11/04/20

PASQUA 2020 - Lettera del Parroco - VEGLIA PASQUALE Sabato 11 Aprile


Miei carissimi parrocchiani,
abbiamo appena terminato una Quaresima che si è rivelata assai pesante, che ci ha “segnato” dentro e che ricorderemo a lungo. Ora siamo giunti a Pasqua che, per noi cristiani, è l’appuntamento più grande e sacro dell’anno, in quanto rinnoviamo l’annuncio storico di Gesù che esce vincitore dal sepolcro. È la Pasqua di risurrezione che dà a ciascuno di noi il senso di eternità all’esistenza, alimenta la speranza e ci dona fiducia.
   Una Pasqua, ringraziando Dio, priva di sovrastrutture. L’avete notato anche voi? Quest’anno non siamo stati tempestati dalla pubblicità televisiva delle uova e colombe pasquali. C’è stato, a questo riguardo, silenzio e rispetto davanti al dolore di tanti e la preoccupazione di tutti. Non si è riscontrato nessun aspetto commerciale ad offuscare l’autentico significato di questa giornata.
   Però, com’è vuota oggi Bardonecchia …. quando, solitamente a Pasqua è vivace, festosa e gremita di gente. Anche la nostra Chiesa si presenta triste: mancano le  celebrazioni, i fiori, gli addobbi, le luci e, soprattutto, mancate voi. Tutto è grigio. L’unico segno pasquale presente è il Cero di Pasqua, acceso con semplicità nella Veglia di ieri sera e posto, come sempre, davanti all’Altare, dove resterà fino a Pentecoste. Anche oggi la celebrazione Eucaristica avviene in forma privata, senza la presenza dei fedeli. È ancora necessario restare in casa per qualche giorno, affinché la terribile pandemia che scuote il mondo, venga allontanata. Siamo, però, finalmente sulla buona strada.
   Io celebrerò la Messa alle ore 9 – a porte chiuse – e, più tardi, alle ore 11, celebrerà sua eccellenza Monsignor Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo emerito di Susa il quale a mezzogiorno uscirà sul sagrato della Chiesa ed impartirà la Benedizione pasquale con il SS. Sacramento a tutte le famiglie del paese, mentre il festoso scampanio delle campane a distesa diffonderanno il messaggio: CRISTO è RISORTO. In quel momento, nelle vostre case, accogliete forte nell’animo l’annuncio pasquale, per avere fiducia nel Signore che ama il suo popolo. Fate almeno un segno di croce e, dove è possibile, recitate in famiglia la preghiera prevista dal Benedizionale:
“BENEDETTO SEI TU, SIGNORE CHE NELLA PASQUA CI HAI DONATO TUO FIGLIO, CROCEFISSO E RISORTO, COME VERO AGNELLO IMMOLATO PER NOI, PER LIBERARCI DAL MALIGNO E COLMARCI DEL TUO SPIRITO. BENEDICI LA NOSTRA FAMIGLIA E ALLIETA TUTTI NOI CON L’ESPERIENZA VIVA DEL TUO AMORE. PER CRISTO NOSTRO SIGNORE. AMEN”.
   Qualcuno, nelle settimane passate, aveva proposto di celebrare la Messa da S. Ippolito in streaming. Dopo avere riflettuto, non ho ritenuto di doverlo fare, per evitare del protagonismo, in quanto tutte le Celebrazioni dei riti del triduo pasquale e della Pasqua saranno assicurate da Rai 1, Canale 5, TV 2000 e, da Torino, le celebrazioni dell’Arcivescovo verranno trasmesse in streaming. Tutte ottimamente curate e predicate.
   Ricordo che, pur non essendo consentito celebrare la Messa con la presenza dei fedeli per “evitare gli assembramenti”, come recita il Decreto del Ministero degli Interni, è però possibile recarsi in Chiesa privatamente  “… a un numero limitato di fedeli, garantendo le distanze minime tra loro ed evitando i raggruppamenti”. A questo riguardo mi fa piacere constatare che ogni giorno ci sono persone che si recano in Chiesa per qualche minuto di preghiera. Davanti all’Altare del SS. Sacramento e della Madonna è ben visibile la preghiera composta dall’Arcivescovo Mons. Cesare Nosiglia per implorare la fine della pandemia. La preghiera è molto ben fatta e costituisce una grande forza che abbiamo a disposizione.
   Sono riconoscente verso molte persone che nei giorni scorsi hanno pensato a coloro che vivono in ristrettezze economiche e, in occasione della Pasqua, hanno donato alla Caritas dei generi alimentari, destinati a coloro che ne hanno bisogno. Anche per il futuro domando cortesemente di segnalare alle volontarie Caritas le situazioni famigliari per le quali è necessario intervenire. Nessuno verrà trascurato.
Desidero rivolgere gli auguri di Buona Pasqua alle Autorità cittadine e alle Forze dell’Ordine, che continuano a vigilare affinché il nostro Comune rimanga il più possibile indenne dai contagi dell’epidemia.
Desidero altresì porgere gli auguri ai nostri concittadini ancora ricoverati e a quelli che, già tornati a casa, stanno portando a compimento le cure previste per la loro guarigione. Nei giorni passati ho sentito qualcuno di loro al telefono, ancora stanchi e con la voce flebile, anche se in ripresa. Ciò che hanno vissuto non è stata una passeggiata. Il loro animo è provato. Sappiamo che sono circondati dalla nostra amicizia e sostenuti dalla preghiera. Ringraziando Dio, Bardonecchia non ha persone decedute a causa dell’epidemia, tuttavia per il numero assai elevato di coloro che, in Italia e nel mondo, non ce l’hanno fatta, preghiamo per questa Pasqua, perché il Signore Gesù, risorto dai morti, accolga le loro anime nella sua gloria e conceda serenità ai familiari.
È inoltre mio vivo desiderio esprimere gli auguri più sinceri, soprattutto in questi giorni di festa, ai medici, agli operatori sanitari e volontari che sono in prima linea nella cura di chi soffre affinché percepiscano la nostra immensa gratitudine e ammirazione. È commovente considerare il notevole numero di medici e infermieri che hanno risposto, da ogni parte d’Italia, all’appello loro rivolto per mettersi a disposizione, pur coscienti dei rischi a cui sono esposti per la propria salute. Penso ai giovani medici, appena laureati, che si sono messi in gioco e chiamati bonariamente “medici ragazzini”. Non mi è però piaciuta questa definizione, senz’altro affettuosa, ma che potrebbe essere intesa come canzonatoria. Li guardo con rispetto perché, anche se giovani e ancora privi di esperienza, manifestano con grande abnegazione il loro entusiasmo, il loro altruismo e la loro disponibilità nei confronti di coloro che soffrono. È a loro che il Papa ha voluto riferirsi, nella Domenica delle Palme, quando ha affermato, rivolgendosi ai giovani, che “… gli autentici modelli da imitare, non sono coloro che basano la vita sui soldi, sul successo o apparenza, bensì coloro che si mettono generosamente al servizio degli altri.” Infine un pensiero riconoscente è dovuto ai volontari della Croce Rossa di Bardonecchia in quanto si sono messi a disposizione, tra l’altro, anche per consegnare la spesa e le medicine a casa, per coloro che ne avevano necessità. 
Desidero rivolgere gli auguri di una Santa Pasqua a voi tutti, parrocchiani residenti e villeggianti, ai bambini della Scuola materna e alle loro insegnanti, ai bambini e ragazzi dei gruppi di catechismo e alle catechiste, alla gioventù che accompagno con speranza nella preghiera, alle persone anziane nelle loro case che tornerò a trovare quanto prima, ai miei chierichetti, ai membri della Cantoria e del Coretto Ssnt’Agnese, alle volontarie/ri della Caritas e GIS, al gruppo di preghiera del Rosario delle madri, all’Azione Cattolica, gli Scout …. e anche a chi, magari, si sente ancora lontano dalla fede … a tutti l’augurio che l’annuncio della Pasqua illumini i nostri animi e il Signore ci dia la sua pace. – “O Padre, che in questo giorno, per mezzo del tuo unico Figlio, hai vinto la morte e ci hai aperto il passaggio alla vita eterna, concedi a noi, che celebriamo la Pasqua di risurrezione, di essere rinnovati nel tuo spirito, per rinascere nella luce del Signore risorto. Amen”. (Preghiera di “Colletta” del giorno di Pasqua).
Con affetto e amicizia.
Don Franco Tonda – parroco –

Bardonecchia, 12 aprile 2020
Pasqua di Risurrezione.  

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Veglia Pasquale (Sabato Santo)
(a porte chiuse)
Benedizione del fuoco


Accensione del cero pasquale


Lumen Christi
Deo Gratias
Lumen Christi
Deo Gratias
Lumen Christi
Deo Gratias




Gloria

Alleluja Pasquale
Benedizione dell'Acqua

Canto Finale
Regína caeli laetáre,
allelúia.
Quia quem merúisti portáre,
allelúia.

Resurréxit, sicut dixit,
allelúia.
Ora pro nobis Deum,
allelúia.

Fotografie del 2019 (archivio)