come passa velocemente il tempo! Anche se il nostro Bollettino
esce solo una volta all’anno, mi trovo quasi all’improvviso ancora a scrivere
queste righe di un colloquio che spero (o mi illudo) di fare con voi.
Devo anzitutto ancora ringraziare perché tutti voi, abitanti delle
Frazioni di Bardonecchia, avete voluto partecipare alle celebrazioni che la
bontà di don Franco ha programmato per i 50 anni della mia Ordinazione
Sacerdotale. Grazie di cuore, lo ripeto, per la presenza, per gli auguri, per i
doni che, come sapete, ho destinato alle varie chiese. Questo mi impegna ancora di più a donare quel poco che so e posso
a vostro favore, per il vostro servizio, finché il Signore vorrà.
La vita dei nostri paesini scorre tranquilla, ritmata dagli eventi
di gioia (pochi) e da quelli del dolore, quando siamo chiamati ad accompagnare
qualche nostro fratello o sorella all’ultima dimora.
Per il Melezet, in particolare, c’è lo svolgimento di grandi
competizioni sciistiche: lo scorso anno erano le Olimpiadi invernali,
quest’anno le Universiadi che, seppure in tono minore, ci hanno recato persone
di tutto il mondo e anche se qui non trattiamo dell’aspetto agonistico, non
possiamo tacere del fatto che molti hanno avuto occasione di visitare le nostre
chiese, ammirandone la bellezza e magari con un pensiero al Signore, pur nella
varietà delle religioni.
* * *
A questo punto vorrei ritornare su un tema che mi sta molto a
cuore: quello dell’educazione cristiana dei fanciulli e dei giovani. Se ho
accettato, venendo tra di voi, di fare il catechismo ai bambini delle
elementari, è stato perché fossero più uniti alla parrocchia, alla sua vita. Questo purtroppo non avviene
sempre, e sovente vedo i bambini al catechismo e non alla Messa della domenica,
devo necessariamente ripetermi e dire che il catechismo non è scuola di nozioni
ma di vita.
Rimane però irrisolto il problema del giovani della scuola media
che dovrebbero prepararsi per la Cresima. Anche qui devo ripetermi: io non ho
il tempo materiale di accogliere e seguire anche questi ragazzi! Alcuni
lodevolmente frequentano a Bardonecchia, altri rifiutano di partecipare:
perché? A Bardonecchia vanno per la scuola, lo sport e tante altre attività,
perché non possono andare per il ca167 techismo? È una presa di posizione che
non ha senso, specie in questo momento in cui la mancanza di sacerdoti impone
di unificare alcuni servizi e ancora più lo richiederà nel prossimo futuro. Non
si tratta solo di avere il nullaosta per la Cresima, ma di compiere un cammino
di fede in un’età delicata e definitiva per la vita.
È un tema importante e la Chiesa cerca altre vie: sono argomenti
complessi che non posso certo trattare in poche righe. Sia però chiaro a tutti
che non posso fare sconti al riguardo! Non avremo quindi più le Cresime nelle
nostre piccole parrocchie? Non è detto: parliamone francamente, dipende da molti
fattori, il numero dei ragazzi, la loro preparazione e, non in ultimo, da Mons.
Vescovo.
* * *
Con questo concludo questa breve chiacchierata: altri argomenti li
trattiamo informalmente ma con partecipazione nei nostri incontri.
Il desiderio mio è che tutti sentiamo “nostra” la Parrocchia e ci
impegniamo perché il Parroco non sia solo a lavorare e a decidere, per questo
sono graditi i suggerimenti, i consigli e quando necessario anche le critiche.
Concludo ringraziando tutti quelli che danno una mano in varie
incombenze: chiusura e apertura delle chiese, pulizia delle chiese, loro
decorazione nelle feste... e tante altre cose che possono sembrare
insignificanti ma non lo sono, anzi ci aiutano a crescere nella vita di comunità.
A tutti il grazie più sentito e il saluto più cordiale nel
Signore,
il vostro Parroco
don Paolo