Enrica Pacchiotti nel giorno dei suoi cento anni |
Fra i numerosi iscritti alla
Biblioteca Civica appare il nome di Enrica Pacchiotti, classe 1913!
bardonecchiese doc. La vispa nonnina è una grande lettrice e fino all'anno
scorso si recava personalmente in biblioteca per scegliere e restituire i libri
letti. Una consueta operazione di prestito. Purtroppo, ora, avendo problemi di
vista, richiede solo più gli audiolibri, di cui la biblioteca è ben fornita da
molto tempo.
La signora Enrica, molto
riservata, non ha mai voluto rilasciare interviste riguardanti la sua
ragguardevole età, ma qualche giorno fa, mi ha permesso di dialogare con lei.
Naturalmente il discorso si è
concentrato sulla sua lunga vita, portata avanti fino ad ora bene e in ottima
salute, nonostante la mancanza di un rene, tolto in seguito ad un intervento
chiurgico all'età di cinquant'anni.
Compirà, dunque, 102 anni il
prossimo ottobre. Ha avuto quattro figli di cui tre in vita: Renato, Giovanna e
Maurizia, che l'hanno resa nonna di cinque nipoti e bisnonna di due pronipoti.
Tutti i figli sono nati in casa, secondo la consuetudine, con l'aiuto della
nota ostetrica Griot.
Ha vissuto due guerre. La sua
famiglia di origine non è stata numerosa, come si potrebbe immaginare per quei
tempi. Ha avuto un solo fratello. Un padre molto severo e rigido nella sua
educazione che però, grazie alla sua passione per la montagna, le permetteva di
andare a sciare. E con orgoglio si è soffermata su questa sua attività sportiva
che svolgeva nella classica località di Campo Smith, indossando una lunga
gonna, secondo la moda di allora. Si è
sposata alla bella età di trent'anni. Alla mia domanda: “come mai così tardi?”
Enrica ha risposto: “Stavo molto bene a casa mia e fino ai trent'anni non ho
desiderato metter su famiglia. Per un puro caso, un giorno, mi hanno chiesto di
sostituire un impiegato comunale, che aveva chiesto il trasferimento. E qui ho
conosciuto mio marito che svolgeva le funzioni di segretario comunale. E'
scattata una scintilla. E dopo due anni mi sono ritrovata sposata”.
Per motivi di lavoro del
capofamiglia i Nervo, questo è il cognome del marito, per dieci anni hanno
dovuto allontanarsi da Bardonecchia. Prima a Torino, poi a Collegno (To), poi
in due paesini del Veneto ed infine a Venaria Reale (To). Ma terminati questi
continui trasferimenti tutta la famiglia ha potuto ristabilirsi a Bardonecchia.
La signora Enrica si è sempre
occupata della casa e dei figli, senza mai tralasciare la sua grande passione
per la lettura, che coltiva tutt'ora ascoltando i romanzi con le cuffie. Come
raccontano i figli è una buongustaia e non fa mancare nulla alla sua
alimentazione, mangiando di tutto. Ogni giorno si veste di tutto punto con gli
abiti più belli per recarsi al rosario presso la vicina chiesetta Maria Ausiliatrice,
scendendo le scale da sola, senza aiuti, e accompagnata dalle sue amiche più
care. Naturalmente non manca mai ad una Messa, sia al sabato che alla domenica.
Luisa Maletto