Qualcuno fatica un po’, ma ci vengono incontro le edicole, ornate delicatamente con freschi fiori di montagna e lumini appena accesi, che chiedono, e ci offrono, una fermata di riflessione dopo la lettura di ogni mistero. Un canto alla Madonna conclude ogni sosta, sgorga dai nostri cuori nonostante il fiatone e si dilata limpido nell’aria, per tutto il percorso, mescolandosi ai suoni della natura. Finalmente il Vernet, dove siamo accolti dai rintocchi cristallini e festosi delle campane, dalla chiesetta aperta, tutta preparata per la festa di San Bartolomeo, e dal sorriso amichevole delle persone che ci attendono. L’altare, all’esterno, comincia ad essere illuminato dal sole ed i fiori grandi e le rose giallo intenso che lo decorano, brillano sempre di più. La messa semplice in mezzo alla natura regala momenti intensi: l’anima si raccoglie nelle orazioni, la mente lascia scivolare via i pensieri tristi e nel cuore rimane solo più il piccolo affanno della salita. Alla fine della cerimonia il sacerdote ci invita a unirci nella preghiera con quanti della comunità sono in viaggio verso Lourdes insieme con don Franco. E dopo non può mancare un caloroso applauso con i nostri auguri di ogni bene ai coniugi del Vernet che hanno organizzato la festa nell’anniversario del loro matrimonio. Oggi è davvero una bella festa, con la distribuzione del pane benedetto e, come consuetudine, l’invito ad una generosa colazione. Ho gradito, ed intimamente gustato, condividere la preghiera, il silenzio, la meditazione ed infine anche la conversazione con le persone salite al Vernet. Mi dispiace scendere perché il luogo mi regala serenità. Porteremo a casa riflessioni, sensazioni e immagini da recuperare, magari d’inverno, nella solitudine delle nostre città. È bello questo modo semplice di coniugare la vacanza con momenti di spiritualità genuina nel raccoglimento della natura. Spero che la tradizione delle processioni in estate alle cappelle di montagna si protragga anche negli anni a venire.
Maria Fiorenza Verde