Miei carissimi parrocchiani,
anche oggi desidero essere fedele a questo appuntamento che
mi lega a voi, non potendovi incontrare personalmente, a motivo di ciò che ben
sappiamo.
Siamo giunti alla Domenica delle Palme che, solitamente, ogni
volta, viviamo con animo festoso. Nei giorni precedenti, per interessamento del
“Tempietto”, arrivava dalla riviera una grande quantità di olivo, che alcune
volontarie disponevano nelle ceste, dopo averlo selezionato ed opportunamente
tagliato. Anche la chiesa appariva ornata con olivo e rami di palma. Alla
celebrazione della Messa parrocchiale, poi,
un nutrito gruppo di chierichetti, con il Parroco, al suono festoso delle
campane, compiva una processione all’interno della chiesa, per significare
l’arrivo di GESÚ a Gerusalemme, mentre il
Coretto S. Agnese eseguiva i canti liturgici previsti per la solennità. Al
termine della Celebrazione ognuno portava in famiglia un rametto di olivo per
porlo accanto al crocefisso sulla parete. Anche di tutto questo, oggi, siamo
privati.
Dobbiamo rinunciare alla partecipazione della Santa Messa e ci si deve
accontentare di seguirla per televisione o per radio. Vorremmo, come per
incanto, che questa interminabile agonia, che noi tutti stiamo vivendo, abbia
termine per poter riprendere, sicuramente trasformati e, penso, anche con una
fede rinnovata, la nostra vita normale. Quando questo avverrà …. Perché prima o poi dovrà avvenire …. Ci
sembrerà di aver fatto un brutto sogno, di quelli che mettono paura e forse
procurano anche gli incubi; riprenderemo fiducia, perché tutto sarà finito e
saremo migliori di prima, perché saremo purificati nei nostri atteggiamenti,
nei nostri stili di vita, nei rapporti umani ed anche nei valori di fede, in
quanto avremo compreso di essere fragili e bisognosi di affidarci a Colui che
salva il mondo. Filtrati da questa “prova” comprenderemo meglio il valore della
preghiera, della riflessione, della vita cristiana, perché tutti saremo
maturati e, con più umiltà, magari liberi dai pregiudizi, dalle false certezze
di prima e con il cuore più docile, potremo riconoscere in GESÚ il sicuro punto di riferimento sul quale edificare la vita.
Desidero intanto
rallegrarmi per le notizie positive che giungono a riguardo dei nostri
concittadini ricoverati a causa del virus, di chi è stato dimesso e prosegue le
cure a casa, ed anche per chi è sottoposto alla quarantena. Li accompagniamo
con la forza della preghiera e l’augurio che viene dall’amicizia.
Penso anche
all’immediato futuro e ai problemi economici che porta con sé. Chi di voi fosse
a conoscenza di famiglie in difficoltà lo segnali, con discrezione e
riservatezza, alla Caritas che, soprattutto
per quanto riguarda gli alimenti, è a disposizione di tutti coloro che ne
avessero bisogno e, quindi, qualcuno che lo segnali per poter tempestivamente
intervenire.
Questa mattina alle
ore 9 celebrerò la Santa Messa della Domenica
delle Palme – a porte chiuse – senza olivo e senza palme. Userò tuttavia la
palma “intrecciata” dello scorso anno, oramai secca e ingiallita. Nel
pomeriggio non potrà avere luogo la tradizionale Benedizione
dei bambini. Anche questo appuntamento mancherà molto. È un momento atteso,
con la presenza di tanti bambini di ogni età; chi già grandicello e chi, più
piccolo, in braccio ai giovani genitori, oppure nella carrozzina. È, ogni
volta, una bella occasione in cui le famiglie pongono il “tesoro” più prezioso
nelle mani di Colui che ebbe a dire: “Lasciate che i bambini vengano a me, non
glielo impedite”. Però, voi sapete, che anche i genitori (oppure i nonni)
possono benedire i loro bambini. Non potendo venire in chiesa vi invito a farlo
a casa dopo avere recitato assieme il Padre
Nostro tracciate un segno di croce sulla fronte e recitate questa preghiera
tratta dal Benedizionale: “SIGNORE GESÚ ESAUDISCI LA NOSTRA PREGHIERA PER IL
NOSTRO BAMBINO (nome); TU CHE LO HAI FATTO RINASCERE NEL BATTESIMO, ESAUDISCILO
E PROTEGGILO SEMPRE, PERCHÉ NEL PROGREDIRE DEGLI ANNI RENDA LIBERA TESTIMONIANZA DELLA SUA FEDE E
FORTE DELLA TUA AMICIZIA PERSEVERI CON LA GRAZIA DELLO SPIRITO NELLA SPERANZA
DEI BENI FUTURI. TU CHE VIVI E REGNI NEI SECOLI DEI SECOLI. AMEN”.
Più avanti nella Settimana Santa anche i Riti previsti avranno
luogo a porte chiuse, senza la presenza dei fedeli e senza la presenza dei
bambini di tutti i Gruppi di catechismo solitamente impegnati ad animare le
Funzioni.
·
Il Giovedì Santo – 9 aprile celebrerò la Santa Messa “In coena Domini”
alle 18 e voi, in casa, sentirete al momento della recita del “Gloria a Dio ….” Il suono delle campane a
distesa, per poi tacere fino alla Veglia pasquale. Unitevi spiritualmente con
un momento di raccoglimento, un pensiero, una preghiera.
·
Nella mattinata del Venerdì Santo –
10 aprile - , quando andrete a fare la spesa, vi invito a passare un attimo in
Chiesa, per una preghiera all’Altare della Reposizione (il Sepolcro). Sarà
semplicissimo, con pochi ornamenti. Non è possibile neppure abbellirlo con dei
fiori. Si potrà pregare: “Perché il Signore abbia misericordia dell’intera
umanità e la liberi dai pericoli che sta vivendo. Con l’azione del suo Santo
Spirito sostenga gli operatori sanitari, i volontari e coloro che lavorano
perché non manchino cibo e medicine; conforti gli ammalati e accolga le anime
di coloro che sono morti”. Al pomeriggio, alle ore 15 celebrerò la FUNZIONE
della PASSIONE e morte del SIGNORE GESÚ ed alle 18 la VIA CRUCIS – tutto rigorosamente a porte chiuse come stabilito
dalle normative anti contagio.
·
Sabato Santo – 11 aprile – come per il venerdì,
uscendo di casa per le commissioni, potrete soffermarvi brevemente in Chiesa a
pregare accanto al Crocefisso, riconoscendo nel Volto di Gesù, il volto
sofferente di coloro che lottano nei letti degli ospedali, diventati insufficienti
per poter ospitare tutti coloro che ne avrebbero bisogno.
N.B. Come andare in chiesa senza violare la legge. LIBERTÀ RELIGIOSA – 27/3/2020 Nella versione finale del D.L. n. 19 del 25 marzo resta una generica “limitazione dell’ingresso nei luoghi destinati al culto”.
N.B. Come andare in chiesa senza violare la legge. LIBERTÀ RELIGIOSA – 27/3/2020 Nella versione finale del D.L. n. 19 del 25 marzo resta una generica “limitazione dell’ingresso nei luoghi destinati al culto”.
·
La Veglia pasquale la celebrerò a partire dalle ore 20.
Sarà molto scarna, senza fuoco sulla Piazza, senza canti, soprattutto senza di
voi. Alla recita del Gloria a Dio ….” Suoneranno le campane a festa. Sarà,
nelle vostre case, l’annuncio che è PASQUA: Dio ha vinto la morte e ha ridato a
noi la vita. Ci sarà di aiuto questa Veglia per comprendere che, dopo il
Venerdì Santo di passione e morte, giunge l’alba della risurrezione. Una Veglia
di fiduciosa attesa e sicura speranza che, anche per noi e per il mondo intero,
giungerà l’annuncio tanto atteso che saremo in una fase di ripresa. Dal buio
alla luce. Dal dolore alla gioia; sarà una completa, totale Pasqua di Risurrezione. Vi invito a seguire
questi riti attraverso la televisione: RAI 1 e
TV 2000.
Qualcuno mi ha fatto
notare che in alcuni luoghi sono posti degli striscioni con l’immagine
dell’arcobaleno e la scritta: “Andrà tutto bene”, e mi ha detto: Non sarebbe
meglio se venisse scritto: “Con l’aiuto
di Dio andrà tutto bene?” Penso che quella persona abbia ragione; ed allora
pongo nel vostro animo questa certezza: “Con l’aiuto di Dio andrà tutto bene!”.
Ci sentiremo domenica prossima per gli auguri di Pasqua.
Don Franco Tonda – parroco –
Bardonecchia, 5 aprile 2020 - Domenica delle Palme