lo
scorso Bollettino terminavo la mia lettera con queste parole: «... quando
leggerete queste righe la Chiesa avrà già il nuovo Papa, segno visibile che è
lo Spirito che la segue e la governa...». Questo si è puntualmente avverato con
l’elezione di Papa Francesco. Il mondo intero, anche quello non credente, lo
guarda con ammirazione e stupore. Ho
voluto mettere in capo a queste righe un’immagine del Papa
con un agnello sulle spalle; immagine che è un segno significativo dello
spirito che lo anima: quello del buon pastore!
Fatte
le debite proporzioni, anch’io devo cercare di imitare questa immagine... io so
di essere lontano dall’ideale che Cristo stesso ha proposto e vi prego di
aiutarmi in tutti i modi, soprattutto con la preghiera, perché l’immagine del
buon pastore che dò non sia troppo sbiadita!
In
questa lettera desidero però trattare di alcuni problemi che riguardano le
nostre piccole comunità, anche dal lato materiale, sovente fonte di
preoccupazione.
MELEZET
È
ormai una realtà bella e importante il restauro avviato della Cappella di San
Pietro al Cimitero. La Provvidenza ci è venuta incontro con un generoso
benefattore. I lavori sono iniziati dopo le lunghe e non facili pratiche che la
burocrazia – sia da parte della Soprintendenza che dal Comune – ci ha richiesto
e ancora ci chiede perché possiamo continuare.
Nell’estate
è stato rifatto il tetto e si è compiuto il risanamento esterno con
l’intercapedine ventilata. Qualcuno chiede: «Perché non si è restaurata la
facciata, ci voleva così poco!».
Rispondo:
perché non abbiamo ancora i permessi, pur con il progetto e l’indagine
stratigrafica per una facciata che non ha nulla di rilevante!
Così
per l’interno: siamo in attesa dei permessi relativi sperando di poter
continuare nella bella stagione.
Altro
motivo di soddisfazione è il rifacimento delle scalinate della facciata della
chiesa parrocchiale, compiuto con grande cura dall’Impresa Edile Marchello
Costruzioni, di Enrico Marchello.
Il
sig. Marchello ha voluto generosamente offrire il lavoro e gli diciamo un
grazie sentito anche dalle colonne del nostro Bollettino.
Un
grosso problema è la Cappella del Tabor: dopo anni in cui è stata più volte
restaurata, oggi è nuovamente in condizioni critiche per il movimento della
roccia sui cui poggia la parte anteriore. Occorrono lavori di consolidamento
con micropali: oggi tutto è tecnicamente possibile, ma a quella altezza (3.177
metri!), tutto diventa più difficile e, soprattutto, costoso.
È
un problema grave e urgente che affronteremo costituendo un comitato
italofrancese per trovare appoggi e aiuti.
LES
ARNAUDS
Qui
abbiamo il problema del tetto della chiesa parrocchiale che, soprattutto dal
lato della strada, richiede un lavoro di manutenzione piuttosto sostanzioso...
abbiamo già un progetto e un preventivo e attendiamo la bella stagione per
procedere.
C’è
il problema della casa parrocchiale, fonte di tante preoccupazioni per il
degrado che avanza e la rende anche pericolosa per quelli che devono passare
vicino. Abbiamo al riguardo una speranza molto reale, che si possa cedere
all’Impresa che costruisce accanto, in cambio di un alloggio.
In
questo senso stiamo operando e, dopo tante delusioni, speriamo sia la volta
buona!
MILLAURES
Per
Millaures vorrei anzitutto parlare dell’orario della Messa festiva: era nel
pomeriggio finché dovevo servire Savoulx, poi l’ho spostata al mattino, alle
ore 10, aderendo a varie richieste. Pareva la soluzione migliore, per il
momento i risultati sono deludenti.
Cosa
fare?
È
chiaro che con una sola Messa non si può accontentare tutti, altrettanto chiaro
che non si può cambiate orario ogni momento. Bisogna adattarsi alle situazioni
anche con un po’ di sacrificio. C’è poi sempre la possibilità delle Messe a Bardonecchia,
in varie ore al mattino e pomeriggio.
Una
parola poi sulla situazione finanziaria di Millaures che è critica: le offerte
non coprono le spese correnti.
C’era
un piccolo aiuto dall’affitto della casa parrocchiale: oggi non c’è più, e la
casa stessa sta andando lentamente in rovina.
C’era
stato un contributo deliberato dalla precedente Amministrazione comunale che
poi non l’aveva potuto devolvere perché in scadenza. L’avevamo previsto per
ripianare il debito per i restauri a San Claudio, ma la nuova Amministrazione
l’ha annullato, mettendoci in gravi difficoltà.
Il
debito è stato saldato, ma non abbiamo più nulla e – come dicevo – facciamo
fatica a pagare le spese di ordinaria amministrazione.
ROCHEMOLLES
Anche
Rochemolles ha i suoi problemi materiali: la “grangia” accanto alla casa
parrocchiale sta andando in rovina e in parte è già crollata.
Abbiamo
una trattativa in corso per la vendita: non può essere una cifra consistente,
ma risolverebbe un problema che diversamente non potremmo affrontare, per la
mancanza di mezzi.
* * *
Ho
scritto queste cose per mettere tutti al corrente delle situazioni che ci
angustiano, non certo per mancanza di fiducia nella partecipazione delle varie
comunità che fanno quello che possono con grande amore per le loro chiese.
Devo
anzi ripetere il grazie più sentito ai molti che si prendono cura delle chiese
e delle Cappelle, anche della loro manutenzione.
Grazie
ai Consigli Parrocchiali che non sono solo necessari, ma indispensabili per la
buona amministrazione del patrimonio che i padri ci hanno lasciato: con la
buona volontà di tutti e qualche aiuto straordinario su cui stiamo contando
potremo risolvere al meglio questi problemi.
Ed
è con fiducia che chiudo queste righe con la rinnovata disponibilità a fare
quello che posso per le comunità che mi sono affidate con impegno e amore.
Pregate
per me!
Con affetto, il
vostro Parroco don Paolo.
S. PIETRO
E LA SUA CAPPELLA A MELEZET
In
questi ultimi anni sono stati fatti importanti lavori di restauro e di
mantenimento nelle varie Cappelle nell’abitato di Melezet e nel territorio
della nostra Parrocchia.
Mancava
però all’appello la Cappella di San Pietro al Cimitero, forse la più malmessa e
che versava in condizioni veramente pietose tali da renderne veramente precaria
la stabilità.
Finalmente
lo scorso anno il nostro don Paolo poteva dare il lieto annuncio che, grazie all’offerta
di un generoso benefattore, anche San Pietro poteva finalmente essere
restituita all’onore del mondo.
Dio
vede e Dio provvede!
Subito
l’architetto Mauro Mainardi preparava il progetto relativo ai lavori da
eseguire e che saranno affidati all’opera dell’Impresa di Enrico Marchello.
Le
pratiche burocratiche presso Comune, Provincia, Beni Culturali e chi più ne ha
più ne metta, per ottenere il permesso all’avvio dei lavori durarono a lungo: quasi
un anno! Purtroppo la burocrazia pretende un sacco di relazioni... montagne di carte
e soldi. Ma finalmente il permesso è arrivato e si è potuto lavorare. Si è
rifatto il tetto, risanato le fondamenta rovinate dall’acqua e dal gelo e
risanato esternamente i muri proteggendoli
dalla neve che veniva regolarmente ammucchiata contro.
[foto M. Mainardi]
Il lavoro per il rifacimento del tetto. |
Con
il prossimo anno si spera di poter completare i lavori... burocrazia permettendo,
perché sembra che occorrano altri permessi!
Ed
ora un po’ di storia della Cappella: sembra che nel luogo in cui essa si trova
vi fosse un tempo un piccolo edificio religioso chiamato “ORATOIRE DE FOSSE” e
di cui si ha notizia negli archivi del 1764-72 e sembra sia andato distrutto da rovinose
alluvioni.
L’unico
riferimento all’attuale Cappella risale al 1856.
Vale
la pena notare che il Cimitero risale al 1893 e lo si volle collocare accanto
alla Cappella di San Pietro quasi a voler affidare a Colui che ha le Chiavi del
Regno dei Cieli le anime dei nostri defunti.
Sulla facciata della Cappella
si trovava la scritta: «Notre Dame des Sept douleurs, / preservez nous de tous
malheurs. / Nous redirons toute la vie: / Vive Jesus, Vive Marie!». Purtroppo la scritta venne fatta
cancellare nel 1933 dal Podestà fascista di Bardonecchia.
Ricordo
che l’ultima celebrazione venne fatta nell’estate del lontano l970.
Viviamo
nella fiduciosa speranza di poter presto assistere a nuove celebrazioni per noi
e in suffragio dei nostri defunti. Ci affidiamo anche all’aiuto e alla
protezione di San Pietro.
Vittorio
Massignan