29/09/17

Gruppi & Associazioni (2016)

in questa pagina:
Cantorie 
Caritas
Scuola materna
I nostri ragazzi
Gruppo Scout
G.I.S.
O.F.T.A.L.
C.R.I.
AVIS
Ass. Nazionale Carabinieri
Ass. Nazionale Polizia di Stato
Ass. Nazionale Finanza Italiana
Ass. del Gemellaggio Bardonecchia-Modane
UNITRE Alta Valle Susa
Angolo filatelico

CORETTO SANT’AGNESE
«Anche oggi nei dintorni della chiesa echeggia festoso il suono delle campane, che richiama i fedeli alla Santa Messa. Dirigendoci verso la Parrocchia, tentiamo di affrettare il passo, pensando (come spesso accade): “Speriamo di arrivare in tempo!”. Finalmente varchiamo la soglia di Sant’Ippolito e saliamo, un po’ affannati, la scala che porta alla Cantoria.
Il Coretto ritratto all’Hotel  Genzianella per 
la festa di Sant’Agnese. (foto G.L. Bompard)
Ma, per adesso siamo un po’ pochi per cantare, speriamo che arrivi ancora qualcuno, altrimenti da sotto non sentiranno niente! Poi, con sempre maggiore frequenza, la porticina comincia ad aprirsi e, uno a uno, tanti volti amici fanno capolino. Manca mezzo minuto al suono della campanella quando, in un turbinio di giacche da appendere di ogni dimensione, ci sistemiamo finalmente ai “nostri posti”, con il libretto dei canti aperto in mano. Che bello, oggi ci siamo proprio tutti!».


Vita della Parrocchia (2016)


Il nuovo anno inizia con la delusione per la poca neve. È infatti possibile sciare grazie all’enorme lavoro compiuto sulle piste dagli operai della Colomion e all’innevamento artificiale.
Le celebrazioni natalizie procedono infondendo nell’animo la dolcezza che viene dal Bambino Divino nato a Betlemme. Per il giorno dell’Epifania le statue di Gesù Bambino poste in chiesa e nel presepe esterno vengono rivestite con l’abito di colore rosso, segno della sua regalità e divinità riconosciute dai Magi. È Franca Francou la brava sarta che ha confezionato le due “dalmatiche” per Gesù.
Stimolati dall’entusiasmo della prof.ssa Antonella Filippi, la nostra parrocchia lunedì 18 gennaio ha promosso una visita al Santuario della Consolata di Torino per ammirare la Mostra di quadri votivi “La Consolata e la Grande Guerra”. A guidarci nel percorso è il prof. Lino Ferracin, fautore dell’iniziativa e membro dell’Associazione di volontariato Amici della Consolata. La Messa a mezzogiorno e, nel pomeriggio, la recita del Rosario, trasformano la visita in una giornata di spiritualità.

24/09/17

Angolo della Cultura (2016)

In questa pagina
Giolitti, da Bardonecchia a Tripoli
Alcune notizie sulla Confraternita dei Penitenti
Il Pellegrinaggio (parte 2°)
Verso il Sommeiller
Si dice che invecchiando si pensa al passato

GIOLITTI, DA BARDONECCHIA A TRIPOLI:
BREVE STORIA DELLE GESTA D’OLTREMARE

Anche quell’anno, il 1911, Giolitti avrebbe voluto un’estate come tutte le altre, con i mesi di luglio e agosto trascorsi a Bardonecchia insieme alla signora Rosa a casa dell’avvocato Suspize.
Le lunghe passeggiate, le conversazioni con gli amici, gli impegni di governo sbrigati nell’ufficio allestito nei locali sopra il Caffè Medail, lontano però dal convulso e pettegolo mondo romano, che mal si adattava ad un uomo austero come Giolitti.
Nonostante gli sforzi, l’estate del 1911 fu invece davvero calda sia dal punto di vista atmosferico, sia dal punto di vista politico, con uno scacchiere internazionale incandescente, soprattutto nell’area balcanica come avrebbero poi dimostrato i fatti dopo il tragico eccidio di Sarajevo. Il 28 luglio del 1911 il marchese Antonino di San Giuliano, Ministro degli Esteri, inviava a Giolitti, in vacanza a Bardonecchia, un pro-memoria riservato nel quale valutava la possibilità che l’Italia fosse nel giro di pochi mesi costretta ad intervenire militarmente in Libia con ovviamente importanti ripercussioni sul piano internazionale(1).

22/09/17

Parrocchia S. ANTONIO ABATE MELEZET (2016)

IL PRESEPE NEL SOTTO-CHIESA
Anche quest’anno i sigg. Mario e Sergio Gho hanno voluto allestire il presepe nei locali del sotto-chiesa, continuando quella che ormai da anni è una tradizione. E questo nonostante gli impegni che si sono moltiplicati per Mario, diventato Assessore ai lavori pubblici nell’Amministrazione Comunale.
La rappresentazione della Natività è stata realizzata nella suggestiva cornice del luogo, su una “lesa”, la grande slitta che serviva per i lavori dei campi, in una nuvola di neve, come auspicio per la stagione invernale. Anche quest’anno, durante le feste natalizie, molte persone, adulti e bambini, hanno visitato il presepe, esprimendo la loro soddisfazione. Anche dalle colonne del Bollettino, siamo grati ai due artisti per quanto danno al nostro paese.

Parrocchia S.Lorenzo Martire - LES ARNAUDS (2016)

La frazione di Les Arnauds celebra la sua festa patronale, dedicata a San Lorenzo, mercoledì 10 agosto, ma già dalla sera del 9 si è svolta la processione con flambeaux dalla chiesa parrocchiale alla Croce di San Lorenzo, sita sulla parte alta della frazione.
La giornata festiva è iniziata alle ore 9 con l’allestimento del mercato artigianale, durato fino al tardo pomeriggio. Alle ore 11 è stata celebrata, presso la chiesa parrocchiale, la S. Messa con la presenza dell’Arcivescovo di Spoleto-Norcia, Mons. Renato Boccardo.
I momenti più salienti del rito liturgico sono stati scanditi dalle note della Corale di S. Ippolito. Con grande soddisfazione del Parroco don Paolo Di Pascale, al termine è stato evidenziato il recentissimo restauro della croce lapidea cimiteriale sita nel minuscolo sagrato della chiesa. La Croce, di pregevole fattura e risalente al diciottesimo secolo, è simile a quella di Plampinet, situata all’ingresso della chiesa di S. Sebastiano e a quella di Briançon nel cimitero Vauban.
Luisa Maletto
S.E. Mons. Boccardo presiede la Messa patronale. (foto G. Alimonti) 
S. Lorenzo: la benedizione del pane. (foto G. Alimonti)


IL RESTAURO DELLA CROCE LAPIDEA DI SAN LORENZO
La croce lapidea prima del restauro

Restaurata
La Croce in pietra che è nel sagrato della nostra chiesa parrocchiale, un tempo area cimiteriale, aveva bisogno di essere restaurata. Il degrado del manufatto era evidente per fenomeni di fessurazione, esfoliazione e perdita di materiale. Nel tempo erano stati compiuti interventi di restauro con materiali inadatti, come legno e cemento. La pietra era poi ricoperta da una patina biologica che doveva essere ripulita.
Giunti nella determinazione di restaurare la croce, il delicato lavoro è stato affidato al Consorzio San Luca di Torino, il quale è autorizzato a simili interventi, disponendo di tecnici preparati a questi restauri. È naturalmente stato necessario il nulla osta della Soprintendenza e qui i tempi si sono dilatati, anche per il cambio della persona addetta a questo ufficio. Giunto finalmente il nulla osta, il restauratore prof. Michelangelo Varetto ha compiuto il lavoro, restituendo alla croce stessa la bellezza originale.
Nella festa di San Lorenzo abbiamo potuto inaugurare l’opera compiuta con la comune soddisfazione. Questa croce è simile a quella che si trova davanti alla chiesa di Plampinet, per la quale la tradizione dice che si trovava un tempo a Melezet e venne asportata dagli abitanti di Plampinet in una notte senza luna. Tutte e due le croci risalgono al secolo XVIII.




20/09/17

Parrocchia S. ANDREA APOSTOLO MILLAURES (2016)

APERTURA DELLE CAPPELLE ESTIVE

Grazie al nostro Parroco, durante l’estate si possono riscoprire le tante Cappelle montane presenti sul territorio, in occasione delle Sante Messe celebrate con l’intento di onorare i Santi a cui sono dedicate Di seguito ne citiamo alcune:
– 6 giugno: Cappella di San Claudio, Pré Richard;
– 29 giugno: Cappella di San Pietro, borgata Mei;
– 2 luglio: Festa della Visitazione,Cappella di Cote Arlau;
– 11 luglio: Cappella dedicata alla Madonna della Neve, località Fregiusia;
– 4 agosto: Cappella Nostra Signora della Neve, località Broue.

Tutte le Cappelle sopra citate versano ad oggi in buono stato, grazie ai lavori di restauro effettuati. La partecipazione alle varie celebrazioni è sempre numerosa, accorrono non solo bardonecchiesi ma anche numerosi villeggianti.
In tutti i casi la giornata si conclude con una merenda organizzata dagli abitanti delle varie borgate, un ottimo modo per restare in compagnia ancora per qualche istante.
Marilena Bellet
FESTA DI HORRES 2016
Il 7 agosto, come ogni anno la prima domenica del mese, si è svolta la Festa diHorres. Quest’anno però è mancata a tutta la comunità la Santa Messa, celebrata negli anni precedenti dall’ormai “nostro” cappellano don Giancarlo Biguzzi, purtroppo molto malato. La festa della fienagione è stata caratterizzata dalla tradizionale polentata, a seguire ha avuto luogo la lotteria ed alcuni giochi per grandi e piccini, e poi la gara delle torte, conclusasi con una grande merenda per tutti. Il tutto si è svolto con tanta allegria, con una bellissima giornata di sole ed una vista spettacolare dal “balcone” su Bardonecchia.

S. PIETRO APOSTOLO ROCHEMOLLES (2016)

IL RESTAURO DEL CAMPANILE DELLA CHIESA PARROCCHIALE

Nel tardo autunno è andato in porto il restauro del campanile della chiesa parrocchiale di S. Pietro Apostolo. Da anni era un’opera necessaria, rimandata per la cronica mancanza di fondi. L’architetto Mauro Mainardi, sempre attento e sollecito per i problemi delle nostre chiese, ne aveva redatto il progetto comprendente il rifacimento della copertura e il restauro delle facciate ammalorate dalla pioggia che scorreva sulle pareti.
L’opera è stata affidata alla Ditta Sirio Costruzioni s.r.l., che lo ha compiuto con comune soddisfazione. È stato montato il ponteggio a norma di legge, smantellata la copertura esistente, rifatto il tavolato in larice, montato un telo antivapore, montati frontalini in rame e copertura in lose di Luserna con relativi colmi. Il tutto per una spesa di 12.000 Euro.
La precedente Amministrazione Comunale aveva già deliberato il contributo per coprire la spesa e l’attuale lo ha confermato, per cui il debito è saldato. Siamo grati per l’attenzione ai nostri problemi. Una tradizione di cui non ho trovato valide conferme direbbe che il campanile aveva una guglia come quelle dei campanili delfinali, guglia abbattuta poi da una valanga. Sarebbe bello trovare qualche documento in merito. Sul campanile si trovano tre campane. Le campane, prima di venire installate vengono benedette con solenne funzione e ogni campana ha una madrina. La campana maggiore reca la scritta:

18/09/17

Dall'Archivio Parrocchiale 2016


BATTESIMI 2016
– D’AURIA Emanuele, di Vincenzo e Serpi Manuela, il 14 febbraio.
– SIGNORINI Matteo, di Mario e Maiocco Marianna, il 19 marzo.
– RUSCICA Francesco Paolo, di Massimo e Barneaud Paola, il 26 marzo.
– ALLIZOND Edoardo, di Francesco e Sogno Barbara, il 26 marzo.
– QERIMI Saimon, di Sokol e Qerimi Aferdita, il 26 marzo.
– QERIMI Tea, di Sokol e Qerimi Aferdita, il 26 marzo.
– BILLAI Sofia, di Piero e Pinna Marchesina, il 26 marzo.
– CARETTA Francesco, di Marcello e fu Traversino Anna Rosa, il 26 marzo.
– OSOBA Peter, di Emmanuel e di Justine, il 26 marzo.
– PASSERONE Sofia, Laura, Maria, di Marco e Boita Monica, il 28 marzo.
– ROMANINI Lucia, di Roberto e Pennaroli Maurizia, il 6 aprile.
– GUIGUET Giovanni, di Cesare e Fioratti Romina, il 1º maggio.
– FAUGERA Riccardo, di Giuseppe e Simiand Valentina, il 21 maggio.
– BEGNIS Melissa, di Gabriele e Lami Sabrina, il 22 maggio.
– CANTONE Giorgio, di Livio e Carosi Paola, il 25 giugno.
– BOMPARD Maria Elisabetta, di Mauro e Prato Silvia, il 23 luglio.
– ANGLADE Pietro, di Vincenzo e Franco Loiri Chiara, il 6 agosto.
– ROSSO Carlo, di Paolo e Vesuviano Elena, il 3 settembre.
– DEBOLI Giorgia, di Gianluca e Temil Federica, il 17 settembre.
– PACELLO Nicolò, di Andrea e Vallory Marta, il 15 ottobre.
– PAGLIALUNGA Francesco, di Stefano e Squarzanti Michela, il 18 febbraio 2017.
– REYNALDI Simone Maria, di Francesco e Bardesono Francesca, il 25 marzo 2017.
– MONTABONE Giulio, di Vittorio e Simiand Cristina, il 26 marzo 2017.


PRIME COMUNIONI (domenica 8 maggio 2016) - BARNEAUD Elisa, BARNEAUD
Federico, BOMPARD Martina, BONANNI Giorgia, CARULLI Edoardo, CLARETTO Nicole,
FIORI Daria, MALLEN Sara, MANTELLO Lorenzo, MORABITO Enrico, NERI Alessandro,
QUAGLIA Camilla, ROSSETTI Aurora, SIBILLE Andrea, SIGNORIN Lorenzo, TASSONE Valentina,
TIGNONE Daniele, VELTRI Matteo. (foto DGWeb)

CRESIME (domenica 8 maggio 2016) - BADO Greta, BOMPARD Lorenzo, CORSO Elena,
FIORI Claudia, GENOSO Edoardo, GINI Luca, GHIVARELLO Simona, L’ALA Stefano, MAIORANA
Alessio, MASSET Giorgia, MUSSO Riccardo, SASSO Lorenzo, SIMEONI Marta, SIMIAND
Chiara, TIGNONE Mirko, TOURNOUD Yaremi, VILLANOVA Alessandro. (foto DGWeb)



I nostri Pellegrinaggi (2016)


... al Santuario della Consolata di Torino
Il 2016 è anno bisestile e don Franco ha pensato di dedicare questo giorno di vita in più da vivere promuovendo, lunedì 18 gennaio, un breve pellegrinaggio della Vicaria di Bardonecchia al Santuario della Consolata di Torino.
Al mattino si è ascoltata una interessante conferenza sugli ex voto, quindi si è visitata la galleria, completamente tappezzata di artistici quadretti che immortalano le grazie ricevute dalla Vergine, le ampie ed artistiche sacrestie del Santuario e, per i più volonterosi, l’ascensione al campanile romanico: eccezionale il panorama di Torino e la simmetrica disposizione delle vie e delle piazze della città, delimitata dal percorso del Po e della collina che si può ammirare dalle bifore e trifore della costruzione che si erge maestosa sul capoluogo piemontese.
Alle 12 è stata celebrata la Santa Messa in Basilica; quindi è stato servito il pranzo nell’austero refettorio in cui il clero, ai tempi in cui il Rettore del Santuario era il canonico Allamano, fondatore dei Missionari della Consolata, consumava i pasti. Al termine, dopo aver gustato un buon caffè nello storico locale del “Bicerin”, siamo tornati in Basilica, dove un’esperta conoscitrice della storia del Santuario ci ha illustrato nei minimi particolari le varie evoluzioni dell’edificio e ci ha pure raccontato l’episodio del cieco di Briançon che dalla chiesa di Pozzostrada ebbe una visione della cripta del Santuario, dove, subito dopo, il Parroco ci ha riuniti per la recita del Rosario, a cui è seguito il canto delle Litanie Lauretane.
La giornata è volata via veloce e – tornati sul pullman che ci riporta a Bardonecchia – tutti attendono con ansia i prossimi pellegrinaggi estivi.

... al Santuario “Regina Pacis” di Fontanelle di Boves
Il 18 maggio 2016 ha luogo il pellegrinaggio mariano che è molto ricco di visite, infatti oltre al Santuario di Fontanelle di Boves, in cui avremo modo di lucrare l’indulgenza giubilare, è prevista pure la visita al Santuario della Medaglia Miracolosa di Mellana e a quello della Madonna dei Boschi, sempre a Boves. Dopo il pranzo, il pomeriggio verrà dedicato alla visita turistica della città di Cuneo.
Al Santuario di Mellana. (foto L. Tancini)
Il percorso Bardonecchia-Cuneo, tutto in autostrada, è assai scorrevole e si giunge a Boves con un certo anticipo sulla tabella di marcia per cui si compie subito la visita a Mellana. Il Santuario di Mellana di Boves, dedicato all’Immacolata, che viene anche indicato come il Santuario della Medaglia Miracolosa, è sito sulla destra orografica del fiume Gesso. La chiesa, in stile barocco, è a croce greca e rappresenta un raro gioiello di arte e di buon gusto. Il presbiterio è ornato da grandi stucchi che illustrano i privilegi della Vergine, che viene riprodotta nello stesso modo della “Medaglia” di Parigi di rue du Bac, con ai suoi piedi l’ebreo Alfonso Ratisbonne. Oggi è adornata da una grande corbeille di rose bianche.

Attualità (2016)

PENNELLATE BARDONECCHIESI DI MONSIGNOR BONACCHI NEL DECENNALE DELLA MORTE (2006-2016)1

Vocazione sacerdotale “bardonecchiese”
Un bravo regista troverebbe – rovistando un po’– ottimo materiale per un film biografico su mons. Bonacchi, intrecciando una umanità ricca e sapida, qual era la sua, ad una fede granitica e luminosa. L’incipit del film (o della biografia) potrebbe essere quello di un giovane ufficiale alpino (tenente medico ...stava per laurearsi) che, ormai all’imbrunire, sale per la centrale via Medail di Bardonecchia, con il suo pesante zaino, verso la chiesa parrocchiale del Borgo Vecchio. Ma il suo fardello è l’inquietudine che si porta dentro, che lo attanaglia e che si risolverà, sciogliendosi in una percezione quasi mistica, come quella della sua vocazione. Bisogna lasciar raccontare da lui stesso, come fa nei ricordi dal diario di Bardonecchia, quando il 1º gennaio 1971 inaugura il primo anno di vita della casa “Chez Nous” di Bardonecchia: «Non avrei mai pensato, più di un quarto di secolo fa, quando mi trovavo in guerra su questi monti, che un giorno, sacerdote, avrei riunito qui, in una famiglia, i miei ragazzi “gaudium et corona mea!”». E dopo alcune osservazioni pedagogiche e pastorali aggiunge: «Chiedo al Signore, che è stato tanto buono con me, di volermi concedere ancor questo: come una lontana sera fece sentire a me chiara la voce che mi chiamava al sacerdozio, mentre salivo, sotto un cielo stellato, la lunga strada bianca di neve che porta alla chiesa parrocchiale di S. Ippolito, così faccia sentire ai ragazzi più buoni e generosi che formeranno una famiglia in questa casa, quanto è bello fare l’esperienza totale del suo Amore nel suo servizio».