01/05/09

PADRE GIANPIETRO ACCOSSATO (2008)

(di seguito: l'articolo "La morte di PADRE DIEGO PAVARINO")
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Padre Gianpietro Accossato. (foto Lidio Tancini)
PADRE GIANPIETRO ACCOSSATO
un frate semplice, generoso e allegro
Un frate dev oto, semplice e sempre disponibile, nativo di Cellarengo (AT). Negli anni trascorsi al Convento di Bardonecchia, assieme a fra Stefano, ha saputo farsi benvolere e cercare da tanta gente alla quale sapeva offrire speranza e, a tutti, donare una buona parola di fede e di fiducia nelle difficoltà della vita. Possedeva nel suo animo la gioia  serafica, sull’esempio di San Francesco, che manifestava attraverso il carattere allegro e sempre sorridente. Sentiva molto la stima verso il Sacerdozio di cui era rivestito e, oltre alla celebrazione della Santa Messa, sapeva rendersi utile alle anime aiutandole e invogliandole ad accostarsi al sacramento della Confessione. Aveva forte in sé il senso di Dio che benedice l’uomo, facendosi interprete di ciò, nell’elargizione di devote benedizioni ai tanti fedeli che lo cercavano particolarmente per questo motivo. Non di rado, nei momenti liberi dalle attività del Convento, lo si poteva incontrare alla guida della “panda” rossa, diretto a far visita a qualche famiglia, oppure salire in montagna, dove, dopo averla parcheggiata, proseguiva a piedi alla ricerca di funghi e piante medicinali. 
Padre Gianpietro in una concelebrazione in Parrocchia.
Accanto a lui, in basso, fra Stefano. (foto Lidio Tancini)
Il suo ricordo andava spesso ai luoghi di missione in Bolivia, dove aveva speso gli anni più intensi della sua vita a servizio di tanta povera gente. Da qualche tempo era ricoverato all’infermeria dei frati a Torino, presso la parrocchia di San Bernardino in Borgo S. Paolo, dov’è mancato nella notte di venerdì 16 gennaio 2009. Se ne è andato in punta di piedi, senza fare rumore, così com’era vissuto. La sepoltura, presieduta dal Provinciale p. Gabriele Trivellin nella mattinata di lunedì 19, ha visto la presenza di un nutrito gruppo di frati concelebrare la Messa, di molti fedeli ed anche di una piccola rappresentanza proveniente da Bardonecchia.
Aveva 81 anni. Ora riposa nella tomba dei frati del Cimitero maggiore di Torino.
Nella nostra chiesa di S. Ippolito lo abbiamo ricordato, con la S. Messa di trigesima, celebrata per lui e per padre Diego Pavarino, mancato a Casale Monferrato a pochi giorni di distanza.
Padre Diego a Sant’Ippolito.
(foto t.col. de Franceschi)

La morte di
PADRE DIEGO PAVARINO,
francescano 
Lunedì 19 gennaio 2009 si è addormentato nel Signore, nel Convento di Casale Monferrato, padre Diego Pavarino, francescano dei Frati Minori. Era figlio della nostra Bardonecchia, dove era nato il 23 marzo 1922 da Giuseppe e Leonatti Margherita. Aveva seguito la vocazione per l’Ordine francescano, colpito dalla straordinaria personalità del padre Ruggero Cipolla, che negli anni della sua giovinezza era presso il convento di Bardonecchia.
Padre Diego Pavarino O.F.M. (foto t.col. de Franceschi)
Ordinato sacerdote a Torino il 9 luglio 1950, aveva celebrato la sua prima Messa solenne tra noi il 16 luglio dello stesso anno.
Il Bollettino della parrocchia dava relazione della giornata: «La chiesa parrocchiale, parata a festa come una sposa, in una sobria decorazione di fiori e di luci, accoglieva festosamente alle 11 il novello sacerdote che appariva visibilmente commosso, accompagnato dai parenti. All’altare, p. Diego, nella raccolta regalità della casula antica, era assistito dal suo antico maestro can. Fontan, erano presenti il Parroco don Francesco Bellando, il p. Ruggero, il p. Felicissimo Tinivella, Provinciale dei Frati Minori e altri Padri».
Iniziava così il suo ministero, che l’obbedienza chiamava a svolgere in varie Case dell’Ordine, ovunque portando la generosità del suo impegno e l’apertura del suo carattere, sempre disponibile e con una venatura di allegria. Bardonecchia gli era però sempre nel cuore e non mancava mai di rendersi presente, soprattutto nelle vacanze estive, lieto di portare il suo ministero alla cappella dei Villeggianti, in quel borgo di Bardonecchia che gli era particolarmente caro perché lì era nato e lì aveva vissuto gli anni della sua giovinezza.
Punto fisso della sua presenza era la festa patronale di Sant’Ippolito, a cui non mancava mai. Venne ancora la scorsa estate 2008, già visibilmente provato dagli anni e dalle infermità. Non possiamo dimenticare la Messa che da vari anni cele- brava al Campeggio “Bokky” al Pian del Colle, nel giorno della solennità dell’Assunta. Così, fra le tante cose, è doveroso ricordare come fu presente per vari anni alle celebrazioni dei Coscritti delle classi del “2”, a cui era fiero di appartenere.
Ricordiamo pure la sua Messa d’Oro, celebrata in S. Ippolito la domenica 9 luglio dell’anno 2000, con un folto gruppo di parenti, nipoti e pronipoti. Il festeggiato si commosse nell’omelia, ricordando gli anni della sua fanciullezza e le tante persone che gli avevano voluto bene e lo avevano seguito, prima nella sua vocazione e poi nel suo ministero. La celebrazione fu nello stesso tempo solenne e familiare e concelebrarono il Parroco don Franco Tonda, con i padri Alessio, Mario e Simone. Il Papa Giovanni Paolo II fu presente con un telegramma di vivissime congratulazioni e con la Benedizione Apostolica.
Nella scorsa estate vi fu il suo ultimo, breve soggiorno a Bardonecchia, quasi come un silenzioso, inconscio staccarsi da luoghi e persone che gli erano nel cuore.
Il funerale si svolse a Casale Monferrato giovedì 22 gennaio, presieduto dal Vescovo Mons. Alceste Catella, con l’Arcivescovo di Vercelli Mons. Enrico Masseroni e il Vescovo emerito di Fossano Mons. Natalino Pescarolo e oltre 50 tra frati e sacerdoti, con la chiesa strapiena di fedeli. Fra questi ultimi erano i parenti, giunti da Bardonecchia per un estremo saluto che, per tutti i credenti, si illumina di speranza cristiana ma, soprattutto per un sacerdote, rifulge nella certezza – come si esprime la preghiera nella Liturgia – che «Il Signore che ha servito nei santi Misteri, lo renda partecipe della Liturgia celeste».

A Dio, Padre Diego!
 D.P.

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