LA SETTIMANA SANTA INSIEME AL BAMBINI DEL CATECHISMO
Sabato 23 marzo le due classi del Catechismo di
Melezet si sono ritrovate nella chiesa di Les Arnauds per partecipare alla S.
Messa prefestiva in occasione della Domenica delle Palme.
Per ricordare l’ingresso di Gesù in Gerusalemme, i
bambini all’inizio della celebrazione, dopo la benedizione, sono entrati in chiesa
portando in mano un rametto di ulivo segno di pace, intonando il canto
dell’Osanna Eh!
Durante la celebrazione i fanciulli hanno partecipato
attivamente con dei canti, lo svolgersi delle letture, il servizio all’altare. In
questa occasione è stato letto il Vangelo della Passione del Signore a tre voci
secondo l’Evangelista Luca ed il tutto si è concluso intonando
il Magnificat.
Tutta la gente è tornata a casa portando la pace
simboleggiata dai rametti di ulivo.
Nel giorno del Giovedì Santo ci siamo di nuovo
radunati, questa volta nella chiesa di Melezet, per lo svolgersi della Messa della
Cena del Signore, in particolare i bambini che nel mese di giugno riceveranno
la loro Prima Comunione, hanno simboleggiato gli Apostoli durante il rito della
lavanda dei piedi e don Paolo ha ricordato gli stessi gesti che aveva fatto
Gesù prima della sua Passione.
Durante la Preghiera dei Fedeli il nostro Parroco
ci ha invitati a pregare per i sacerdoti, ricordando il Sacramento dell’Ordine istituito
da Gesù proprio in questa occasione. Anche in questo giorno abbiamo cantato e
servito il Signore, concludendo con l’accompagnamento del SS.mo Sacramento
all’altare della reposizione. [C. Mainardi]
È doveroso, anche da questa pagine del Bollettino,
ringraziare pubblicamente le due brave catechiste: Laura Genta Silvestro e
Cristina Mainardi per quello che fanno per i bimbi delle frazioni, non solo per
le lezioni di catechismo, ma anche per le varie iniziative che nel corso
dell’anno vogliono condurli a vivere i momenti più significativi della chiesa. Con
loro un grazie sentito ad Adriana Ugetti che con capacità unita a tanta
pazienza li prepara nei canti che animano varie nostre celebrazioni. La
comunità vi deve molto!
Sulla fontana del paese spicca questo bel dipinto, opera
di Rossi Daniela Chareun di Beaulard.
PENSIERI SU LES ARNAUDS
Da tanti anni percorro durante le diverse stagioni
la borgata di Les Arnauds, discreta e silenziosa. Le frazioni di un paese
vivono i vari periodi dell’anno in modo diverso, scintillando in alcune
occasioni per eventi caratteristici da ricordare le più antiche tradizioni. La
neve ricopre Les Arnauds in alcuni periodi con una magia speciale poi in estate
la borgata brilla di luce propria per la festa di S. Lorenzo, patrono di Les
Arnauds.
Il 9 agosto, alla sera, la vigilia della festa vera
e propria, c’è una suggestiva processione illuminata dai “flambeaux” poi, ecco l’attrazione
finale: il lancio delle mongolfiere, originale e divertente.
Il giorno dopo i mercatini rallegrano il borgo con
le bancarelle che espongono prelibatezze di ogni genere.
La ricorrenza religiosa ci regala una bella occasione
per stare insieme, insieme ai monti taciti e accoglienti. [R. Osano]
IL TETTO DELLA NOSTRA CHIESA PARROCCHIALE
L’inverno dello scorso anno, 2014 è stato caratterizzato da abbondanti nevicate e il
tetto della nostra chiesa parrocchiale di San Lorenzo ne ha subito le
conseguenze.
In primavera
si è dovuto intervenire per riparare i danni subiti, con molte lose rotte da
sostituire. Il Consiglio per gli Affari
Economici ha deciso di affidare i lavori all’impresa Massimo Codega, di
Salbertrand,
specializzata
in questi interventi, che già aveva compiuto alcune riparazioni sullo stesso
tetto.
Al Comune
abbiamo richiesto il permesso per il lavoro di ordinaria manutenzione e per
potere montare il ponteggio sulla pubblica strada. Purtroppo nel corso dei
lavori si è constatato che i danni erano molto più gravi del previsto e i
lavori necessari avrebbero comportato una spesa ben superiore alle previsioni. Si è ugualmente deciso
di compiere quanto necessario, confidando in qualche aiuto straordinario, in soccorso
alle nostre esigue finanze. La Ditta Codega ha lavorato bene, come previsto, e
i lavori sono giunti al termine in tempo per la festa patronale di San Lorenzo.
Il lavoro compiuto è sotto gli occhi di tutti e viene non solo a rendere
migliore l’immagine esterna della chiesa, ma a tutelarla da altri inverni nevosi.
A lato:
ponteggi per i lavori del tetto.
Sotto: lavori
sulla facciata.
Per quanto riguarda la situazione finanziaria, che
è stata fonte di preoccupazioni, l’Amministrazione Comunale ci è venuta
incontro con un contributo straordinario di 20.000 Euro, per diretto
interessamento dell’assessore alle frazioni ing. Pierangela Cicconi.
Questa elargizione ci ha permesso di saldare il debito con la Ditta Codega ed esprimiamo
doverosamente anche dal nostro Bollettino il grazie più sentito all’assessore Cicconi e all’Amministrazione Comunale che hanno
così contribuito in modo fattivo alla conservazione di un edificio pubblico che
è frequentato da molti e ammirato per le sue opere d’arte come il retable e lo splendido battistero scolpito da Antoine
Ourcellet nel 1600.
LA FESTA DI S. LORENZO:
10 AGOSTO 2014
Quest’anno San Lorenzo cadeva di domenica e questo,
unito alla splendida giornata di sole in un’estate piuttosto piovosa, ha
favorito la partecipazione della gente che è stata veramente eccezionale.
Come sempre la Messa, celebrata dal Parroco (di
domenica è difficile trovare altri sacerdoti) con la partecipazione della
Cantoria di S. Ippolito di Bardonecchia, il pane benedetto distribuito dalle
giovani nell’antico costume, molto ammirate.
La giornata è poi stata animata dalle bancarelle
lungo la via centrale, con interessanti gazebo con la Scuola di intaglio del Melezet
e antichi mestieri, come la filatura della lana e la macinatura del mais, con
la preparazione di una fumante polenta. Ma l’attenzione di tutti è andata al
gazebo dove solerti volontari hanno preparato una ricca grigliata i cui
proventi erano da destinarsi alla nostra chiesa parrocchiale, per il restauro del
tetto.
Volti di ragazze in costume per S. Lorenzo. |
I nomi di questi volontari meritano di essere segnalati per la loro
attiva partecipazione per la buona riuscita della iniziativa, veramente
singolare: Guillaume Giulio e Andrea, Parducci Silvio, Simiand Franca, Micai Alessia, Micai Elisa,
Sereno Federico, Vachet Simone, Vallory Michele, Gallo Luca, Ghivarello Andrea,
Bellet Lorenzo, Piccoli Elettra, Vachet Ida, il tutto sotto la regia
dell’infaticabile Marco Vachet, sempre primo in tutte le buone iniziative!
Il ricavato dell’iniziativa è stato di 1.772 Euro, che sono stati
versati alla chiesa.
Il tutto è stato favorito dalla collaborazione della Pro Loco di
Bardonecchia che ancora qui si ringrazia.
Così la giornata ha avuto il suo corso favorevole, con la soddisfazione
di tutti coloro che vi hanno partecipato.
MARIUCCIA HA FESTEGGIATO IL 5 MAGGIO I 90 ANNI
Questa piccola donna, dall’apparenza fragile ma in
realtà forte e indomita, con un pensiero e un gesto gentile per tutti, è la più
anziana di Les Arnauds. Nata a Barge, e sposatasi con Attilio Rey nel 1944, è ormai la memoria storica del paese. Nonostante sia
sempre indaffarata, ha trovato il tempo di allietarci con fiabe e racconti di
vita vissuta, ed eccone uno.
* * *
Ai tempi della guerra, a Melezet e Les Arnauds si
parlava solo di soldati tedeschi e di truppe che dovevano arrivare dal Colle della
Scala. E con la paura dei soldati gli uomini stavano nascosti e noi donne e gli
anziani lavoravamo nei campi e alla sera andavamo a dormire alla casermetta (un
fortino abbandonato dai nostri soldati) del Guriùn.
Mariuccia Rey con il suo sorriso. |
Una mattina, uscendo dal fortino, vidi tende dei
tedeschi lungo tutto il Rio Fosse.
Piangendo tornai di corsa nella casermetta spaventando
tutti. Un’amica che era lì con i genitori anziani andò a vedere e rientrando disse:
“Mariuccia, dove hai visto quelle tende? Io non ne vedo nessuna”. Uscimmo tutti
a guardare e non c’erano tendema solo cespugli,ma io avevo una tale paura che
vedevo anche quello che non c’era. Siamo stati alla
casermetta una settimana ma vedendo che non capitava niente abbiamo fatto
ritorno alle nostre case.
Ma poi i tedeschi arrivarono per davvero e sparsero
veramente paura e terrore.
Un giorno arrivarono da noi due soldati e chiesero
a mio suocero se avevamo un cavallo o un mulo. E lui rispose: «Sì, abbiamo un
mulo vecchio perché quello giovane ce l’avete preso voi!». Uno di loro, che
parlava italiano, disse: «Stai attento a come parli, vecchio!
Tira fuori ilmulo e attaccalo al carro e poi vieni con noi!».Mio suocero eramalato,
allora io, sebbene avessi paura, ho detto: «Vengo io, lui èmalato, non può».
Allora i soldati mi presero il braccio, e mi dissero di seguirli con il mulo e
tutta tremante li seguii.
Insieme a molte altre persone ci fecero andare al
Forte Bramafam, caricarono delle casse sui nostri carri e ci fecero andare
all’imbocco della galleria del Frejus, ogni tre carri un soldato che
accompagnava.
Io piangevo e tremavo di paura e una mia amica,
senza farsi vedere, tolse il bullone che teneva la ruota del mio carro, me lo
mise in tasca dicendo: «Lascia fare a me, quando ti lasceranno andare rimetti
il bullone e torna a casa». Richiamò l’attenzione di un soldato e gli fece vedere che il mio carro aveva perso il bullone e così mi firmarono il foglio per tornare a casa mentre gli altri tornavano a caricare casse al Bramafam. [Franca]
FRIGOLO Secondo
Ricordatemi così...