07/08/16

Parrocchia Sant'Antonio abate MELEZET (2015)

Anche a Melezet un libro usato può fare del bene
«LIBRI-A-MELEZET»
Ormai si sa: chi legge ama circondarsi di libri che, ad un certo punto, non sa più dove conservare e allora capita che li presti, li regali, li porti in biblioteca o, più raramente, li porti al macero; ma un libro, dopo essere stato letto, può avere altre vite, passare di lettore in lettore e diventare molto più che un insieme di carta, immagini e parole.
È proprio pensando alle numerose vite che può avere questo strano “oggetto stampato” che per l’estate al Melezet si è avviata una scommessa, trasformare i libri usati in qualcosa di concreto, in un’idea di beneficenza per contribuire al restauro della Cappella del Sacro Cuore. Un’idea nata per caso, cresciuta nel tempo e realizzata grazie al passaparola in paese, ai social e ad una scatola in cartone posizionata per mesi nella chiesa parrocchiale del paese, dove chi lo desiderava poteva posare i libri. Inutile dire che il successo è stato considerevole e i libri raccolti sono stati tanti.
Nei primi giorni di luglio, alcune volontarie si sono dedicate alla divisione per genere, al confezionamento, e ciascun libro è stato avvolto in colorata carta da regalo, perché l’idea era di offrire un “dono a sorpresa”, in cambio di un’offerta minima. In poco tempo i numeri sono diventati importanti e circa 400 pacchetti sono stati preparati.
Il giorno della Festa dello Scapulaire, sabato 18 luglio, è stato allestito un tavolo sul sagrato della chiesa con la presentazione del progetto e tutte le confezioni in bella mostra. Numerose volontarie si sono alternate per tutto il giorno e il risultato finale è stato una piacevole sorpresa che le ha invogliate a proporre il tutto anche nel corso di alcune domeniche successive.
Grazie a questa semplice iniziativa, la scommessa è stata vinta e la cifra raccolta, consegnata a fine estate a don Paolo Di Pascale, ammonta a 450 Euro.
Gran parte dei libri donati hanno trovato una nuova vita e una nuova casa, altri sono stati conservati in Parrocchia, già pronti per il prossimo anno: si uniranno ai nuovi che arriveranno e tutti insieme troveranno la loro strada nell’estate del 2016.
Wanda Nuvolone
L’ANGOLO DELLA POESIA

RESURGAM ... RISORGERÒ

Potrò spaziare libera
alla volta di Dio
in un vasto, eterno silenzio,
in un tempo senza misura.
Mai più stagioni, giorni ed ore...
In me un canto
d’estasi e d’amore.
Porterò meco sol bellezza dorata
e tutto il bene da voi ricevuto.
Verserò nello spazio, tra le stelle
la mia gioia e la mia luce,
come una pagina di poesia.
Cercalo nel cuore della vita
il mistero della morte.
La vita è anche la morte
come la sorgente anche il mare.
Graziella Vachet Falco

INAUGURATA LA CAPPELLA DI S. PIETRO: LA CRONACA DELLA GIORNATA
vedi anche: La Cappella di San Pietro

La processione al canto delle Litanie dei Santi
Sabato 4 luglio si è tenuta l’inaugurazione della Cappella di S. Pietro al Cimitero di Melezet-Les Arnauds, che ha da poco subito opere di restauro, durate due anni. Alle ore 16 si è tenuto il raduno in chiesa a Melezet, è seguita la processione con i canti, le litanie dei Santi, e la benedizione della Cappella impartita da S.E. Mons. Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo di Susa; si è tenuta la Messa all’aperto e si è concluso il tutto con un momento conviviale con rinfresco offerto alla sede Assomont.

Davanti alla Cappella per il rito della benedizione.
La Cappella di S. Pietro è stata ristrutturata grazie ad un benefattore, che all’epoca dell’inizio lavori, circa due anni fa, era voluto rimanere anonimo. Si tratta di Guido Mazza Midana, che era presente durante la benedizione e la Messa di sabato 4:
«L’ho fatto perché desideravo che il Cimitero e i suoi morti avessero la loro Cappella in ordine, inoltre è bello anche perché vi passa vicino vedere questo luogo di culto sistemato».


La Messa all’aperto.


Presente anche il Vescovo di Susa Mons. Alfonso Badini Confalonieri, che ha inaugurato con la benedizione la Cappella, entusiasta sia per i lavori che per l’impegno del Parroco delle frazioni don Paolo. Presente anche il Parroco di Bardonecchia don Franco, che ha preso parte alle funzioni, l’assessore Piera Cicconi, un gruppo folto per i canti guidati da Adriana Ugetti e dalla chitarra di Giacomo Ainardi. Non sono mancate nemmeno le ragazze in costume, e i rappresentanti dell’associazione Templari.

Il sole e la pioggia hanno accompagnato la giornata di festa, a cui hanno preso parte circa 100 persone. Il restauro è stato effettuato in suffragio dei defunti di Les Arnauds e Melezet. La Messa verrà celebrata ogni giovedì per i defunti, perché rimanga una realtà viva di fede.
Maria Teresa Vivino






L’interno della Cappella
con i due grappoli scolpiti da Angelo Vachet-.


IL PROGETTO PER IL NUOVO CAMPO DA GOLF

Il Comune di Bardonecchia, dopo conferito l’incarico ufficiale, già in autunno, allo studio pavese Archè, ha acquisito ed adottato lo studio di fattibilità preliminare del campo da golf realizzabile in località Pian del Colle.
Guido Grisa, assessore allo sport, lavori pubblici e gestione: «Siamo particolarmente orgogliosi di questo progetto che si preannuncia particolarmente attrattivo oltre che per la fruibilità durante l’anno, da maggio ad ottobre, rara da riscontrare in altri percorsi montani, anche dal punto di vista tecnico, si prevede infatti la realizzazione di un percorso con lunghezze e difficoltà delle buche che nulla avrebbero da invidiare ai percorsi di pianura».
Il progetto del nuovo impianto prevede un campo a 9 buche par 36 (72) di 2.763 (5.526) metri, un ampio campo pratica ed una zona di allenamento dedicata al gioco corto con putting ed approaching greens. Prosegue Grisa: «È disegnato per conservare tre degli attuali quattro green facenti parte di un già esistente percorso “executive” ed insinuarsi, senza deturpare la naturale conformazione morfologica del terreno, evitando inoltre di coinvolgere nel gioco lo storico sentiero che lo attraversa per la tranquillità e la sicurezza dei numerosi utenti ciclisti e pedoni». Nell’immediato, per la stagione 2016, è stato anche previsto un progetto “bridge” di buche per poter dare la possibilità agli attuali soci di continuare a giocare nell’attesa del completamento dell’impianto previsto per il 2017.
«Il tutto passa ora nelle mani dell’Assomont, consorzio dei proprietari dei terreni, che sarà il principale attore riguardo alla realizzazione dell’opera. Il Presidente dell’Assomont, prof.ssa Elsa Begnis, ha infatti prospettato al Comune l’intenzione di richiedere a tale scopo un finanziamento al Credito Sportivo. Il Comune da parte sua si impegnerebbe, nell’ambito di un’ampia revisione dell’attuale convenzione di collaborazione tra l’associazione Assomont ed il Comune appunto, a garantire un congruo plafond stagionale mirato al sostenimento economico della gestione operativa/sportiva dell’impianto negli anni della restituzione dei capitali investiti. Il costo totale dell’opera è stato stimato in 850.000 euro, ma un preciso e dettagliato piano finanziario, allegato al progetto, permetterà agli investitori di scegliere, modulare e suddividere gli interventi a seconda dell’importanza e delle necessità, in base alle risorse
realmente disponibili» ha concluso l’assessore.
M.T.V.

PRIME COMUNIONI A MELEZET
Sabato 4 ottobre 2014, per la solennità di S. Francesco d’Assisi, con una S. Messa cantata nella chiesa di S. Lorenzo Martire a Les Arnauds, si è dato inizio al nuovo anno catechistico che ha coinvolto due classi di bambini, di cui una di seconda e terza elementare ed un’altra di quarta e quinta, guidate dal nostro Parroco don Paolo con l’aiuto delle catechiste: Laura, Adriana e la sottoscritta.
Ho avuto la possibilità di ricominciare un altro cammino con i più piccoli per conoscere insieme Gesù, dove la classe si è dimostrata attiva, unita, gioiosa, con la voglia di scoprire sempre qualcosa di nuovo. Lunedì 22 dicembre, alle porte del Natale, i bambini hanno portato gli auguri alle comunità parrocchiali intervenendo con dei canti ed al termine si è inaugurato il Presepio di Melezet sempre originale e ben curato in ogni parte.
Il gruppo della Prima comunione con la Catechista
Per sei bambine, dopo una giusta preparazione, l’anno catechistico si è concluso con una tappa importante della loro vita, dove domenica 24 maggio 2015, nella solennità di Pentecoste, hanno ricevuto per la prima volta Gesù nel cuore e ho potuto notare con commozione i loro volti sorridenti, i loro cuori emozionati per questo importante giorno.
La festa è stata animata con dei canti che hanno coinvolto entrambe le classi con l’intervento anche di alcuni genitori disponibili a seguire i loro figli in questi passi, diretti da Adriana Ugetti e accompagnati alla chitarra da Francesco Ainardi.
Inoltre tutte le bambine hanno partecipato attivamente alla S. Messa leggendo la Preghiera dei Fedeli dove ognuno aveva un’intenzione e al momento dell’offertorio hanno portato i doni all’altare, segni dell’Eucaristia, della festa e della loro vita quotidiana.
Anche alcuni bambini hanno servito all’altare aiutando il nostro Parroco che nell’omelia si è rivolto proprio alle bimbe in festa.
La Prima Comunione è stata ricevuta da:
Campasso Ilaria, Deboli Martina, Mancini Benedetta, Novo Roberta, Roude Francesca e Sacchi Martina.
La giornata è proseguita con i festeggiamenti, con la speranza di poter presto rivedere queste fanciulle di nuovo in chiesa la domenica, perché ogni settimana è festa con Gesù e non dobbiamo dimenticarci del grande dono dell’Eucaristia al quale siamo invitati a partecipare, sarebbe bello che fosse anche con lo stesso entusiasmo della prima volta.
Cristina Mainardi.

FESTA DELLO SCAPULAIRE
Anche quest’anno la comunità di Melezet, in occasione della festa dello Scapulaire, si è radunata in chiesa per la S. Messa concelebrata da don Giancarlo, don Paolo e don Carlo. Nei primi banchi erano presenti le Autorità, in particolare il Sindaco Roberto Borgis, l’assessore Piera Cicconi e la presidentessa dell’Assomont Elsa Begnis.
I bambini del catechismo, oltre ad avere indossato il costume tradizionale del nostro paese, insieme ad altri bimbi hanno animato la liturgia con dei canti, diretti da Adriana Ugetti e accompagnati alla chitarra da Francesco Ainardi, che sono sempre disponibili ad aiutarci per servizi liturgici.
La “Scapulaire”.
Il gruppo in costume con il Sindaco prof. Borgis.

La giornata, non segnata dalla pioggia, ci ha permesso di proseguire la nostra festa spostandoci al termine della S. Messa al Museo di Arte Religiosa Alpina dove si è inaugurata la nuova mostra dedicata ai “Profili di Maria”, introdotta dal nostro Parroco e dal Sindaco, che rappresenta la nostra madre celeste sotto forma di statue, quadri, stampe e oggetti vari a lei dedicati. Inoltre c’è stata la presentazione dei dipinti su vetro che illustrano scene pastorali appartenenti alla collezione di don Masset, che sono stati restaurati nella primavera del 2013. Nello stesso anno è stata restaurata la statua policroma di Sant’Eldrado, proveniente dalla Cappella delle Gleise e adesso conservata, per maggiore sicurezza, all’interno del museo. In conclusione della mattinata l’Assomont ha offerto un generoso rinfresco nella sua sede.
La giornata è stata animata con numerose bancarelle lungo il paese e nel pomeriggio davanti alla chiesa sono stati distribuiti dei dolci a scopo benefico, in particolare torte e gaufres preparati da persone volenterose del nostro paese.
Cristina

NATALE 2015: IL PRESEPE RACCONTA

Era questo il tema che i sigg. Sergio e Mario Gho hanno proposto e realizzato per il presepe del Natale 2015. Una realizzazione che è stata anche questa volta superlativa: tra i presepi che vengono allestiti in Bardonecchia, il nostro si distingue per originalità, cura ed effetti di luci e di suoni così da farne un’attrazione desiderata e cercata. Lo attestano le numerose persone che lo hanno visitato. Non è piaciuto solo ai bambini, primi destinatari della realizzazione, ma anche agli adulti che hanno apprezzato le varie soluzioni figurative, fatte con amore e capacità.
Grazie ancora una volta ai due esecutori che da qualche anno rendono più vivo e desiderato il Natale al Melezet.

AL TEATRO REGIO SIMONE DEL SAVIO IN “IL TURCO IN ITALIA”
Dopo aver calcato le scene europee e americane, è tornato al Teatro Regio di Torino il baritono bardonecchiese Simone Del Savio. Dall’ex coro di Melezet, diretto da padre Stefano, l’affermato cantante lirico, oggi trentaquattrenne, ne ha fatta di strada.
Una carriera, la sua, rapida e in continua ascesa. Dai primi studi in Francia sotto la guida del maestro Maurice Bourbon, presso la Poliphonie vocale en Cevennes, Del Savio ha proseguito con il maestro Valter Carignano, direttore artistico dell’associazione “L’Opera Rinata”. Nel 2004 si è diplomato in canto lirico al Conservatorio di Torino ottenendo il massimo dei voti: 10/10 con lode. Da allora, infiniti sono stati i ruoli interpretati nelle opere più famose: Leporello in Don Giovanni al Teatro di Toulon; Montano
in Otello diretto da Riccardo Muti a Salisburgo; Don Pasquale, nei teatri francesi di Clermont-Ferrand, Reims, Rouen, Limoges, Avignone, Massy, Vichy; Monterone in Rigoletto all’Opera di Parigi nel 2013; Schaunard in Bohème nel dicembre scorso ancora all’Opera di Parigi. Dunque dal 12 al 22 marzo scorso ha cantato al Teatro Regio nel ruolo di Prosdocimo, personaggio dell’opera buffa “Il Turco in Italia” di Gioachino Rossini. Andata in scena in prima assoluta al Teatro la Scala di Milano nell’agosto del 1814, l’opera è stata rappresentata per questa edizione con un nuovo allestimento in coproduzione con il Festival d’Aix-en- Provence, l’Opéra de Dijon e il Teatr Wielki-Polish National Opera di Varsavia
Luisa Maletto

RICORDO DI DON ALDO RABINO

DON ALDO RABINO - sacerdote salesiano * 15 luglio 1939 † 18 agosto 2015
Sogno che questo mondo possa diventare più pulito e so che tanti giovani sono in grado di salvarlo. Sogno che si ragioni meno su Dio e che si ami di più l’uomo, perché è nell’amore la soluzione di Dio, non nell’intelligenza.
Sogno che ci siano ancora uomini che abbiano voglia di faticare e di stancarsi per regalare ad altri quanto loro manca per sopravvivere; è un sogno da pazzi, questo, ma è un bellissimo sogno! E sogno di ritrovare un giorno i miei morti, gli amici che mi hanno accompagnato nella fatica; di rivedere ad uno ad uno i “miei ragazzi”, che mi hanno condiviso nel cammino di gruppo: la fatica, il lavoro, la gioia dello stare insieme, il comune sollievo recato ai poveri, gli ideali.... a me, a molti di loro hanno cambiato l’esistenza.

La lunga strada percorsa insieme allarga orizzonti di vita e reclama un ritrovarsi che non finisca più! Sogno di riabbracciare quanti ho amato e mi hanno fatto dono del loro amore. E sogno di incontrare e vedere il volto di Dio...