«LIBRI-A-MELEZET»
Ormai si sa: chi legge ama
circondarsi di libri che, ad un certo punto, non sa più dove conservare e
allora capita che li presti, li regali, li porti in biblioteca o, più
raramente, li porti al macero; ma un libro, dopo essere stato letto, può avere
altre vite, passare di lettore in lettore e diventare molto più che un insieme
di carta, immagini e parole.
È proprio pensando alle numerose vite
che può avere questo strano “oggetto stampato” che per l’estate al Melezet si è
avviata una scommessa, trasformare i libri usati in qualcosa di concreto, in
un’idea di beneficenza per contribuire al restauro della Cappella del Sacro
Cuore. Un’idea nata per caso, cresciuta nel tempo e realizzata grazie al
passaparola in paese, ai social e ad una scatola in cartone posizionata per
mesi nella chiesa parrocchiale del paese, dove chi lo desiderava poteva posare
i libri. Inutile dire che il successo è stato considerevole e i libri raccolti
sono stati tanti.
Nei primi giorni di luglio, alcune
volontarie si sono dedicate alla divisione per genere, al confezionamento, e
ciascun libro è stato avvolto in colorata carta da regalo, perché l’idea era di
offrire un “dono a sorpresa”, in cambio di un’offerta minima. In poco tempo i numeri
sono diventati importanti e circa 400 pacchetti sono stati preparati.
Il giorno della Festa dello
Scapulaire, sabato 18 luglio, è stato allestito un tavolo sul sagrato della
chiesa con la presentazione del progetto e tutte le confezioni in bella mostra.
Numerose volontarie si sono alternate per tutto il giorno e il risultato finale
è stato una piacevole sorpresa che le ha invogliate a proporre il tutto anche
nel corso di alcune domeniche successive.
Grazie a questa semplice iniziativa,
la scommessa è stata vinta e la cifra raccolta, consegnata a fine estate a don
Paolo Di Pascale, ammonta a 450 Euro.
Gran parte dei libri donati hanno
trovato una nuova vita e una nuova casa, altri sono stati conservati in
Parrocchia, già pronti per il prossimo anno: si uniranno ai nuovi che
arriveranno e tutti insieme troveranno la loro strada nell’estate del 2016.
Wanda Nuvolone
L’ANGOLO DELLA POESIA
RESURGAM ... RISORGERÒ
Potrò spaziare libera
alla volta di Dio
in un vasto, eterno silenzio,
in un tempo senza misura.
Mai più stagioni, giorni ed
ore...
In me un canto
d’estasi e d’amore.
Porterò meco sol bellezza
dorata
e tutto il bene da voi
ricevuto.
Verserò nello spazio, tra le
stelle
la mia gioia e la mia luce,
come una pagina di poesia.
Cercalo nel cuore della vita
il mistero della morte.
La vita è anche la morte
come la sorgente anche il mare.
Graziella Vachet Falco
INAUGURATA LA CAPPELLA DI S.
PIETRO: LA CRONACA DELLA GIORNATA
vedi anche: La Cappella di San Pietro
vedi anche: La Cappella di San Pietro
La processione al canto delle Litanie dei Santi |
Sabato 4 luglio si è tenuta
l’inaugurazione della Cappella di S. Pietro al Cimitero di Melezet-Les Arnauds,
che ha da poco subito opere di restauro, durate due anni. Alle ore 16 si è
tenuto il raduno in chiesa a Melezet, è seguita la processione con i canti, le
litanie dei Santi, e la benedizione della Cappella impartita da S.E. Mons.
Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo di Susa; si è tenuta la Messa all’aperto e
si è concluso il tutto con un momento conviviale con rinfresco offerto alla
sede Assomont.
Davanti alla Cappella per il rito della benedizione.
|
La Cappella di S. Pietro è stata
ristrutturata grazie ad un benefattore, che all’epoca dell’inizio lavori, circa
due anni fa, era voluto rimanere anonimo. Si tratta di Guido Mazza Midana, che
era presente durante la benedizione e la Messa di sabato 4:
«L’ho fatto perché desideravo
che il Cimitero e i suoi morti avessero la loro Cappella in ordine, inoltre è
bello anche perché vi passa vicino vedere questo luogo di culto sistemato».
La Messa all’aperto. |
Presente anche il Vescovo di Susa
Mons. Alfonso Badini Confalonieri, che ha inaugurato con la benedizione la
Cappella, entusiasta sia per i lavori che per l’impegno del Parroco delle
frazioni don Paolo. Presente anche il Parroco di Bardonecchia don Franco, che
ha preso parte alle funzioni, l’assessore Piera Cicconi, un gruppo folto per i
canti guidati da Adriana Ugetti e dalla chitarra di Giacomo Ainardi. Non sono
mancate nemmeno le ragazze in costume, e i rappresentanti dell’associazione
Templari.
Il sole e la pioggia hanno
accompagnato la giornata di festa, a cui hanno preso parte circa 100 persone. Il
restauro è stato effettuato in suffragio dei defunti di Les Arnauds e Melezet.
La Messa verrà celebrata ogni giovedì per i defunti, perché rimanga una realtà
viva di fede.
Maria Teresa Vivino
L’interno della Cappella
con i due grappoli scolpiti da Angelo Vachet-.
IL PROGETTO PER IL NUOVO CAMPO DA
GOLF
Il Comune di Bardonecchia, dopo
conferito l’incarico ufficiale, già in autunno, allo studio pavese Archè, ha
acquisito ed adottato lo studio di fattibilità preliminare del campo da golf
realizzabile in località Pian del Colle.
Guido Grisa, assessore allo sport,
lavori pubblici e gestione: «Siamo
particolarmente orgogliosi di questo progetto che si preannuncia particolarmente
attrattivo oltre che per la fruibilità durante l’anno, da maggio ad ottobre, rara da riscontrare
in altri percorsi montani, anche dal punto di vista tecnico, si prevede infatti
la realizzazione di un percorso con lunghezze e difficoltà delle buche che
nulla avrebbero da invidiare ai percorsi di pianura».
Il progetto del nuovo impianto
prevede un campo a 9 buche par 36 (72) di 2.763 (5.526) metri, un ampio campo pratica ed una zona di
allenamento dedicata al gioco corto con putting ed approaching greens. Prosegue
Grisa: «È disegnato per conservare tre
degli attuali quattro green facenti parte di un già esistente percorso
“executive” ed insinuarsi, senza deturpare la naturale conformazione morfologica
del terreno, evitando inoltre di coinvolgere nel gioco lo storico sentiero che lo
attraversa per la tranquillità e la sicurezza dei numerosi utenti ciclisti e
pedoni». Nell’immediato, per la stagione
2016, è stato anche previsto un progetto “bridge” di buche per poter dare la
possibilità agli attuali soci di continuare a giocare nell’attesa del
completamento dell’impianto previsto per il 2017.
«Il tutto passa ora nelle mani
dell’Assomont, consorzio dei proprietari dei terreni, che sarà il principale
attore riguardo alla realizzazione dell’opera. Il Presidente dell’Assomont, prof.ssa
Elsa Begnis, ha infatti prospettato al Comune l’intenzione di richiedere a tale
scopo un finanziamento al Credito Sportivo. Il Comune da parte sua si impegnerebbe,
nell’ambito di un’ampia revisione dell’attuale convenzione di collaborazione tra
l’associazione Assomont ed il Comune appunto, a garantire un congruo plafond
stagionale mirato al sostenimento economico della gestione operativa/sportiva dell’impianto
negli anni della restituzione dei capitali investiti. Il costo totale dell’opera
è stato stimato in 850.000 euro, ma un preciso e dettagliato piano finanziario,
allegato al progetto, permetterà agli investitori di scegliere, modulare e
suddividere gli interventi a seconda dell’importanza e delle necessità, in base
alle risorse
realmente disponibili» ha concluso l’assessore.
M.T.V.
PRIME COMUNIONI A MELEZET
Sabato 4 ottobre 2014, per la
solennità di S. Francesco d’Assisi, con una S. Messa cantata nella chiesa di S.
Lorenzo Martire a Les Arnauds, si è dato inizio al nuovo anno catechistico che
ha coinvolto due classi di bambini, di cui una di seconda e terza elementare ed
un’altra di quarta e quinta, guidate dal nostro Parroco don Paolo con l’aiuto
delle catechiste: Laura, Adriana e la sottoscritta.
Ho avuto la possibilità di
ricominciare un altro cammino con i più piccoli per conoscere insieme Gesù,
dove la classe si è dimostrata attiva, unita, gioiosa, con la voglia di
scoprire sempre qualcosa di nuovo. Lunedì 22 dicembre, alle porte del Natale, i
bambini hanno portato gli auguri alle comunità parrocchiali intervenendo con
dei canti ed al termine si è inaugurato il Presepio di Melezet sempre originale
e ben curato in ogni parte.
Il gruppo della Prima comunione con la Catechista |
Per sei bambine, dopo una giusta
preparazione, l’anno catechistico si è concluso con una tappa importante della
loro vita, dove domenica 24 maggio 2015, nella solennità di Pentecoste, hanno
ricevuto per la prima volta Gesù nel cuore e ho potuto notare con commozione i
loro volti sorridenti, i loro cuori emozionati per questo importante giorno.
La festa è stata animata con dei
canti che hanno coinvolto entrambe le classi con l’intervento anche di alcuni
genitori disponibili a seguire i loro figli in questi passi, diretti da Adriana
Ugetti e accompagnati alla chitarra da Francesco Ainardi.
Inoltre tutte le bambine hanno
partecipato attivamente alla S. Messa leggendo la Preghiera dei Fedeli dove
ognuno aveva un’intenzione e al momento dell’offertorio hanno portato i doni
all’altare, segni dell’Eucaristia, della festa e della loro vita quotidiana.
Anche alcuni bambini hanno servito
all’altare aiutando il nostro Parroco che nell’omelia si è rivolto proprio alle
bimbe in festa.
La Prima Comunione è stata ricevuta
da:
Campasso Ilaria, Deboli
Martina, Mancini Benedetta, Novo Roberta, Roude Francesca e Sacchi Martina.
La giornata è proseguita con i
festeggiamenti, con la speranza di poter presto rivedere queste fanciulle di
nuovo in chiesa la domenica, perché ogni settimana è festa con Gesù e non
dobbiamo dimenticarci del grande dono dell’Eucaristia al quale siamo invitati a
partecipare, sarebbe bello che fosse anche con lo stesso entusiasmo della prima
volta.
Cristina Mainardi.
FESTA DELLO SCAPULAIRE
Anche quest’anno la comunità di Melezet,
in occasione della festa dello Scapulaire, si è radunata in chiesa per la S.
Messa concelebrata da don Giancarlo, don Paolo e don Carlo. Nei primi banchi
erano presenti le Autorità, in particolare il Sindaco Roberto Borgis,
l’assessore Piera Cicconi e la presidentessa dell’Assomont Elsa Begnis.
I bambini del catechismo, oltre ad
avere indossato il costume tradizionale del nostro paese, insieme ad altri
bimbi hanno animato la liturgia con dei canti, diretti da Adriana Ugetti e
accompagnati alla chitarra da Francesco Ainardi, che sono sempre disponibili ad
aiutarci per servizi liturgici.
La “Scapulaire”.
Il gruppo in costume con il Sindaco prof. Borgis.
|
La giornata, non segnata dalla
pioggia, ci ha permesso di proseguire la nostra festa spostandoci al termine
della S. Messa al Museo di Arte Religiosa Alpina dove si è inaugurata la nuova
mostra dedicata ai “Profili di Maria”, introdotta dal nostro Parroco e dal
Sindaco, che rappresenta la nostra madre celeste sotto forma di statue, quadri,
stampe e oggetti vari a lei dedicati. Inoltre c’è stata la presentazione dei
dipinti su vetro che illustrano scene pastorali appartenenti alla collezione di
don Masset, che sono stati restaurati nella primavera del 2013. Nello stesso
anno è stata restaurata la statua policroma di Sant’Eldrado, proveniente dalla
Cappella delle Gleise e adesso conservata, per maggiore sicurezza, all’interno del
museo. In conclusione della mattinata l’Assomont ha offerto un generoso rinfresco
nella sua sede.
La giornata è stata animata con
numerose bancarelle lungo il paese e nel pomeriggio davanti alla chiesa sono
stati distribuiti dei dolci a scopo benefico, in particolare torte e gaufres
preparati da persone volenterose del nostro paese.
Cristina
Era questo il tema che i sigg. Sergio
e Mario Gho hanno proposto e realizzato per il presepe del Natale 2015. Una
realizzazione che è stata anche questa volta superlativa: tra i presepi che
vengono allestiti in Bardonecchia, il nostro si distingue per originalità, cura
ed effetti di luci e di suoni così da farne un’attrazione desiderata e cercata.
Lo attestano le numerose persone che lo hanno visitato. Non è piaciuto solo ai
bambini, primi destinatari della realizzazione, ma anche agli adulti che hanno
apprezzato le varie soluzioni figurative, fatte con amore e capacità.
Grazie ancora una volta ai due
esecutori che da qualche anno rendono più vivo e desiderato il Natale al
Melezet.
AL TEATRO REGIO SIMONE DEL SAVIO IN
“IL TURCO IN ITALIA”
Dopo aver calcato le scene europee e americane,
è tornato al Teatro Regio di Torino il baritono bardonecchiese Simone Del Savio.
Dall’ex coro di Melezet, diretto da padre Stefano, l’affermato cantante lirico,
oggi trentaquattrenne, ne ha fatta di strada.
Una carriera, la sua, rapida e in
continua ascesa. Dai primi studi in Francia sotto la guida del maestro Maurice
Bourbon, presso la Poliphonie vocale en Cevennes, Del Savio ha proseguito con
il maestro Valter Carignano, direttore artistico dell’associazione “L’Opera
Rinata”. Nel 2004 si è diplomato in canto lirico al Conservatorio di Torino
ottenendo il massimo dei voti: 10/10 con lode. Da allora, infiniti sono stati i
ruoli interpretati nelle opere più famose: Leporello in Don Giovanni al Teatro
di Toulon; Montano
in Otello diretto da Riccardo Muti a
Salisburgo; Don Pasquale, nei teatri francesi di Clermont-Ferrand, Reims,
Rouen, Limoges, Avignone, Massy, Vichy; Monterone in Rigoletto all’Opera di
Parigi nel 2013; Schaunard in Bohème nel dicembre scorso ancora all’Opera di
Parigi. Dunque dal 12 al 22 marzo scorso ha cantato al Teatro Regio nel ruolo
di Prosdocimo, personaggio dell’opera buffa “Il Turco in Italia” di Gioachino Rossini.
Andata in scena in prima assoluta al Teatro la Scala di Milano nell’agosto del 1814,
l’opera è stata rappresentata per questa edizione con un nuovo allestimento in
coproduzione con il Festival d’Aix-en- Provence, l’Opéra de Dijon e il Teatr
Wielki-Polish National Opera di Varsavia
Luisa Maletto
RICORDO DI DON ALDO RABINO
DON ALDO RABINO - sacerdote
salesiano * 15 luglio 1939 † 18 agosto 2015
Sogno che questo mondo possa
diventare più pulito e so che tanti giovani sono in grado di salvarlo. Sogno
che si ragioni meno su Dio e che si ami di più l’uomo, perché è nell’amore la
soluzione di Dio, non nell’intelligenza.
Sogno che ci siano ancora
uomini che abbiano voglia di faticare e di stancarsi per regalare ad altri
quanto loro manca per sopravvivere; è un sogno da pazzi, questo, ma è un
bellissimo sogno! E sogno di ritrovare un giorno i miei morti, gli amici che mi
hanno accompagnato nella fatica; di rivedere ad uno ad uno i “miei ragazzi”, che mi hanno
condiviso nel cammino di gruppo: la fatica, il lavoro, la gioia dello stare
insieme, il comune sollievo recato ai poveri, gli ideali.... a me, a molti di loro
hanno cambiato l’esistenza.
La lunga strada percorsa
insieme allarga orizzonti di vita e reclama un ritrovarsi che non finisca più! Sogno
di riabbracciare quanti ho amato e mi hanno fatto dono del loro amore. E sogno
di incontrare e vedere il volto di Dio...