La SCUOLA DELL’INFANZIA di Bardonecchia
“SCOPRENDO BARDONECCHIA”:
questo è il piano educativo e didattico per l’Anno
Scolastico 2014/2015 Il progetto è stato elaborato dal Collegio Docenti per
valorizzare le risorse del territorio in cui viviamo. Esso si propone di
coinvolgere i bambini alla scoperta delle ricchezze culturali e ambientali, per
renderli protagonisti dell’ambiente in cui abitano e crescono.
Durante l’anno verranno svolti diversi laboratori: -
Psicomotricità: dove i bambini scopriranno il loro corpo.
- Musica: dove impareranno a conoscere il mondo dei
suoni.
- Religione: dove ascolteranno le parabole ed il
significato delle feste.
Quest’anno il laboratorio di lingua inglese verrà
sostituito dal francese: i bambini prenderanno il primo contatto con una lingua
così vicina a noi tramite favole e canti.
Dal mese di gennaio i più grandi saranno impegnati
con laboratori di logico/parole e logico/matematico. In corso d’anno verranno
inoltre proposte uscite didattiche e tante altre attività.
Il 6 novembre, nel cortile della scuola, i bambini
e lemaestre hanno inaugurato l’autunno con un piccolo momento di festa, canti e
racconti sulla stagione autunnale, per poi salutare le famiglie con una buona
merenda preparata dalle nostre cuoche.
A settembre abbiamo iniziato il nuovo anno
scolastico con un po’ di tristezza nel cuore perché la nostra cuoca Vicky e la
maestra Chiara, dopo tanti anni, non collaboreranno più con noi. Possiamo
proprio dire che Chiara e Vicky sono state due pilastri della nostra scuola: disponibili,
competenti e piene di entusiasmo!
La maestra Chiara, con professionalità e dedizione, ha accompagnato tanti e tanti bambini nella loro crescita e ha creduto fortemente nel nostro Asilo; Vicky ci ha deliziato per anni con piatti prelibati e ben curati, sempre con il sorriso e il suo senso dell’umorismo, non solo in cucina ma anche nelle nostre attività.
Visita del Parroco ai bambini della Scuola Materna. «Lasciate che i pargoli vengano a me...». |
La maestra Chiara, con professionalità e dedizione, ha accompagnato tanti e tanti bambini nella loro crescita e ha creduto fortemente nel nostro Asilo; Vicky ci ha deliziato per anni con piatti prelibati e ben curati, sempre con il sorriso e il suo senso dell’umorismo, non solo in cucina ma anche nelle nostre attività.
Le ricorderemo con tanto affetto e riconoscenza: a
loro va il grazie di cuore da parte di tutti i bambini di ieri e di oggi, di
tutto il personale della scuola, di tutti i Consigli Direttivi che si sono
succeduti in questi anni, e di tutte le mamme e i papà.
Le maestre della Scuola dell’Infanzia “Mons.
Francesco Bellando”
ALLORA, COSA SI FA QUEST’ANNO?
«Allora, cosa si fa quest’anno?», mi chiedeva Miki.
...Mi piacerebbe fare uscire i personaggi del presepio da un baule...
...Mi piacerebbe un mondo tutto bianco...
...Mi piacerebbe Betlemme ai tempi di Gesù!
...Mi piacerebbe essere in mezzo alle nuvole...
...Mi piacerebbe... mi piacerebbe...
«Facile, non c’è problema!», diceva lui e già la
sua mente aveva immaginato tutto e con gli occhi furbetti aggiungeva: «Dammi un
foglio» e voilà! Lì c’era tutto, proprio tutto: sfondo, sipario, costumi,
capanna.
E poi via si partiva per l’avventura: misurazione
del palco, che conosceva come le sue tasche ma che tutti gli anni
ricontrollava, e l’idea che diventava realtà sotto i nostri occhi un po’
increduli e a volte dubbiosi perché non sapevamo vedere oltre, mentre per lui
era tutto chiaro. Una grande conoscenza deimateriali, il più delle volte di
recupero, che scovava chissà dove e che le sue abili mani trasformavano.
A Miki piaceva avere intorno persone competenti ed
entusiaste del lavoroma soprattutto piene di buona volontà! E all’asilo di papà
e mamme così se ne sono susseguiti tanti negli anni, pronti a dipingere,
incollare, tagliare, cucire e trasportare! Tutto per la gioia dei loro bambini
ma anche perché fare le cose belle cheMiki progettava era una soddisfazione e
le risate e il divertimento non sono mai mancati. Se c’era una cosa che Miki
amava era fare tardi e quando tutti erano belli cotti, lui tutto arzillo
sfoderava i suoi colpi di genio!
Una cosa chemi ha sempre colpita, e penso sia così
permolti genitori che hanno avuto la fortuna di condividere questi momenti con
lui, era la grande capacità di sceneggiatore, ma anche la cura che aveva dei
particolari, niente era lasciato al caso per lui: il ragnetto che faceva la
tela era importante come tutta la scena.
E quando arrivava il momento della festa non vedeva
l’ora di aprire il sipario, come un bambino davanti ad un regalo, ma lui sapeva
cosa c’era dentro... Il fatto è che gli piaceva immensamente godersi lo stupore
dei bambini, i loro occhi sgranati e quell’attimo di silenzio di tutto il pubblico
quando contemplavo la scena.
All’Asilo Miki è entrato come consigliere ventidue
anni fa e, recita dopo recita, ha fatto tutti i Natali, le feste di fine anno,
il 90º e il 100º della Scuola, i Carnevali – tanti, tanti Carnevali –, e per me
è stato la certezza che insieme con i bambini è possibile trasmettere la magia,
la bellezza, il bene e la gioia. Grande Miki!
Grazie da tutti i bambini di ieri e di oggi, da
tutto l’Asilo, da tutte lemamme e tutti i papà.
Adriana
Un anno con I RAGAZZI E I GIOVANI
Anche quest’anno desidero rendervi partecipi delle
proposte rivolte ai ragazzi e ai giovani della nostra Parrocchia e di tutta
l’Alta Valle.
Una premessa mi sembra doverosa. Si tratta di proposte
di vita parrocchiale estese a tutti coloro che desiderano proseguire il
“cammino” di fede, dopo avere ricevuto il Sacramento della Cresima, e che,
purtroppo, sono frequentate da pochi. Sarei curioso di conoscerne il motivo.
Qualcuno, forse, ritiene che il cammino cristiano finisca con la Cresima; per
altri, magari, è che “la merce in vendita” non attira l’attenzione, in quanto
sono infinite le altre attrattive, di diverso genere, più allettanti. Potrebbe
essere dovuto anche a una immagine sfalsata di Chiesa e giudicata priva di
gioia e di felicità. Vorrei che chi legge queste righe si interrogasse conme a
questo riguardo, e qualora venissero inmente delle riflessioni le condividesse
per il bene di tutti, specialmente per quello dei giovani che sono il nostro futuro.
Anche nella scorsa estate è stato proposto il
“Campo al mare” a tutti i ragazzi a partire dagli 8 anni. Si tratta di
un’esperienza semplice e coinvolgente. Permette di scoprire che è possibile
vivere cristianamente nell’allegria, con
gioia e sana spensieratezza. Questa iniziativa è fattibile grazie alla
generosità di alcuni giovani e adulti che si mettono a disposizione gratuitamente.
Lo sottolineo perché, in qualche caso, si è perso il senso del “gratuito” e del
servizio verso gli altri, in quanto contrasta con la mentalità corrente, che
guarda agli interessi personali, pensando che con i soldi si possa ottenere
tutto, compresa la felicità e la realizzazione
di se stessi. È anche pensando a questo illusorio stile di vita che
l’esperienza estiva diventa invece fonte di coesione e di sperimentazione di
una vita piena, nella misura in cui si è capaci di pensare agli altri.
Quest’anno si è voluto sottolineare proprio questo aspetto, lasciando a ogni
animatore una maglietta recante la scritta: “La mia felicità sta nel rendere
felici gli altri”.
Altro aspetto importante dell’iniziativa è quello
di permettere ai ragazzi di conoscersi reciprocamente e ai quattordi-sedicenni
di iniziare un persorso che vada oltre il breve periodo del campo e si estenda
nel corso di tutto l’anno. Le attività, infatti, proseguono con due distinti
gruppi a secondo dell’età. Dai 14 ai 16 anni formano un gruppo; dai 17 ai 19 un
secondo gruppo, denominati “del biennio” il primo e “del triennio” il secondo.
Nell’anno passato il biennio ha affrontato le
tematiche legate alla persona e ai possibili sbandamenti causati dal fumo, alcool, droghe, uso distorto
della sessualità e di internet. Quest’anno invece affrontiamo temi legati ai
falsi modelli imposti dalla società.
(foto collezione G. Nervo) |
È un gruppo che si incontra con scadenza quindicinale. Fino all’anno passato gli incontri avvenivano, in serate diverse, sia a Bardonecchia che a Sauze d’Oulx. Quest’anno si è scelta l’unica sede di Oulx, più centrale, per raggruppare i ragazzi delle Parrocchie viciniori, quindi anche di Bardonecchia. Se i giovani
di Bardonecchia fossero più numerosi sarebbe bello
ritrovarci nella nostra Parrocchia, ma il numero è così esiguo che ci
scoraggerebbe.
Il triennio si incontra una sera almese. Lo scorso
anno si era riflettuto sul tema dell’uomo, mentre attualmente stiamo toccando
argomenti legati all’etica. È un gruppo formato da una ventina di giovani.
Partendo dal fatto che ognuno di noi non deve accontentarsi di restare spettatore
bensì diventare protagonista, ai giovani del triennio viene proposto di dare la
loro disponibilità per fare gli animatori sia nel corso del campo estivo, sia,
anche, nelle iniziative parrocchiali.
È con fiducia che attendiamo il momento per
riaprire l’oratorio. Questo sarà fattibile se i giovani del dopo-Cresima,
proseguendo il loro cammino, comprenderanno che “lamia felicità sta nel rendere
felici gli altri”.
don Giorgio Nervo
Gruppo SCOUT
Il BRANCO DELLE NEVI – La vita scout a noi piace
molto, anche noi lupetti di Oulx ci troviamo a Bardonecchia con gli altri ogni
sabato. Quest’inverno ci siamo trovati sopra a Bardonecchia con i bob: arrivati
a destinazione abbiamo fatto giochi e bansmolto divertenti e poi ci siamo fatti
una bella discesa.
La scorsa primavera siamo andati al “San
Francesco”, che è un raduno dei lupetti della valle. Ci si trovava a
Sant’Antonino ed il tema era “I Puffi”.
In agosto siamo partiti per il Campo Scout che dura
una settimana. Siamo partiti a piedi da Exilles, abbiamo scavalcato la montagna
e siamo arrivati in Val Clarea. Il tema scelto era “La Storia Infinita”.
Federico, Anna e Mattia
Il reparto al Campo Estivo. |
Nell’estate, dal 21 luglio al 1º agosto 2014, ha
condiviso il Campo Estivo con il reparto del gruppo scout di Almese.
L’ambientazione delle attività del Campo Estivo era “ Harry Potter”: giochi e
momenti di riflessione – a volte legati alla fede – sempre pieni di
allegria e molto divertimento. Maghi, streghe e tutti i professori della scuola
di Hogwarts erano pronti per affrontare un anno pieno di lezioni ma il malvagio
Voldemort voleva sempre mettergli i bastoni fra le ruote!
Sconfitto il “sovrano della morte”, la scuola ha ripreso la sua routine di
lezioni, pronta sempre ad accogliere e ad istruire nuovi maghi!
Credo che come ogni attività, gioco, uscita o Campo
Estivo, ognuno di noi ha sempre qualche motivo per cui vuole mettersi in gioco,
pronto a superare ogni difficoltà sia nella vita scout che nelle avversità di
ogni giorno. Abbiamo sempre qualcosa da imparare! E quest’anno abbiamo appreso
a reagire e avere sempre tanta grinta per superare gli ostacoli della vita. L’ultima
sera del Campo abbiamo fatto un’attività che credo sia stata molto toccante: i ragazzi
più grandi di entrambi i reparti hanno cercato di vivere l’ultima serata come
se fosse l’ultima opportunità per stare insieme e dare un addio al gruppo;
ognuno di loro ha scritto una lettera di ringraziamento al proprio reparto per
avergli regalato tanti bei momenti insieme, dopodiché tutte le lettere sono
state racchiuse in una bottiglia che è stata poi sepolta nel luogo del Campo.
Ora siamo pronti a ripartire con un nuovo anno
pieno di attività, esperienze, giochi e molti altri beimomenti insieme e anche
ad accogliere nuovimembri che potranno apprendere la bellezza e la gioia che si
prova nel far parte del nostro reparto!
Beatrice Guasti
Le attività del clan, formato da ragazzi dai 16 ai
21 anni di Bardonecchia, Oulx e Susa, sono basate principalmente sul concetto
di “Servizio”.
Ognuno di noi svolge un servizio in una branca
diversa oppure un servizio extra-associativo ossia aiutare qualcuno fuori
dall’ambito scout (aiutare i ragazzi stranieri a fare i compiti, aiutare i
parroci delle nostre parrocchie a fare dei lavori nella casa parrocchiale,
...). Nella vita del clan non c’è solo il servizioma si discute anche
inmodomaturo e piacevole di temi di attualità o che fanno riflettere su
tematiche importanti.
Durante tutto l’anno scorso ci siamo occupati con
tutte le nostre forze dell’autofinanziamento per il grande evento che
aspettavamo da più di un anno: la Route Nazionale. Siamo partiti il 1º agosto,
agitatissimi ma contentissimi di questa esperienza che stavamo per vivere.
Siamo arrivati a Padova dove abbiamo incontrato
altri due clan con cui avremmo passato i primi 5 giorni di questa route.
Eravamo 60 ragazzi tutti diversi, ma avevamo qualcosa che ci faceva diventare
tutti uguali: la convinzione di quello che stavamo vivendo.
Il clan alla Route Nazionale. |
Dopo cinque giorni di cammino molto faticoso è
giunto il momento di raggiungere San Rossore (Pisa) dove era collocato il campo
fisso. Era un posto immenso, c’erano tantissime persone stanche e maleodoranti come noi. Eravamo 30.000 ragazzi, abbiamo
vissuto con coraggio, tema principale di questa route, momenti di serietà, di
svago, di giochi, di laboratori. Ogni momento di quel campo andava vissuto con
coraggio e il pensiero che ci hanno lasciato gli organizzatori, i nostri capi e
i nostri amici è quello di fare qualcosa per il nostro futuro, avere coraggio
nel cercare di cambiare le cose perché il futuro siamo noi.
Vogliamo ringraziare le nostre famiglie ma
soprattutto i nostri capi Giacomo e Irene per averci dato la possibilità di
partecipare a questa meravigliosa esperienza!
Camilla Mocci
Esperienza con i GIOVANI NIGERIANI
All’inizio del mese di maggio è giunto a
Bardonecchia un gruppo di profughi nigeriani, composto da diciotto ragazzi di
età compresa tra i 18 e i 29 anni. Sono stati inviati dalla Prefettura di
Torino – a fronte della disponibilità offerta dalla “Cooperativa Kipling-Liberi
tutti” – presso la Struttura San Francesco del Convento francescano, dove hanno
trascorso circa sei mesi, per poi essere trasferiti a Susa, divisi in due
gruppi in altrettanti appartamenti. Questi giovani erano fuggiti da una
terribile situazione politico-sociale in Nigeria e giunti con i barconi a Ragusa, poi destinati a
Torino dove la Cooperativa li ha presi in carico e ospitati a Bardonecchia, con
l’intento di insegnare loro i primi rudimenti della lingua italiana.
Molte persone si sonomobilitate per l’accoglienza
di questi profughi: i volontari della Caritas hanno fornito loro gli indumenti;
il G.I.S. ha procurato il materiale didattico; il Parroco ha offerto il
sostegno spirituale, essendo quasi tutti cattolici.
Un gruppo di insegnanti ha trasmesso loro
un’istruzione di base della lingua italiana. Il gruppo, diretto dalla
professoressa Rosalinda Osano, ha visto l’ingegner Franco Canagallo, la dottoressa Laura Canagallo e le
professoresseMami Gros, Laura Pasquino e Nadia Tria impegnate a turno sei
giorni ogni settimana. Si è rivelata un’esperienza unica ed entusiasmante.
I giovani, che all’inizio erano spaesati,
intimiditi e col volto triste, poco alla volta si sono aperti sia verso le
insegnanti che nei confronti della comunità.
Le lezioni, tenute almattino presso i locali della
Biblioteca Comunale, hanno contribuito a dare loro sicurezza.
I pomeriggi li hanno impegnati giocando a calcio
tra di loro e, talvolta, con qualche ragazzo del paese. A questo riguardo Nadia
Ternavasio, assieme a tanta collaborazione e disponibilità offerta, si è fatta
promotrice per fornire loro il necessario per le partite: maglie, pantaloncini,
calzettoni e scarpe, da sembrare una “vera” squadra di calcio!
Solo nell’ultimo periodo, amotivo delle difficoltà
imposte dalla legge, hanno potuto rendersi utili con il loro lavoro.
Il Comune, attraverso l’assessore dott.ssa Piera
Cicconi, ha proposto loro, sotto la direzione di un capo cantoniere comunale,
di diserbare il Cimitero e di spargere ovunque della ghiaietta. Si è trattato
di un intervento assai apprezzato dalla popolazione che, in occasione della
celebrazione di Tutti i Santi, ha finalmente potuto visionare e lodare l’ordine
realizzato al Cimitero.
Alla domenica loro stessi hanno chiesto di
partecipare alla Messa, che hanno vissuto attivamente proclamando le letture in
lingua inglese.
Dal punto di vista didattico abbiamo riscontrato
che la loro “africanità” li portava ad essere lenti e tranquilli, non agitati
come i nostri ragazzi.
Anche la loro attenzione in classe dopo poco più di
un ora si allentava e ti dicevano in coro un bel “grazie”, per fare intendere
che era ora di finire. Anche tra di loro c’erano i più attenti e interessati e
altri più superficiali... ogni mondo è paese.
Ho chiesto a uno di loro di dirmi cosa avesse
significato per lui questa permanenza a Bardonecchia e mi ha risposto dicendo:
«... Da quando sono qui a Bardonecchia lamia vita è cambiata moltissimo, sto
imparando una nuova lingua e una nuova cultura. Essere gentili e dimostrare la
gratitudine è molto importante. Voi insegnanti ci avete aiutato a lasciare alle
nostre spalle le cose brutte del passato per essere finalmente felici...».
Credo che queste parole ricompensino le tante
giornate messe a loro disposizione. Anche noi insegnanti abbiamo avuto un
arricchimento personale.
Grazie, ragazzi!
Prof.ssa Nadia Tria
CANTORIA
PARROCCHIALE
“CANTARE IN
TANTI”.
DUE CANTORIE A BARDONECCHIA PER LA PENTECOSTE 2014
Avevamo bisogno di essere in tanti. La nostra
Cantoria, per vari motivi, nell’ultimo periodo, si è impoverita in quanto vari
cantori, in considerazione dell’età, hanno messo in pensione le loro belle voci
che per tanti anni avevano impreziosito le celebrazioni religiose. Le nuove
leve difficilmente si fanno avanti e magari, quando arrivano, scoprono di non
poter fare fronte all’impegno delle prove e neppure di garantire la presenza
alle celebrazioni, per le quali si lavora sotto la direzione del maestro
Fabrizio Blandino. Talvolta il diniego ad entrare in Cantoria viene da un banale
“io sono stonato”!
Le Cantorie di Bardonecchia e Drubiaglio
radunate per la Messa di Pentecoste.
(foto collezione S. Balsamo)
|
Alla Messa è seguito un bel riuscito pic-nic nel
prato dell’oratorio. Un pranzo condiviso
con svariati piatti preparati dai componenti delle due Cantorie.
Gli amici di Drubiaglio non possono più contare
come un tempo sulla presenza di un Parroco residente.
La città di Avigliana conta oltre 12.000 abitanti
distribuiti in un territorio molto vasto, con, al centro, il pittoresco lago,
il borgo medievale con i resti del castello. In tutto vi sono tre Parrocchie
attualmente
affidate a un solo Parroco.
Al termine del pranzo vengono intonati alcuni canti
ricreativi ai quali fa seguito la visita alla Tour d’Amun e al Museo civico. Il
pomeriggio viene rovinato da un inatteso e intenso temporale. Salutandoci ci siamo
ripromessi di restituire la visita a Drubiaglio,magari la prossima primavera.
Alla Messa è seguito un bel riuscito pic-nic nel
prato dell’oratorio. (foto collezione S. Balsamo)
La Cantoria di Bardonecchia si unisce al cordoglio della comunità di Sant’Antonino di Susa per l’inaspettata perdita del Mº Giovanni Votta, direttore della Società Filarmonica, del Coro di musica leggera e della Scuola di musica, nonché organista e collaboratore della Cantoria parrocchiale. Lascia un grande rimpianto per la sua disponibilità e l’originalità delle sue iniziative. Dietro suo invito, la nostra Cantoria si era esibita in concerto nella parrocchiale di S. Antonino la sera del 27 marzo 2010. Grazie anche da noi, Giovanni, per il tuo entusiasmo e la tua semplicità! [S. e F.]
ARRIVEDERCI A ROBERTO MARTINI
Roberto Martini, a destra, con alcuni cantori. |
Egli, abile maneggiatore del legno, senza clamore,
elaborò di sua iniziativa una nuova pedana per il direttore del coro, in
sostituzione della precedente, malridotta e non idonea. Riparò anche il leggio
del direttore quando si ruppe. Per diversi anni fu anche membro attivo del Coro
Ensamble d’Harmonies partecipando a numerosi concerti e ad alcune trasferte in località
lontane. Ora lascia un vuoto oltre che nella sua famiglia anche nella nostra
Cantoria. Grazie per avere percorso in nostra compagnia questo bel cammino tra
la musica. Grazie per la tua bella voce. Grazie per la tua preziosa amicizia.
Ora veglia su di noi dal Cielo e continua a cantare nel Coro degli Angeli.
Arrivederci, Roberto.
“GrazieMartini,
perché lasciandoci hai donato alla tua cantoria nuovo vigore e la voglia di
rinnovarsi”.
Oggi, nel
giorno in cui ti abbiamo salutato, ho visto, infatti, con gioia, tutti presenti
e tutti generosi,
hanno
tralasciato altri impegni per poterti dire: “Eccomi, Roberto. Vedi, ci sono
anch’io”.
[I tuoi amici
cantori]
GRAZIE ANTONIO ZANNIER!
A distanza di poco più di una settimana dal
funerale di Roberto Martini, ci ritroviamo a salutare un’altra delle figure
storiche e più affezionate della nostra Cantoria: il nostro caro amico Antonio
Zannier. Egli entrò in Coro come Basso nel lontano 1975, una presenza assidua ed
entusiasta che contagiava tutti con la sua simpatia. Le prove erano rallegrate
dalle sue battute pronte, con i titoli dei canti simpaticamente storpiati per
suscitare il riso di tutti. Per molto tempo fu decano del gruppo, cosa di cui
andava molto fiero. Ha voluto bene alla Cantoria e la Cantoria ha voluto bene a
lui e al suo personaggio così originale. Aveva incrementato la sua passione per
il canto divenendo membro del Coro Ensamble d’Harmonies della Valle Susa, per
molti anni, partecipando a molti concerti e trasferte, affiancando questo
impegno con quello del
Coro parrocchiale. Pur avendo lasciato da qualche
tempo la Cantoria, non mancava mai di salire in tribuna prima delle Messe
solenni per dare un saluto agli amici. «A Te, Signore, dono le mie corde
vocali» aveva scritto Antonio su un cartoncino delmenù al pranzo di S. Cecilia
del 2007. Grazie per avere messo in pratica questa impegnativa preghiera. Ora continua
a cantare nel cuore di Dio, insieme agli amici cantori che vi sono entrati
prima di te e resta ancora accanto a noi con il tuo affetto. Arrivederci, anche
a te. [Gli amici cantori]
Gruppo CARITAS
La vita del Gruppo prosegue le sue attività in modo
discreto e costante a servizio di innumerevoli necessità spesso nascoste.
L’aspetto caritativo della comunità cristiana si basa sul Vangelo ed è presente
fin da subito con l’istituzione dei primi sette Diaconi incaricati di pensare
ai bisogni dei poveri.
Nella nostra comunità, a servizio di coloro che
manifestano esigenze particolari vi è una costante collaborazione tra Caritas e
G.I.S., che si impegnano, parallelamente, in ambiti diversi. La Caritas
interviene, dove ce n’è bisogno, attraverso il Banco Alimentare e il magazzino degli
indumenti. All’occorrenza anche con piccole somme di denaro per qualche
necessità immediata. È possibile agire come detto attraverso
l’autofinanziamento ottenuto con gli introiti derivanti da alcune bancarelle di
oggetti artigianali, da vari anni offerti generosamente dal sig. Aldo Comotti.
Un discreto numero di volontarie, che non stiamo ad elencare, si impegna
lodevolmente nella conduzione delle attività. Essendo Bardonecchia luogo di
confine,
abbastanza spesso, a domandare aiuto sono persone
che migrano “da o per” la Francia.
Ciò che, purtroppo, è difficile offrire, è un luogo
di rifugio per la notte che, talvolta, sarebbe necessario avere. In questi
casi, soprattutto neimesi invernali, si cerca loro una Pensione, coprendo la
spesa corrispondente.
Sonomolte le persone che offrono alla Caritas
abbigliamento smesso emobili. Nel limite del fattibile viene tutto accettato e
utilizzato. Per questo tipo di servizi è bene contattare il numero di
cellulare: 366.238.33.03.
Ogni anno, solitamente nel primo autunno, viene
organizzata una raccolta diocesana di indumenti. In questo caso i proventi sono
destinati alla Caritas Diocesana di Susa.
Nell’ultimo anno la Caritas, unitamente al G.I.S. e
a un Gruppo di insegnanti volontarie, ha collaborato per l’accoglienza di
diciotto giovani profughi nigeriani, ospitati dal mese di maggio fino a ottobre
presso la Struttura S. Francesco e, in seguito, trasferiti a Susa. Il Gruppo
Caritas desidera ricordare la maestra Nilda Medail recentemente scomparsa, della
quale si parla in altra parte del Bollettino, e ringraziarla per la sua
collaborazione ventennale con questo Gruppo, di cui è stata anche Presidente
per un lungo periodo. Dio
ricompensi.
G.I.S. Gruppo Intervento Sociale
Eccoci nuovamente qui a fare alcune riflessioni sul
nostro operato nell’anno appena trascorso.
Subito dobbiamo rimarcare il cambio di Presidenza;
come già anticipato, con l’approvazione del Bilancio consuntivo 2013,
nell’Assemblea ordinaria del febbraio 2014 il nostro Presidente Claudio Bugatti
ha rassegnato le proprie dimissioni seguite dalle dimissioni della Segretaria Cristina
Tournoud.
Al centro il Presidente Claudio Bugatti, a sinistra
la nuova Presidente Franca Allizond, a destra l’assessore dott.ssa Piera Cicconi.
(foto C. Tournoud)
All’unanimità si è quindi nominato il nuovo Consiglio d’Amministrazione all’interno del quale si è voluto fortemente dare la Presidenza alla socia fondatrice Franca Allizond, che già dal 1991 affiancava Bugatti nella gestione dei gruppo; Vicepresidente Franco Allemand; Segretaria Laura Allemand; Consiglieri: Ernesto Capra, Roberto Glarey, Franco Piras, Rita Scaglione, Cristina Tournoud.
Purtroppo nell’anno 2014 dobbiamo registrare la perdita di due soci molto importanti per la nostra Associazione:
– nel mese di agosto è mancato, dopo una breve malattia, il nostro socio fondatore Augusto Guiffre, che ci piace ricordarlo come promotore dell’attuale e frequentatissimo trasporto dei malati verso ospedali, visite specialistiche e terapie. Nella sua semplicità e grande fede, Augusto ci ha insegnato che occuparsi di qualcuno non vuol solo dire stargli vicino fisicamente, ma dare alle persone una speranza, quella speranza che per lui nasceva dalla fede... una fede cieca, solida.
– nel mese di marzo è mancato l’amico Miky Negro, sempre
pronto a regalarci un disegno per il manifestino per pubblicizzare con simpatia
la “pizza in allegria” o la “gita fuoriporta”. Abbiamo perso sicuramente due
persone eccezionali che lasciano un grande vuoto non solo all’interno della
nostra Associazione, ma sicuramente anche in tutti coloro che hanno avuto la
fortunata di conoscerli. «Il destino non tiene conto della stima che la
comunità ha di quella persona, del bene che la gente è abituata ad attendersi
dalla sua disponibilità e dal suo amore per il prossimo. È stato bello fare
queste cose con Voi». Così vogliamo salutarli.
Anche quest’anno abbiamo registrato: 725 trasporti
percorrendo più di 81.000 chilometri; più di 600 presenze ai consueti
“mercoledì insieme”; più di 110 persone alla “serata pizza”; più di 320
volontari impegnati in visite per semplice compagnia e per accompagnamento in passeggiate.
Grazie ad un nuovo contributo della Regione
Piemonte per il tramite del Consorzio Intercomunale Socio Sanitario Con.I.S.A.,
sono stati elargiti più di 12.000 Euro a sostegno delle famiglie bisognose
residenti in Alta Valle di Susa, dando un concreto aiuto nel pagare le utenze
domestiche, l’affitto, l’assicurazione auto, le rate del mutuo, l’acquisto di
beni di prima necessità, così come a noi segnalati dall’assistente sociale e
dal servizio socio-assistenziale comunale.
Vogliamo quindi augurare al nuovo Presidente e a
tutto il Consiglio un buon lavoro, ringraziando
pubblicamente quanti nel silenzio hanno aiutato e continuano ad aiutare
la nostra Associazione donando gratuitamente del loro tempo e collaborando con
delle donazioni volontarie di denaro affinché si possa continuare ad aiutare
chi più di altri vivono in un periodo di disagio sia fisico che economico.
Un volontario
O.F.T.A.L. Opera Federativa Trasporto Ammalati
Lourdes
SEDE CENTRALE A TRINO (VC)
Dell’Associazione fanno parte diverse Diocesi del
Piemonte, della Liguria, della Lombardia e della Sardegna; ultimamente si è
unita anche Concordia-Pordenone.
Nella Diocesi di Torino, oltre alla città, vi sono
gruppi che fanno riferimento a Brandizzo, al Canavese e a Chieri.
Da oltre 60 anni anche la Diocesi di Susa,
collabora con la sede di Torino; l’iniziatore è stato il sig. Perino, gli sono
poi succeduti Lino e Luciana Perdoncin; attualmente i referenti sono Valter e
Anna Bellando di Bussoleno.
Bardonecchia fa riferimento a Torino tramite i
responsabili di Susa. La bassa e l’alta Valle di Susa abitualmente partecipano
al Pellegrinaggio con la Sezione di Torino nel mese di settembre.
Nel corso dell’anno l’O.F.T.A.L. Centrale offre
anche altre opportunità di date con pellegrinaggi interdiocesani in modo
particolare a febbraio (nell’anniversario della prima apparizione) e ad
ottobre, che è l’ultimo pellegrinaggio dell’anno a Lourdes.
GRUPPO DI BARDONECCHIA
– dame e Barellieri a lourdes
Sono sempre numerosi i partecipanti, tra Dame,
Barellieri e Pellegrini di Bardonecchia, ogni anno, a prendere parte ai
pellegrinaggi dell’O.F.T.A.L. al Santuario di Lourdes. «Si tratta di
pellegrinaggi diversi dagli altri, con molte attività e una compagnia stupenda,
molto affiatata. Tante persone unite in una sola famiglia. Ringrazio tutti
coloro che con me condividono ogni volta questa stupenda esperienza»..., ha
commentato la Dama Cristina Mainardi.
– Iniziativa benefica
Dame e Barellieri O.F.T.A.L. presenti a Lourdes con il pellegrinaggio tenuto nel mese di ottobre. (foto collezione C. Tournoud) |
Nel mese di giugno Bardonecchia ha ospitato una tappa
dell’HAND BIKE, in occasione della quale la Dama Oftal Cristina Tournoud,
unitamente all’Assessore dott.ssa Piera Cicconi, con i volontari O.F.T.A.L. e
il Comune, hanno organizzato una serata di beneficenza con cena dello chef
Michele Challier e la collaborazione del maestro pasticciere Franco Ugetti. I
fondi raccolti sono stati destinati a integrare il pagamento del viaggio a
Lourdes per sei ammalati.
Inoltre, con il contributo dei soci O.F.T.A.L. di
Bardonecchia, è stato anche possibile acquistare una carrozzella da utilizzare
a Lourdes per gli ammalati.
– una testimonianza
«Reduce dal mio primo viaggio a Lourdes riassumo la
mia esperienza in una frase: manco da appena due giorni e vorrei essere di
nuovo a Lourdes. Mi manca da morire. Ho trovato tanto amore dalle persone sane
verso quelle ammalate. Ho visto i giovani non avere paura delle malattie e
accarezzare e accudire altri giovani meno fortunati. A Lourdes oltre alla
Madonna c’è anche tanta disponibilità e generosità. È stato per me un viaggio
faticoso ma sono tornata ricaricata. Alla Madonna non ho osato chiedere nulla
(...)» ha raccontato Mimi Brun di Oulx, che ha intrapreso il suo primo viaggio
con il Gruppo di Bardonecchia
dell’O.F.T.A.L. [M.T.V]
– la proposta è partita da mia mamma
«Tutto è iniziato un giorno quando, per la prima
volta ho indossato quella divisa che, anche oggi, quando la guardo, mi fa
commuovere. L’artefice di questo mio pellegrinaggio è statamiamamma. È stata
sua l’idea di propormi di accompagnarla come Dama dell’O.F.T.A.L. nel suo
quinto viaggio a Lourdes. È riuscita a incuriosirmi e a fare scattare il
desiderio di partire.
Questo viaggio non sarebbe stato così bello senza la compagnia della
mia amica Margherita, con la quale ho condiviso la stanza. Riuscire a
descrivere tutte le emozioni che si provano è impossibile perché solo in quel
“postomagico” si è consapevoli di ciò che accade attorno...
Lourdes è come un bosco incantato di una favola
perfetta. A Lourdes si pregama, allo stesso tempo, si scherza, si piange, si
ride, si fanno nuove amicizie ed è tutto sempre straordinario.
Ricordo che lamattina del primo giornoMargheritami
disse: “Il prossimo anno torniamo? Io ci tornerò di sicuro”. Le risposi: “Ma
come... siamo appena arrivate... non sai ancora se l’esperienza ti piacerà... E
poi, io il prossimo anno avrò l’esame dimaturità”. E, invece, pochi giorni dopo
ero consapevole che sarei sicuramente tornata. Una sera alla Grotta un
Barelliere mi disse: “Ogni anno prima di partire mi chiedo se sono io ad
aiutare gli ammalati o se sono loro che aiutano me”.Mi sono soffermata su
quelle parole, perché è davvero così: noi beneficiamo di quei sorrisi che donano
gli ammalati. A Lourdes ho lasciato il cuore. Ormai sono a casa da vario tempo,
ma il mio cuore continua ad essere là, davanti alla Grotta, in attesa del prossimo pellegrinaggio». [Marianna Rolfo]
Donatori di Sangue A.V.I.S.
VISITA ALL’ACQUARIO DI GENOVA E ATTIVITÀ DELLA SEZIONE
– La tradizionale gita “fuori porta” quest’anno ha portato gli Avisini
e i simpatizzanti di questa Sezione in visita all’Acquario di Genova.
Come da programma precedentemente stilato, domenica
1º giugno, alle ore 6, in 82 (79 adulti e 3 bambini) ci siamo ritrovati nella
centrale piazza del Comune ove ad attenderci vi era un pullman gran turismo.
A rallegrarci la presenza del piccolo
“simpatizzante” Giacomo Iaccarino, di neanche un paio d’anni, accompagnato dai
giovani nonni, che speriamo di ritrovare un giorno nell’elenco dei donatori,
magari come degno sostituto, nel Direttivo.
Una splendida giornata di fine primavera ha
caratterizzato la gita, la passeggiata tra le vasche dell’affollatissimo Acquario
ha riservato emozioni uniche date dal fantasticomondo sottomarino egregiamente
ricostruito.
Una veloce passeggiata nelle vie dell’adiacente centro e poi, risaliti
in pullman, abbiamo raggiunto la vicina Arenzano dove è stato consumato il
pranzo conviviale a base di pesce.
Foto di gruppo dei partecipanti alla gita del 1º giugno. |
Verso le ore 17,30 abbiamo ripreso la strada del
rientro per giungere a Bardonecchia, soddisfatti e stanchi, dopo un’intensa giornata
passata in serenità e spensieratezza.
– Il 2014 ha portato importanti innovazioni alla
Sezione, in particolare siamo stati sottoposti con esito positivo a verifica da
parte dell’ARPA sui requisiti strutturali dei locali adibiti alle operazioni di
prelievo e loro connessi ai fini dell’accreditamento dell’Unità di Raccolta
(UdR) AVIS Intercomunale “Arnaldo Colombo”.
La mancanza di tali requisiti avrebbe comportato la chiusura della nostra
Sezione. Le visite Ispettive istituzionali,
finalizzate ad ottenere l’accreditamento obbligatorio per poter proseguire l’attività
di raccolta, afferivano ai seguenti punti:
1) la presenza di barriere architettoniche;
2) l’impianto elettrico a norma, con il nodo equipotenziale e registro
dei controlli periodici;
3) la sala prelievi di misura adeguata;
4) l’autorizzazione sanitaria e il certificato di agibilità
obbligatori;
5) la separazione dei locali sala prelievi-attesa;
6) garanzia della privacy nella compilazione del questionario anamnestico.
Il Presidente onorario dott. Piergiorgio Bava (112 donazioni)
con Enrico Marchello (100 donazioni) e rispettive consorti.
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La Sezione ha stipulato con AVIS Intercomunale
“Arnaldo Colombo” un contratto di cessione in comodato d’uso gratuito di n. 6
miscelatori di proprietà affinché vengano da questa utilizzati allo scopo
associativo di raccolta sangue ed emocomponenti con l’impegno a mantenere i
miscelatori nello stato in cui si trovano al momento della consegna, salvo
normale usura, e a provvedere alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli
stessi, nonché all’adeguamento periodico della macchina finché sarà consentito
dalle norme di legge.
È in fase di completamento il progetto AVISWeb che
darà la possibilità agli utenti iscritti di consultare i propri esami a seguito
di donazione con risparmio di carta, affrancature e tempo; in più gli esiti
saranno a portata di ognuno in tempi brevi.
Nei primi giorni di novembre la Sede si è
trasferita al piano superiore dello stabile di via Garibaldi in quanto i locali
liberati, appositamente allestiti ad ambulatori, verranno prossimamente assegnati.
Nel prossimo anno la Sezione raggiungerà il
traguardo dei 50 anni dalla fondazione (4 luglio 1965) avvenimento di grande
importanza che ci impegnerà nei preparativi dei festeggiamenti, dalla cerimonia
religiosa al pranzo, dagli inviti alle premiazioni dei più meritevoli.
In quest’ultimo anno si annoverano 11 nuovi
donatori; c’è stata una leggera flessione nelle donazioni, da 411 a 391, dovuta
soprattutto a carenze organizzative non dipendenti da noi e che sono state
prontamente segnalate a chi di competenza.
Il Presidente: Fabrizio Bortolotti
C.R.I. Croce Rossa Italiana
La novità che ha caratterizzato la vita di
quest’anno nel nostro Comitato è stato l’acquisto, veramente urgente, di una
nuova ambulanza. Siamo partiti nel 2013 alla ricerca del denaro necessario per
l’acquisto e la cifra preventivata era di 81.008 Euro per un veicolo Trasporter
T5 della Wolkswagen, come tutto il resto del nostro parco ambulanze. Il mezzo su
citato, a differenza di altri, è un 4x4 utile e necessario per raggiungere le
borgate montane dell’Alta Valle, specialmente nella stagione invernale conmanto
stradale innevato anche se già equipaggiato con pneumatici adatti e,
nell’eventualità, con l’utilizzo ancora più efficace delle catene.
È stata un’impresa non da poco e abbiamo aperto una
sottoscrizione su tutta l’Alta Valle: 128 donazioni da parte di famiglie di
Bardonecchia che hanno aderito per un totale di 12.485 Euro, la Società Sitaf
con 5.000 Euro, il Comune di Bardonecchia con 22.000 Euro, i ragazzi delle
Scuole Medie classi II con 206 Euro, lo spettacolo delle Scuole Medie
intitolato “Mary Poppins” 570 Euro e alcune manifestazioni, patrocinate dal
Comune, che hanno reso 630 Euro, premiazione concorso letterario “Dino
Ariasetto” 220 Euro, la vendita di opere messe a disposizione dell’artista
Eugenio Bolley 120 Euro. Successivamente abbiamo partecipato al concorso della fondazione CRT che ci ha finanziato
la somma di ben 50.000 Euro per un totale di 91.111 Euro. Così si è potuto
passare alla fase successiva di richiesta preventivi per mezzo del sistema
Consip, che è una ricerca di mercato obbligatoria per enti pubblici e, in funzione
ai dati tecnici da noi forniti, è risultata vincitrice la ditta EDM di Forlì,
l’unica in Italia a fornire unmezzo con tetto completamente sostituito e
omologato che rende così l’interno della cellula sanitaria più vivibile. La
cifra in esubero è anche stata molto utile, infatti è stata utilizzata per la
riparazione straordinaria di due ambulanze, una con il rifacimento totale del
motore con il costo di 13.217 Euro e l’altra con la sostituzione parziale del
motore con l’esborso di altri 2.898 Euro, con un disavanzo, a nostro carico di
6.012 Euro.
Il Presidente Carlo Florindi durante l’inaugurazione del nuovo mezzo.
L’assessore ing. Piera Cicconi, madrina della nuova ambulanza.
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Anche quest’anno siamo partiti con un nuovo corso,
iniziato nel mese di ottobre, per nuovi volontari. Attualmente gli iscritti
sono 14 e speriamo che tutti abbiano la costanza di proseguire l’intero iter:
avere sempre forze nuove sarà di stimolo per mantenere funzionale ed
indispensabile questo servizio alla comunità. Colgo l’occasione per ringraziare
i nostrimonitori Canagallo Franco, Ciabattini Cinzia, Gallizio Luigi per
trasmettere ai nuovi volontari professionalità, impegno verso un’attività che
richiede una certa predisposizione nell’affrontare situazioni che, a volte, ti
possono coinvolgere emotivamente.
Scrivere ogni anno un articolo, anche se breve, sul
Bollettino Parrocchiale mi dà l’opportunità di ringraziare tutti – i volontari,
i dipendenti, le istituzioni che continuano a credere nel nostro operato – e di
continuare a sperare che, soprattutto, sempre più giovani si avvicinino alla
Croce Rossa per aiutare il prossimo che soffre. Grazie.
Il Presidente: Carlo Florindi
Ass. Nazionale CARABINIERI Sez. Alta Valsusa
Il 2014 è stato, per l’Arma dei Carabinieri, un
anno particolare, essendo il 200º anniversario di Fondazione. Nella Capitale si
è svolta la cerimonia solenne, alla presenza delle massime autorità dello Stato
e con manifestazioni varie.
In ordine cronologico ricordiamo l’inaugurazione,
nei Giardini del Quirinale, del monumento bronzeo celebrativo che riproduce la
scultura, delmaestro fiorentino Antonio Berti: “La pattuglia di Carabinieri
nella tormenta”. Dettomonumento è stato realizzato con il contributo di tutti i
Comuni d’Italia rappresentati, nella circostanza, dal Sindaco di Torino nella
sua veste di Presidente dell’A.N.C.I. (Associazione che raggruppa tutti i
Comuni d’Italia).
A seguire si è assistito allo sceneggiato
televisivo “A testa alta”, che ha portato a conoscenza del pubblico la vicenda
dei “Martiri di Fiesole”: i tre giovani carabinieri che non hanno esitato ad
offrire la loro vita per salvare quella di 10 ostaggi dall’invasore tedesco.
La festa vera e propria si è comunque svolta in
Piazza di Siena con la consegna, alla Bandiera dell’Arma, da parte del
Presidente della Repubblica, della “Croce di Cavaliere dell’Ordine Militare
d’Italia” e, a seguire, l’esibizione dell’ormai noto in tutto ilmondo
“Carosello storico” del 4º Reggimento a cavallo con la carica finale a ricordo
della battaglia di Pastrengo (in provincia di Verona) del 30 aprile 1848 che
salvò il Re da un’imboscata nemica. Il giorno successivo l’udienza straordinaria
di Papa Francesco in Piazza S. Pietro ha chiuso le celebrazioni del 200º di
fondazione.
Anche la Sezione “Alta Valsusa”, unitamente a
quella di Susa, ha celebrato l’importante traguardo. Domenica 15 giugno, i soci
delle due Sezioni si sono dati appuntamento in Cattedrale a Susa per
partecipare al rito religioso celebrato da S.E. il VescovoMons. Alfonso Badini
Confalonieri. Il successivo corteo, preceduto dalla Banda musicale, fino al
Monumento ai Caduti, i discorsi celebrativi delle autorità ed il pranzo sociale
– nel corso del quale sono stati consegnati ai soci anziani dei riconoscimenti
– hanno concluso questo importante appuntamento.
FESTA DI COMPLEANNO - Il 4 ottobre 2014 il socio
cav. Carlo Baudino di Bardonecchia, ospite presso la residenza per anziani
“Casa Amica” di Chiomonte, ha festeggiato il 95º compleanno. Una rappresentanza
della Sezione, guidata dal Presidente s.ten. Silvio Medail, si è portata presso
la “Casa Amica” ove, con la collaborazione della direzione della Casa, ha festeggiato
l’anziano socio.
GITA SOCIALE - Come ormai è tradizione, anche per
il 2014 la Sezione ha programmato la gita sociale. A grande richiesta di soci e
amici, la meta è stata la “Fiera del tartufo” di Moncalvo d’Asti del 26 ottobre
2014. Favorita da una giornata con clima mite, la grande affluenza di
visitatori provenienti da ogni parte del Piemonte ha preso d’assalto le
numerose bancarelle in particolare quelle ove il “re tartufo” era presente
nelle sue varie forme e peso. Un ottimo pranzo, servito in un ristorante della
vicinaMurisengo, ha concluso la bella giornata di festa fra le colline del
Monferrato.
CELEBRAZIONEDELLA “VIRGOFIDELIS” - Domenica 23
novembre la Sezione, unitamente a quella di Susa, ha celebrato la ricorrenza
della Patrona dell’Arma, la “Virgo Fidelis”. Nella Cattedrale di Susa si è
svolto il rito religioso con Messa solenne, al termine della quale la locale
Cantoria ha cantato l’Inno alla Virgo Fidelis. Erano presenti, oltre alle
rappresentanze delle varie associazioni d’Arma, anche numerosi Sindaci della
Valle.
M.S.
Ass. Nazionale POLIZIA DI STATO
I partecipanti al 18º Rendez-vouz con, al centro,
l’unica signora presente al raduno, Assunta Grigoli Brunelli, che ci ha lasciato improvvisamente il giorno 22
settembre, dopo appena quattro mesi da questo incontro.
(foto DG Web)
– Il 18º RENDEZ-VOUS POLIZIA E CARABINIERI ha avuto
luogo sabato 17maggio; sebbene caratterizzato da numerose assenze, ha tuttavia
registrato la presenza di colleghi provenienti da località lontane da Bardonecchia: il sost. commissario Luigi
Chilla da Cuneo, i sost. commissari in pensione Luigi Fulvi da L’Aquila, Cosimo
Danese da Savona, IgnazioMelis da Susa e l’appuntato dei carabinieri Carlo De
Palma da Masera (VB). Presenti anche l’appuntato Antonio Zannier con i suoi 96
anni e il maresciallo Piero Scarsi di anni 92. Nel corso della S. Messa il
Parroco ha ricordato i defunti alla cui memoria, al termine, sono state lette le
preghiere del Poliziotto e del Carabiniere.Hanno fatto seguito le foto ricordo,
la deposizione dei fiori al Cimitero e il pranzo sociale all’Hotel La Quiete,
in un’atmosfera di amicizia, con il proposito di ritrovarci l’anno prossimo.
– Alcuni dei nostri Soci ANPS di Bardonecchia hanno
preso parte nel mese di maggio alle vacanze marine a Ischia; il 15 giugno sono
stati presenti al 6º Raduno Nazionale ANPS tenuto nella splendida città di
Salerno e sono intervenuti dal 2 al 9 ottobre alla gita organizzata in
Portogallo.
L'Angolo Filatelico
Il 13 agosto, festa patronale di S. Ippolito, è stata anche occasione per
celebrare i 25 anni dell’Associazione turistica “Pro Loco” di Bardonecchia con
annullo postale speciale. Nellamattina e nel primo pomeriggio, sotto un gazebo,
Poste Italiane ha allestito un servizio distaccato che ha obliterato centinaia
di cartoline dei turisti e appassionati filatelici. La cartolina speciale, riproducente
quella degli anni Trenta del secolo scorso ed elaborata sulla base della
relazione del prof. Devoto, è stata messa a disposizione dei numerosi
visitatori e fedeli che hanno partecipato e seguito la funzione religiosa.
[M.M.]