anche oggi,
come d’abitudine, desidero farvi pervenire questa “lettera domenicale”. Un
appuntamento che era nato all’inizio dello scorso mese di marzo, quando, a
motivo del contagio del coronavirus, ci
siamo trovati a vivere in un lungo e insidioso periodo di quarantena, chiusi
nelle nostre case ed anche impossibilitati a recarsi in chiesa per la Messa. È
stato questo un modo per farvi sentire la mia vicinanza e per cercare di
infondervi coraggio e speranza. Ritengo che d’ora in poi non sia più necessario
proseguire, in quanto, da lunedì scorso 18 maggio, quando sono riprese le
celebrazioni delle sante Messe con la presenza dei fedeli, siamo entrati in una
“quasi normalità”. Dico “quasi” perché ognuno di noi, pur tornando a circolare
liberamente, è tenuto ad osservare delle regole che sono importanti. Ovunque
andiamo ci è chiesto di indossare la mascherina e di osservare la distanza
interpersonale. Così anche in chiesa. Entrando, ognuno è tenuto ad avere la
mascherina, a tenere la distanza tra le persone di almeno un metro, ad
igienizzare le mani con il gel e di occupare il posto come assegnato nei
banchi. Troverete anche ad ogni Messa alcuni volontari, riconoscibili da una
pettorina di colore blu con l’iscrizione “Parrocchia di Sant’Ippolito”, con il
compito di aiutare i presenti a osservare le norme stabilite dal Protocollo
d’intesa tra la Conferenza Episcopale Italiana ( C. E. I.) ed il Governo Italiano.
Fin dalla prima Messa, lunedì scorso, la
Cappella invernale, con mia gradita sorpresa, si è riempita di fedeli, in ogni
posto disponibile, a testimonianza di un desiderio di normalità e di intima
gioia per la ripresa della vita spirituale, che ha nell’Eucarestia la sua
sorgente primaria.
Anche nelle sere passate, come nei due mesi
precedenti, in forma privata, è proseguita
la recita della preghiera “Chiedete e vi sarà dato”, che l’Arcivescovo Mons.
Cesare Nosiglia aveva composto per invocare la liberazione dalla pandemia e la
guarigione degli ammalati. Da ieri, questa preghiera viene lasciata alla devozione
privata dei singoli fedeli, non più recitata pubblicamente in chiesa, avendo
intonato, al termine della Messa prefestiva, il solenne Te Deum di
ringraziamento per l’avvenuto contenimento della pandemia, per l’avvenuta
guarigione dei nostri concittadini che erano stati colpiti dal virus e per il
tanto atteso ripristino delle Celebrazioni Sacre con la presenza dei fedeli.
Nonostante questo dobbiamo ricordarci che non siamo ancora fuori del tutto …
anzi! Il virus è subdolo e può risorgere con facilità se dovessimo allentare
l’attenzione nei confronti delle regole che ci sono state date. Negli ultimi
giorni, in Piemonte, i casi di contagio, sono leggermente ripresi a motivo di
troppa faciloneria registratasi in certi ambienti di pubblico ritrovo, soprattutto
da parte della gioventù.
Ripensando ai mesi passati, pur non avendo
potuto partecipare alle Funzioni liturgiche in chiesa, le campane hanno
continuato a ritmare la vita del paese, il suono dell’Angelus (Regina Coeli,
nel tempo pasquale) tre volte al giorno; i tristi rintocchi delle campane a
lutto per annunciare le sepolture; la campana per la Messa ogni pomeriggio alle
17,30. Alla domenica alle 8,15 annunciava la prima ed unica celebrazione
dell’Eucarestia della giornata, tacendo invece per le altre due Messe che non
avevano ragione d’essere celebrate. Da questa domenica, 24 maggio solennità
dell’Ascensione di nostro Signor Gesù Cristo tornano anch’esse a farsi sentire,
ritmando la domenica e sottolineando che è il giorno di festa … la piccola
Pasqua della settimana.
Purtroppo, per il momento, dobbiamo tenere
sospesi alcuni appuntamenti che ci sono cari, come, ad esempio, l’imminente
festa della Madonna delle Grazie in via Cavour; la fiaccolata serale della
vigilia non potrà avere luogo, in quanto formerebbe “assembramento”, ed anche
la Messa celebrata in Cappella, per quest’anno, non avrà luogo perché è
piccolina e verrebbe a mancare il distanziamento fra le persone. Tuttavia la
Messa in Onore della Madonna delle Grazie verrà celebrata in chiesa
parrocchiale venerdì 29 maggio alle ore 18.
Anche la liturgia Eucaristica del primo
lunedì di ogni mese al Cimitero, in suffragio dei nostri defunti resta, per il
momento, sospesa per i motivi che riguardano le norme del distanziamento, la
disinfezione dei luoghi, il gel per l’igienizzazione delle mani e il pericolo
degli assembramenti. Vedremo più avanti come poterci comportare. Anche la
processione di Corpus Domini non avrà luogo.
Accennavo all’inizio di questa lettera alle
campane a lutto. Dall’inizio di marzo ad oggi ci sono state otto sepolture
celebrate direttamente al Camposanto alla presenza dei soli familiari stretti.
Il Rito è avvenuto all’esterno, di fronte alla Cappella del Cimitero, con le
porte spalancate, con le luci e le candele dell’altare accese e la maestosa
statua della Madonna ben visibile. Attraverso il suo sguardo, allo stesso tempo
dolce ed austero, ha trasmesso ai presenti conforto e speranza in quei momenti,
umanamente, sempre assai tristi. A tutte le famiglie avevo promesso che, appena
fosse stato possibile, avrei voluto celebrare per i loro defunti una Messa
esequiale. Il mistero e la sacralità della morte non può essere liquidata con
fare veloce. Il nostro animo esige per i Cari defunti, rispetto, onore,
suffragio e ricordo. Le promesse vanno mantenute, ed allora domenica 7 giugno
alle ore 11 è prevista la solenne Messa di suffragio per Maurizio FRANCESCHINI
(anni 63, mancato l’11 marzo), Pietro SIMIAND (anni 87, mancato il 12 marzo),
dott. Piergiorgio BAVA (anni 84, mancato il 17 marzo), Pietro Paolo MARINO (anni 81, mancato il 3 aprile),
Giorgio MONTRUCCHIO (anni 59, mancato il 19 aprile), Margherita ORCEL POSSATI
(anni 86, mancata il 12 aprile), Roberto MENEGHELLI (anni 72 mancato il 21
aprile), Domenico BONANNI (anni 77, mancato il 29 aprile) e Lucia URSI vedova
LIONETTI (anni 72, mancata e sepolta a Valsinni il 12 aprile).
Vorrei che questa iniziativa si trasformasse
in un “appuntamento di paese”. Cosa intendo dire? In considerazione dei posti
contingentati della chiesa, a questa Santa Messa “SPECIALE”
credo sia opportuno che a partecipare, oltre ai familiari e ai parenti, possano
esserci gli amici e i conoscenti, pertanto domando cortesemente a quei fedeli
che fossero estranei a questa “circostanza” di programmare la loro presenza
alla Messa domenicale in altro orario, scegliendo tra la prefestiva oppure le
festive delle ore 8,30 e 18, pur tenendo conto che i posti totali, approvati
dal Comando di Polizia Locale sono 217.
Ricordo anche che lunedì 25 maggio riprende
la celebrazione quotidiana della Santa Messa feriale alla Chiesa di Maria
Ausiliatrice ogni pomeriggio alle ore 17 presieduta da sua Eccellenza Monsignor
Alfonso BADINI CONFALONIERI Vescovo Emerito di Susa. Sarà lui stesso, domenica
prossima: 31 maggio, a celebrare in Parrocchia la Santa Eucarestia delle ore 11
nella solennità di Pentecoste.
Pur nella considerazione di quanto detto
sopra , e dei problemi di tipo economico che sono sorti con il coronavirus,
vorrei terminare questa lettera, che chiude il prolungato periodo di
incertezze, di sofferenze e timori che abbiamo provato, ringraziamo Dio che non
abbandona i suoi figli: “La tua misericordia, o Dio, non conosce limiti e
infinito è il tesoro della tua bontà: tu che esaudisci sempre le preghiere
degli umili, non abbandoni mai e guidaci al possesso dei beni futuri. Amen”.
Un caro e cordiale saluto a tutti.
Don Franco
Tonda – parroco
Bardonecchia, 24 maggio 2020
ASCENSIONE di nostro SIGNORE GESÚ CRISTO