Anche quest’anno i sigg. Mario e Sergio Gho
hanno voluto allestire il presepe nei locali del sotto-chiesa, continuando
quella che ormai da anni è una tradizione. E questo nonostante gli impegni che
si sono moltiplicati per Mario, diventato Assessore ai lavori pubblici nell’Amministrazione
Comunale.
La rappresentazione della Natività è stata realizzata nella
suggestiva cornice del luogo, su una “lesa”, la grande slitta che serviva per i
lavori dei campi, in una nuvola di neve, come auspicio per la stagione
invernale. Anche quest’anno, durante le feste natalizie, molte persone, adulti
e bambini, hanno visitato il presepe, esprimendo la loro soddisfazione. Anche
dalle colonne del Bollettino, siamo grati ai due artisti per quanto danno al
nostro paese.
FESTA PATRONALE SANT’ANTONIO ABATE 2017
Martedì 17 gennaio, in una fredda giornata d’inverno,
a Melezet si è festeggiato il Santo Patrono.
A causa delle basse temperature, per problemi
tecnici, la statua di Sant’Antonio quest’anno non ha potuto raggiungere la
chiesa, ma la festa si è svolta lo stesso in un clima gioioso, grazie alle
persone che sono intervenute. Don Gianni Facchetti, Parroco di San Vigilio a
Merano, grande amico di don Paolo, conosciuto a Sestriere, ha tenuto l’omelia, arricchendo
i nostri cuori di fede e gioia.
Insieme a lui era presente don Franco Tonda, mentre
don Paolo ha accompagnato con la tastiera la Cantoria, diretta questa volta da Adriana
Ugetti. In prima fila erano presenti le Autorità: il nostro Sindaco Francesco Avato,
la Consigliera Carola Scanavino, la Presidentessa dell’Assomont Elsa Begnis, senza
dimenticare il nostro Assessore Piera Marchello, impegnata a cantare insieme
alla Corale.
L’omelia è stata particolarmente toccante, non
solo concentrata sulla vita del Santo, ma inerente ai giorni nostri, agli
insegnamenti della vita di ogni singolo cristiano. Il Signore non ci chiede di
lasciare tutti i nostri beni come fece S. Antonio Abate per intraprendere una
vita da eremita,ma ci invita ad aprire semplicemente il nostro cuore verso il
prossimo, a donare un sorriso ai nostri fratelli, ad essere più generosi ed
aperti verso tutti.
Sant’Antonio, ventenne, rimase orfano, con una
ricca eredità e con una sorella minore da accudire. Dopo alcuni mesi, mentre si
recava alla Celebrazione Eucaristica, come era sua abitudine, si interrogò sul
perché i discepoli avessero seguito Gesù. Ascoltando una pagina di Vangelo che
invitava a vendere tutti i beni, a darli ai poveri per avere un tesoro nel
cielo e per seguire il Signore, Sant’Antonio ne rimase colpito. Presto Antonio
si sentì chiamare per seguire il Signore, decise di intraprendere questa scelta
di vita, lasciando i suoi beni alla sorella e ai poveri, intraprendendo una
vita da eremita. Sant’Antonio scelse in seguito come regola del suo vivere
quotidiano la preghiera, il lavoro, la scelta di un padre spirituale e la vita
comunitaria. Scoprì ben presto che la preghiera e la Parola di Dio gli erano
indispensabili per vivere la propria vocazione e per combattere le varie
tentazioni che la solitudine di eremita gli provocava. L’essere eremita non lo
privò dall’essere attento difensore di chi subiva persecuzioni, diventando
quindi “evangelizzatore” fervente del messaggio del Vangelo.
Divenendo il padre di tutti i monaci, Sant’Antonio
si fece conoscere in tutta la Chiesa, grazie anche all’aiuto di Sant’Atanasio, divenuto
suo discepolo.
Questa festa ci ha permesso di uscire dalla chiesa
con un qualcosa di prezioso in più nel nostro cuore, ci ha fatto comprendere
l’importanza dell’ascolto della Parola di Dio, ci ha fatto riflettere,
facendoci percepire i veri valori della vita, i tesori che possediamo che non sono
solo materiali, ma spirituali, invitandoci a migliorare sempre di più nella
nostra vita cristiana.
Con un clima gioioso abbiamo continuato questo
giorno di festa nella sede dell’Assomont, dove ci è stato offerto un generoso
rinfresco.
Cristina Mainardi
CHALLENGE MAURIENNE SOUS LES ETOILES 12 FÉVRIER À MELEZET
Dopo cinque gare di
scialpinismo, già effettuate in Maurienne, nell’ambito dello Challenge Sous Les Etoiles, la sesta si è svolta a Melezet, come “Memorial Sergio Bompard”, papà di Andrea, partecipante alla competizione Appuntamento presso il bar-ristorante Waikiki, di fronte alla stazione della seggiovia quadriposto. La partenza è stata data alle ore 19. Il tracciato ricalca all’incirca quello delle precedenti edizioni. Sale sulla pista 23 olimpica, si unisce alla pista 21, oltrepassa il ristorante Chesal a quota 1.850, prosegue ancora per circa 200 metri sulla pista della Selletta.
A fine gara i concorrenti sono scesi subito, per raggiungere il ristorante Waikiki, dove hanno consumato un pasto caldo. A seguire le premiazioni.
Luisa Maletto
LE JUMELAGE AU
CLAIR DE LUNE
Più di sessanta persone
tra bardonecchiesi e modanesi hanno partecipato all’annuale passeggiata del
Gemellaggio Bardonecchia-Modane-Fourneaux in Valle Stretta, domenica 21 febbraio,
in occasione della luna piena.
Sin dal pomeriggio la
strada, ancora ben innevata della Valle Stretta, è stata percorsa da piccoli
gruppi, che tra una chiacchiera e l’altra hanno raggiunto per la cena il
Rifugio “Terzo Alpini” gestito da Riccardo Novo, consigliere comunale di
Névache.
Nel corso della
polentata, i due Presidenti del Gemellaggio, Michelle Vernier e Francesco Avato,
accanto al Sindaco diModane Jean Claude Raffin e all’organizzatore della serata
Carlo Lantelme, hanno espresso reciproche parole di elogio per la sempre
rinnovata amicizia. Avato ha poi proposto al gestore di coinvolgere in un
prossimo incontro transfrontaliero anche la comunità di Névache, con l’obiettivo
di alimentare rapporti amichevoli tra le città Bardonecchia-Névache-Modane. Dopo
un finale di inni nazionali cantati da un unico coro, i partecipanti sono poi
scesi verso il Pian del Colle, illuminati da una splendida luna.
E attorno ad un
crepitante falò, sostenuto da un ultimo bicchierino di corroborante liquore, il
gruppo si è sciolto, accomiatandosi con un “au revoir”.
l.m.
FESTA DELLO
SCAPULAIRE
“La Croce, segno della Misericordia
di Cristo”, è il titolo della mostra che è stata inaugurata sabato 16 luglio
presso il Museo di Arte Sacra a Melezet in occasione dell’annuale Festa dello
Scapulaire.
L’esposizione, in
omaggio all’Anno Santo della Misericordia, è stata allestita dalle volontarie Daniela
Ferrero e Valeria Bonaiti in collaborazione con il Parroco don Paolo Di Pascale.
Sono state esposte croci
processionali, d’altare, tele con crocifisso e altri oggetti dove spicca una
croce. Tra questi, due sono stati i pezzi artistici di maggior rilievo: la
croce processionale della chiesa di S. Bartolomeo di Chateau Beaulard del 1400
in argento e pietre preziose, ed una stampa su seta, proveniente da una
collezione privata, raffigurante la Sindone. Il dipinto è stato tramandato di generazione
in generazione e costituiva in passato un oggetto di devozione per le
partorienti.
l.m.Dall'Archivio Parrocchiale
Sergio Lantelme con la figlia Susanna: papà e maestro.