05/09/11

L’ERMELLINO... QUESTO SCONOSCIUTO


Lo sguardo furbo e curioso
dell’ermellino tutto bianco
d’inverno. (foto: P. Marre)
Avere una passione e poterla coltivare, può essere molto stimolante e dare grandi soddisfazioni. La passione di Paolo Marre, nato e cresciuto a Les Arnauds, sono le sue montagne e la fauna che le popola ed il suo grande obbiettivo è scoprire le abitudini degli animali selvatici e riuscire ad immortalarli nel loro ambiente naturale con la sua macchina fotografica. «La fotografia mi offre una grande opportunità: poter portare a casa e condividere con agli altri le emozioni che provo dinanzi a loro... ma ad una precisa condizione:

non spaventarli. Nei miei scatti non voglio leggere paura né tensione nei loro occhi. Quando riesco ad avvicinarli e a fotografarli senza disturbarli, senza che quasi si accorgano della mia presenza, allora ho raggiunto il mio obbiettivo: sono entrato in casa loro... in punta di piedi...».

Tra i suoi soggetti preferiti c’è sicuramente il cervo, in autunno il periodo del bramito offre momenti unici ed affascinanti, ma tutti gli ungulati selvatici posso riservare sorprendenti incontri. E che dire dell’avifauna? Dai piccoli e variopinti uccellini che ad un occhio poco attento possono passare inosservati ai maestosi rapaci. Non bisogna poi dimenticare i nuovi arrivati, quegli animali che da almeno un secolo erano scomparsi dalle nostre montagne ed oggi grazie ad importanti progetti di tutela o di reintroduzione sono ritornati: il lupo (tornato da solo risalendo l’Appennino dove la popolazione non si è mai estinta), il gipeto, lo stambecco...




Negli ultimi tempi, l’animale che più lo ha incuriosito, quello che più lo appassiona nella ricerca e nei fugaci incontri, è l’ermellino... questo sconosciuto. Un animale che vive in ambienti talmente estremi da essere decisamente poco studiato e poco conosciuto, e così la sfida è ancora più avvincente: scoprire da solo le sue abitudini e le sue peculiarità, dove incontrarlo e come avvicinarlo. Bello e spietato, l’ermellino è un piccolo, agilissimo predatore capace di muoversi con destrezza tra le rocce e sulla neve. Il colore mimetico e la velocità con cui si sposta lo rendono particolarmente temibile per i piccoli animali e difficilmente avvistabile dall’uomo. È lungo non più di 20-25 cm. coda compresa, il corpo è affusolato. La sua caratteristica principale è quella di cambiare il colore della pelliccia di stagione in stagione. In estate, è bruno rossastro nella parte superiore del corpo e bianco nella parte inferiore, con sfumature giallastre. I giovani hanno il dorso più scuro e la pancia di un bianco candido. È molto simile alla donnola, da cui si distingue per le dimensioni inferiori e per il ciuffo nero all’estremità della coda.

L’ermellino ha dei riflessi folgoranti ed è in grado di cacciare prede di dimensioni superiori alla sua taglia. Avendo un metabolismo basale molto elevato, da due a tre volte quello degli altri mammiferi (rispetto al suo peso), consuma giornalmente la metà del proprio peso in nuove prede. È un predatore molto attivo, dal carattere contrastante. Rapido e furtivo mentre caccia, difficilissimo da avvistare (e da inquadrare), in altri momenti è curioso e spavaldo e ce lo si ritrova tra i piedi (anche quando è troppo vicino è difficile da fotografare!) e magari si riesce ad immortalarlo mentre sale, circospetto, sullo zaino!!! [SM]

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