02/06/09

MESSA D’ARGENTO DI MONS CLAUDIO JOVINE. (2008)

MESSA D’ARGENTO DI MONS CLAUDIO JOVINE. 
Mons. Claudio Jovine con il Card. José Saraiva
a Babano di Cavour per il XXV di Ordinazione. 
(foto Archivio)
SCRIVERE dei 25 anni dall’Ordinazione Sacerdotale di mons. Claudio Jovine è riandare a  quella domenica 12 giugno 1983 quando, nella solennità incomparabile della Basilica Vaticana, il Papa Giovanni Paolo II gli imponeva le mani, trasmettendogli con il gesto apostolico il carattere sacerdotale.
Chi ha avuto la grazia di partecipare personalmente a quell’evento non può certo dimenticarlo e tutto, di quel memoorabile giorno, è impresso nella memoria e con servato nel cuore. A 25 anni di distanza possiamo ricordare tanti eventi nella vita del giovane sacerdote che aveva volut o rispondere alla chiamata del Signore, superando molte difficolt à, sicuro che Chi l’aveva chiamato non lo avrebbe lasciato solo nel cammino. Non Martins, a Babano di Cavour per il XXV possiamo dimenticare il servizio pastorale svolto in Diocesi: a S. Ambrogio, a Condove, poi la cura delle parrocchie della Valgravio, Mocchie e Frassinere, quindi Rubiana, ovunque lasciando un segno non effimero e soprattutto conservando un affetto che non si è spento nel passare degli anni.

«Introibo ad Altare Dei...». (foto Lidio Tancini)
Ma il Signore lo guidava per altre vie e, chiamato a Roma, diventava il giovane e dinamico segretario del Card. Alberto Bovone che, poco dopo aver ricevuto la porpora, il Signore chiamava al premio dei Cieli.
Officiale della Congregazione per le Cause dei Santi, si meritava la stima del nuovo Prefetto, il Card. José Saraiva Martins, che lo voleva pure come suo segretario. Così, al quotidiano lavoro d’ufficio, unisce l’esperienza di numerosi viaggi in Italia e nei vari Continenti, sempre accompagnando il Cardinale che va a proclamare nelle loro terre d’origine i nuovi Beati.

Priori e Priori emeriti di S. Ippolito in attesa della Messa
(foto Lidio Tancini)
La Valsusa gli è però sempre nel cuore, non solo per vincoli familiari, ma anche per i numerosi servizi che rende alle nostre parrocchie sia nelle vacanze natalizie e pasquali, come nel periodo delle ferie estive.
La sua parola è sempre ricca di spunti che trae dalle vite dei Santi che per il suo ufficio conosce molto bene e per questo reca sempre una nota particolare che ci porta a questa fioritura di anime grandi che non mancano mai nel vasto campo della Chiesa e recano fiducia e speranza in questo nostro tempo che di queste virtù ne ha immenso bisogno.


Offertorio pubblico.(foto Lidio Tancini)
Così, dopo 25 anni, Bardonecchia che lo annovera tra i suoi figli più in vista, lo ha accolto domenica 29 giugno, per una intima e solenne celebrazione giubilare. Le celebrazioni erano già iniziate domenica 15 giugno a Babano, frazione di Cavour, sua parrocchia di nascita, con una bella cerimonia alla quale era presente anche il Card. Saraiva.


Il Sindaco Francesco Avato presenta gli auguri a nome anche
dell’Amministrazione Comunale. (foto Lidio Tancini)
Nella nostra chiesa, oltre a tanti bardonecchiesi, hanno voluto stringersi attorno a don Claudio tan ti amici provenienti dalle parrocchie della Valle dove, nei primi anni di ministero, aveva prestato servizio. All’inizio della Messa, vengono letti i messaggi augurali inviati dal Card. José Saraiva Martins e da Mons.Alfonso Badini Confalonieri, Vescovo di Susa. All’offertorio, mentre la Cantoria esegue il “Tu est Sacerdos”, vengono presentati alcun i doni al festeggiato. 
Sono i Priori di S. Ippolito e i Vicepriori dell’anno ad aprire  il corteo e a consegnare una preziosa pergamena autografa di Benedetto XVI che recita: «A Monsignor Claudio Jovine, nella fausta ricorrenza del 25º di Ordinazione presbit erale rivolgo fervidi auguri e, nell’invocare sul suo ministero sacerdotale, auspice la Vergine Maria, una 
La sorella di mons. Jovine, Paola presenta gli auguri al
festeggiato.(foto Lidio Tancini)
rinnovata effusione di doni del Signore, gli imparto la Benedizione Apostolica, che volentieri estendo a quanti si uniscono alla sua spirituale letizia». Seguono i Priori emeriti Aldo Francou e Gemma Rousset Ferrero – Priori in carica alla Messa dell’Ordinazione – che gli consegnano un pregevole “grappolo” della scuola di intaglio di Melezet, opera dello scultore Angelo Vachet, ed una macchina digitale donata dagli ex-compagni della scuola elementare e presentata dalla sua maestra Augusta Gleise.

Al termine della Messa, le donne con il costume tradizionale
servono un ricco buffet preparato sulla piazza della chiesa.
(foto Lidio Tancini)
Durante l’omelia don Jovine ha ricordato l’inizio del suo percorso sacerdotale: «Per spiegare la mia vocazione l’allora Parroco don Bellando utiliz zò delle immagini molto significative. Ad esempio quella dei fiori alpini sulle rocce e degli alberi che la tormenta dei giorni invernali sembra voler schiantare, ma che si risollevano più forti contro ogni avversità». Al termine della celebrazione, che è stata concelebrata  dal Parroco don Franco Tonda, dal Parroco di Melezet don Paolo Di Pascale e da don Antonello Taccori, hanno preso la parola il Sindaco di Bardonecchia Francesco Avato, il quale ha pure consegnato una targa a nome dell’Amministrazione Comunale, e la sorella Paola che ha avuto parole dense di commozione e di affetto. 
Auguri... Auguri!!!.(foto Lidio Tancini)
Conclusa la liturgia il festeggiato è  stato calorosamente salutato, nel corso di un ricco ricevimento servito sull’ampia piazza della chiesa predisposto dall’Azione Cattolica e dall’Associazione Commercianti.
Alla solenne giornata si sono certamente rallegrate nel Signore le anime elette di coloro che hanno avuto una grande parte nell’aiutarlo a realizzare la sua vocazione: mons. Francesco Bellando, padre Raimondo Spiazzi, il Card. Alberto Bovone... e dovremo aggiungere altri che ancora lo accompagneranno negli anni futuri, verso le mete che il Signore gli prepara.


Con i Priori di SantiIppolito (foto Chiara Marino)
Ad multos annos!
d.P.