LA FESTA
DELL’ASSUNTA A BARDONECCHIA CON LA MESSA IN SANT’IPPOLITO
Scialli bianchi per la Priora di Sant’Ippolito 2020, Adelina Yves
Glarey, e per la sua Vice, Augusta Amprimo Portulano, per onorare Maria nella
festa che la celebra, a metà agosto, assunta al cielo in anima e corpo, dogma
riconosciuto come tale solo nell’Anno Santo 1950 da Papa Pio XII.
E don Franco nell’omelia, come sempre
ricca di spunti teologici ma anche storici, ha ricordato l’origine della festa. La denominazione “ferragosto”
deriva dal latino “feriae Augusti” (riposo di Augusto), in onore di Ottaviano
Augusto, primo imperatore romano, da cui prende il nome anche il mese. Era un
periodo di riposo e di festeggiamenti, istituito dall’imperatore stesso nel 18 a.C.
In tutto l’Impero si organizzavano feste e corse di cavalli, e gli animali da
tiro, esentati dai lavori nei campi, venivano adornati di fiori. Anticamente,
come festa pagana, era celebrata il 1° agosto.
La ricorrenza viene
assimilata dalla Chiesa Cattolica attorno al VII secolo, quando si inizia a
celebrare l’Assunzione di Maria, festività poi fissata il 15 agosto.
La “Dormitio
Virginis”, ovvero la conclusione della sua vita terrena, e la successiva assunzione
al cielo sono fra le più antiche feste mariane delle chiese copte e siriache che
le ricordano distintamente. Tale celebrazione viene decretata per l’Oriente nel
VII secolo dall’imperatore bizantino Maurizio. Nello stesso secolo la Festa
della Dormizione viene introdotta anche a Roma da un papa orientale, Sergio I. Deve
trascorrere un altro secolo prima che il termine “dormizione” ceda il posto a
quello più esplicito di “assunzione” ma sarà solo il dogma del 1950 a porre in
piena luce il carattere unico della santificazione personale della Vergine
Maria la cui anima limpida non è mai stata offuscata, neppure per un solo
istante, dal peccato.
Prof.ssa Patrizia Meumann Porcellana
La Cantoria di Bardonecchia
Foto: Pino Montanaro