Il presente bollettino esce alla
chiusura della stagione invernale, ed è quindi doveroso che queste colonne
accolgano il bilancio dell'attività svolta dagli enti che si occopano di
Bardonecchia turistica: l'azienda autonoma di soggiorno e lo ski club. Entrambi
hanno strettantente collaborato per la riuscita delle varie ed importanti
manifestazioni che la nostra cittadina ha avuto l'onore di ospitare e nulla é
stato tralasciato per poter offrire ai numerosissimi ospiti - atleti e pubblico
- una signorile e cordiale accoglienza.
Si può dire che quasi in ogni domenica
quassù si siano svolte delle competizioni: gare in tono minore, organizzate per
lo più da società cittadine, ma per le quali occorrevano piste tracciate e in
buone condizioni. Alla loro preparazione ha sempre provveduto con la ben nota
solerzia, capacità ed instancabilità, il direttore della scuola di ski, maestro
Alfredo Guy, con il quale hanno collaborato tutti i maestri e gli aiuto-maestri
alle sue dipendenze, nonché gli Alpini che hanno svolto sulle nostre nevi il
loro corso invernale. Chilometri e chilometri sono stati ripetutamente
percorsi, per potere approntare le varie piste di fondo e di discesa.
Così hanno avuto brillante svolgimento
la gara zonale di fondo dell'11 gennaio; il campionato regionale giovani
valligiani del 18 gennaio, a cui hanno preso parte 27 rappresentanti di sette
valli Piemontesi: il giovane Luigino Bosticco si é piazzato al sesto posto
della sua categoria; il trofeo Guido Maggiani del 15 febbraio: il trofeo é
stato vinto dallo ski club Bardonecchia per merito dei suoi atleti Giovanni
Cecile, Secondo Frugolo e Riccardo eBraud, lodevolmente piazzatesi ai primi tre
posti; il campionato zonale juniores pure del 15 febbraio; il campionato delle
sezioni Piemontesi, Liguri e Venete della Giovane Montagna, costituito da una
prova di « slalom gigante » e da una di « fondo », il 22 febbraio.
Dal 22 al 29 gennaio l'azzurro Aldo
Trivella ha - inoltre - diretto il corso del « centro di addestramento per il
salto », alla fine del quale tredici dei diciannove iscritti hanno disputato la
gara di chiusura: meritatissima vittoria di Giovanni Montabone, seguito da
Dino Borgo e Paolo Panizza.
Questa l'attività minore. Le manifestazioni
che invece hanno richiesto il maggior impegno al presidente dell'azienda
autonoma di soggiorno cav. Mauro Amprino e al presidente dello ski club sig.
Giovanni Minasso con i loro diretti collaboratori, sono state la gara
internazionale di salto del I febbraio e i campionati assoluti italiani di sci
e campionati juniores che hanno occupato tutta la settimana compresa fra il 23
febraio e il 1° marzo.
La gara del 1° febbraio è stata la
più importante gara di salto della stagione, facendo essa parte della piccola
olimpiade dello sci degli anni dispari: degli anni, cioè, nei quali non ci
sono nè campionati del mondo, nè Olimpiadi. A queste massime competizioni si
supplisce con l'organizzazione di « settimane internazionali », a cui
partecipano tutti i più forti specialisti del mondo. La « settimana » del 1953
è stata organizzata da Sestriere, ma per la prova di salto fu interessata la
nostra Bardonecchia, dotata di un buon impianto per le prove di salto; ad esso
furono apportate opportune modifiche per renderlo perfetto, ed idoneo quindi
alle importanza della manifestazione clic vi si è impeccabilmente svolta.
Tutti gli assi europei della specialità
hanno preso parte alla gala e fra essi ha fatto spicco la medaglia d'oro
olimpica Arnfinn Bergmann che ha degnamente vinto davanti all'austriaco Bradl,
con uno spettacoloso indimenticabile volo di di 66 metri, compiuto con stile
perfetto.
Pochi minuti prima dell' iinizio
della manifestazione (alla, quale hanno assistito migliaia di persone),
l'altoparlante annunciò che il Sindaco Amprimo dichiarava aperta la pista, del
rinnovato trampolino Smith, e tagliava il simbolico nastro tricolore. Facevano
ala, al Sindaco il gonfalone del comune e ragazze indossanti il costume di
Bardonecchia. Subito dopo la breve cerimonia il diciassettenne asiaghese Tito
Tolin apriva ufficialmente la pista, con un bel salto di 42 metri. Prendeva
quindi il via il primo concorrente, lo svedese Asplund, seguito a brevi intervalli da tutti gli altri. Il più atteso era naturalmente il
norvegese Bergmann, numero 19; all'annuncio «partito il pubblico divenne
improvvisamente silenzioso e attento, e lo stupendo volo dell'osso nordico in
accolto da uno scrosciare di applausi.
Unica contrarietà della giornata fu
il tempo, che fin dalla vigilia si era messo al brutto: una pioggerella sottile
disturbò gli allenamenti, e un vento impetuoso si incaricò di fare gelare la
pista (sulla quale fu abbondantemente gettato del sale per tentare di
autmorbidirla) e gli spettatori, che imperterriti rimasero però ai loro posti fino
alla fine della mutifestazione, conclusasi, come si è detto, nel migliore dei
modi.
Non si era ancora spenta l'eco di
questa gara che già, i solerti organizzatori volgevano tutte le loro cure alla
preparazione immediata della settimana dedicata agli «assoluti». La
preparazione remota si era infatti iniziata già nell'autunno con l'abbattimento
di diecine di piante dei bosco del Colomion, per agevolare lo snodarsi delle
piste di discesa; e con il brillamento di alcune mine, per demolire qualche
roccione un po' troppo ingombrante.
Questa edizione degli «assoluti» è
stata per Bardonecchia un bis: infatti nell'ormai lontano 1909 la loro prima
edizione fu tenuta a battesimo proprio su queste stesse nostre nevi: allora allora
furono disputate solamente due prove: quella di fondo vinta dal torinese Mario
Corti, e quella di salto vinta da Paolo Kind ; e il numero degli atleti partecipanti
tu certamente esiguo. Dopo 14 anni le prove da disputare sono diventate sedici
e gli atleti ospitati (compresi gli juniores) ben 400 circa. Da queste cifre
si può dedurre il notevole sforzo organizzativo, per il quale dirigenti e
atleti di tutta Italia non hanno lesinato elogi. Il comitato organizzatore dei
campionati era composto da: presidente sig. Giovanni Minasso, presidente dello
ski club; vice presidente maggiore Aldo Bricco, comandante del Battaglione
Alpini Susa; membri: rag. Allemand, dott. Bosticco, ing. De Matteis, maggiore
Gastone, signor sibille: segretario geometra Allemand.
Un folto pubblico ha seguito con
vivo interesse lo svolgersi delle varie prove, dedicando particolarmente i
propri applausi ai vincitori delle varie specialità: a Gartner, Gluck e David,
rispettivamente primi nelle tre discese; a De Florian, primo nelle due !gare di
fondo; a Prunker, primo nella combinata; a Trivella primo nel salto speciale.
Le tre gare femminili di discesa hanno visto vincitrice la signora Giuliana
Chenal Minuzzo, e quella di fondo Ildegarda Taffra.
Nelle varie gare gli atleti di
Bardonercchia si sono comportati bene: Giorgio Colli ha ben figurato nelle
tre discese maschili : e le
signorine Liliana Zappi, Anna Serra e Laura Bizzarri (quest'ultima in gara per
i colori dello Sci Accademico Italiano), in quelle femminili. E’ scesa in gara
anche Giovanna Marra che - ancora inesperta in fatto di gare - ha saputo
portare a termine con coraggio e buona volontà due delle tre prove in programma.
Non si deve infine dimenticare lo
«junior » Elio Allemand che nello slalom gigante si è classificato quarto, a
soli due secondi dal vincitore, compiendo una bellissima gara: è stato così
invitato all'Abetone con altri coetanei, dove, sotto la guida di Zeno Colò,
trascorrerà un periodo di allenamento.
Con il nome del giovane Allemand,
sicura promessa del nostro ski, chiudiamo questa breve cronaca degli
avvenimenti sportivi della stagione invernale testè conclusasi. Come ognuno può
agevolmente constatare, è stata una stagione densa di attività e di
responsabilità: il lavoro costante di tutti ha permesso la perfetta
realizzazione di tutte le manifestazioni.
Laura Bizzarri