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Cantorie
Caritas
Scuola materna
I nostri ragazzi
Gruppo Scout
G.I.S.
O.F.T.A.L.
C.R.I.
AVIS
Ass. Nazionale Carabinieri
Ass. Nazionale Polizia di Stato
Ass. Nazionale Finanza Italiana
Ass. del Gemellaggio Bardonecchia-Modane
UNITRE Alta Valle Susa
Angolo filatelico
CORETTO SANT’AGNESE
Cantorie
Caritas
Scuola materna
I nostri ragazzi
Gruppo Scout
G.I.S.
O.F.T.A.L.
C.R.I.
AVIS
Ass. Nazionale Carabinieri
Ass. Nazionale Polizia di Stato
Ass. Nazionale Finanza Italiana
Ass. del Gemellaggio Bardonecchia-Modane
UNITRE Alta Valle Susa
Angolo filatelico
CORETTO SANT’AGNESE
«Anche oggi nei dintorni
della chiesa echeggia festoso il suono delle campane, che richiama i fedeli
alla Santa Messa. Dirigendoci verso la Parrocchia, tentiamo di affrettare il passo,
pensando (come spesso accade): “Speriamo di arrivare in tempo!”. Finalmente
varchiamo la soglia di Sant’Ippolito e saliamo, un po’ affannati, la scala che
porta alla Cantoria.
Il Coretto ritratto all’Hotel Genzianella per
la festa di Sant’Agnese. (foto G.L. Bompard) |
Quella riportata sopra
potrebbe essere la cronaca dei concitati ma festosi momenti che precedono ogni
Liturgia cui prende parte, cantando con i fedeli, il Coretto Sant’Agnese. Nato quasi
25 anni fa con la partecipazione di molti bambini e soprattutto bambine, il
gruppetto vede oggi la presenza di alcuni “storici” componenti di allora, a cui
si sono nel tempo uniti amici grandi e, negli ultimi anni, anche piccini;
canta, solitamente, alla S. Messa prefestiva delle ore 18 e accoglie con gioia
membri nuovi che vogliano entrare.
Per me il Coretto è
stato, oltre alla famiglia, la prima “comunità” di cui sono entrata a fare parte
a Bardonecchia quando, nel 2001, vi sono venuta ad abitare e conservo tuttora i
ricordi della calda accoglienza che mi ha riservato, diventando presto un punto
di riferimento in una realtà per lo più nuova. Sono passati diversi anni ma
oggi, come allora, ogni volta che apro la porticina della Cantoria, sento che
mi si offre un’occasione per vivere in modo più gioioso la Messa, ma anche una
fonte di amicizie preziose, di momenti di complicità e, talvolta, di “messa in
gioco” delle mie (povere) capacità canore. Fra i tanti stati d’animo che vi si
provano, potrei menzionare la trepidazione di quando si esegue per la prima
volta un brano appena imparato o si canta in pochi con la Chiesa affollata; la
simpatia negli sguardi che s’incrociano ridenti quando si commette un’imprecisione;
l’emozione di recitare il “Padre Nostro” in un semicerchio che vede tutti i
cantori per mano e la dolcezza di sentire i bimbi più piccoli intonare, con la
vocina decisa, “Tu scendi dalle Stelle”.
Vorrei menzionare però
anche l’impegno di ognuno dei componenti del nostro piccolo Coro – grandi e
piccoli, di lunga e di più recente data – che, pur “schiacciati”, come tutti,
nei ritmi frenetici della vita del terzo millennio, cercano di esserci sempre e
di dare il loro apporto nel migliore dei modi, fra turni di lavoro, impegni
familiari e altre incombenze.
Penso a Lisa, che ci
dirige con coinvolgente entusiasmo e grande capacità, incoraggiandoci quando siamo
esitanti, insegnandoci pezzi nuovi e guidandoci con la sua voce sicura; ad
Antonello, che ci accompagna all’organo condendo, all’occorrenza, la musica con
una battuta scherzosa; a Giuliana che, in tempi in cui è faticoso far percepire
le Parrocchie come luogo di aggregazione anche sociale, riesce a portare dei
bimbi nuovi a cantare; a Cristina e Claudia, “memorie storiche” dei contralti;
a Stefano, che si divide fra i canti e il servizio dell’Eucaristia; a Marco,
Simonetta, Chiara e Andrea, che ci hanno dato il bell’esempio di entrare nel
Coretto come famiglia; a Sandra, Anna e Deborah, che hanno accolto con
entusiasmo l’idea di venire a cantare con noi; a Camilla e Beatrice, che
trovano il modo di partecipare nonostante i loro numerosi impegni; infine ai
componenti più giovani, Marianna, Martina, Camilla, Enrico, Beatrice, Federico,
Giorgia, Chiara e Giorgia, che ci fanno sperare nella gioiosa prosecuzione dell’attività
del piccolo coro. E io... sono felice di essere lì, con Loro!
Tanja
CANTORIA PARROCCHIALE
GIUBILEO DELLE CORALI PARROCCHIALI
Come corista del Coro Parrocchiale di Bardonecchia ho avuto il privilegio e la grande emozione di partecipare al Giubileo delle Corali Parrocchiali tenuto a Roma dal 21 al 23 ottobre 2016. Cantare alla presenza di Papa Francesco era un mio sogno nel cassetto, una cosa che speravo da tanti anni ormai ...e magicamente si è realizzato. La prima giornata di venerdì è stata dedicata ad un Convegno presieduto da Mons. Frisina, uno dei più importanti compositori e direttori di musica sacra del momento. Il seminario, tenuto presso l’Aula Paolo VI, durato otto ore, è stato molto interessante sotto almeno due punti di vista. Innanzitutto abbiamo provato tutti insieme (8.000 cantori da tutta Europa) i brani sacri da eseguire nei due giorni successivi. Inoltre Mons. Frisina ha illustrato la storia della musica corale sacra dai suoi primordi ad oggi e ha sottolineato l’importanza del Coro all’interno di una funzione religiosa.
Come corista del Coro Parrocchiale di Bardonecchia ho avuto il privilegio e la grande emozione di partecipare al Giubileo delle Corali Parrocchiali tenuto a Roma dal 21 al 23 ottobre 2016. Cantare alla presenza di Papa Francesco era un mio sogno nel cassetto, una cosa che speravo da tanti anni ormai ...e magicamente si è realizzato. La prima giornata di venerdì è stata dedicata ad un Convegno presieduto da Mons. Frisina, uno dei più importanti compositori e direttori di musica sacra del momento. Il seminario, tenuto presso l’Aula Paolo VI, durato otto ore, è stato molto interessante sotto almeno due punti di vista. Innanzitutto abbiamo provato tutti insieme (8.000 cantori da tutta Europa) i brani sacri da eseguire nei due giorni successivi. Inoltre Mons. Frisina ha illustrato la storia della musica corale sacra dai suoi primordi ad oggi e ha sottolineato l’importanza del Coro all’interno di una funzione religiosa.
Sabato è stato il giorno
più emozionante. Alle ore 10 l’udienza del Papa durante la quale ci ha
ringraziato perché cantando preghiamo due volte e perché siamo dei volontari
attivi in seno alla Chiesa. Gli abbiamo dedicato “Jesus Christ you are my
life”. Nel pomeriggio, alle ore 18, c’è stato il concerto con il Coro e
l’Orchestra del Vaticano, nuovamente nell’Aula Paolo VI, dedicato al Papa,
emozionante e durato circa due ore, trasmesso da TV2000.
Infine domenica mattina
si è tenuto il Pellegrinaggio, accompagnato dai canti, fino alla Porta Santa e,
a seguire, la celebrazione della Messa nella Basilica di S. Pietro, con gli
ottomila cantori, l’Orchestra e il Coro del Vaticano. Al termine, durante
l’Angelus, il Papa ci ha nuovamente e benevolmente ringraziati.
Sono onorata e felice di
avere potuto vivere questa indimenticabile esperienza umana, spirituale e,
vorrei dire, professionale. Il Papa ci ha detto che «la musica ha la capacità
di unire le anime e di unirci al Signore ... è orizzontale e anche verticale,
va in alto, ci libera dalle angosce».
prof.ssa Nadia
Tria Bompard
* * *
CANTORI IN CIELO
In un freddo pomeriggio
di metà gennaio 2017 la nostra Cantoria si è ritrovata, ancora una volta, a
rendere omaggio col canto ad un caro amico. Si tratta di Augusto Pirona,
carabiniere e cantore di lunga esperienza nella nostra e sua amata Cantoria. Alla
notizia della sua scomparsa il pensiero che ha attraversato la mente di tutti
noi è stato: ora anche lui ci ha lasciati e si è unito allo storico gruppo dei
Bassi già in Paradiso, insieme agli altri nostri cantori defunti.
Pirona, come lo
chiamavamo tutti, entrò in Cantoria come basso nel 1971, per rimanervi fino a
pochi anni fa.Amalincuore decise di abbandonare il gruppo per sopraggiunti
problemi fisici, con gran rammarico di tutti. Come non ricordare le piacevoli
prove serali intercalate alle sue sapide battute, i suoi commenti spiritosi con
la spalla di Zannier, Martini, Soldi e Ferrero. I sorrisi e la serenità sui
loro volti, il piacere del canto e dello stare insieme, il coinvolgere chi
stava al gioco anche se si trattava di qualcuno che si trovava a distanza, in
un’altra sezione; uno sguardo o un gesto di affiatamento, di amicizia, di
disponibilità. Ognuno prendeva il suo posto, gelosamente e orgogliosamente conquistato,
ma aveva il piacere del gruppo, senza esibizionismi, del servizio. Pirona
spesso riempiva i momenti di silenzio in modo sbarazzino, senza eccedere, per
puro divertimento suo e degli altri. Quanti pranzi di S. Cecilia tra canti
popolari e barzellette sui carabinieri!
La sua presenza costante
e precisa era quasi scontata e tutti si aspettavano, prima o poi, qualche
intervento spassoso o qualche gesto originale. I suoi occhi birichini erano
specchio della sua vivacità di spirito e della sua cordialità spontanea.
È giusto però anche
riflettere sulla sua serietà nell’impegno preso e mantenuto per quarant’anni, per
lui cosa naturale di cui non si sognava mai di vantarsi.
Anche se da qualche anno
non potevi più venire in Cantoria, ci mancherai caro Pirona.
Grazie per la tua
costanza e simpatia. Prega per noi insieme ai nostri cari amici Cantori del Cielo.
I tuoi amici
cantori
GRUPPO CARITAS
Anche quest’anno ci
troviamo a fare un semplice resoconto circa le nostre attività. Quello della
Caritas è un piccolo gruppo silenzioso, che non appare, e compie le sue imprese
quasi in sordina. L’impegno direi che è continuo, quasi quotidiano, con la
distribuzione di generi alimentari e di indumenti. È necessario visionare e
smistare ciò che viene consegnato; preparare ogni mese le borse alimentari per
le esigenze locali. Rifornire di ciò che necessita alle persone indigenti di
passaggio e ai migranti, che cercano un aiuto immediato e temporaneo.
Desidero sottolineare,
anche, la collaborazione della Caritas di Bardonecchia con il Secours Catholique
(la Caritas Francese) diModane, con il quale ci scambiamo esperienze e
confrontiamo le nostre diverse realtà.
Nel mese di maggio siamo
stati invitati aModane in occasione del 70º anniversario di Fondazione del
Secours Catholique. Per l’occasione avevamo confezionato varie decine di fiori
di carta colorata aiutati, come sempre, dal lavoro e dalla fantasia di
Valentina Negro, Adriana Cimino e Rita Martini. I fiori sono poi stati
distribuiti, come segno di amicizia, nel corso della Marcia dell’Amicizia, alle
persone presenti. La manifestazione, ben curata, ha visto l’esecuzione di canti
e balli eseguiti sia da persone di Modane che anche provenienti da altre
località, a simboleggiare l’apertura verso il mondo, l’accoglienza e l’aiuto.
Al termine la “Merenda insieme” e il “Verre de l’amitiè” hanno concluso la
bella giornata. Uno slogan che ci ha colpito recitava “Donner c’est dè jà
agir”, in quanto donare un sorriso, un abbraccio, un gesto di attenzione è
agire. Soprattutto quando lo si fa assieme, infatti: “Pas à pas mais pas sans
toi” - Passo dopo passo, ma non senza di te.
Desideriamo ringraziare
le Amministrazioni comunali che si susseguono, per il loro prezioso e
indispensabile contributo che va a integrare i proventi derivanti dalle nostre
Bancarelle allestite sulla Piazza della Chiesa, ed anche qualche aiuto offerto
da persone generose.
Il Papa, nel corso
dell’Anno Santo della Misericordia, ha sottolineato che «La Caritas è la carezza
della Chiesa a tutti i poveri e a coloro che hanno bisogno di solidarietà». Il
giorno 20 aprile 2016, con la presenza del Parroco che è il nostro punto di
riferimento, si è rinnovato il Consiglio del Gruppo. All’unanimità è stata
eletta Presidente Teresa Gambino Garcin. Vice Presidente Giovanna Davi.
Tesoriere Giuseppe Miccichè. Consiglieri: Liliana Minasso Gho, Aldo Comotti,
Alba Siclari Negro, Giuliana Canale Bompard, Valentina Negro Voyron, alla quale
va un ringraziamento speciale per gli oggetti artistici che confeziona per le bancarelle
natalizie. E un generoso ringraziamento ad Aldo Comotti, che da tanti anni
rifornisce le Bancarelle con la sua abilità nel lavorare il legno. Addetti alla
logistica e trasporti: Roberto Glarey e Matteo Rinaldi. Auguri di buon lavoro
alla Presidente e ai suoi collaboratori! Degno di nota è l’incontro con il
Sermig di Torino. Il giorno 8 giugno il nostro autista Matteo ci ha
accompagnati a visitare l’Arsenale della Pace. I presenti hanno vissuto
un’esperienza non indifferente nel constatare un “volontariato di grandi
dimensioni”. I nostri amici Ilda e Piergiorgio Conti, volontari del Sermig e
bardonecchiesi, ci hanno accompagnati in questa “città dentro la città”. Tutti
aiutano tutti. Ognuno presta la sua opera, fa quello che sa e condivide ciò che
ha. Grazie per questa nobile lezione di vita. Dobbiamo imparare. Rimboccarci le
maniche e continuare a fare.
Giovanna
SCUOLA MATERNA
Il progetto educativo
della Scuola per l’infanzia “Mons. Bellando” relativo all’anno scolastico 2016/17,
nasce con la volontà di fare conoscere e scoprire la natura e l’ambiente
circostante ai bambini. L’intento di questo progetto è quello di fare
sviluppare le competenze comunicative, relazionali, affettive e cognitive,
utilizzando strumenti semplici e sfruttando soprattutto immagini e simboli
facilmente comprensibili. Attraverso tale progetto vorremmo che i bambini
imparassero a scoprire i colori e i frutti dell’autunno, a conoscere gli
animali che vanno in letargo, scoprire l’inverno e i suoi frutti, conoscere se
stessi, le emozioni e il mondo degli affetti (nonni in festa, il Natale, la
Pasqua, la festa della mamma, il carnevale, la festa di fine anno); inoltre
ascoltare, comprendere e rielaborare narrazioni lette, improvvisazioni di fiabe,
storie e racconti; ricordare e ricostruire, attraverso diverse forme di
documentazione, quello che si è visto, fatto e sentito, capire che i ricordi
possono differenziarsi.
Questo progetto è rivolto
a tutti i bambini della Scuola per l’infanzia e verrà sviluppato dal mese di
ottobre 2016 al mese di maggio 2017. Verranno utilizzati tutti gli spazi della
scuola e, durante il nostro viaggio, ci accompagnerà “l’ape pi”, che servirà da
spunto per svolgere le attività attraverso la presentazione di varie storie con
l’utilizzo di strumenti audiovisivi e musicali, riviste, libri illustrati,
strumenti didattici, uscite sul territorio. Durante l’anno verranno inoltre
svolte diverse attività di laboratorio: di pittura, di scienze, di media
education, di giochi di ruolo, di cucina, di attività motorie, di
logico/matematico, di religione, con le insegnanti Nicoletta, Jessica,
Cristiana, Sara, Alessia, Lina e la maestra Nocco; ed anche un progetto di educazione
stradale con il supporto dell’agente di Polizia Locale Claudio Tassone.
All’inizio dell’anno
scolastico il C.D.A. e la segreteria hanno cessato le rispettive attività. Ci è
gradita l’occasione per ringraziare per la costruttiva collaborazione il C.D.A.
composto dal Presidente dott. Cristiano Paisio, la tesoriera Valentina Minasso
e i consiglieri Elisa Micai e Roger Durante. Altro ringraziamento a Elena
Perron per la professionalità con la quale ha svolto il suo lavoro di
segretaria. Un augurio di buon lavoro al nuovo C.D.A. e alla nuova segretaria
Alessandra Simiand.
Le insegnanti
IN CAMMINO CON I
NOSTRI RAGAZZI
Nell’azione della
comunità cristiana un’attenzione particolare e necessaria è quella posta sulle
giovani generazioni. Investire sui giovani vuol dire pensare al proprio futuro
perché sono loro che hanno in mano l’avvenire. La prima cosa che occorre tener
presente è che essi sono il frutto delle scelte che gli adulti hanno presentato
loro. Infatti fino all’adolescenza (verso i 12 anni, prima per le ragazze più
tardi per i ragazzi) i ragazzi seguono in modo indiscusso ciò che presentano
loro i genitori, ciò che loro dicono e fanno è preso come modello, non viene
messo mai in discussione e anche dopo verrà sempre fatto motivo di confronto e
di considerazione. Questo ovviamente vale anche per la trasmissione della fede.
Se per i genitori la fede è qualcosa di marginale, lo sarà anche per i figli;
se invece ha un ruolo importante, questo lo sarà anche generalmente per i
figli. Ovviamente questo discorso ha le sue eccezioni, ma per la maggior parte
dei casi succede questa situazione.
Trasmettere la fede oggi,
nella cultura in cui noi viviamo, è molto complesso. Nel documento di
preparazione al Sinodo dei giovani che si terrà nell’ottobre prossimo si
afferma in75 fatti che in un contesto in cui l’appartenenza
confessionale e la pratica religiosa diventano sempre più una minoranza, i giovani
non si pongono “contro” ma imparano a vivere “senza” il Dio presentato dal
Vangelo e “senza” la Chiesa. Accanto a questo la presenza della Chiesa sempre
meno capillare dovuta alla mancanza di preti, di religiosi (frati e suore) e di
laici convinti e trascinanti fa sì che sia sempre più difficile incontrarla,
mentre la cultura dominante è portatrice di istanze spesso in contrasto con i
valori evangelici. Questa è la sfida dell’oggi che tocca tutti in qualsiasi
posto ci troviamo. Nei nostri paesi poi travolti per lunghi periodi dell’anno
da una massiccia presenza di turisti portatori delle più svariate tendenze,
questa realtà affascina i nostri ragazzi e questi praticamente sono cristiani
solo di nome. Di fronte a tutto questo cosa possiamo fare? Non possiamo stare
immobili davanti a questo scenario; bisogna non aver paura di dare la nostra
testimonianza, presentare la gioia del Vangelo, la bellezza della vita
cristiana che è fatta di piccoli gesti, di attenzione alle singole persone, di
semplicità, di pace in ultima istanza fatta di amore-dono. È con questo spirito
che ormai da anni proponiamo l’esperienza estiva dei campi per ragazzi dove, in
un contesto particolare, puoi far sperimentare questi atteggiamenti che, posso assicurarvi,
affascinano ancora la maggior parte di chi partecipa, a patto che ci sia la
presupposizione di mettersi in discussione e non si rimanga sulle proprie
posizioni (cosa questa che capita molto raramente).
Anche quest’anno
l’esperienza vissuta a Pinarella di Cervia ha avuto il suo successo: ben 121
ragazzi – senza contare il nutrito gruppo di animatori, più di 20 – hanno preso
parte all’iniziativa e sono tornati quasi tutti (tranne una o due persone)
entusiasti con la voglia di ripetere il prossimo anno l’esperienza. La prima
settimana, dal 5 al 12 luglio, ci ha visti rivivere l’appassionante avventura
della Fabbrica di Cioccolato dove essere ricchi, viziati ed impertinenti diventa
il motivo per cui non si può giungere alla propria realizzazione. La seconda
settimana, dal 12 al 19 luglio, ha visto i ragazzi dell’età delle scuole
secondarie immergersi nel mondo dei pirati per sconfiggere il male e far
trionfare il bene. Forti sono rimasti i legami tra le persone, affascinante la
vita semplice, coinvolgente la gioia dello stare insieme e significativi i vari
momenti di preghiera e riflessione.
Per i più grandi delle
superiori quest’esperienza estiva diventa continuativa nell’anno, perché a loro
è rivolto l’invito per i gruppi, che si ritrovano stabilmente per proseguire un
cammino dopo la Cresima. Questi incontri si svolgono a Oulx in due gruppi
differenti: uno di 1ª e 2ª superiore e un altro di 3ª, 4ª e 5ª. Nel primo
gruppo dei più piccoli stiamo affrontando temi molto attuali e vissuti da loro
molto da vicino: infatti vogliamo riflettere su tutte le deviazioni che possono
compromettere la nostra vita. Nel gruppo dei più grandi invece stiano
affrontando il tema della visione cristiana dell’uomo, mettendola a confronto
con il pensiero contemporaneo e con le altre fedi religiose.
Questo camminare insieme
è significativo anche se purtroppo pochi hanno ancora voglia di mettersi in
discussione e crescere dopo aver ricevuto la Cresima. A questi gruppi tutti
possono partecipare perché la porta è sempre aperta purché si abbia voglia di
mettersi in gioco
Don Giorgio Nervo
GRUPPO SCOUT
Il BRANCO del gruppo di Bardonecchia offre a circa quindici bambini di età
compresa tra i 7 e gli 11 anni l’occasione di vivere, giocare e crescere nel
clima di famiglia felice. È un clima in cui si può scoprire la bellezza di
esprimersi e di ascoltare gli altri, di condividere e di assumersi piccole
responsabilità: lavoretti manuali, impegni personali e altro trovano
espressione nelle “specialità”, nelle “prede”, e nelle consuete attività del
Branco.
L’ambientazione del Libro
della Giungla di Rudyard Kipling accompagna l’anno da ottobre a giugno: su di
esso si basano i giochi, le attività e anche le parole. I bambini (ed anche i
capi) vivono dunque le avventure di Mowgli, cucciolo d’uomo cresciuto in un
branco di lupi nella giungla indiana, e imparano a “cacciare” le loro prede
guidati dai “vecchi lupi”, ovvero i capi. Al termine dell’anno, in estate, si
va poi alle “vacanze di Branco”. Quest’estate a Chateau Beaulard, assieme ai
bambini del Branco di Susa, sono infatti state vissute le avventure de “il Signore
dei Bottoni”, in cui il Branco ha aiutato il Re Valinor a ricucire tutti i
bottoni sul suo mantello per ottenere nuovamente lo scettro del Regno,
rubatogli da una perfida strega.
Queste e molte altre sono
le attività del Branco che tra canti, giochi, bans e scenette cerca di essere
sempre fedele al motto: del nostro meglio.
* * *
È stato un anno molto
intenso quello vissuto dal REPARTO “Barba
di Fuoco” di Bardonecchia, e come al solito all’insegna dell’Avventura, parola
d’ordine di questa branca. I ragazzi, che ormai arrivano da numerosi paesi
dell’Alta Valle, si sono cimentati durante l’inverno in un’“Impresa”, anche questa una delle
parole chiave dello scoutismo, che indica la realizzazione di un sogno del
nostro Reparto. Quest’anno abbiamo deciso di costruire dei Go-Kart con le
nostre mani, per poi lanciarci in una gara tra le varie squadriglie che
compongono il Reparto. E così, con veicoli fatti in casa utilizzando
monopattini, carretti, ruote di biciclette e skateboard, ci siamo lanciati a
gareggiare sulla strada delle Grange del Frejus. E al termine della gara festa
grande, con medaglie per i vincitori (anche queste ovviamente costruite da noi)
e popcorn per tutti!
L’anno si è concluso poi
con il campo estivo, che quest’anno abbiamo trascorso a fine luglio a Gaiola,
nel Cuneese. Nonostante il tempo non ci abbia aiutati (abbiamo affrontato tanta
pioggia, e anche un bel po’ di grandine!), sono stati dieci giorni vissuti
insieme con gioia, facendo la vita dei boschi tipica del Reparto: si dorme in
tenda, si cucina sul fuoco e la sera la si trascorre attorno al falò del
bivacco. Giochi, preghiera, ogni tanto il bagno nel fiume, e anche questo campo
è volato, lasciando i nostri ragazzi forse un pochino più grandi e consapevoli,
sicuramente sporchi di fuliggine, e speriamo anche un po’ migliori. In fondo è
questo che cerchiamo di fare, “lasciare il mondo migliore di come l’abbiamo
trovato”, e questo vale soprattutto per i ragazzi che ci sono affidati e che
vivono con noi la meravigliosa avventura dello scoutismo.
* * *
Come ogni anno da sei
anni a questa parte, il CLAN di Bardonecchia 1º ha
svolto le sue attività insieme al Clan del Susa. Il 2016 è stato un anno molto particolare
per noi, perché abbiamo affrontato la “settimana comunitaria”, nella quale
abbiamo vissuto tutti insieme nella stessa casa, come una grande famiglia,
abbiamo imparato a lavorare in gruppo e ad aiutarci l’uno con l’altro. Durante
questa settimana abbiamo iniziato ad affrontare il tema del nostro Capitolo,
parte fondamentale della comunità di Clan; come argomento abbiamo scelto “l’uso
delle droghe”, tema molto importante ed attuale che ci ha fatto scoprire una
realtà tanto lontana da qualcuno, tanto quanto vicino a molti giovani che
oggigiorno si imbattono sempre più in questa piaga. Il percorso del Capitolo si
è aperto con la visione di un film, che ci ha permesso di capire da dove e da
chi arrivano le sostanze stupefacenti, quali sono gli abusi, i ricatti e i
rischi che subiscono le persone costrette a trasportare gli stupefacenti.
Durante la Route, nella
quale abbiamo percorso buona parte della costa delle Cinque Terre, tra giochi,
canti, sudate e risate, ci siamo riservati del tempo per approfondire
ulteriormente questo tema, che ci ha fatto capire quale fascia di età è più
propensa a farne uso, le conseguenze che si possono avere se si cade in questo
circolo vizioso e soprattutto chi c’è dietro questo giro. Ognuno di noi è
chiamato, inoltre, a svolgere un servizio o associativo, quindi all’interno dei
Lupetti o del Reparto, o extra associativo per aiutare chi ha bisogno, c’è chi
infatti ha offerto
il suo tempo al progetto
“Tavola amica” di Susa o ad altre associazioni di volontariato.
Ogni riunione inoltre è caratterizzata
da un momento di preghiera in cui tutti sono chiamati a riflettere e a
preparare la catechesi della serata. La vita del Clan, nonostante la fatica che
a volte si affronta, è sempre entusiasmante e ci permette di vivere momenti di
vera amicizia.
Filippo Mocci
G.I.S. - GRUPPO D’INTERVENTO SOCIALE
Nel settembre del 1991
nasce a Bardonecchia il G.I.S. – Gruppo d’Intervento Sociale – nell’intento di
affrontare i problemi degli anziani che non trovano soluzione tra le competenze
del Servizio Sanitario Nazionale.
G.I.S. 25° Anniversario - 25 settembre 2016 |
Ben presto il G.I.S.
entra in contatto con il giovane Luca Pezzetti di Bardonecchia, malato di una
sclerosi multipla i cui effetti debilitanti non angosciano soltanto i
familiari. La speranza conduce Luca in Olanda dove un “guaritore” ha escogitato
il modo di far sperare meglio chi non ha altro da chiedere. Ovviamente il
viaggio è un calvario a cui Luca e i familiari si sottopongono, a costi e
disagi per loro proibitivi. Così un volontario del G.I.S., Augusto Guiffre, si attiva
in una sottoscrizione e procura un pulmino d’occasione con il quale Luca, i
familiari e altri due malati iniziali di sclerosi vengono regolarmente
trasportati in Olanda e poi in altri posti, per lunghi anni.
Ora Luca eAugusto non ci
sono più, ma va ricordato che alla messa in opera del descritto servizio si
manifestò quasi contestualmente la necessità di più cittadini anziani di
Bardonecchia di accedere con meno difficoltà alle prestazioni del Servizio
Sanitario, per visite e terapie che avvengono negli ospedali di Torino, ma
anche in quelli di Rivoli, Avigliana, Susa e Briançon.
Da allora Comune,
Fondazione CRT, Sitaf e vari cittadini comprendono la necessità di aiutare il
nostro Gruppo ad erogare questo importante servizio: presto il pulmino
d’occasione diventa un Ducato con pedana di sollevamento; poi ci si dota di un
secondo Ducato e poi di un terzo; oggi la nostra Associazione è dotata di due
Doblò con pedana di sollevamento ed un pulmino Ducato nove posti, e ha percorso
più di 77.200 chilometri, effettuando n. 764 trasporti, potendo contare su più
di cinquanta volontari di cui quaranta autisti.
Per più di vent’anni il
Presidente è stato Claudio Bugatti che con la sua tenacia ha dato un’impronta
di serietà e puntualità. L’Associazione, registrata come onlus, è autogestita e
riceve annualmente un contributo dal Comune, le cui Amministrazioni, che si
sono succedute, hanno sempre avuto un occhio di riguardo nei confronti di
questa nobile attività, unica in Valle.
Domenica 25 settembre
abbiamo festeggiato in nostri primi 25 anni di attività. La festa è iniziata
con una Messa solenne, celebrata in S. Ippolito e officiata dal Parroco don
Franco Tonda, che ha espresso parole di elogio a tutti i volontari, non solo
del GIS, ma anche di altre Associazioni intervenute, come l’OFTAL, la Croce
Rossa, la Caritas, gli Alpini, l’AVIS e i Vigili del Fuoco. La ricorrenza è poi
proseguita con un gran pranzo preparato dallo chef Paolo Romano, seguito da una
monumentale torta confezionata da Franco Ugetti. Non sono mancati i discorsi
ufficiali, pronunciati dal Sindaco Francesco Avato con il suo Assessore Piera
Marchello, dall’attuale Presidente del GIS Franca Allizond e dal Presidente
onorario Bugatti che ha ricordato anche tutti i volontari defunti che hanno
profuso tante energie all’Associazione.
La giornata è terminata
con un gran ballo che si è protratto fino a sera.
Cristina
O.F.T.A.L. - OPERA FEDERATIVA TRASPORTO AMMALATI LOURDES
● Nel mese di marzo 2016
il
Gruppo OFTAL
interdiocesano si è recato in pellegrinaggio a Roma in occasione dell’Anno
Santo della Misericordia. È stato assai emozionante varcare assieme la Porta Santa
di San Pietro ed anche partecipare all’Udienza generale del Santo Padre a noi
riservata. Nel corso di questa mattinata si è verificato un fatto bellissimo”
che una pellegrina ha riassunto in queste righe: «Il giorno 12 marzo, per la
prima volta nella mia vita, ho avuto la possibilità di recarmi a Roma in
Vaticano e, in questa occasione, Papa Francesco, con mia enorme gioia, si è
avvicinato, mi ha stretto la mano e mi ha donato la sua benedizione. Questo suo
gesto mi ha fatto provare una fortissima emozione che porterò sempre nel mio
cuore».
Emanuela Lecis
● La domenica 29 maggio
2016 è una bellissima giornata, non solo per il sole che risplende, ma soprattutto
perché ci ritroviamo nuovamente assieme per una giornata di festa della
famiglia oftaliana.
Il Papa nell’atto di stringere la mano a Emanuela,
accompagnata dalla Dama
Oftal Piera Marchello.
È presente anche la Dama Augusta Gleise che ricorda i 60 anni da quando è entrata a fare parte dell’OFTAL. È stata la prima Dama di Bardonecchia ed ha aperto la strada a tante altre persone che, in seguito, si sono messe a disposizione per accompagnare gli ammalati a Lourdes. La maestra Augusta – oltre che avere educato varie generazioni di alunni nel corso della sua carriera scolastica –, con la sua scelta di volontariato nell’OFTAL ha attirato tanti altri a imitarne l’esempio. Un atteggiamento, questo, vissuto anche nella vita quotidiana, con segni di amicizia o con una conversazione amabile in patois. I Barellieri e le Dame di ieri, di oggi e, sicuramente, di domani Ti sono riconoscenti!
Il Papa nell’atto di stringere la mano a Emanuela,
accompagnata dalla Dama
Oftal Piera Marchello.
È presente anche la Dama Augusta Gleise che ricorda i 60 anni da quando è entrata a fare parte dell’OFTAL. È stata la prima Dama di Bardonecchia ed ha aperto la strada a tante altre persone che, in seguito, si sono messe a disposizione per accompagnare gli ammalati a Lourdes. La maestra Augusta – oltre che avere educato varie generazioni di alunni nel corso della sua carriera scolastica –, con la sua scelta di volontariato nell’OFTAL ha attirato tanti altri a imitarne l’esempio. Un atteggiamento, questo, vissuto anche nella vita quotidiana, con segni di amicizia o con una conversazione amabile in patois. I Barellieri e le Dame di ieri, di oggi e, sicuramente, di domani Ti sono riconoscenti!
In apertura di giornata
il folto gruppo ha preso posto nei banchi riservati della chiesa per la Messa,
con la presenza di varie persone legate all’OFTAL provenienti anche da altre
parti del Piemonte. La festa è proseguita al Pian del Sole con il pranzo
predisposto dai coniugi Dario e Graziella Rolfo. Ci rivedremo il prossimo anno.
Barellieri e Dame
● Per la prima volta, quest’anno
sono venuta anch’io a Lourdes come Dama dell’OFTAL. Da tanto tempo lo volevo
fare e sono stati due gli avvenimenti che mi hanno convinta a farlo. Una mia
amica, da tanto tempo Dama dell’OFTAL, mi aveva fatto riaprire il cassetto nel quale
avevo racchiuso il mio sentimento aperto al volontariato. Il suo esempio e la
sua gioia mi hanno come presa per mano per accompagnarmi alla Grotta dalla
“Madonnina”. Avevo bisogno di questo. Quando ho indossato la divisa bianca ho
sentito un’emozione fortissima che mi ha sostenuta per tutto il tempo del
pellegrinaggio. Sono una “mozzarella” e sono stata contenta di avere vissuto il
pellegrinaggio mettendomi a servizio degli altri e non solo finalizzato a me
stessa. (Il termine amichevole “mozzarella” viene dato alle Dame che per la
prima volta si recano a Lourdes, in quanto viene appuntato sulla divisa un
nastro celeste “mozzato”, non intero, come invece portano le altre Dame, da cui
l’espressione gentile “mozzarella”). Mio papà aveva una sua espressione, come
una frase fatta, che diceva «Non si va a guardare ma ad aiutare». Così ho
fatto. Essere “mozzarella” con tanti giovani e così vicino alla umana
sofferenza mi ha fatto sentire sicura e responsabile. Desiderosa di servire il
prossimo.
In un successivo incontro
con i responsabili OFTAL mi è stato domandato cosa significasse per me il
volontariato. Ho risposto: «Dare». Ho dato ma ho anche ricevuto tanto. Ho
conosciuto una grande famiglia. Dame e Barellieri che non ti lasciano mai solo.
Ho imparato tanto dalle persone ammalate. Con un semplice “grazie” e un sorriso
ti dimostrano la loro gratitudine. Alla “Madonnina” ho chiesto di “aiutarmi ad
aiutare” mia figlia e di stare vicina a mia mamma nella sua splendida
vecchiaia. A distanza di poco da questa esperienza, tornata a casa, ho visto
negli occhi azzurri della mia mamma, mentre mi stava lasciando, il frutto della
mia preghiera.
La Madonna era con lei.
D.G.
CROCE ROSSA ITALIANA - COMITATO LOCALE DI BARDONECCHIA
Anche l’anno 2016 è
trascorso ed ha portato delle importanti novità all’interno del nostro gruppo.
Nel mese di febbraio si sono svolte le elezioni per la carica del Presidente e
dei Consiglieri ed io, unico candidato a Presidente, ho avuto con soddisfazione
un gratificante consenso che mi ha spronato a rimanere in carica per i prossimi
quattro anni.
Il Consiglio del Comitato
mi sta alleviando il lavoro che, fino ad ora, ho svolto da solo, infatti si
interagisce nel miglior modo possibile dialogando e discutendo su ogni tipo di
argomento: cosa veramente positiva per tutti.
I volontari delle due Associazioni
che hanno organizzato la cena di
raccolta fondi. |
Un’ulteriore raccolta è
stata organizzata dal nostro Comitato e la Pubblica Assistenza di Salice d’Oulx
presso la Colonia Astigiana in via la Rhô, gentilmente concessa dalla Diocesi
di Asti. La cena di beneficenza a cui hanno partecipato ben 370 persone è stata
servita dai volontari delle due Associazioni, che si sono prodigati per tre
giorni consecutivi e il risultato finale ci fa onore, infatti sono stati
raccolti 5.803 Euro, che sono stati destinati al Comune di Amatrice, il più
danneggiato dal sisma.
Nel mese di ottobre è
iniziato un nuovo corso per volontari del soccorso con la partecipazione di ben
27 persone e ci auguriamo giungano al termine per rimpinguare le fila del
volontariato della nostra associazione.
Colgo, come ogni anno,
l’occasione per ringraziare tutti i miei nuovi collaboratori e tutti i volontari.
Il Presidente del
Comitato Locale Croce Rossa:
Carlo Florindi
A.V.I.S. - DONATORI DI SANGUE
Anche per il 2016
l’attività della Sezione AVIS di Bardonecchia è stata caratterizzata da numerosi
impegni.
● Ad aprile, con
l’acquisto di una nuova poltrona per i prelievi di sangue in sede, la Sezione ha
incrementato la propria dotazione a sette poltrone. Pertanto con quest’ultimo
acquisto, unitamente alla nuova procedura di prenotazione del donatore per il
prelievo del sangue intero, sono stati notevolmente ridotti i tempi di attesa
dei donatori, il ché ha determinato un aumento delle donazioni e dei donatori
nell’ordine delle 60 prenotazioni per giornata dalle 8,30 alle 11,30. Questa
nuova procedura, più onerosa in termini di lavoro per il Direttivo, porta ad
una conseguente migliore organizzazione dei prelievi con indubbi benefici per
il donatore, che non viene più sottoposto a stressanti tempi di attesa, e per
l’équipe medica che si trova ad operare in un ambito organizzato e rilassato.
Foto di gruppo dei partecipanti alla gita alla Reggia di Venaria. |
antiche e contemporanee,
si anima con le “danze” dei suoi 100 getti d’acqua alti fino a 9 metri. Al
termine della visita guidata, la comitiva si è trasferita presso il vicino
ristorante “Lucio d’la Venaria” che ha suggellato con buon cibo, musica e danze
una giornata piacevole.
● Domenica 3 luglio il
Presidente Bortolotti ha partecipato, unitamente agli altri avisini provenienti
da ogni parte della Regione, alla celebrazione del Giubileo dei Donatori di
Sangue, nel Santuario Regina Montis Regalis di Vicoforte (Mondovì). La
manifestazione è stata organizzata da AVIS Regionale Piemonte. I labari
presenti, circa un centinaio, colorando di rosso la piazza, hanno sfilato
per entrare nel Santuario attraverso la Porta Santa, accompagnati dalla Banda
dell’AVIS Comunale di Torino. La Santa Messa è stata celebrata dal Vescovo di
Cuneo e Fossano Monsignor Piero Delbosco. Finita la cerimonia, i labari in
sfilata hanno raggiunto il grande salone del Santuario, dove il Presidente
Regionale Giorgio Groppo, alla presenza delle varie autorità associative e
politiche, ha ringraziato tutti i partecipanti per la bella riuscita
dell’evento e nell’occasione ha omaggiato con medaglie e spille del Giubileo
tutti i labari.
● Martedì 20 dicembre il
Presidente Bortolotti e il Tesoriere Cristina Simiand, in rappresentanza della
Sezione, si sono recati a Modane per lo scambio di auguri e doni natalizi con
la gemellata consorella rappresentata dal Presidente GiraudMaurice. È stata
un’occasione di confronto sulle considerevoli diversità operative che
sussistono tra i nostri Paesi nonostante la breve distanza che ci separa.
Cerimonia di consegna del defibrillatore
con i rappresentanti comunali Arturo
Lionetti e Piera Marchello, il Presidente
AVIS Fabrizio Bortolotti e il gestore
della piscina Aldo Sartori.
● Martedì 27 dicembre,
presso la piscina comunale, alla presenza dei rappresentanti comunali Arturo
Lionetti e Piera Marchello, del Presidente AVIS Fabrizio Bortolotti e del
gestore della piscina Aldo Sartori, si è svolta la cerimonia di consegna
ufficiale di un nuovo defibrillatore donato dalla Sezione AVIS Comunale di Bardonecchia.
La Sezione ha potuto giungere a tale risultato grazie alla generosità dei
donatori che, con il loro semplice ed importantissimo gesto, ne hanno
consentito l’acquisto. Il Direttivo ha ritenuto doveroso gratificare la
comunità a cui appartengono i nostri numerosi donatori dando al Comune di
Bardonecchia, che ci supporta costantemente, uno strumento ormai ritenuto
indispensabile per la salvaguardia della vita umana. Vuole essere allo stesso
tempo un segnale concreto alla comunità sull’importanza del dono del sangue.con i rappresentanti comunali Arturo
Lionetti e Piera Marchello, il Presidente
AVIS Fabrizio Bortolotti e il gestore
della piscina Aldo Sartori.
● Il 28 dicembre 2015 è
stato pubblicato sulla G.U. il decreto delMinistro della Salute inerente le
disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli
emocomponenti. Una delle novità del decreto legge è inerente alle donazioni di
sangue, e specifica che tutti i donatori che non donano da oltre 24 mesi, prima
di poter effettuare una nuova donazione, dovranno essere sottoposti ad un
prelievo di soli esami per controllare l’idoneità. Si invitano pertanto tutti i
donatori, che non donano da un po’ di tempo, a controllare bene la data
dell’ultima donazione, per evitare di presentarsi in un giorno in cui
necessitino di giustifica che, per i soli esami, può essere solo parziale.
● Il 31 dicembre scade il
mandato quadriennale dell’attuale Consiglio Direttivo, in occasione dei
prelievi di gennaio 2017 saranno indette le votazioni del nuovo Consiglio
Direttivo.
● In quest’ultimo
quadriennio in sede sono state apportate importanti modifiche che ci hanno
favorito rendendo più dinamica la gestione dell’associazione. È stato
informatizzato l’archivio dei donatori completandolo con il numero di cellulare
e gli indirizzi di posta elettronica, salvo rare eccezioni, che si contano sul
palmo di una mano e sono destinate ad esaurirsi nel breve. Questo nuovo sistema
di comunicazione ci permette di raggiungere in tempo “reale” il donatore per
informarlo sia sulle convocazioni che sulle notizie che lo riguardano con
notevoli risparmi in termini di francobolli, buste, carta, fotocopiatrice,
toner e manutenzione fotocopiatrice, considerando che questa Sezione ha circa
230 soci attivi.
Nel 2015 l’avvento di AVIS net ci ha consentito di convocare volta per volta solamente i donatori idonei al prelievo. Tale procedura ci permette una convocazione mirata al donatore che realmente può effettuare il prelievo evitando ad altri di attendere invano il proprio turno per poi apprendere di non poter effettuare la donazione.
Altro ausilio che ci
perviene dall’informatica è la possibilità di consultare con il proprio pc gli
esami clinici susseguenti la donazione. La medesima consultazione è prevista
anche per i donatori in possesso di smartphone che possono consultare
direttamente gli esami sul proprio cellulare scaricando l’app. AVISNet
(Caleidoscopio).
Fabrizio
Bortolotti
Ass. Nazionale
CARABINIERI - SEZ. “ALTA VALSUSA”
CELEBRAZIONE DEL 20º
DI FONDAZIONE
Il 2016 per la Sezione ha rappresentato il raggiungimento di un importante traguardo. Si è trattato, infatti, del ventesimo di fondazione. Era il 26 luglio 1996, giorno dell’inaugurazione della Sezione. Il rito religioso, celebrato nella chiesa parrocchiale di Bardonecchia, era stato officiato dall’allora Vescovo della Diocesi di SusaMons. Bernardetto, il quale aveva benedetto il Tricolore che era stato offerto dall’allora presidente C.re aus. Riccardo Orusa. La festa era poi proseguita, con l’intervento della fanfara del Comando Divisione Carabinieri di Milano
che, in corteo, aveva
accompagnato gli intervenuti fino alla sede della Sezione che, allora, aveva
trovato ospitalità in uno dei locali dell’attuale Villaggio Olimpico in Viale
della Vittoria. Il successivo rinfresco presso la Base Logistica in Viale
Bramafam aveva concluso la giornata di festa.
Da quel 26 luglio ha dunque avuto inizio l’attività della Sezione che estende la sua giurisdizione sugli otto Comuni dell’Alta Valle. Il primo intervento è stato quello di contattare tutti coloro che avevano prestato servizio nell’Arma e che non erano ancora iscritti all’Associazione. Dai più anziani, che avevano servito la Patria nella Benemerita nel secondo conflitto mondiale, ai più giovani che avevano limitato la loro appartenenza al periodo del servizio militare obbligatorio di un anno, ossia i carabinieri ausiliari. Ai 48 soci effettivi che già erano iscritti alla Sezione di Susa e transitati nella nostra, se ne sono aggiunti altri, sia effettivi che simpatizzanti, fino a raggiungere la quota di 120. Il Direttivo della Sezione, che era stato eletto qualche mese prima, ha quindi iniziato la sua attività a pieno ritmo. Come non ricordare i viaggi organizzati per partecipare ai Raduni Nazionali. Da quello di Rimini nel 1997, a quello di Padova nel 1998 e via di seguito ad Assisi nel 2000, con visite a Perugia, Gubbio e Spello; a Trieste nel 2002, con visite a Soave di Verona, Aquileia, Grado, Castello di Miramare, Redipuglia e alle Grotte di Postumia, in Slovenia e, al ritorno, alle Terme di Sirmione; a Pescara nel 2003 con visite a Faenza, al Museo delle ceramiche, alla bella cittadina diAtri e a Rimini al noto villaggio di “Italia in miniatura”; a Senigallia nel 2004 con visite alla Grotte di Frasassi, ad Urbino, Corinaldo, luogo di nascita di Santa Maria Goretti e, al ritorno, a Quattro Castella, nelle Terre di Canossa celebri anche per la produzione del Parmigiano Reggiano; a Trento nel 2005 con visite a Rovereto, al “Museo della Guerra”, a Bolzano, Merano, Bressanone e dintorni e al ritorno a Desenzano del Garda; a Bologna nel 2007 con visite a Ferrara, Salsomaggiore e a Busseto, luogo di nascita del grande Giuseppe Verdi; a Torino nel 2011 in occasione del 150º dell’Unità d’Italia.
Da quel 26 luglio ha dunque avuto inizio l’attività della Sezione che estende la sua giurisdizione sugli otto Comuni dell’Alta Valle. Il primo intervento è stato quello di contattare tutti coloro che avevano prestato servizio nell’Arma e che non erano ancora iscritti all’Associazione. Dai più anziani, che avevano servito la Patria nella Benemerita nel secondo conflitto mondiale, ai più giovani che avevano limitato la loro appartenenza al periodo del servizio militare obbligatorio di un anno, ossia i carabinieri ausiliari. Ai 48 soci effettivi che già erano iscritti alla Sezione di Susa e transitati nella nostra, se ne sono aggiunti altri, sia effettivi che simpatizzanti, fino a raggiungere la quota di 120. Il Direttivo della Sezione, che era stato eletto qualche mese prima, ha quindi iniziato la sua attività a pieno ritmo. Come non ricordare i viaggi organizzati per partecipare ai Raduni Nazionali. Da quello di Rimini nel 1997, a quello di Padova nel 1998 e via di seguito ad Assisi nel 2000, con visite a Perugia, Gubbio e Spello; a Trieste nel 2002, con visite a Soave di Verona, Aquileia, Grado, Castello di Miramare, Redipuglia e alle Grotte di Postumia, in Slovenia e, al ritorno, alle Terme di Sirmione; a Pescara nel 2003 con visite a Faenza, al Museo delle ceramiche, alla bella cittadina diAtri e a Rimini al noto villaggio di “Italia in miniatura”; a Senigallia nel 2004 con visite alla Grotte di Frasassi, ad Urbino, Corinaldo, luogo di nascita di Santa Maria Goretti e, al ritorno, a Quattro Castella, nelle Terre di Canossa celebri anche per la produzione del Parmigiano Reggiano; a Trento nel 2005 con visite a Rovereto, al “Museo della Guerra”, a Bolzano, Merano, Bressanone e dintorni e al ritorno a Desenzano del Garda; a Bologna nel 2007 con visite a Ferrara, Salsomaggiore e a Busseto, luogo di nascita del grande Giuseppe Verdi; a Torino nel 2011 in occasione del 150º dell’Unità d’Italia.
Le annuali “gite sociali”
che hanno fatto conoscere luoghi del nostro “vecchio” Piemonte, da sempre
celebrati per le loro specialità enogastronomiche, quali Alba, Montiglio
Monferrato, Asti, Barolo, Murisengo e più volte a Moncalvo. Una sola volta la
gita è “uscita” dal Piemonte per andare a visitare le Grotte di Toirano in
Liguria.
Da ricordare anche il
“Concorso letterario” fra gli studenti di quinta elementare delle scuole di
Bardonecchia e Oulx. Concorso che prevedeva, da parte degli studenti, lo
svolgimento di un tema in classe riguardante l’Arma dei Carabinieri. Ad
aggiudicarsi il primo premio, nei quattro anni in cui si è svolto il concorso,
sono stati i ragazzi della scuola di Oulx con quelli di Bardonecchia ad
aggiudicarsi le piazze d’onore.
Il 20esimo è stato
festeggiato domenica 12 giugno con rito religioso celebrato da S.E. il Vescovo di
Susa Mons. Alfonso Badini Confalonieri, alla presenza di numerose autorità
civili e militari nonché di numerosi soci e loro familiari. Durante il pranzo
sociale, servito presso l’Hotel Sommeiller, il Presidente in carica S.Ten.
Silvio Medail ha consegnato ai soci che avevano raggiunto il ventesimo anno di
iscrizione all’Associazione una targa ricordo.
Sono trascorsi 20 anni e
numerosi soci, alcuni dei quali erano sempre disponibili a partecipare alle
iniziative della Sezione, non sono più con noi. Li ricordiamo sempre con
immutato affetto e con grande rispetto per quanto da loro fatto sia durante il
servizio svolto nell’Arma, sia nel corso degli anni di appartenenza alla nostra
Associazione.
(foto: coll. S. Medail)
S.M.
L’annuale ritrovo, tenuto
il giorno 29 aprile, festa di S. Caterina da Siena patrona d’Italia, ha visto
in apertura di giornata la celebrazione della S.Messa per i colleghi defunti,
alla cui memoria sono state proclamate anche le preghiere del Poliziotto, del
Carabiniere e del Finanziere. Al termine della celebrazione il gruppo si è
trasferito al Cimitero per la deposizione dei fiori e un momento di raccoglimento.
Il pranzo è stato servito al ristorante “Il Laghetto”, in una atmosfera di
amicizia e con il proposito di ritrovarsi il prossimo anno.
Questo 19º Rendez-vous è
stato caratterizzato, oltre che dalla presenza di appartenenti alla Polizia di
Stato e ai Carabinieri, anche dalla partecipazione di rappresentanti della
Guardia di Finanza, simboleggiando una sorta di gemellaggio tra le Forze
dell’Ordine di Bardonecchia.
Erano presenti diversi
colleghi in servizio e in pensione della Valle di Susa ed altri provenienti da
località anche lontane da Bardonecchia: i Sost. Commissari Luigi Fulvi e
Alberto D’Aloisio dall’Aquila, il Commissario della Polizia FranceseAlain Silvy
daAix-en-Provence, il Sov.te di P.S. Renzo Dalla Costa da Padova e l’Appuntato
dei Carabinieri Carlo de Palma da Masera (VB), ai quali vanno i più sentiti
ringraziamenti.
In occasione del raduno
si sono raccolti dei fondi da destinare alla ristrutturazione della Cappella
del Tabor.
Enzo Burigo
A.N.F.I. - Ass.
Nazionale FINANZA ITALIANA
In una splendida
giornata, nella cornice della “Perla delle Alpi”, mercoledì 29 giugno alle ore
10,30 hanno avuto inizio le operazioni per l’inaugurazione della sede del
Nucleo A.N.F.I. di Bardonecchia. Insieme ad alcune decine di associati, loro
familiari e simpatizzanti nonché di una nutrita rappresentanza di militari
appartenenti alla locale Tenenza e Soccorso Alpino, erano presenti il
Presidente della SezioneANFI di Torino,Magg. Guido Calderaro, unitamente ad una
cospicua delegazione del Consiglio direttivo, il Comandante Provinciale Gen. B.
Gioacchino Angeloni, il Comandante del Gruppo Torino Col. Giuseppe Coppola, il
Comandante della locale Tenenza, Lgt. Emanuele Scarcella, il Sindaco Francesco
Avato e i rappresentanti delle locali Associazioni d’Arma. Concluse le
preliminari formalità, consistenti perlopiù nelle reciproche presentazioni e
familiarizzazione dei partecipanti, è seguito un “Consiglio di Sezione” svolto
nell’ufficio del Comandante, messo all’uopo a disposizione. Di seguito il
Presidente Calderaro ha proceduto a consegnare le tessere associative ai soci
presenti.
Alle ore 11,00, in un
clima formale, ha avuto inizio la cerimonia di inaugurazione culminata nella
consegna della bandiera A.N.F.I. al Fiduciario S.Ten. Fabrizio Bortolotti. Nel
corso della cerimonia il Presidente Calderaro è intervenuto sul significato e
sull’importanza della presenza dell’Associazione in Alta Valle di Susa
ritenendola altamente utile, anche per il personale in servizio, per il
perseguimento delle finalità indicate nell’art. 2 dello Statuto (promuovere e
cementare l’unione di tutti i militari in servizio ed in congedo della Guardia
di Finanza). L’esigenza della costituzione deriva dalla distanza del territorio
dell’alta Val di Susa rispetto alla Sede della Sezione di Torino (oltre 90 km.)
e dalla constatazione del maturato desiderio da parte di numerosi ex
appartenenti alla Guardia di Finanza di ritrovarsi insieme e riconoscersi in
un’identità rappresentativa di quello che nel tempo ha costituito gli ideali
giovanili e la comune famiglia.
I nuovi soci che costituiscono il Nucleo sono
33; un numero che si incrementa a 39 con quelli già associati. Si tratta di un
numero elevato, che avrebbe potuto dare origine ad una Sezione autonoma,
tuttavia, considerati l’impegno e gli oneri derivanti dalla gestione di una
Sezione, per scelta condivisa si è ritenuto più opportuno dare vita a una
struttura più flessibile e meno onerosa.
L’istituzione del Nucleo ha consentito il
recupero di un consistente numero di soci che diversamente (proprio in
considerazione della distanza da Torino) non si sarebbero avvicinati all’A.N.F.I.,
e il S.Ten. Fabrizio Bortolotti è stato nominato fiduciario del Nucleo. Tra i
nuovi 88 associati si annoverano nomi che negli anni hanno
dato lustro alla Guardia di Finanza e alla Nazione evidenziandosi e
primeggiando negli sport invernali. Successivamente il Comandante Provinciale nel
suo intervento ha sottolineato l’importanza delle finalità di cui all’art. 2 dello
Statuto ribadendo l’unione di tutti i militari in servizio ed in congedo che
devono mantenere vivi, nel culto della memoria, le gloriose tradizioni del
Corpo e dell’A.N.F.I., il sentimento patrio, lo spirito di corpo, lo spirito militare
ed il senso dell’onore, e questo sentimento lo si conserva con la continuità
del rapporto con i finanzieri in servizio. L’intervento di chiusura del Sindaco
di Bardonecchia Francesco Avato è stato di condivisione e supporto alle
associazioni di volontariato e alle iniziative che verranno intraprese dal
Nucleo a favore della comunità.
Momenti suggestivi della cerimonia di
Momenti suggestivi della cerimonia di
inaugurazione del Nucleo ANFI di Bardonecchia.
La giornata si è conclusa
presso il ristorante La Pigna nella vicina Melezet, dove oltre 50 tra associati
e militari hanno partecipato, in un clima familiare, ad una piacevole e gustosa
grigliata. Da sottolineare la presenza del Consigliere Nazionale Cap.
TitoMarini che si e fatto portatore dei saluti e auguri della Presidenza
Nazionale ribadendo l’attenzione della stessa acché siano intraprese tutte le
attività atte a favorire il perseguimento degli obiettivi di cui all’art. 2
dello Statuto.
● Il 30 novembre in
località Melezet, presso il ristorante Waikiki, in un clima festoso si è tenuto
il pranzo di fine anno al quale hanno preso parte il Com.te della Tenenza di
Bardonecchia Lgt. Emanuele Scarcella e una trentina di commensali tra soci,
familiari, simpatizzanti e militari in servizio provenienti da altri reparti.
La manifestazione è stata caratterizzata dalla simpatica animazione effettuata
dal socio Pietro Amato che ha coinvolto i presenti, tra i quali i grandi dello
sci azzurro i soci Piero Gros, Alessandro Casse e Silvano Roude.
● A ridosso delle
festività, nella mattina di martedì 29 novembre è stata officiata, nei locali della
Compagnia di Susa, una Celebrazione Eucaristica in preparazione del Santo
Natale a beneficio della locale Compagnia, della Tenenza e del SoccorsoAlpino
di Bardonecchia nonché dei nucleiANFI di Susa e di Bardonecchia. La funzione,
che ha rappresentato un forte momento di fede per tutto il personale in
servizio ed in congedo, è stata presieduta da don Giovanni Guido Lavecchia già
Cappellano Militare Capo della Guardia di Finanza di Torino. Don Pierluigi Plata,
l’attuale cappellano militare, è infatti in missione nelle terre del Libano. ●
Il 19 dicembre, alle ore 18, ilVescovo di Susa,Mons.Alfonso Badini
Confalonieri, ha officiato in Cattedrale la Santa Messa per celebrare il
precetto natalizio in favore dei militari della Guardia di Finanza. Alla
cerimonia hanno presenziato il Comandante provinciale Gen. B. Gioacchino Angeloni,
il Comandante del Gruppo Torino Col. Giuseppe Coppola unitamente ai comandanti della
Compagnia di Susa, della Tenenza di Bardonecchia e del Soccorso Alpino di Bardonecchia
con una nutrita presenza di militari e familiari dei richiamati reparti.Alla
cerimonia erano altresì presenti gli appartenenti ai Nuclei ANFI di Susa e di
Bardonecchia con le loro famiglie. Sua Eccellenza successivamente ha benedetto
i locali della caserma Clemente Henry, sede della Compagnia della Guardia di
Finanza di Susa. La cerimonia si è conclusa con un piccolo rinfresco per lo
scambio degli auguri tra i suddetti presenti e loro familiari.
Fabrizio
Bortolotti
● Venerdì 8 luglio 2016
il dottor Paolo Massara assume nuovamente l’incarico di Presidente dopo le
dimissioni di Francesco Avato dovute alla sua incompatibilità con il ruolo di Sindaco.
Contemporaneamente, dopo decenni di importante collaborazione, il geometra
Ernesto Grisa rinuncia al compito di tesoriere, l’incarico passa ad Alessandro
De Luca.
● Mercoledì 3 agosto 2016
grande successo e partecipazione alla Marcia Alpina 2016 direzione
Modane-Bardonecchia. Più di 280 marciatori hanno attraversato il Colle della
Rhô e sono stati ristorati dal Gruppo Alpini di Bardonecchia nel prato della
parrocchia.
● Sabato 13 agosto 2016 - Sant’Ippolito. Com’è
tradizione, anche quest’anno gli amici del Jumelage di Modane e Fourneaux hanno
presenziato numerosi alle celebrazioni per il nostro Santo Patrono.
● Il blog del Gemellaggio è www.bardonecchiamodanefourneaux.blogspot.com
UNITRE ALTA VALSUSA
Puntualmente, il 22
ottobre 2016, il Presidente dott. Massara ha inaugurato l’Anno Accademico e
presentato Calendario e Programma 2016-2017 nell’Aula Consiliare di Oulx:
Ambiente, Astronomia, Fisica, Filosofia, Geologia, Letteratura, Lingue
straniere,Medicina,Musica e Storia, per citare alcuni degli incontri
istituzionali. A questi si aggiungono simpatici laboratori e molti “Vari”
titoli dei più diversi argomenti: il giorno 17 gennaio 2017 la Polizia di Stato
terrà una “lezione”, aperta a tutti, sulle “Truffe ad anziani”. Infine, molti
soci apprezzano le numerose gite ben organizzate: città, musei e altro.
Cinemainsieme:
quest’anno, con la collaborazione del Cinema Sabrina, è stato stilato anche un
programma di proiezioni a prezzo convenuto. Sono 9 martedì alle ore 21,15
(vedere blog e Calendario).
Il Programma è
disponibile presso l’Ufficio del Turismo di Bardonecchia, in Biblioteca e nell’Edicola
Brunelli. Inoltre, informazioni e programma sono facilmente accessibili sul
blog: www.uni3altavallesusa.blogspot.com
ENRICO BOGGIO LERA,
FIGLIO DI BARDONECCHIA
Al momento era passato inosservato. Oggi
possiamo rimediare ricordandolo, sia pure in ritardo, con una breve nota.
Grazie al Liceo Scientifico che a Catania porta il suo nome, Enrico Boggio Lera
esce dall’oblio in cui, quantomeno a Bardonecchia, era finito.
Nato a Bardonecchia il 6 marzo 1862 – il padre
ingegnere si era trasferito da Biella perché impegnato nella costruzione del
cantiere del Traforo ferroviario del Frejus per conto delle ferrovie del Regno
sardo-piemontese –, terminati gli studi liceali si iscrive alla Scuola
Superiore Normale di Pisa, dove si laurea nel 1885 in matematica-fisica.
Insegnante prima a Sassari, nel 1893 passa a Catania, dove si dedica allo
studio di apparecchiature per la previsione dei temporali a distanza ed al
campo della radiotelegrafia senza fili (prima ancora di Marconi).
LA TARGHETTA POSTALE TURISTICA.
UN PRIMATO BARDONECCHIESE
Nel decennio ’70 del secolo trascorso, il rifiorire del collezionismo marcofilo – dopo i burocratici e assurdi divieti ministeriali degli anni ’60 – aveva trovato l’Amministrazione postale sprovvista di un corpus normativo che regolasse la materia. Nel 1979 la pubblicazione di un libretto dalla copertina gialla, meglio conosciuto dagli appassionati come il “regolamento marcofilo”, metteva nero su bianco le “Norme per l’attivazione degli uffici postali distaccati e le targhette postali”. Forme, dimensioni, richiedenti, modalità operative, ecc., tutto lo scibile della marcofilia era minuziosamente descritto, anche la concessione delle targhette postali di propaganda turistica, sulla falsariga di quanto avveniva da tempo in Francia e Svizzera e – ma non se ne fece poi nulla – i bolli manuali turistici da assegnare alle località turistiche che ne avessero fatto richiesta. Per i Comuni e gli Enti preposti al turismo era un servizio concesso ovviamente a titolo gratuito.
Nel decennio ’70 del secolo trascorso, il rifiorire del collezionismo marcofilo – dopo i burocratici e assurdi divieti ministeriali degli anni ’60 – aveva trovato l’Amministrazione postale sprovvista di un corpus normativo che regolasse la materia. Nel 1979 la pubblicazione di un libretto dalla copertina gialla, meglio conosciuto dagli appassionati come il “regolamento marcofilo”, metteva nero su bianco le “Norme per l’attivazione degli uffici postali distaccati e le targhette postali”. Forme, dimensioni, richiedenti, modalità operative, ecc., tutto lo scibile della marcofilia era minuziosamente descritto, anche la concessione delle targhette postali di propaganda turistica, sulla falsariga di quanto avveniva da tempo in Francia e Svizzera e – ma non se ne fece poi nulla – i bolli manuali turistici da assegnare alle località turistiche che ne avessero fatto richiesta. Per i Comuni e gli Enti preposti al turismo era un servizio concesso ovviamente a titolo gratuito.
Il Comune di
Bardonecchia, sulla scia del successo delle manifestazioni indette nel 1980 per
l’apertura del Tunnel autostradale del Frejus, non si tirò indietro,
presentando la propria candidatura. Si diede incarico di preparare un bozzetto,
lasciando massima libertà di ispirazione, a Gianni Bersezio, allora capo dei
Maestri di sci bardonecchiesi, ma anche valente illustratore e grafico. La sua
proposta, a parte il lettering, fu accolta in toto e con una cerimonia nella
sala consiliare del Municipio alla presenza del dott. Alessandro Gibello,
Sindaco di Bardonecchia, dell’ing. Giordana, presidente dell’Azienda di
Soggiorno e Turismo, e di altri rappresentanti locali; l’11 agosto 1981
l’ufficio postale di via Medail iniziava a timbrare meccanicamente le prime
corrispondenze in arrivo e partenza. Sedici sono le località turistiche cui
l’Amministrazione postale assegna una targhetta, ma per un periodo limitato di
soli tre mesi (agosto/ottobre); infatti, una successiva circolare riservata interna
all’Amministrazione vieta (sic) le targhette turistiche. Qualcuno evidentemente
ci aveva ripensato.
Il secondo anno d’uso
(1982) si apre male: infatti le richieste pare non giungano e solo dall’1-10-1982
viene rimessa in uso la targhetta di Bardonecchia – questa volta – senza
scadenza, grazie a pressioni esercitate in alto loco alla Direzione Generale
P.T. Per quel che riguarda i timbri manuali turistici, la montagna partorisce
il classico ...topolino: solo Pergola si vede assegnare un timbro manuale
turistico. In seguito però ad un’interrogazione parlamentare (addirittura!) di non
ben chiara motivazione anche gli Uffici di Pergola e Bardonecchia, dal 6-4-1996
devono rinunciare rispettivamente al manuale ed alla targhetta.
Mario Artusio all’onore della
cinquantunesima edizione della “Stella Alpina”, oramai una classica nel vasto
panorama del motociclismo italiano e internazionale. Gli organizzatori hanno voluto
rendere omaggio al suo fondatore, per molti decenni instancabile organizzatore,
recentemente scomparso, dedicandogli il “1º Memorial Mario Artusio”. La
cartolina ricordo lo ha voluto immortalare, giovane con la sua immancabile sBMWe
sullo sfondo le nevi del ghiacciaio del Sommeiller. Poste italiane dal canto
suo ha voluto essere presente con l’attivazione di un servizio temporaneo aperto
nella piazza di fronte alla Stazione ferroviaria e l’impiego di un annullo
speciale che ha fatto la gioia dei tanti appassionati sportivi.
SANT’IPPOLITO 2016
Preludio a Sant’Ippolito
2016, dal 10 al 12 agosto (con un prolungamento fino al 18) la Biblioteca comunale,
viale Bramafam 17, ha ospitato una piccola rassegna filatelica, “Viaggi di San
Giovanni Paolo II”, curata dal collezionista Roberto Gottardi di Arcore (MI), e
oggetto di grande curiosità da parte dei numerosi frequentatori della
struttura. Il tema religioso presentato non era casuale: esso voleva ricordare
i trascorsi venticinque anni dalla visita del Santo Pontefice nella Valle di
Susa.
Occorre ringraziare tutto
lo staff della Biblioteca, guidato da Roberta Ruosi, per il supporto e la
collaborazione prestate. Grazie al sostegno della Pro Loco, il 13 agosto, festa
patronale, Poste italiane ha allestito, sotto un gazebo in piazza mons. Bellando,
un servizio postale temporaneo dotato di annullo speciale illustrato con una
bella immagine del Pontefice Santo. Il bozzetto postale è stato preventivamente
sottoposto per il “placet” alle Poste
Vaticane a Roma,
benestare necessario per poter diffondere a mezzo posta ogni immagine dei Pontefici.
Una cartolina celebrativa, stampata per l’occasione, ha permesso ai sempre
numerosi appassionati, villeggianti e non, di portare con sé un ricordo della
Festività di Sant’Ippolito 2016.
Massimo Mancini