16/05/20

VI° domenica di Pasqua - Lettera del Parroco


Miei carissimi parrocchiani,
siamo finalmente diventati tutti più sereni, prendendo atto che l’epidemia, come ci viene quotidianamente detto dai notiziari, è entrata nella “curva discendente”.
   Da vario tempo sentiamo pure affermare che “nulla sarà più come prima”. Questo significa che, almeno per un certo periodo, per evitare che tornino i contagi, dovremo tutti assumere dei comportamenti adeguati.
   Le attività commerciali e industriali stanno gradualmente riprendendo il lavoro applicando però delle regole molto rigide, motivate dalla salvaguardia della salute.
   Anche la vita liturgica nelle nostre chiese, dopo oltre due mesi di chiusura, da lunedì 18 maggio torneranno finalmente ad accogliere i fedeli. È stato infatti recentemente firmato un Protocollo d’intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e il Governo italiano, per regolamentare l’afflusso delle persone nelle chiese. L’obiettivo è quello di non creare degli assembramenti, che potrebbero causare il ritorno del contagio e quindi dell’epidemia. Le regole principali da osservare riguardano l’uso della mascherina e il distanziamento di almeno un metro tra una persona e l’altra.
   Vorrei, in questa mia lettera domenicale che ritengo debba essere una delle ultime, in quanto, a breve, torneremo a vederci in chiesa, annunciarvi quali sono le modalità da rispettare quando verremo alla Messa.
   La nostra chiesa parrocchiale di S. Ippolito è “collaudata” per ricevere, in questo periodo di “contingentamento” il numero massimo di 200 fedeli per ogni celebrazione Eucaristica, così suddivisi:
·        Navata centrale  (zona di colore giallo) n. 86 posti;
·        Nella Cappella invernale (zona di colore verde) n. 40 posti;
·        Nella Cappella del SS. Sacramento (zona di colore blu) n. 46 posti;
·        Balconata dell’organo (zona di colore rosso) n. 30 posti.
  I fedeli entreranno unicamente dalla porta centrale, con l’obbligo di indossare le mascherine e, all’ingresso, troveranno il liquido igienizzante (gel) con il quale detergere le mani.
Verrà loro consegnato un pass di diverso colore, per distinguere le 4 zone della chiesa, cui accedere. Sopra ogni banco sarà collocato un segnaposto al quale fare riferimento. Terminati i 200 pass disponibili l’ingresso in chiesa sarà purtroppo vietato. Potranno tornare ad un’altra Messa. Nel caso dell’estate, cioè nel periodo di maggiore afflusso turistico, oltre all’aggiunta di altre Messe festive d’orario, si potranno, all’occorrenza, attivare gli altoparlanti della Piazza Monsignor Francesco Bellando antistante la chiesa. Voi tutti capite bene che dovendo così regolamentare l’ingresso in chiesa, risulterà INDISPENSABILE assumere l’abitudine di giungere alla Messa CON LARGO ANTICIPO: almeno mezz’ora prima dell’inizio delle celebrazioni.
   Oltre alla fase relativa all’ingresso , un secondo momento da rendere ordinato sarà quello della Comunione. Nessuno si sposterà dalla zona in cui ha preso posto, sarà il Sacerdote a recarsi in ogni punto per la distribuzione dell’Eucarestia ai fedeli.  Questi usciranno ordinatamente dai banchi come verrà loro indicato di volta in volta, restando in fila indiana OSSERVANDO LA DISTANZA DI UN METRO.
   Anche l’uscita dei fedeli, al termine della Messa, dovrà compiersi rispettando delle seguenti norme:
 * le persone presenti nella navata centrale, (zona di colore giallo), ad iniziare dagli ultimi banchi, usciranno utilizzando il portone centrale;
 * quelli presenti nella Cappella del SS. Sacramento (zona di colore blu), ponendosi ordinatamente in fila indiana, usciranno attraverso la porta piccola della facciata, quella che solitamente chiamiamo “la porta degli uomini”, così faranno anche coloro che proverranno dalla Balconata (zona di colore rosso);
 * infine i fedeli presenti nella Cappella invernale (zona di colore verde) usciranno ordinatamente, mantenendo la distanza, dalla porta che si affaccia su via sant’Ippolito.
È questione di prendere delle nuove abitudini, in quanto, in tutto questo, non vi è nulla di complicato.
   Come previsto dal Protocollo d’intesa, per facilitare i fedeli ad osservare le norme stabilite, saranno presenti, ad ogni Messa, alcuni volontari, distinguibili da una pettorina che indosseranno, con l’iscrizione:
PARROCCHIA DI S. IPPOLITO”.
Anche i chierichetti sono invitati a tornare per compiere il loro prezioso servizio. Anch’essi indosseranno la mascherina e, in sacrestia detergeranno le mani con il gel e, in presbiterio, manterranno la distanza stabilita di un metro.
   È anche allo studio una soluzione per regolamentare l’afflusso in caso di sepolture, ma ne parlerò in altra circostanza.
   Le Processioni, al momento, sono ancora da ritenersi sospese, pertanto difficilmente potranno compiersi quella serale in onore della Madonna delle Grazie e neppure quella del Corpus Domini. Per l’estate attendiamo gli sviluppi della situazione e vedremo se ci saranno altre disposizioni, in quanto anche le celebrazioni alle Cappelle di montagna andranno normate, ma allo stato attuale delle cose risulta essere ancora un discorso prematuro.
   La prima Messa festiva sarà celebrata sabato 23 maggio alle ore 18, solennità dell’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo. Terminata la Comunione verrà intonato il solenne Te Deum di ringraziamento a Dio Padre per lo spegnersi graduale della pandemia e per la ritrovata salute dei nostri concittadini contaminati dal corona virus e per la ripresa delle celebrazioni delle sante Messe che caratterizzano la festa cristiana; il giorno seguente: domenica 24, torneranno le tre Messe d’orario – 8,30 – 11 – 18.
   Per quanto riguarda i canti sacri non saranno a disposizione i libretti perché è stabilito che vengano rimossi dai banchi, ciò costituisce un grave inconveniente. Supereremo il disagio con canti semplici e conosciuti da tutti a memoria senza la necessità di dover ricorrere ai testi.
   Come notizie parrocchiali che riguardano la settimana, ricordo che prosegue, da parte della Caritas, la raccolta degli alimenti deposti nei carrelli dei vari negozi di alimentari e successivamente distribuiti alle famiglie in necessità.
 Ogni sera alle ore 17,30, prima della celebrazione della santa Messa prosegue la recita del rosario per il mese mariano.
 Martedì 19 è previsto il 1° anniversario di Angelo Rochas.
 Sabato 23 il trigesimo di Roberto Meneghelli.
Domenica 24 maggio la santa Eucarestia delle ore 11 sarà presieduta da sua Eccellenza Monsignor Alfonso Badini Confalonieri, vescovo emerito di Susa, ciò darà maggiore risalto alla solennità di Pentecoste con la quale si conclude il sacro tempo pasquale della durata di 50 giorni.
   Vi attendo tutti, senza timore per quanto riguarda il contagio perché, rispettando le norme, siamo sicuri di stare “in una botte di ferro”.
   “O Padre, che ascolti sempre la voce dei tuoi figli, ricevi il nostro umile ringraziamento, fa che in una vita serena e libera dalle insidie del male, lavoriamo con riconoscente fiducia, all’edificazione del tuo regno” (Dalla Liturgia).
   Un sincero e cordiale saluto a voi tutti.
Don Franco Tonda, parroco.
Bardonecchia, 17 maggio 2020
VI° domenica di Pasqua
1935 - (foto: L.Bizzarri)