18/02/07

Giubileo Sacerdotale di don Paolo Di Pascale (2006)

SABATO 1 E DOMENICA 2 LUGLIO, Bardonecchia ha festeggiato i cinquanta anni di Sacerdozio di don Paolo Di Pascale. Sabato ha presieduto alla festa di N. S. della Visitazione alla Cappella del Monserrat, in ricordo della sua Prima Messa celebrata proprio in quel luogo.
Il Sindaco di Bardonecchia Francesco Avato porge a don Paolo gli auguri a nome del Comune. Concelebrano la Messa don Paolo, mons. Claudio Jovine, don Michele Giulio Parroco di Salbertrand, don Erman Lorenzin Parroco di Mattie, don Paolo Molteni Parroco di San Sicario, don Gianni Facchetti Parroco di Merano, padre Gianpiero Accossato, ed è presente fra Stefano. [foto Lidio Tancini]

I festeggiamenti sono proseguiti domenica nella chiesa di S. Ippolito, gremita di persone, dove spiccavano i gruppi storici di Bardonecchia con il  tradizionale costume, le numerose autorità civili, tra cui il Sindaco Francesco Avato, ed anche i Sindaci di Oulx Mauro Cassi e Sestriere Andrea Colarelli, e alcuni assessori del Comune di Bardonecchia, Roberto Canu, Claudio Guiffre, Maurizio Franceschini. Il Parroco don Franco Tonda, all’inizio della celebrazione ha  salutato e dato il benvenuto alle autorità presenti, ai numerosi sacerdoti pervenuti, anche se molti altri avrebbero voluto manifestare la loro amicizia al festeggiato, ma a causa degli impegni domenicali non hanno potuto essere presenti, e ovviamente alla nutrita e variegata presenza delle comunità non solo di   Bardonecchia, ma anche di Melezet, Les Arnauds, Millaures, Rochemolles, Savoulx e Puy Beaulard di cui don Paolo è Parroco. 


I bambini  con il costume tradizionale aprono
la processione di offertorio. 
[foto Lidio Tancini]
Don Franco ha ricordato l’inizio della storia sacerdotale di don Paolo, il 1° luglio 1956 nella Parrocchia di S. Ippolito, citando l’articolo comparso sul Bollettino Parrocchiale di quell’anno e intitolato “La più bella giornata della nostra Parrocchia”: «Verso le 10 giungeva l’Ecc.mo Presule  accompagnato dai Canonici Falaguerra e Riva, accolto dal clero  locale preceduto dalla lunga teoria di chierichetti della Parrocchia ... Al suono giulivo delle campane si univa il canto del Benedictus a voce di popolo che accompagnava il Vescovo nel solenne ingresso, fino al candido trono dove prendeva possesso assistito dai canonici in cappa. Si iniziava così la funzione pontificale ... All’offertorio, dopo il cero abituale del novello Sacerdote, i bimbi dell’asilo portavano al celebrante un sacchetto di chicchi di grano, simbolo dei loro piccoli sacrifici, mentre il coro eseguiva il dolcissimo canto dell’Ubi Caritas. Mons. Garneri con parola commossa e vibrante metteva quindi in rilievo la dignità del Sacerdozio. Al termine del Sacro Rito, dopo il Vescovo, i genitori e tutti gli astanti s’accostavano riverenti a baciare le mani del neo Ordinato con
Al termine della celebrazione con i Priori di
Sant’Ippolito e il folto gruppo di donne e
ragazzi con l’antico costume. 
[foto Lidio Tancini]
un senso di profonda emozione. All’uscita dalla chiesa la piazza era gremita di folla mentre il percorso del corteo era fiancheggiato dai 500 bambini della Grande Colonia Medail ... Alle 12,30 nel grande salone dell’Albergo Savoia si svolgeva il pranzo in un clima di dolce familiarità. Il Vespro solenne veniva officiato da don Paolo che prima del Te Deum rivolgeva bellissime parole di gratitudine a quanti lo avevano accompagnato all’altare».
Da quel giorno fino al 1960 ricoprì la carica di Viceparroco a Condove, poi, quattro anni più tardi, il Vescovo gli chiese di tornare come Viceparroco a Bardonecchia e contemporaneamente Parroco a Rochemolles. Qui vi rimase per undici anni, e fu lui a celebrare il funerale delle vittime della valanga del 5 febbraio 1961. Dopodiché, nel 1971 venne trasferito alla carica di Parroco di Sestriere. E dopo quasi trent’anni, nel 2002 don Paolo torna ancora una volta a Bardonecchia con la nomina di Parroco delle frazioni di Melezet, Les Arnauds, Rochemolles, Millaures, oltre la cura di Savoulx e Puy Beaulard.
Si devono a don Paolo centinaia di notizie, frutto di minuziose ricerche e studi compiuti in tutta la Valle e soprattutto a Bardonecchia. Oltre a figurare come co-autore del libro “Bardonecchia e le sue Valli”, il suo nome si trova spesso in calce a molte pubblicazioni, quali “Dai Bardi a Bardonecchia Cristiana” e numerose altre, a cui hanno attinto, come fonte bibliografica, studiosi e scrittori.
Da quando è tornato a Bardonecchia ha dedicato parte del suo tempo all’allestimento del Museo di arte sacra di Melezet e più recentemente si è occupato dei restauri di tutte le sue chiese di competenza.
Tornando alla cronaca della giornata giubilare, dopo le parole del Parroco, ha preso la parola mons. Claudio Jovine dando lettura del telegramma augurale del Santo Padre ed anche della lettera del Vescovo Mons. Badini Confalonieri.
Don Paolo, visibilmente commosso, ha ringraziato i confratelli e coloro che hanno organizzato questa festa, che gli ha permesso di rivivere la gioia provata cinquant’anni prima. Durante l’omelia si è dichiarato confuso dal tanto amore riservatogli in queste due giornate di festa: «Sono parroco di molte parrocchie, non è stato possibile organizzare più celebrazioni ma sono lieto che oggi qui siano presenti rappresentanze dei Comuni dove sono stato», inoltre ha aggiunto: «Sono lieto sia stata scelta la parrocchia di S. Ippolito, perché qui ho ricevuto il Battesimo e sono stato consacrato sacerdote».
Il momento centrale della celebrazione sono stati i riti di offertorio per manifestare a don Paolo la riconoscenza delle varie comunità per il suo zelo sacerdotale. I Priori e i Vicepriori di S. Ippolito hanno consegnato la materia per il Sacrificio ed anche una preziosa pergamena giunta dal Vaticano con la Benedizione del Papa, alcuni bambini dei fiori, e a seguire i delegati delle varie Parrocchie: S. Ippolito con una casula color oro, Melezet una casula bianca e un camice, Les Arnauds una casula verde, Millaures dei tappeti, Rochemolles una casula viola, Savoulx una casula rossa, Puy le ampolle per la Celebrazione Eucaristica ed infine gli auguri delle comunità. In conclusione i Sindaci presenti hanno ringraziato personalmente don Paolo per il suo operato offrendogli doni simbolici quali una targa di riconoscenza e una croce di Oulx. La giornata si è conclusa con un aperitivo offerto dal Comune a tutti i presenti.
Luisa Maletto
Foto omesse
Benedizione della cappella di N. S. della Visitazione al Monserrat, appena restaurata. 
Il Sindaco di Oulx dott. Mauro Gassi con don Paolo, nel cui territorio comunale è Parroco di Savoulx e Puy Beaulard.]
Don Paolo con il Sindaco di Sestriere Andrea Colarelli, dov’è stato Parroco per quasi 30 anni. [Lidio Tancini]