frazione si è presentata ai loro occhi come un villaggio
fiabesco, uscito dalle pagine di un romanzo di Andersen. Tutti i componenti
della troupe sono rimasti estasiati e soprattutto meravigliati nell’apprendere che
già nell’anno 1000 il villaggio era abitato e che qualche artista itinerante
aveva lasciato nel 15° secolo una testimonianza della sua abilità, affrescando
una parte della trecentesca chiesa parrocchiale.
Sono stati colpiti dal racconto sulla disastrosa valanga del 1961
ed hanno voluto avvicinarsi nel limite del possibile (la neve raggiungeva le
ginocchia degli operatori!) al nuovo paravalanghe inaugurato l’anno scorso.
Proseguendo nelle riprese hanno poi voluto immortalare nei loro
obiettivi un pasto tradizionale di Rochemolles presso il ristorante «’l Fouie»
gustato accanto ad un suggestivo caminetto acceso. Polenta fumante, tocchetti
di tome intinti nel miele locale, stufato di cervo e di bue cotto nel vino
rosso valsusino hanno rifocillato gli infreddoliti americani.
La trasmissione, visibile in Italia solo tramite antenna
satellitare, andrà in onda probabilmente questa settimana. Con il titolo
“Today” (oggi) vuole illustrare agli utenti televisivi una giornata a
Rochemolles.
Luisa Maletto
Anche la giovane Priora distribuisce il pane
benedetto nell’atrio della chiesa.
È NATA LA PRIMA STRUTTURA
ALBERGHIERA A ROCHEMOLLES
Ad un anno dall’inaugurazione del paravalanghe a
Rochemolles, la graziosa frazione bardonecchiese è veramente rinata: il 4
agosto scorso è stata aperta la prima struttura alberghiera: il nuovo residence
“Lo Chalet della Guida”.
L’incantevole paesino a 1.600 metri di altitudine ha vissuto per
circa quarant’anni un periodo di torpore. Dopo la valanga assassina del
febbraio 1961, era stato evacuato, e posto il divieto di abitabilità. Solo
d’estate qualche nativo, sfuggito alla disgrazia, ritornava nella sua grangia,
o qualche villeggiante soggiornava per poche settimane in rustiche abitazioni ristrutturate. La frazione, comunque, nel periodo
estivo si è sempre animata, grazie anche all’impegno del consorzio agricolo,
che attraverso l’organizzazione di feste popolari e manifestazioni varie ha
attirato sempre più pubblico, e all’attività di due ristoranti.
In aggiunta i restauri dell’antichissima chiesa del XIII secolo,
dedicata a S. Pietro Apostolo, l’allestimento di un museo etnografico e la
risistemazione del mulino hanno offerto ai visitatori l’opportunità di
conoscere ed apprezzare le testimonianze di una storia millenaria.
Il paese, rimasto Comune fino al 1927, contava nel 1700 ben 600
abitanti, ma causa le continue cadute di valanghe a poco a poco si spopolò fino
a contare dall’ultima valanga meno di cento abitanti. Ma ora grazie al
paravalanghe, due coraggiosi imprenditori, Angela ed Alberto Borello, già
proprietari del ristorante «’l Fouie» hanno deciso di aprire questo accogliente
residence, ristrutturando due ruderi di baite. Ricostruito con pietra e legno,
tipici materiali locali, si inserisce perfettamente nell’ambiente offrendo una
ricettività di ben dieci appartamenti, tutti arredati, in versione: monolocali
e bilocali, dislocati tra il primo piano e la mansarda. Il luogo è ideale per
chi vuol trascorrere vacanze riposanti, lontano dai rumori, e in un ambiente
ancora pulito, a due passi dagli innumerevoli sentieri che si snodano
nell’affascinante Vallone, che culmina con il colle del Sommeiller. Ma è anche
un’invitante meta per luna di miele, suggellata dal rito religioso celebrata
nella romantica chiesetta, che un tempo benedì tante unioni.
Per informazioni e prenotazioni: info@chaletdellaguida.it -
tel. 0122.999670.
Luisa Maletto
L’affresco sull’arco del presbiterio,
riportato alla luce dai recenti restauri.
203
SERATA DI PROIEZIONE
FOTO ESTATE 2006
La sera del 20 agosto si è tenuta una serata
di proiezione di fotografie, scattate con la conosciuta bravura dal sig. Domenico
Pagnotto, sia della festa di San Pietro – che ha visto quest’anno l’eccezionale
presenza di due Vescovi – come delle feste alle cappelle di montagna.
L’iniziativa purtroppo si è concretizzata in poco tempo, così che
non è stata possibile una adeguata propaganda al riguardo. Nonostante questo,
un discreto numero di presenti ha rivissuto l’estate ormai agli sgoccioli
attraverso le immagini, elaborate al computer da Stefano Bompard, che ha curato
pure la proiezione.
Ringraziamo il sig. Pagnotto e l’ing. Bompard e ci proponiamo di
ripetere l’iniziativa nella prossima estate, segnalandola per tempo.
Festa di S. Rocco. L’allegra orchestrina
continua la festa in casa Rocci, dopo la Messa nella cappella del
Santo.
60 ANNI DI
MATRIMONIO A ROCHEMOLLES
Raramente una coppia di coniugi raggiunge brillantemente il traguardo dei sessant’anni di matrimonio, vuoi per cause naturali vuoi per cause legali, oggi più che mai probabili. Eppure sabato scorso Antonio e Maria Cecilia Vallory hanno voluto riformulare la sacra promessa d’amore nella chiesa di Rochemolles, dove il 19 maggio 1946 univano le loro vite in matrimonio. Un anniversario eccezionale, dunque, festeggiato da figli e nipoti e celebrato dal Parroco don Paolo Di Pascale che, nel corso della suggestiva funzione, ha ricordato la lunga vita matrimoniale dei vispi sposi, lui 89 anni, lei 82, iniziata subito dopo il rientro di Antonio dalla guerra in Albania. Lei dedita alla cura della casa e dei figli, lui da sempre dipendente della società degli impianti di risalita presso la mitica seggiovia monoposto di Campo Smith, ormai anch’essa in pensione.
Raramente una coppia di coniugi raggiunge brillantemente il traguardo dei sessant’anni di matrimonio, vuoi per cause naturali vuoi per cause legali, oggi più che mai probabili. Eppure sabato scorso Antonio e Maria Cecilia Vallory hanno voluto riformulare la sacra promessa d’amore nella chiesa di Rochemolles, dove il 19 maggio 1946 univano le loro vite in matrimonio. Un anniversario eccezionale, dunque, festeggiato da figli e nipoti e celebrato dal Parroco don Paolo Di Pascale che, nel corso della suggestiva funzione, ha ricordato la lunga vita matrimoniale dei vispi sposi, lui 89 anni, lei 82, iniziata subito dopo il rientro di Antonio dalla guerra in Albania. Lei dedita alla cura della casa e dei figli, lui da sempre dipendente della società degli impianti di risalita presso la mitica seggiovia monoposto di Campo Smith, ormai anch’essa in pensione.
Entrambi di Rochemolles, con lo stesso cognome, come accade spesso
in queste piccole comunità, Antonio e Maria Cecilia avrebbero voluto rimanere
per sempre nel loro luogo natio. Purtroppo la valanga del 1961 li costrinse a
lasciare la loro casa e scendere a Bardonecchia, insieme agli altri sfortunati
abitanti. Ma non hanno dimenticato Rochemolles. Appena possibile salgono sulle
loro montagne, a festeggiare una ricorrenza o, più spesso, in estate, a
seminare le patate, “le più buone in senso assoluto”, concordano entrambi.
Nel corso del pranzo, svoltosi al ristorante “Aquila Nera”, i due
sposi hanno ricevuto un omaggio dal Consorzio Asso Agri: una targa d’argento a
forma di piatto, accompagnata da un mazzo di fiori, in riconoscenza alla lunga
partecipazione al consorzio: Antonio, infatti, è uno dei soci fondatori più
anziani.
Luisa Maletto
40° DI MATRIMONIO
I coniugi Bruno
Simiand e Cecilia Rosina Simiand, hanno ricordato il loro 40°
anniversario di matrimonio. Si
erano infatti sposati nella nostra chiesa il 10 ottobre 1965.
ROCHEMOLLES RICORDA
MONS. MARIO BONACCHI
Nello scorso numero del Bollettino ricordavamo la festa della
cappella del Ponte, celebrata il giorno 11 giugno 2005, con la presenza di
mons. Mario Bonacchi che benediceva l’artistico medaglione in terracotta e con parola
commossa ricordava i tragici eventi dell’ultima guerra, che lo avevano visto
protagonista a Rochemolles. Egli voleva lasciare questo segno di gratitudine
alla Madonna che gli aveva salvata la vita e per questo motivo ripeteva il suo
affetto al nostro paese. Ci auguravamo di poterlo ancora riavere, ma il Signore
ha disposto diversamente e lo ha chiamato a sé il 27 giugno 2006, poco dopo la
celebrazione della Messa nella cattedrale di Prato. Aveva 83 anni.
Il Bollettino lo commemora in modo adeguato nelle pagine di
Bardonecchia, noi qui vogliamo semplicemente ricordare la celebrazione di
sabato 12 agosto nella stessa cappella del Ponte, in sua memoria. Erano
presenti varie persone, tra cui alcuni amici di Bardonecchia, il Parroco ha
tratteggiato la vita di questo sacerdote esemplare, il cui ricordo rimane vivo
nel nostro paese.
Quando queste righe erano già composte, ci è giunto un libretto
che tratteggia la vita e la spiritualità di mons. Bonacchi: “Mons. Mario
Bonacchi - All’ombra delle tue ali”, edizioni Libreria Cattolica - Prato
2006. Apag.
39 un capitolo è intitolato: “Sub umbra alarum tuarum protege nos”
e lì lo stesso mons. Bonacchi racconta l’episodio cruciale della sua vita che
doveva legarlo per sempre a Rochemolles, che tutti ben conosciamo. Al termine
del capitolo egli, ricordando la scritta che era sulla cappella del ponte “Sub
umbra alarum tuarum protege nos” auspica che questa scritta sia ripristinata.
Prendiamo questo suo desiderio come un impegno a compiere questo lavoro,
sperando poterlo attuare per la prossima festa del 12 agosto.
La preziosa statua della Madonna del 1500 che
vogliamo poter restaurare e per la quale abbiamo
già raccolto 1.000 Euro, grazie all’Asso Agri.
205
LA FESTA DI SANTA
EMERENZIANA
La festa votiva di S. Emerenziana, che Rochemolles
celebra ormai da 301 anni ,l’abbiamo ripetuta anche quest’anno, come da tempo,
ospiti di don Franco nella chiesa di S. Ippolito.
Martedì 23 gennaio è la festa della S. Vergine romana e un buon
gruppo di rochemollesi, con fedeli di Bardonecchia, hanno riempito la cappella
invernale della chiesa parrocchiale di Bardonecchia per la Messa votiva,
durante la quale un momento sempre pieno di emozione è la lettura del Voto
solenne che Parroco e parrocchiani formularono in quel triste
gennaio del 1706, firmandosi: Vallory Francesco sindaco, Jean
Faure, parroco e 56 capifamiglia.
Il Parroco ha poi tratto spunto dalle letture per cogliere il
senso più vero della celebrazione, illuminata dalla figura della giovane santa
martire. In apposito banco erano le Priore dell’anno – Maria Garcin e
Margherita Simiand con lo scialle rosso del costume – che hanno offerto il
pane, benedetto e poi distribuito al termine della funzione, semplice ma sempre così sentita e
partecipata.
Mons. Mario Bonacchi davanti alla cappella del Ponte (2005). foto omessa