ENRICO BOGGIO LERA,
FIGLIO DI BARDONECCHIA
Al momento era passato inosservato. Oggi possiamo rimediare ricordandolo,
sia pure in ritardo, con una breve nota.
Grazie al Liceo Scientifico che a Catania porta il suo nome, Enrico Boggio Lera
esce dall’oblio in cui, quantomeno a Bardonecchia, era finito. Nato a
Bardonecchia il 6 marzo 1862, - il padre ingegnere si era trasferito da Biella
perché impegnato nella costruzione del cantiere del Traforo ferroviario del Fréjus
per conto delle ferrovie del Regno sardo-piemontese - terminati gli studi
liceali si iscrive alla Scuola Superiore Normale di Pisa, dove si laurea nel
1885 in matematica-fisica. Insegnante prima a Sassari, nel 1983 passa a Catania,
dove si dedica allo studio di apparecchiature per la previsione dei temporali a
distanza ed al campo della radiotelegrafia senza fili (prima ancora di
Marconi).
LA TARGHETTA POSTALE TURISTICA. UN
PRIMATO BARDONECCHIESE
Nel decennio ’70 del secolo trascorso, il rifiorire del collezionismo
marcofilo – dopo i burocratici e assurdi divieti ministeriali degli anni ’60 – aveva
trovato l’Amministrazione postale sprovvista di un corpus normativo che
regolasse la materia. Nel 1979 la pubblicazione
di un libretto dalla copertina gialla, meglio conosciuto dagli appassionati
come il “regolamento marcofilo”, metteva nero su bianco le “Norme per
l’attivazione degli uffici postali distaccati e le targhette postali”. Forme,
dimensioni, richiedenti, modalità
operative, ecc. tutto lo scibile della marcofilia era minuziosamente descritto,
anche la concessione delle targhette postali di propaganda turistica, sulla
falsariga di quanto avveniva da tempo in Francia e Svizzera e - ma non se ne
fece poi nulla – i bolli manuali turistici da assegnare alle località
turistiche che ne avessero fatta richiesta. Per i Comuni e gli Enti preposti al
turismo era un servizio concesso ovviamente a titolo gratuito. Il Comune di
Bardonecchia, sulla scia del successo delle manifestazioni indette nel 1980 per
l’apertura del Tunnel autostradale del Fréjus, non si tirò indietro presentando
la propria candidatura. Si diede incarico di preparare un bozzetto, lasciando
massima libertà di ispirazione, a Gianni Bersezio, allora capo dei Maestri di
sci bardonecchiesi, ma anche valente
illustratore e grafico. La sua proposta, a parte il lettering, fu accolta in
toto e con una cerimonia nella sala consiliare del Municipio alla presenza del
dott. Alessandro Gibello, Sindaco di Bardonecchia, dell’Ing. Giordana,
presidente dell’Azienda di Soggiorno e Turismo e di altri rappresentanti
locali, l’11 agosto 1981 l’ufficio postale di via Medail iniziava a timbrare meccanicamente
le prime corrispondenze in arrivo e partenza. Sedici sono le località
turistiche cui l’Amministrazione postale assegna una targhetta, ma per un
periodo limitato di soli tre mesi (agosto/ottobre); infatti, una successiva circolare
riservata interna all’Amministrazione vieta (sic) le targhette turistiche.
Qualcuno evidentemente ci aveva ripensato. Il secondo anno d’uso (1982) si apre
male: infatti le richieste pare non giungano e solo dal 1.10.1982 viene rimessa
in uso la targhetta di Bardonecchia – questa volta – senza scadenza, grazie a
pressioni esercitate in alto loco alla Direzione Generale P.T. Per quel che
riguarda i timbri manuali turistici, la montagna partorisce il classico …
topolino: solo Pergola si vede assegnare un timbro manuale turistico. In
seguito però ad un’interrogazione parlamentare (addirittura!) di non ben chiara
motivazione anche gli Uffici di Pergola e Bardonecchia, dal 6.4.1996 devono
rinunciare rispettivamente al manuale e ad alla targhetta.
1° Memorial Mario
Artusio
Mario Artusio all’onore della cinquantunesima edizione della “Stella Alpina”,
oramai una classica nel vasto panorama del motociclismo italiano e
internazionale. Gli organizzatori hanno voluto rendere omaggio al suo
fondatore, per molti decenni instancabile organizzatore, recentemente
scomparso, dedicandogli il “1° Memorial Mario Artusio”. La cartolina ricordo lo
ha voluto immortalare, giovane con la sua immancabile BMW e sullo sfondo
le nevi del ghiacciaio del Sommeiller. Poste
italiane dal canto suo ha voluto essere presente con l’attivazione di un
servizio temporaneo aperto nella piazza di fronte alla Stazione ferroviaria e
l’impiego di un annullo speciale che ha fatto la gioia dei tanti appassionati sportivi. .
SANT’IPPOLITO 2016
Preludio a Sant’Ippolito 2016, dal 10 al 12 agosto (con un prolungamento fino
al 18) la Biblioteca comunale, viale Bramafam 17, ha ospitato una piccola
rassegna filatelica, “Viaggi di San Giovanni Paolo II”, curata dal
collezionista Roberto Gottardi di Arcore (MI), e oggetto di grande curiosità da
parte dei numerosi frequentatori della struttura. Il tema religioso presentato
non era casuale: esso voleva ricordare i trascorsi venticinque anni dalla
visita del Santo Pontefice nella Valle di Susa. Occorre ringraziare tutto lo
staff della Biblioteca, guidato da Roberta Ruosi, per il supporto e la
collaborazione prestate. Grazie al sostegno della Pro Loco, il 13 agosto, festa
patronale, Poste italiane ha allestito sotto un gazebo in piazza mons.
Bellando, un servizio postale temporaneo dotato di annullo speciale illustrato
con una bella immagine del Pontefice Santo. Il bozzetto postale è stato
preventivamente sottoposto per il “placet” alle Poste Vaticane a Roma,
benestare necessario per poter diffondere a mezzo posta ogni immagine dei
Pontefici. Una cartolina celebrativa, stampata per l’occasione, ha permesso ai sempre numerosi appassionati,
villeggianti e non, di portare con sé un ricordo della Festività di Sant’Ippolito
2016.