05/10/17

Profezie perpetue, molto curiose e molto certe (2016)

Profezie perpetue, molto curiose e molto certe

In un’epoca in cui parecchio si fonda su previsioni per il futuro attraverso internet, reperibili con un semplice clic, trovare tra i vecchi libri di casa un piccolo libretto impolverato dedicato a previsioni su agricoltura, re, principi e cereali, è come fare un viaggio tra passato e futuro.
Siamo ormai abituati, per ogni cosa, a rivolgerci e a credere a quanto troviamo in rete; qualsiasi cosa appaia all’interno di quello schermo luminoso, collegato con il resto del mondo, è considerata da gran parte di noi come pura verità.
È sufficiente avere in mano un cellulare, elemento ormai irrinunciabile, e in pochi secondi sapremo se nevicherà, ci sarà il sole, se il nuovo Presidente degli Stati Uniti ha alzato, o abbassato un muro:
in questo modo le notizie giungono a noi in tempo ancor più che reale.

La nostra necessità di controllare tutto, ci porta a perdere quella parte d’innocenza e ingenuità con cui siamo nati e molti di noi cresciuti.
Sarà veramente giusto così? Sarà poi così corretto proporre e presentare questo modello alle nuove generazioni? Nulla sarà più lasciato al caso e la sorpresa per un nuovo evento sarà sempre meno apprezzabile.
Queste domande sono ancora più spontanee se torno con il pensiero al libretto di cui vi parlavo prima, “Profezie perpetue, molto curiose e molto certe di Thomas JosephMoult”, nato a Napoli, sotto il regno di Federico II, astronomo e filosofo, le cui profezie sono state tradotte dall’italiano al francese e la cui copertina precisa: «Che avranno corso dal 1269 e che dureranno fino alla fine dei secoli ». Il libretto, appartenuto, tra gli altri, anche a mio nonno, è stato stampato a Lione nel 1818.
Le profezie di Moult, secondo alcuni tradotte e verificate 300 anni dopo da Nostradamus, si propongono in tabelle di 9 anni per pagina, con cicli di 28 anni solari, ciascuno con un nonne: Fer, Quar, Jur, Cort, Amat, Genus, Fenor, Gemini, Continuo, Bise,Aries, Genor, Est, d’Est, Cordé, Bour, Gener, Fenus, Grossus, Dicat, Vau,Aqua, Goner, Fenel, Dur, Garitier, Beus e Actor.
Per Moult «il Sole, che è al centro e in mezzo al mondo ed è un milione di volte più grande della Terra», impiega 12 mesi a fare il giro intorno ad essa, mesi che corrispondono ai 12 segni zodiacali, che iniziano con la primavera nel segno dell’Ariete, seguita dall’estate con il Cancro, dall’autunno con “Libra” (Bilancia) e dall’inverno con il Capricorno. Le sue profezie sono rivolte a chi è interessato all’abbondanza o alla mancanza di cereali e vino; sono fondate, secondo lui, sulle regole più sicure dell’astronomia e non scritte con l’obiettivo di divertire il pubblico, ma con l’intento
di «fornire l’utile e il necessario alla vita dell’uomo ». Più volte, all’interno del libro, ricorre il pensiero rivolto a Dio. Nella quinta pagina, prima delle istruzioni per l’interpretazione delle profezie, appare la frase: «Nel nome del 171 Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, chi ben inizia, finisce bene, dice il filosofo», nella pagina successiva precisa che «Tutte le cose terrene sono mutabili, dice il filosofo e Dio lo sa», e ancora «Tutto ciò che è spirito non può essere diviso e non può morire, ciò è la base e il fondamento della Grande Opera».
Sfogliando il libretto, vado a pagina 85 e trovo cosa predice Moult per il 2017, si tratta dell’anno denominato VAU, ventunesimo anno solare. Queste previsioni sono state utili anche per gli anni 1793, 1821, 1849, 1877, 1905, 1933, 1961 e 1989.
Come per gli altri anni, Moult divide le sue previsioni in Generali e Particolari.

PREVISIONI GENERALI per il 2017
Primavera fredda e nociva per i frutti della terra. Estate ventosa e molto piovosa. Autunno umido con vento instabile. Inverno difficile da superare con grandi gelate verso la fine. Tutti i cereali saranno costosi all’inizio dell’anno, che è a metà marzo. In tutto il paese gli abitanti saranno stupiti e ci sarà molta carestia. La segale sarà la più disponibile tra i cereali in alcuni paesi, che saranno di grande sostegno.
In luglio e agosto i cereali scenderanno di prezzo, tranne l’avena che resterà cara.  La vendemmia, non parliamone.

PREVISIONI PARTICOLARI per il 2017

Nascita di un grande Principe. Cambiamento di un Ministro per un grande Re. Cospirazione scoperta in un grande Stato.
Sicuramente queste previsioni saranno da interpretare e da adattare alle diverse situazioni e poi chissà se valgono solo per la zona di Napoli, dove sono state scritte, o se si possono considerare applicabili anche al resto del mondo.
Non esprimo giudizi in tal senso, non spetta a me.
Certo è che secoli fa le profezie avevano obiettivi in parte diversi rispetto ai nostri: si pensava ai cereali, alla vendemmia, al costo del grano e dell’avena, alla nascita di un Principe, o a una possibile battaglia navale. Ciononostante, le previsioni riguardanti il meteo erano comunque importanti, perché connesse all’agricoltura, praticamente unico mezzo di sostentamento del tempo. Allora, come adesso, predire, prevedere, profetizzare, erano verbi molto utilizzati, si scrivevano e si stampavano libri di ogni genere inerenti l’argomento, ora si scrivono e si pubblicano interi siti internet: la differenza non è poi così tanta! Sono dell’idea che:
Potremo fare previsioni su tutto e tutti, ma alla fine quello che conta veramente sarà chi siamo stati, quali sono la nostre origini, chi siamo adesso e chi saremo, cosa lasceremo ai nostri figli, soprattutto in termini di tradizione, cultura, ambiente, rispetto verso noi stessi e gli altri.
Potremo prevedere ogni genere di azione, il bello e il brutto tempo, ma se non siamo capaci ci spegnere nella nostra testa i rumori di fondo e “sentire” ciò che la natura ha da insegnarci, non saremo mai felici e in grado di apprezzare l’azzurro del mare, un semplice fiore di montagna, o un fiocco di neve che scende dal cielo.
Wanda Nuvolone

SORELLA NOSTRA MORTE CORPORALE
Sorella Morte in questo anno ha colpito duramente le nostre comunità parrocchiali. Il ricordo dei nostri cari che ci hanno lasciato è in altra parte del Bollettino.
Il loro corpo mortale è stato consegnato alla terra, quasi come un seme. Ogni bravo coltivatore ci insegna che dal seme gettato nascerà una nuova piantina, un nuovo frutto, perché in quel piccolo seme c’è tutto, c’è un nucleo centrale che contiene l’energia e il progetto di una nuova crescita. Anche noi siamo semi che saremo consegnati alla terra. Alla terra che già nasconde miliardi di corpi in attesa di risorgere.
Può sembrare che da questo seme non nasca un nuovo frutto ma il frutto c’è, è l’esempio di vita che ci viene da loro, il ricordo della loro vita passata accanto e noi, dei momenti lieti trascorsi insieme, il ricordo di una vita!
Nella visite al Cimitero la vista delle tombe di tanti nostri fratelli e sorelle fa nascere un pensiero di gratitudine per quanto ci hanno dato. Nel caso particolare dello sposo o della sposa che ci ha lasciato è vivo in noi il riandare ai momenti vissuti insieme in una vita trascorsa a formare di due persone una sola unità di
spirito e di intenti. A noi resta pur sempre il conforto dalla Preghiera.
Vittorio Massignan

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L’ANGOLO DELLA POESIA
COLORI
Forse la pelle di Dio ...è bianca,
no, è nera, forse è gialla...
No, è rossa.
Vieni Luce a dar chiarore
alla Luce!
Egli tutti i colori comprende,
riempie tutta la terra e
in ogni direzione si estende,
entrando in ognuno di noi
si fa riconoscere.
Non domandarti:
“Di che colore è il volto di Dio”
è semplice: è come il tuo.
L’arcobaleno racchiude tutti i colori
ed è uno solo nel moto eterno dell’Universo.


Graziella Vachet Falco