08/07/18

La Grande Guerra - ALESSANDRO E ALFREDO GARNIER (2017)

I FRATELLI ALESSANDRO E ALFREDO GARNIER IN GUERRA
I fratelli Alessandro e Alfredo Garnier avevano partecipato alla Grande guerra ma non hanno mai raccontato la loro esperienza sul fronte. Nel corso del secondo conflitto mondiale erano morti i due figli di Alfredo e il primogenito di Alessandro: una vera tragedia che aveva devastato la loro vita. Detestavano le guerre, tutte le guerre, e l’argomento in famiglia era bandito.
Alessandro Garnier, alpino
 battaglione Exilles.
La famiglia Garnier, originaria del Rochas, era assai numerosa: i vecchi genitori Spirito (morto nel 1942 a 82 anni) e Angela Francesca Simian (morta nel 1913 a 46 anni) avevano avuto dieci figli. La primogenita fu Giuseppa Emilia, nata nel 1888; seguì Luigi Alessandro nel 1890; nel 1892 nacque Giliberto 8 e due anni dopo Alfredo Andrea che non sopravvisse; nel 1896 nacque Alfredo, poi Isolina nel 1899, Ambrogina nel 1902, Leonina nel 1905, Ernesto nel 1908 ed infine Guido nel 1910.
Alessandro, nato l’8 gennaio 1890, aveva una speciale inclinazione per lo studio e infatti fu l’unico figlio di quella semplice famiglia contadina a frequentare il collegio ginnasiale di Oulx. Nel 1914 era fidanzato con Cesarina Rochas, originaria del Medail, che era rimasta orfana piccolissima ed era andata a vivere con una zia a Marsiglia.
Alessandro fu chiamato alle armi nel 1910, soldato di 1ª categoria nel 3º reggimento alpini, battaglione Exilles, mestiere dichiarato: manovale (probabilmente nelle ferrovie). fu trattenuto alle armi fino al gennaio 1913 e raggiunse il grado di caporal maggiore. Dall’agosto al novembre 1914 fu nuovamente chiamato alle armi per addestramento in vista del conflitto. furono anni difficili per Alessandro che, salvo brevi periodi, era sempre sotto le armi: il 10 maggio 1915 fu nuovamente richiamato e questa volta era per la mobilitazione. Probabilmente perché impiegato nelle ferrovie, Alessandro arrivò al fronte in trentino solo il 5 gennaio 1918, con il battaglione Exilles. Nei giorni precedenti la battaglia finale, l’Exilles fu spostato in Veneto e si posizionò sul Grappa dove combatté fino al giorno dell’armistizio. Alessandro aveva in quegli anni raggiunto il grado di sergente maggiore. Nel dicembre 1918 fu comandato a prestar servizio presso le ferrovie dello Stato e mandato in congedo illimitato nell’agosto del 1919.
Negli anni della guerra si sposò con Cesarina: li vediamo insieme nella fotografia del 1917. Alessandro Garnier lavorava in ferrovia e nel 1925 fu trasferito a Bressanone; quando rientrò a Torino era contabile negli uffici paghe dei dipendenti. Uomo tendenzialmente tranquillo e di carattere riservato, Alessandro amava soprattutto il silenzio della lettura e aveva trovato nella moglie il suo esatto contrario e con lei si completava. Cesarina era infatti una donna intraprendente e coraggiosa, molto generosa e sempre pronta ad aiutare il prossimo. Avevano avuto due figli, Andrea nel 1920 e Aldo nel 1922.
Il primogenito era un ragazzo modello, orgoglio dei suoi genitori: studioso come il padre, aveva frequentato le scuole tecniche e aveva preso il diploma di geometra; intenzionato a proseguire gli studi si era iscritto alla facoltà di Economia e Commercio.
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8  Negli atti di battesimo Garnier Federico Antonio.
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Cesarina e Alessandro Garnier sposi nel 1917.


Con l’inizio della Seconda guerra mondiale dovette abbandonare i suoi progetti e partire per la guerra. Il sottotenente Andrea Garnier era sul fronte albanese quando contrasse una polmonite che presto degenerò in pleurite: fu trasportato in Italia all’ospedale militare di fossano, ma per lui non ci fu più nulla da fare. Morì a 23 anni lasciando i suoi genitori nella più cupa disperazione.
Alfredo Garnier.
Anche Alfredo Garnier, nato il 17 luglio 1896, aveva vissuto la sua terribile guerra. Era impiegato nelle ferrovie dove lavorava già prima della chiamata alla leva; il fratello maggiore lo aveva aiutato ad avere questa sistemazione sicura. fu arruolato nel novembre 1915, soldato di 1ª categoria nel 3º reggimento alpini, battaglione Exilles; il 1º giugno 1916 giunse in territorio di guerra. Il 9 novembre 1917 si trovava con le truppe che si stavano ritirando dal Cadore dopo la sconfitta di Caporetto, quando gli uomini del Württembergisches Gebirgsbataillon comandati dal giovane tenente Erwin Rommel tagliarono loro la via di fuga e li imbottigliarono a Longarone. In quel tragico giorno 9.000 nostri soldati furono presi prigionieri e tra loro anche Alfredo Garnier che subì la stessa sorte di un altro alpino bardonecchiese, Augusto Moutoux9. Alfredo Garnier rientrò dalla terribile prigionia il 10 novembre 1918 e fu mandato in congedo illimitato nel dicembre 1919.
Si sposò con Filomena Guiffre da cui ebbe il primo figlio Attilio nato il 6 luglio 1916; la moglie morì giovanissima e Alfredo si sposò in seconde nozze con Angiolina Gendre nata il 1º aprile 1891 (sorella di Augusto Gendre10 che a sua volta aveva sposato la sorella di Alfredo, Ambrogia Garnier) da cui ebbe, nel 1924, la seconda figlia Lidia.
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19 Per le vicende di Longarone vedi la vita di Augusto Moutoux, p. 55.
10 La storia di Augusto Gendre è a p. 51.
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Alfredo Garnier con la moglie Angela e la nipotina Marisa. Marisa Garnier con nonno Alessandro.

Alfredo lavorò sempre a Fossano nelle ferrovie e grazie al discreto stipendio poté permettere alla sua famiglia una vita più che dignitosa. Ma la sua esistenza si fermò nel 1943 anno in cui, a distanza di pochi mesi, gli morirono i due figli: Lidia, che non aveva ancora vent’anni, se ne andò nel marzo uccisa dalla leucemia; Attilio, che era soldato sul fronte greco, dopo l’annuncio dell’armistizio, l’8 settembre 1943, si imbarcò a Patrasso per rientrare in Italia, ma rimase per sempre in fondo al mare con la nave che era incappata nelle mine tedesche.
I due fratelli Garnier morirono portandosi con loro i ricordi della Grande guerra: Alessandro nel 1970 e Alfredo nel 1986. Ora riposano insieme nella tomba di famiglia nel cimitero di Bardonecchia, in quella cappella che avevano voluto costruire per riunire nel ricordo i loro figli.

FONTI: Testimonianza di Marisa Garnier, nipote di Alessandro; testimonianza di Angelo Rochas • Archivio di Stato di Torino, foglio matricolare di Garnier Alessandro e di Garnier Alfredo • Archivio della Parrocchia di Millaures, battesimi e sepolture, famiglia Garnier • Documentazione fotografica di Marisa Garnier.