I FRATELLI ALESSANDRO E ALFREDO
GARNIER IN GUERRA
I fratelli Alessandro e Alfredo Garnier
avevano partecipato alla Grande guerra ma non hanno mai raccontato la loro
esperienza sul fronte. Nel corso del secondo conflitto mondiale erano morti i
due figli di Alfredo e il primogenito di Alessandro: una vera tragedia che aveva
devastato la loro vita. Detestavano le guerre, tutte le guerre, e l’argomento
in famiglia era bandito.
Alessandro Garnier, alpino
battaglione Exilles.
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Alessandro, nato l’8 gennaio 1890, aveva una
speciale inclinazione per lo studio e infatti fu l’unico figlio di quella
semplice famiglia contadina a frequentare il collegio ginnasiale di Oulx. Nel
1914 era fidanzato con Cesarina Rochas, originaria del Medail, che era rimasta orfana
piccolissima ed era andata a vivere con una zia a Marsiglia.
Alessandro fu chiamato alle armi nel 1910,
soldato di 1ª categoria nel 3º reggimento alpini, battaglione Exilles, mestiere
dichiarato: manovale (probabilmente nelle ferrovie). fu trattenuto alle armi
fino al gennaio 1913 e raggiunse il grado di caporal maggiore. Dall’agosto al
novembre 1914 fu nuovamente chiamato alle armi per addestramento in vista del
conflitto. furono anni difficili per Alessandro che, salvo brevi periodi, era
sempre sotto le armi: il 10 maggio 1915 fu nuovamente richiamato e questa volta
era per la mobilitazione. Probabilmente perché impiegato nelle ferrovie,
Alessandro arrivò al fronte in trentino solo il 5 gennaio 1918, con il
battaglione Exilles. Nei giorni precedenti la battaglia finale, l’Exilles fu
spostato in Veneto e si posizionò sul Grappa dove combatté fino al giorno
dell’armistizio. Alessandro aveva in quegli anni raggiunto il grado di sergente
maggiore. Nel dicembre 1918 fu comandato a prestar servizio presso le ferrovie dello
Stato e mandato in congedo illimitato nell’agosto del 1919.
Negli anni della guerra si sposò con Cesarina:
li vediamo insieme nella fotografia del 1917. Alessandro Garnier lavorava in
ferrovia e nel 1925 fu trasferito a Bressanone; quando rientrò a Torino era
contabile negli uffici paghe dei dipendenti. Uomo tendenzialmente tranquillo e
di carattere riservato, Alessandro amava soprattutto il silenzio della lettura
e aveva trovato nella moglie il suo esatto contrario e con lei si completava.
Cesarina era infatti una donna intraprendente e coraggiosa, molto generosa e sempre pronta ad
aiutare il prossimo. Avevano avuto due figli, Andrea nel 1920 e Aldo nel 1922.
Il primogenito era un ragazzo modello,
orgoglio dei suoi genitori: studioso come il padre, aveva frequentato le scuole
tecniche e aveva preso il diploma di geometra; intenzionato a proseguire gli
studi si era iscritto alla facoltà di Economia e Commercio.
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8 Negli atti di battesimo Garnier Federico
Antonio.
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Cesarina e Alessandro Garnier sposi nel 1917.
Con l’inizio della Seconda guerra mondiale
dovette abbandonare i suoi progetti e partire per la guerra. Il sottotenente
Andrea Garnier era sul fronte albanese quando contrasse una polmonite che
presto degenerò in pleurite: fu trasportato in Italia all’ospedale militare di
fossano, ma per lui non ci fu più nulla da fare. Morì a 23 anni lasciando i
suoi genitori nella più cupa disperazione.
Anche Alfredo Garnier, nato il 17 luglio 1896,
aveva vissuto la sua terribile guerra. Era impiegato nelle ferrovie dove lavorava
già prima della chiamata alla leva; il fratello maggiore lo aveva aiutato ad
avere questa sistemazione sicura. fu arruolato nel novembre 1915, soldato di 1ª
categoria nel 3º reggimento alpini, battaglione Exilles; il 1º giugno 1916
giunse in territorio di guerra. Il 9 novembre 1917 si trovava con le truppe che
si stavano ritirando dal Cadore dopo la sconfitta di Caporetto, quando gli
uomini del Württembergisches Gebirgsbataillon comandati dal giovane tenente
Erwin Rommel tagliarono loro la via di fuga e li imbottigliarono a Longarone.
In quel tragico giorno 9.000 nostri soldati furono presi prigionieri e tra loro
anche Alfredo Garnier che subì la stessa sorte di un altro alpino
bardonecchiese, Augusto Moutoux9. Alfredo Garnier rientrò dalla terribile
prigionia il 10 novembre 1918 e fu mandato in congedo illimitato nel dicembre
1919.
Alfredo Garnier. |
Si sposò con Filomena Guiffre da cui ebbe il
primo figlio Attilio nato il 6 luglio 1916; la moglie morì giovanissima e
Alfredo si sposò in seconde nozze con Angiolina Gendre nata il 1º aprile 1891
(sorella di Augusto Gendre10 che a sua volta aveva sposato la sorella di Alfredo,
Ambrogia Garnier) da cui ebbe, nel 1924, la seconda figlia Lidia.
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19 Per le
vicende di Longarone vedi la vita di Augusto Moutoux, p. 55.
10 La storia
di Augusto Gendre è a p. 51.
Alfredo Garnier con la moglie Angela e
la nipotina Marisa. Marisa Garnier con nonno Alessandro.
Alfredo lavorò sempre a Fossano nelle ferrovie
e grazie al discreto stipendio poté permettere alla sua famiglia una vita più
che dignitosa. Ma la sua esistenza si fermò nel 1943 anno in cui, a distanza di pochi mesi, gli morirono i due figli:
Lidia, che non aveva ancora vent’anni, se ne andò nel marzo uccisa dalla
leucemia; Attilio, che era soldato sul fronte greco, dopo l’annuncio dell’armistizio,
l’8 settembre 1943, si imbarcò a Patrasso per rientrare in Italia, ma rimase
per sempre in fondo al mare con la nave che era incappata nelle mine tedesche.
I due fratelli Garnier morirono portandosi con
loro i ricordi della Grande guerra: Alessandro nel 1970 e Alfredo nel 1986. Ora
riposano insieme nella tomba di famiglia nel cimitero di Bardonecchia, in
quella cappella che avevano voluto costruire per riunire nel ricordo i loro
figli.
– FONTI:
Testimonianza di Marisa Garnier, nipote di Alessandro; testimonianza di
Angelo Rochas • Archivio di Stato di Torino, foglio matricolare di Garnier
Alessandro e di Garnier Alfredo • Archivio della Parrocchia di Millaures,
battesimi e sepolture, famiglia Garnier • Documentazione fotografica di Marisa
Garnier.