la scorsa settimana ho voluto concludere la formulazione
delle “lettere domenicali” che hanno scandito gli oltre 2 mesi di quarantena,
nel corso dei quali siamo rimasti chiusi nelle nostre case. Avevano l’intento
primario di alimentare la fiducia e la speranza in una ripresa della normalità.
Ora siamo tutti più sereni, anche se, come precauzione, dobbiamo tutti uscire
con le mascherine, così fastidiose e che nascondono buona parte del viso.
Talvolta, così conciati, è difficile riconoscere le persone ed anche,
purtroppo, nascondono le espressioni del volto. Non riusciamo più a scorgere il
sorriso e le facce restano impassibili, marmoree, prive di espressioni. Anche
questa schiavitù prima o poi finirà e ognuno di noi tornerà ad essere sé
stesso.
Oggi è Pentecoste e
ha compimento il Tempo Pasquale di 50 giorni. Il Vangelo, tra l’altro, porta le
parole di Gesù riferite agli Apostoli la sera di Pasqua: “Pace a voi”. Mi pare
sia un bell’augurio sul quale riflettere. Come anche altrove afferma: “Vi
lascio la pace, vi do la mia pace, non come la da il mondo, io la do a voi”.
Dove “la pace” non è semplicemente “assenza di guerra”, bensì lo stato
interiore di chi vive in pace con Dio, in pace con sé stesso e in pace con gli
altri. Credo sia un obiettivo al quale tendere per vivere la vita nella sua
pienezza. Uno stato d’animo intriso di equilibrio che è frutto di una intensa
unione con Dio, ed è frutto di una fede coltivata, alimentata e posseduta.
Come già accennato in precedenza, domenica
prossima 7 giugno, alla Messa delle 11, ricorderemo i defunti deceduti nei mesi
di pandemia che non hanno potuto avere una degna sepoltura cristiana: Maurizio
FRANCESCHINI – Pietro SIMIAND – Dott. Piergiorgio BAVA – Pietro Paolo MARINO –
Giorgio MONTRUCCHIO – Margherita ORCEL in POSSATI – Roberto MENEGHELLI – Lucia
URSI vedova LIONETTI – Domenico BONANNI.
Un caro e cordiale saluto a voi tutti.
Don Franco
TONDA, parroco
Bardonecchia,
31 maggio 2020
Domenica di
Pentecoste