Il pellegrinaggio è dedicato a San Luigi Gonzaga, figlio del Marchese Ferrante Gonzaga fratello del Duca di Mantova. Il nostro Parroco ci aveva già anticipato che, per mancanza di tempo, non avremmo potuto visitare Castiglione delle Stiviere, paese natale di San Luigi. Durante il viaggio, però, don Franco ci ha letto una dettagliata biografia del Santo che ci ha commossi ed indotti a meditare.
La chiesa di “Don Camillo”. (foto: L. Tancini) |
Giunti a Mantova dopo le 11, la nostra guida ci ha accompagnati subito a visitare un magnifico, artistico, gioiello: la grande chiesa dedicata a Sant’Andrea, progettata dal celebre L. Battista Alberti da Rimini, chiamato dal Principe Ludovico II Gonzaga. Scopriamo con stupore che in questa magnifica chiesa, da secoli, sono conservate le preziose reliquie del sangue misto ad acqua e terra di Gesù, raccolte ai piedi della croce dal soldato romano Longino, convertitosi subito dopo aver scagliato la sua lancia nel costato di Cristo. Ci spiega la guida che questa chiesa è stata dedicata a Sant’Andrea, perché è stato proprio questo santo che, in diverse apparizioni, rivelò il luogo in cui era stata sotterrata la sacra reliquia, per proteggerla dalle varie vicissitudini di quei tempi burrascosi. All’esterno ammiriamo il bellissimo Arco Trionfale Romano; la chiesa è stata ampliata a più riprese nel corso di vari secoli.
Il Crocifisso dei “film” “Peppone”. –custodito nella chiesa di Brescello– che “parlava” a Don Camillo. (foto: L. Tancini) |
Più avanti, stando sulla “piazza delle Erbe”, ascoltiamo altre interessanti notizie relative ad alcuni edifici che man mano ci vengono indicati. Li accanto vediamo una chiesa strana, particolare, e antichissima, romanica, a pianta circolare e in mattoni rossi. Entriamo e preghiamo.
Qui finisce la nostra visita guidata, ora spazio alle foto di gruppo, poi pausa gastronomica alla “Masseria”, dove un buon pranzetto ci riunisce in una calda convivialità.
Rispettando gli orari stabiliti, la nostra gita prosegue per raggiungere la seconda tappa programmata: Brescello, la cittadina ormai famosa per i cinque film di “Don Camillo” e “Peppone”, che lì sono stati girati, a partire dal lontano 1951.
Il nostro Parroco ha celebrato la Santa Messa nella chiesa in cui viene conservato il crocefisso che “Don Camillo” portava in processione e con il quale dialogava, ricevendo dal Cristo ammonimenti e consigli, nelle tante occasioni di scontro con il rivale.
Tutta Brescello, ormai, vive legata a questi due personaggi, per i quali ha anche allestito due musei che naturalmente abbiamo visitato con grande interesse, assieme ad altri angoli famosi sempre accompagnati ed eruditi dalla nostra guida turistica.
Il lungo viaggio di ritorno è stato dapprima allietato dalla visione di un film di Don Camillo e dopo è seguita una parte spirituale con la devota recita del Rosario, del Vespro e di alcuni canti sacri.
Alla 24,15 ci accoglie infine la fredda notte bardonecchiese: grazie don Franco!
Ed arrivederci ai nostri compagni di viaggio!
Noemi Pavese Grisa