CELEBRATE DUE NOZZE D’ORO A MELEZET
Dirsi sì, per 18.250 giorni, ogni giorno, per 50 anni.
Domenica 4 maggio, a Melezet: «Due coppie di sposi
hanno celebrato le Nozze d’Oro. Marchello Enrico e Lantelme Laura, Lantelme
Renzo e Pessen Lucia, circondati dai figli, dai familiari e da tanti amici
hanno festeggiato i loro primi 50 anni insieme, faccio loro tanti auguri». È il
Parroco di Melezet, don Paolo Di Pascale, a raccontare con entusiasmo
l’esperienza di queste due coppie; in unmondo in cui i rapporti durano poco e a
volte non arrivano nemmeno al giorno del sì, qualcuno ha deciso che quel “Sì” era davvero una promessa davanti a Dio, ai familiari e
ai parenti e l’ha mantenuto fino ad oggi, rifesteggiando il proprio matrimonio
nel nuovo secolo. «Lantelme Laura e Lantelme Renzo sono sorella e fratello e si
sono sposati l’una il 2 maggio a Melezet, l’altro il 30 maggio in Valle
d’Aosta, entrambi nel 1964. Dopo 50 anni si sono iuniti nella chiesa di Melezet per festeggiare
tutti insieme », spiega don Paolo. Tanti gli applausi, grande la commozione, e
poi un pranzo all’Hotel Bucaneve. [M.T.V.]
S. CRESIME
Domenica 18maggio 2014 la Parrocchia di Melezet ha
accolto tredici ragazzi che hanno ricevuto dal Vescovo di Susa, S.Ecc. Mons.
Alfonso Badini Confalonieri, il Sacramento della Confermazione dopo aver svolto
un cammino di preparazione tutti insieme, pur provenendo da Parrocchie
differenti, con l’obbiettivo di raggiungere questa importante tappa della loro
vita.
Hanno ricevuto questo Sacramento: ALLEMAND SARA,
BORGOGNO MATTIA, CANTONATI ALESSANDRA, CANTONATI FRANCESCA, DI PASCALE OLIVIA,
GIACOMA GHELLO FILIPPO, LAVA CASSANDRA, MALLEN SAMUELE, NOVO FRANCESCO,
PENTENERO IRENE, SILVESTRO SOFIA, TOSTI NICOLÒ, VACHET GAIA. Con il passare dei
mesi in questo ultimo anno, notando un bel affiatamento tra i ragazzi, pur
essendo di età diverse, si è deciso di tenere unita questa classe che ha già
ricevuto insieme anni fa la Prima Comunione, sempre nella medesima chiesa, conferita
dal nostro Parroco don Paolo, continuamente presente e molto attivo nel cammino
di crescita di questi giovani, al quale va un ringraziamento particolare per la
costanza, la pazienza, l’impegno, a volte anche i sacrifici che ci sono stati
durante questi anni, trovando sempre e comunque l’energia per andare avanti, a
me anche trasmessa, guidandomi sempre nel migliore dei modi. La celebrazione ha
avuto inizio con l’ingresso dei celebranti accompagnati dai Cresimandi i quali
hanno intonato un canto per rendere subito gioioso questo giorno di festa.
Alcuni bambini hanno prestato servizio come chierichetti, altri si sono uniti
per cantare, diretti da Adriana Ugetti che è sempre presente alle Sante Messe
del catechismo preparando i giovani durante l’anno, e Francesco ci ha
accompagnati suonando la chitarra, mentre Laura si è occupata dei più piccoli.
Da subito sui volti dei ragazzi si è vista l’emozione
e la gioia che portavano nel cuore per questo importante passo. Tutti molto
attenti, hanno potuto animare la S. Messa con le letture, la preghiera dei
fedeli che ha ripercorso i sette Doni dello Spirito Santo in particolar modo
oggi ricevuti e per l’offertorio hanno resentato
i doni all’altare, in particolare il pane ed il vino che sono diventati il
Corpo ed il Sangue di Gesù, i fiori per condividere con la comunità questo
giorno di festa, il libro di Catechismo che ci ha accompagnato in questi anni
insieme alla viva voce di don Paolo ed ad alcune proiezioni di video per
rendere più piacevoli le lezioni ed infine un gioco, simbolo del loro vivere e
crescere quotidiano anche nello sport.
La celebrazione si è conclusa intonando il canto
“Come fuoco vivo”, segno dello Spirito Santo che oggi è sceso sui ragazzi
proprio come il giorno di Pentecoste è sceso sugli Apostoli sotto forma di
fiammelle di fuoco donando loro il dono di poter annunciare la
Parola di Dio in tutte le lingue. Ora si spera che il seme gettato in questi anni
non vada perduto, che questo giorno importante per la loro vita sia
semplicemente una tappa, un nuovo inizio per essere veri testimoni di Gesù
nelle proprie Comunità, mettendosi in vari modi al suo servizio.
Per concludere insieme l’anno catechistico, abbiamo
deciso, come è capitato di solito negli anni passati, di ritrovarci tutti
insieme venerdì 30 maggio alla Cappella del Coignet per animare la S. Messa
cantata in onore alla Visitazione della Beata Vergine Maria e trascorrere così ancora un momento di festa
insieme. [Cristina]
* * *
A qualche mese di distanza... domanda (non solo del Parroco): «Dove
sono finiti ?»...
FESTA DELLO SCAPULAIRE
Anche quest’anno la comunità di Melezet, in
occasione della festa dello Scapulaire, si è radunata in chiesa per la Santa Messa
concelebrata da don Giancarlo, don Paolo e don Carlo.
Nei primi banchi erano presenti le Autorità, in
particolare il Sindaco Roberto Borgis, l’assessore Piera Cicconi e la
Presidentessa dell’Assomont Elsa Begnis.
I bambini del catechismo, oltre ad avere indossato
il costume tradizionale del nostro paese, insieme ad altri bimbi, hanno animato
la liturgia con dei canti, diretti da Adriana Ugetti e accompagnati alla
chitarra da Francesco Ainardi che sono sempre disponibili ad aiutarci per
servizi liturgici. I cresimati con Mons. Vescovo.
La giornata, non segnata dalla pioggia, ci ha
permesso di proseguire la nostra festa spostandoci al termine della S. Messa al
Museo di Arte Religiosa Alpina dove si è inaugurata la nuova mostra dedicata ai
“Profili di Maria” – introdotta dal nostro Parroco e
dal Sindaco –, che rappresenta la nostra Madre Celeste sotto forma di statue, quadri, stampe e oggetti vari
a Lei dedicati.
Inoltre c’è stata la presentazione dei dipinti su
vetro che illustrano scene pastorali appartenenti alla collezione di don
Masset, che sono stati restaurati nella primavera del 2013. Nello stesso anno è
stata restaurata la statua policroma di Sant’Eldrado, proveniente dalla
Cappella delle Gleise e adesso conservata, per maggiore sicurezza, all’interno
del museo.
In conclusione della mattinata, l’Assomont ha
offerto un generoso rinfresco nella sua sede.
La giornata è stata animata con numerose bancarelle
lungo il paese e nel pomeriggio davanti alla chiesa sono stati distribuiti dei
dolci a scopo benefico, in particolare torte e gaufres preparati da persone volenterose
del nostro paese. [Cristina]
CHORAL DES HAUTES ALPES
Presso la chiesa di S. Antonio Abate di Melezet si
è esibito in concerto, sabato 26 luglio alle ore 21, un originale Coro
proveniente dall’Embrunais, “Soubeyrans”. Si tratta di “Polyphonie d’hommes en chant de trasmission orale”.
«La transmission
des chants se fait uniquement d’oreille», così sottolineano i coristi, «sans
aucun recours à des partitions, ce qui implique une attention soutenue et une
écoute permanente de ce qui se passe avec le chant des autres. Il devient alors
très facile de comprendre, au sens de prendre avec soi, et de produire un chant
collectif qui est bien plus que la somme des chants individuels. L’oralité est
essentielle dans notre approche du chant».
I
coristi sono tre: Alain Peyrotty, Vincent Botalla e François Lezer. Il
loro repertorio va dal sacro al profano e di quest’ultimo in lingua corsa e
occitano tradizionale francese.
Il successo è stato grande. [L. Maletto]
LA CAPPELLA DI S. SISTO
Il 7 agosto si sale al Pian del Colle per partecipare
alla Messa nella Cappella di S. Sisto. Per raggiungere il piccolo edificio si passa
tra una vegetazione spontanea formata in gran parte di cespugli che producono prugne
che, maturando, diventano gialle. È il pruno selvatico che è detto “marmota”, da
cui un tempo si ricavava un olio dorato e leggero.
La Cappella, costruita arditamente su uno spuntone
roccioso, è molto antica e conserva affreschi del XV e XVI secolo, sia nell’interno
che sulla facciata. Prima della funzione il Parroco dà alcune spiegazioni sugli
affreschi che definisce la “televisione” di quel tempo perché erano loro che
insegnavano ai tanti che non sapevano leggere.
All’esterno è raffigurato, purtroppo deteriorato, il
giudizio universale e all’interno sulla parete di fondo episodi della vita di
S. Sisto. In un riquadro è rappresentato S.Lorenzo, che era diacono di S. Sisto
papa.
Una cancellata in legno divide il presbiterio dalla
navata e sulle pareti sono altri affreschi: S. Cristoforo che porta il Bambino Gesù,
l’Annunciazione e il martirio di S. Sebastiano. Questi affreschi sono ben
conservati, mentre una crocifissione è quasi sparita.
Mentre si celebra la S. Messa il nostro pensiero va
alle tante persone che nei secoli hanno frequentato la Cappella. Don Giancarlo,
parlando del martire S. Sisto, precisa che il martirio è un battesimo e ricorda
che nel nostro tempo c’è un gran numero di martiri in diversi Continenti.
Usciti dalla chiesetta camminando in un piccolo sentiero tra massi e
cespugli e prati verdi, guardiamo le vette
e pensiamo ad un’altra Cappella, dedicata alla Madonna dei sette dolori in cima
al Monte Tabor, che da lassù ci guarda e protegge i vari edifici religiosi della conca che
sembrano legati da fili invisibili, uniti dalla Fede che elimina ogni barriera
di tempo e di luogo. [Giulia Tonini]
IL GOLF AL PIAN DEL COLLE
La stagione del Golf Club Pian del Colle, apertasi
il 1º maggio, è proseguita regolarmente nonostante le condizioni di tempo non
sempre ottimali; vero è che il golf è uno sport nato in Scozia e la pioggia non
impedisce lo svolgimento delle gare fino a quando si può tenere in mano il
bastone o arrivano i fulmini La stagione agonistica è iniziata a luglio con
“Rise ProShop Cup” di Avigliana, proseguita con le gare sponsorizzate da
attività commerciali locali: la “Coppa Commercianti” il 13 luglio, la “Coppa 04
SurfShop” il 26 luglio, il “Memorial Fantini” il 31 luglio, la
“Coppa Assomont” (divertente buddy golf) il 2 agosto, la “Coppa Centro
Rossignol” il 5 agosto, la “Coppa Jolly Sport” il 7 agosto, La “Robe di Kappa
Cup” il 10 agosto,
la “Coppa Ugetti” l’11 agosto e la “Coppa La Scürsa” il 14 agosto. Proseguirà con la “Coppa
CorriTorino” il 17 agosto, il “Memorial Ferruccio Bonaiti” il 20
agosto, per concludersi con la louisiana a coppie “Coppa del Gestore” il 22
agosto. L’affluenza è stata buona con punte molto elevate per la nostra realtà
e la giovane età del campo, che esiste dal 2012.
I giocatori abituali hanno riconosciuto un notevole
miglioramento delle condizioni del percorso che è stato anche arredato con panche
fiorite e ampliato con tre nuove partenze più corte per dare una maggiore
varietà di gioco.
Il Club si è arricchito di nuovi soci residenti e
abbiamo avuto il piacere di iscrivere alle nostre gare anche i giocatori
bardonecchiesi più bravi.
La maestra federale Marta Cagnacci è presente al
Circolo da metà luglio: propone lezioni individuali, corsi di avviamento al gioco
del golf e corsi collettivi cui hanno aderito le scuole di Sci locali.
È stato inserito un Open Day promozionale domenica
3 agosto, che ha riscosso notevole successo e, sabato 9 agosto, un Corso delle
Regole, tenuto dall’arbitro federale ing. Carlo Albera, seguito dall’esame.
Il Golf Club Pian del Colle vuole esprimere già da
ora la sua gratitudine per il generoso intervento di molte attività commerciali
di Bardonecchia che hanno riconosciuto nel nostro progetto e nella nostra struttura
un arricchimento della proposta sportiva e turistica dell’estate bardonec172 chiese:
molti nostri giocatori hanno ripreso a
frequentare Bardonecchia, d’estate anche grazie alla possibilità di praticare
il golf.
Si ringraziano inoltre la maestra Marta Cagnacci e
l’arbitro Carlo Albera per la preziosa disponibilità e collaborazione. [A.
Bosc]
PROIEZIONE DI FOTOGRAFIE
La sera di sabato 21 agosto nella nostra chiesa la
prof.ssa Patrizia Porcellana ha proiettato e commentato una bella serie di fotografie
dei nostri paesi, da lei personalmente scattate, Un buon numero di persone ha
potuto così ammirare immagini di Melezet magari già conosciute, ma viste con un
taglio particolare che è vera arte.
Così si sono scoperti angoli forse mai prima
notati, molto belli nella loro rustica semplicità.
Autrice delle foto e profonda commentatrice la
professoressa Patrizia Porcellana, che abbiamo potuto conoscere in questo suo “hobby”
di cui ha voluto farci partecipi e per il quale vivamente la ringraziamo.
Abbiamo così pure conosciuto la sua attività di
volontariato che svolge ormai da 40 anni presso Comunità e Case di Riposo, per la
quale ha fondato l’Associazione “Amici Ca.Ri” ricevendo l’onorificenza di
Cavaliere al merito della Repubblica.
La professoressa Porcellana è legata a Bardonecchia
da vincoli di famiglia, essendo imparentata con le famiglie Longo, Pacchiotti e
Nervo.
LA SEPOLTURA DEFINITIVA DI DON MASSET
Erano trascorsi più di 25 anni dalla morte di don
Francesco Masset (1987) e si doveva esumare la salma. Nel Cimitero di Melezet
non ci sono ossari, e c’era il rischio che i resti di questo Parroco finissero
in una fossa comune. Il Parroco, avvisato della cosa, si è attivato per trovare
una soluzione e questa è stata resa possibile dal personale interessamento
dell’assessore ing. Pierangela Cicconi.
Si è stabilito di porre la cassetta ai piedi della
croce centrale, come fin dall’antichità venivano sepolti i Parroci. Così, dopo
che i resti erano stati posti in un loculo provvisorio, è stata costruita alla
base della croce una piccola cripta, mentre una lapide ricorda il
Parroco defunto, come sono pure ricordati alcuni Parroci degli ultimi tempi. I
lavori sono stati compiuti celermente, così il 29 ottobre 2014 si è compiuta la
definitiva tumulazione, con una funzione privata, riservando
la funzione pubblica nel giorno di Tutti i Santi, quando la presenza è notevole
e così è avvenuto.
Il Parroco ha benedetto la sepoltura, ricordando don
Francesco Masset, la cui memoria è ancora viva in molti che l’hanno conosciuto
e conservano un grato ricordo per un ministero che è durato più di 40 anni! Ha
poi pubblicamente ringraziato l’assessore Cicconi per la sensibilità dimostrata
e per il fattivo impegno per risolvere al meglio il problema.
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LA BANDA MUSICALE ALTA VALLE DI SUSA CELEBRA I 150 ANNI
La Banda Musicale Alta Valle di Susa nasce a
Salbertrand nel 1864 come “Società Filarmonica di Salbertrand” e compie così in quest’anno 2014
i suoi 150 anni di vita.
Nel 1991 diventa Banda Musicale Alta Valle di Susa,
conservando sempre la sua sede a Salbertrand e accogliendo musicanti da Oulx e
Bardonecchia.
Domenica 23 novembre 2014 ha voluto celebrare la
ricorrenza a Melezet, e davanti alla chiesa parrocchiale ha suonato alcuni brani,
mentre i fedeli si raccoglievano per la Messa. Durante la S. Messa ha
accompagnato il rito con intermezzi appropriati. Il Parroco li ha salutati e
ringraziati per la scelta del nostro paese, e alla fine della celebrazione hanno
ancora suonato sulla piazza, vivamente applauditi da una folla più numerosa.
L’Assomont, con delicato pensiero della Presidente
dott.ssa Elsa Begnis, ha offerto un rinfresco nella sua sede e quindi i
musicanti, accompagnati anche dal Presidente sig. Franco Capelli e da vari
parenti, hanno consumato il pranzo ottimamente servito presso l’Hotel Bellevue
di Millaures, chiudendo così in allegria la loro giornata tra noi.
La Banda musicale dopo la S. Messa.
IL PRESEPE DEL MELEZET
Il presepe nel suggestivo angolo del sottochiesa è
ormai una tradizione che si ripete da vari anni. L’hanno iniziato e portato avanti
i giovani, poi da qualche anno l’hanno preso in carico i sigg. Sergio e Mario
Gho che vi dedicano il loro tempo con passione, amore e sempre nuova inventiva.
Lo scorso anno abbiamo avuto il presepe “contadino” con
attrezzi della vita di un tempo, quest’anno c’è stata una originale composizione
con 8 quadri contenenti, dentro la cornice, scene caratteristiche del presepe,
con le relative statuette.
Il tutto accompagnato da giochi di luci multicolori
e da un sottofondo musicale. L’insieme era veramente suggestivo ed è stato
ammirato e complimentato dai numerosi visitatori nel tempo natalizio. Peccato che
la fotografia in bianco e nero non renda quello che era l’effetto visivo.
Siamo debitori di una grande riconoscenza ai due
fratelli per la loro opera che rende più attraente il Natale al Melezet!
Il presepe: visione d’insieme.
S. ANTONIO ABATE 2015 FESTA PATRONALE DI MELEZET
La antica statua di Sant'Antonio Abate ai piedi dell'altare (foto Cristina Mainardi) |
Davanti all’altare è stata deposta la statua del
Santo, addobbata con fiori e candele insieme ad una sua reliquia. Ad animare la
celebrazione è intervenuta la Cantoria di Sant’Ippolito invitata dal nostro
Parroco don Paolo, diretta e accompagnata alla tastiera da Gianni Becchis giunto
da Carmagnola per questa festa patronale.
Inoltre quest’anno abbiamo avuto l’onore di cantare
insieme al nostro compaesano che ormai ha già fatto molta strada con la musica,
Simone Del Savio, onorandoci con la sua partecipazione. Per questa occasione in
prima fila erano presenti le Autorità e tra i banchi vi erano fedeli giunti
anche dai paesi vicini. Particolarmente
toccante è stata l’omelia tenuta da don Sergio.
Egli riferendosi al Santo, vissuto tra il III e il
IV secolo, è riuscito a trarre molti spunti, particolarmente adatti alla nostra
vita attuale.
Antonio, ragazzo di fede, rimasto orfano a soli
vent’anni, sentendo la lettura del Vangelo, percepì la sua chiamata e così,
dopo aver lasciato tutti i suoi beni a sua sorella e ai più bisognosi, decise
di partire per divulgare la sua fede e prendersi cura di chi aveva bisogno di
aiuto.
Don Sergio ci ha fatto comprendere l’importanza
dell’ascolto della Parola di Dio che deve entrare nel nostro cuore. Ogni fedele dovrebbe uscire dalla chiesa
dopo la Santa Messa con un qualcosa in più nell’animo e con la volontà di migliorare sempre più, liberandosi dalle colpe e cercando di sbiancare il proprio cuore.
La nostra fede è stata paragonata a quella dei nostri fratelli perseguitati, a quella di coloro che ogni domenica rischiano la vita per giungere in chiesa tra i pericoli di bombe e sparatorie, come avviene, purtroppo, in Nigeria.
Questi fedeli non si fermano davanti alle
difficoltà, poiché la loro fede è tutta la loro vita. Don Sergio ci invita a
chiederci se, anche noi, trovandoci in quelle condizioni, saremmo in grado di
non rinunciare alla S. Messa domenicale. Al termine della S. Messa, conclusa
intonando il canto “Sovrana delle Altezze”, la festa è proseguita al forno con
un generoso rinfresco offerto dall’Assomont, in una giornata illuminata da un
pallido sole, ma con un paese finalmente innevato.
La nostra fede è stata paragonata a quella dei nostri fratelli perseguitati, a quella di coloro che ogni domenica rischiano la vita per giungere in chiesa tra i pericoli di bombe e sparatorie, come avviene, purtroppo, in Nigeria.
* * *
Vorrei concludere questo breve articolo con un
piccolo pensiero personale: ci tengo a ringraziare tutti i cantori che proprio
in questa festa, due anni fa, mi hanno presa per mano convincendomi definitivamente ad entrare a far parte della Cantoria, un desiderio
conservato nel mio cuore da tanto tempo, ma ancora circondato da un po’ di timore
trattandosi di una strada nuova e allora sconosciuta.
Ora, a distanza di due anni... Grazie per essere
stati l’ossigeno della mia vita che mi ha permesso di andare avanti dopo la
perdita del mio caro nonno, cantore di Sant’Ippolito per tantissimi anni...
[Cristina]