I coniugi Allemand si erano sposati a Millaures nella Parrocchia
di Sant’Andrea Apostolo il 13 maggio 1884: Giò Battista Firmino, nato nel 1854,
aveva 30 anni e la giovane moglie Francesca Silvia Vallory, nata nel 1863, ne
aveva 20. Dal loro matrimonio nacquero sette figli: oltre ai quattro maschi
Desiderato, Alfredo, Alessandro ed Ernesto erano nate due bambine, Maria
Cecilia il 6 aprile 1885 ed infine la più piccola, Elena Maria nata l’8 luglio
1899. Un altro bambino era nato il 19 agosto 1889 ma non sopravvisse: dopo solo
un mese morì.
Da destra: Firmino e Francesca Allemand che tengono per mano la
piccola Elena.
(Archivio Daniela Garibaldo)
Questa è l’immagine di Ernesto, un ragazzo di vent’anni, forse disintegrato da una bomba nella terribile battaglia del Monfenera, il 17 novembre 1917. Ernesto, nato il 18 gennaio 1897, era partito per la guerra con il Battaglione Exilles del 3º Reggimento Alpini il 24 settembre 1916. Nel suo foglio matricolare non ci sono altre annotazioni fino alla data della sua morte, ed è possibile che Ernesto abbia cambiato battaglione dato che l’Exilles non era sul Monfenera nel novembre del ’17.
Dopo la ritirata di Caporetto il fronte si era spostato dal Piave
al Monte Grappa e gli austro-tedeschi dovevano sfondare sul Grappa se volevano
avere la via aperta sulla pianura.
Erano motivati dai recenti successi e spinti allo sforzo estremo
dalla necessità di tentare una vittoria definitiva prima che l’esercito
italiano potesse riorganizzarsi. Tra il 15 e il 19 novembre 1917 iniziarono ad
attaccare il monte Tomba e Monfenera. I loro furiosi attacchi vennero sanguinosamente
respinti. La neve, caduta abbondante, era diventata nera per le esplosioni
delle bombe e in quei giorni si parlò della “neve nera del Monfenera”. Il 19,
il giorno in cui morì Ernesto, gli alpini del Val Pellice e del Val Varaita,
con il concorso di tre compagnie di mitraglieri e degli arditi “fiamme verdi”
avevano combattuto con eroismo per fermare l’avanzata nemica: ci furono
centinaia di morti, intere compagnie erano state annientate dal fuoco nemico.
Furono loro i protagonisti della Battaglia dell’Arresto, tanti giovani eroi
ignoti che morirono senza clamore nel compimento del loro dovere.
Anche Alessandro Allemand – il fratello nato l’8 settembre 1893
– era nel Battaglione Exilles del 3º Reggimento Alpini ed era partito due mesi
prima di Ernesto, il 20 luglio 1916. Secondo la testimonianza di Maria Bellet i
due fratelli furono inizialmente insieme e poi le loro strade si divisero
tragicamente.
Alessandro Allemand in una foto di studio scattata a Parigi. |
Alessandro parlava poco della guerra e la figlia Maria ricorda
solo il freddo e la fame patita dal padre nella prigionia in Germania*. Rientrò
in Italia dopo quasi un anno, il 9 novembre del 1918. Quando tornò a
Bardonecchia era talmente sporco e lacero che prima di presentarsi in famiglia
passò dalla sorella Cecilia per togliersi i pidocchi e rivestirsi. Lo attendeva
la triste notizia della morte del padre che si aggiungeva al dolore per la
scomparsa del fratello minore.
La presenza del fratello maggiore a Parigi fu occasione di
viaggio per gli Allemand. Alessandro andò nella capitale francese in viaggio di
nozze nel 1924: lo vediamo in una bella fotografia con la moglie Vittorina Guiffrey.
Alfredo invece tornava a Millaures nelle vacanze e nella
Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo si sposò con la sua fidanzata parigina, Berthe
Vergand, l’8 ottobre 1923. Fecero il viaggio di nozze a Venezia con la sorella minore
Elena e Federico Allemand che si erano sposati pochi giorni prima, il 29
settembre 1923. Alfredo morì giovane, nel 1936, di tubercolosi: lasciò la
moglie e due figli maschi che non ebbero più contatti con la famiglia italiana.
1979: Alessandro con la sorella Elena
davanti alla casa di Millaures.
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note ____
8 Nel
foglio matricolare di Alessandro Allemand è riportata la cattura «nel fatto
d’armi del M. Priore» il 4 dicembre 1917. Si tratta evidentemente di una
trascrizione errata di M. Fiore (il M. Priore non esiste) dove il 4 dicembre
1917 fu catturato quasi al completo il Battaglione Val Dora. Alessandro nel
1916 faceva parte dell’Exilles e non essendoci altre annotazioni sul suo foglio
matricolare è presumibile che sia stato spostato di battaglione.
*
Sulle condizioni di vita nei campi di prigionia, v. pag. 58.
– FONTI:
Testimonianza
di Maria Allemand Bellet. • Archivio di Stato di Torino, fogli matricolari di
Alessandro,
Alfredo
ed Ernesto Allemand. • Archivio Diocesano di Susa, atto di matrimonio di
Firmino e Francesca Allemand, atti di battesimo dei sette figli, atti di
matrimonio di Alessandro e Vittorina Allemand e di Alfredo e Berthe Allemand.
Comune
di Bardonecchia, atti di nascita di Alfredo e Desiderato Allemand.
• Documentazione fotografica
di Maria Allemand Bellet.