Miei
carissimi parrocchiani,
siamo finalmente
diventati tutti più sereni, prendendo atto che l’epidemia, come ci viene
quotidianamente detto dai notiziari, è entrata nella “curva discendente”.
Da vario tempo sentiamo pure affermare che
“nulla sarà più come prima”. Questo significa che, almeno per un certo periodo,
per evitare che tornino i contagi, dovremo tutti assumere dei comportamenti
adeguati.
Le attività commerciali e industriali stanno
gradualmente riprendendo il lavoro applicando però delle regole molto rigide,
motivate dalla salvaguardia della salute.
Anche la vita liturgica nelle nostre chiese,
dopo oltre due mesi di chiusura, da lunedì 18 maggio torneranno finalmente ad
accogliere i fedeli. È stato infatti recentemente firmato un Protocollo
d’intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana (CEI) e il Governo italiano, per
regolamentare l’afflusso delle persone nelle chiese. L’obiettivo è quello di
non creare degli assembramenti, che potrebbero causare il ritorno del contagio
e quindi dell’epidemia. Le regole principali da osservare riguardano l’uso
della mascherina e il distanziamento di almeno un metro tra una persona e
l’altra.
Vorrei, in questa mia lettera domenicale che
ritengo debba essere una delle ultime, in quanto, a breve, torneremo a vederci
in chiesa, annunciarvi quali sono le modalità da rispettare quando verremo alla
Messa.
La nostra chiesa parrocchiale di S. Ippolito è “collaudata” per ricevere, in questo periodo di “contingentamento” il numero massimo di 200 fedeli per ogni celebrazione Eucaristica, così suddivisi:
La nostra chiesa parrocchiale di S. Ippolito è “collaudata” per ricevere, in questo periodo di “contingentamento” il numero massimo di 200 fedeli per ogni celebrazione Eucaristica, così suddivisi:
·
Navata centrale
(zona di colore giallo) n. 86 posti;
·
Nella Cappella invernale (zona di colore verde) n. 40 posti;
·
Nella Cappella del SS. Sacramento (zona di colore blu) n. 46 posti;
·
Balconata dell’organo (zona di colore rosso) n. 30 posti.
I fedeli
entreranno unicamente dalla porta centrale, con l’obbligo di indossare le mascherine e, all’ingresso, troveranno il
liquido igienizzante (gel) con il quale detergere le mani.
Verrà loro consegnato un pass di diverso colore, per distinguere le 4 zone della chiesa, cui accedere. Sopra ogni banco sarà collocato un segnaposto al quale fare riferimento. Terminati i 200 pass disponibili l’ingresso in chiesa sarà purtroppo vietato. Potranno tornare ad un’altra Messa. Nel caso dell’estate, cioè nel periodo di maggiore afflusso turistico, oltre all’aggiunta di altre Messe festive d’orario, si potranno, all’occorrenza, attivare gli altoparlanti della Piazza Monsignor Francesco Bellando antistante la chiesa. Voi tutti capite bene che dovendo così regolamentare l’ingresso in chiesa, risulterà INDISPENSABILE assumere l’abitudine di giungere alla Messa CON LARGO ANTICIPO: almeno mezz’ora prima dell’inizio delle celebrazioni.
Verrà loro consegnato un pass di diverso colore, per distinguere le 4 zone della chiesa, cui accedere. Sopra ogni banco sarà collocato un segnaposto al quale fare riferimento. Terminati i 200 pass disponibili l’ingresso in chiesa sarà purtroppo vietato. Potranno tornare ad un’altra Messa. Nel caso dell’estate, cioè nel periodo di maggiore afflusso turistico, oltre all’aggiunta di altre Messe festive d’orario, si potranno, all’occorrenza, attivare gli altoparlanti della Piazza Monsignor Francesco Bellando antistante la chiesa. Voi tutti capite bene che dovendo così regolamentare l’ingresso in chiesa, risulterà INDISPENSABILE assumere l’abitudine di giungere alla Messa CON LARGO ANTICIPO: almeno mezz’ora prima dell’inizio delle celebrazioni.
Oltre alla fase
relativa all’ingresso , un secondo momento da rendere ordinato sarà quello
della Comunione. Nessuno si sposterà dalla zona
in cui ha preso posto, sarà il Sacerdote a recarsi in ogni punto per la
distribuzione dell’Eucarestia ai fedeli. Questi
usciranno ordinatamente dai banchi come verrà loro indicato di volta in volta,
restando in fila indiana OSSERVANDO LA DISTANZA DI UN METRO.
Anche l’uscita dei
fedeli, al termine della Messa, dovrà compiersi rispettando delle seguenti
norme:
* le persone presenti nella navata centrale, (zona di colore giallo), ad iniziare dagli
ultimi banchi, usciranno utilizzando il portone centrale;
* quelli presenti nella Cappella del SS.
Sacramento (zona di colore blu), ponendosi
ordinatamente in fila indiana, usciranno attraverso la porta piccola della
facciata, quella che solitamente chiamiamo “la porta degli uomini”, così
faranno anche coloro che proverranno dalla Balconata (zona di colore rosso);
* infine i fedeli presenti nella Cappella
invernale (zona di colore verde) usciranno
ordinatamente, mantenendo la distanza, dalla porta che si affaccia su via
sant’Ippolito.
È
questione di prendere delle nuove abitudini, in quanto, in tutto questo, non vi
è nulla di complicato.
Come previsto dal Protocollo d’intesa, per
facilitare i fedeli ad osservare le norme stabilite, saranno presenti, ad ogni
Messa, alcuni volontari, distinguibili da una pettorina che indosseranno, con
l’iscrizione:
“PARROCCHIA DI S.
IPPOLITO”.
Anche i
chierichetti sono invitati a tornare per compiere il loro prezioso servizio.
Anch’essi indosseranno la mascherina e, in sacrestia detergeranno le mani con
il gel e, in presbiterio, manterranno la distanza stabilita di un metro.
È anche allo studio una soluzione per
regolamentare l’afflusso in caso di sepolture, ma ne parlerò in altra
circostanza.
Le Processioni, al momento, sono ancora da
ritenersi sospese, pertanto difficilmente potranno compiersi quella serale in
onore della Madonna delle Grazie e neppure quella del Corpus Domini. Per
l’estate attendiamo gli sviluppi della situazione e vedremo se ci saranno altre
disposizioni, in quanto anche le celebrazioni alle Cappelle di montagna
andranno normate, ma allo stato attuale delle cose risulta essere ancora un
discorso prematuro.
La prima Messa festiva sarà celebrata sabato
23 maggio alle ore 18, solennità dell’Ascensione del Signore nostro Gesù Cristo.
Terminata la Comunione verrà intonato il solenne Te Deum di ringraziamento a
Dio Padre per lo spegnersi graduale della pandemia e per la ritrovata salute
dei nostri concittadini contaminati dal corona virus e per la ripresa delle
celebrazioni delle sante Messe che caratterizzano la festa cristiana; il giorno
seguente: domenica 24, torneranno le tre Messe d’orario – 8,30 – 11 – 18.
Per quanto riguarda i canti sacri non
saranno a disposizione i libretti perché è stabilito che vengano rimossi dai
banchi, ciò costituisce un grave inconveniente. Supereremo il disagio con canti
semplici e conosciuti da tutti a memoria senza la necessità di dover ricorrere
ai testi.
Come notizie parrocchiali che riguardano la
settimana, ricordo che prosegue, da parte della Caritas, la raccolta degli
alimenti deposti nei carrelli dei vari negozi di alimentari e successivamente
distribuiti alle famiglie in necessità.
Ogni sera alle ore 17,30, prima della
celebrazione della santa Messa prosegue la recita del rosario per il mese
mariano.
Martedì 19 è previsto il 1° anniversario di
Angelo Rochas.
Sabato 23 il trigesimo di Roberto Meneghelli.
Domenica
24 maggio la santa Eucarestia delle ore 11 sarà presieduta da sua Eccellenza
Monsignor Alfonso Badini Confalonieri, vescovo emerito di Susa, ciò darà
maggiore risalto alla solennità di Pentecoste con la quale si conclude il sacro
tempo pasquale della durata di 50 giorni.
Vi attendo tutti, senza timore per quanto
riguarda il contagio perché, rispettando le norme, siamo sicuri di stare “in
una botte di ferro”.
“O Padre, che ascolti sempre la voce dei
tuoi figli, ricevi il nostro umile ringraziamento, fa che in una vita serena e
libera dalle insidie del male, lavoriamo con riconoscente fiducia,
all’edificazione del tuo regno” (Dalla Liturgia).
Un sincero e cordiale saluto a voi tutti.
Don Franco Tonda, parroco.
Bardonecchia,
17 maggio 2020
VI°
domenica di Pasqua
1935 - (foto: L.Bizzarri) |