24/11/20

IL VESCOVO DI GAP - Novità sulla CAPPELLA DEL THABOR

Così  scrive agli  amis-du-patrimoine-religieux-de-nevache

Message du 16/11/20 17:19

> De : "Xavier MALLE"
> A : "Yves_De-Solages
> Copie à : "secretariat"
> Objet : des nouvelles de la chapelle du Thabor
>Je reviens vers vous concernant la chapelle du Mont Thabor, cette ascension qui a marqué des générations de jeunes chrétiens que vous y avez emmenés.
Vous savez que son accès est maintenant fermé, pour cause d’éboulement suite à la fonte du permafrost si j’ai bien compris.
Nous avons la chance d’avoir sur la vallée de Névache une association dynamique pour la rénovation du patrimoine religieux.
La présidente, Christiane Champ, fait un travail formidable avec tous les membres de l’association, et ils ont pris à cœur le sauvetage de la chapelle du Thabor, après avoir restauré bien d’autres chapelles sur la commune de Nevache.
Il y a deux questions : la propriété (sur un territoire disputé entre France et Italie), et le coût des travaux. Les deux avancent pas à pas lentement !
Pour inciter les élus, l’association se propose d’apporter des fonds. Alors je me dis que le réseau des anciens de l’Eau Vive pourrait se mobiliser sur le projet, et même aider l’association directement !
Qu’en pensez-vous ? Voici le lien de la recherche de fonds, que vous pourriez transmettre à vos fichiers d’anciens et d’actuels ! Et quelques photos. La présidente est à votre disposition pour des précisions sur la question de la propriété et des travaux.
Il s’agit sans doute de la chapelle la plus haute de France.

https://www.helloasso.com/associations/amis-du-patrimoine-religieux-de-nevache/collectes/objectif-thabor

 Merci d’avance de votre mobilisation.
Fraternellement en Christ,
+Mgr Xavier MALLE, évêque de Gap (+Embrun)
Évêché - 18 bd du général Charles de Gaulle - 05000 GAP
Merci d’avance de votre mobilisation.
Fraternellement en Christ,
+Mgr Xavier MALLE, évêque de Gap (+Embrun)
Évêché - 18 bd du général Charles de Gaulle - 05000 GAP

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Traduzione della pagina 

FARE UNA DONAZIONE

SALVAGUARDIA DELLA CAPPELLA DEL THABOR

A dire il vero, la cappella Notre-Dame des Sept Douleurs del Thabor non è particolarmente bella.
Ma come ci ha insegnato il Piccolo Principe “Si vede chiaramente solo con il cuore, l’essenziale rimane invisibile agli occhi”. Ma è molto più che bella, è emblematica, grandiosa nel suo scrigno minerale però oggi si trova in grande pericolo a causa del ghiacciaio dove si appoggia e che si sta lentamente sciogliendo. Il motivo perché la nostra associazione “Amis du Patrimoine de Névache” vuole salvarla, è perché tanti di voi, giovani o vecchi, francesi o italiani, pellegrini o escursionisti la portano nel cuore. Rimane come un faro sulla roccia quindi camminiamo nella sua direzione…
ORIGINE DEL PROGETTO
Se desideriamo salvare la cappella Notre-Dame des Sept Douleurs del Thabor, proprietà del comune di Bardonecchia in Italia è perché la sua storia si confonde con quella del  paesino di Névache. È stata costruita nel XV secolo sul territorio degli Escartons esistiti fino al Trattato d’Utrecht nel 1713. Diventata savoiarda, poi italiana, in fine parte dei territori ceduti, è ritornata alla Francia con il trattato di Parigi del 10 febbraio 1947. Attualmente appartiene al comune ma soprattutto a tutti gli escursionisti e a tutti i pellegrini che salgono fino al suo rifugio.
A COSA SERVIRANNO I SOLDI RACCOLTI?
I soldi serviranno prima di tutto a fare uno studio di fattibilità, poi a fermare lo scivolamento e infine al restauro della cappella. I preventivi in possesso stimano il restauro a 95 000€ e con il vostro aiuto l’associazione potrebbe partecipare almeno al 10, 20 % il che aiuterebbe molto per la decisione del consiglio comunale, attuale proprietario.
NOSTRA SQUADRA
La squadra è franco-italiana, fatta con volontari entusiasti e soprattutto perseveranti, situata a cavallo sulla frontiera invisibile.
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Ho capito che HELLOASSO è una società sociale e solidale e confermo di voler portare il mio sostegno finanziare attraverso il mio pagamento.

 

Accetto le condizioni generali d’utilizzo del servizio e ho letto la carta di confidenzialità
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17/11/20

Rochemolles - Bollettino 2019


Rinominato e ristrutturato il rifugio Scarfiotti
 

Dopo 96 anni il Rifugio Camillo Scarfiotti, posto a 2165 metri in un’ampia conca del vallone di Rochemolles, cambia nome. Il locale, infatti, aperto nel 1923 e realizzato con il sostegno economico del citato benefattore, sarà poi identificato con la denominazione Scarfiotti-Crosetto. Il secondo cognome è di una giovane donna, morta l’anno scorso accidentalmente in Liguria, assalita da un animale inselvatichito. Silvia Crosetto era un pilastro del CAI Torino, un’appassionata alpinista con un attivo di 25 cime di oltre 4000 metri e infinite altre di oltre 3000 metri. Qualche anno fa Silvia, vittima di un incidente in montagna piuttosto grave, aveva manifestato, in caso di morte, il desiderio di dare il suo nome ad un rifugio o un bivacco. Purtroppo per gli inconsolabili genitori è giunto il momento di esaudirla. Con un finanziamento donato al CAI Torino, proprietario del rifugio, verrà realizzata una ristrutturazione. La cerimonia di intitolazione si è svolta domenica 7 luglio alla presenza di un nutrito pubblico di appassionati di montagna, del presidente del Club Alpino Italiano di Torino, Gian Luigi Montresor, del presidente della locale sezione bardonecchiese Agnés Dijaux, del presidente dell’intersezionale CAI Piero Scaglia, del vicesindaco bardonecchiese Chiara Rossetti e naturalmente dei genitori della sfortunata alpinista. Nel corso dell’incontro, inoltre, gli esponenti del CAI hanno presentato il progetto di ristrutturazione. Il locale sarà ampliato solo per il 20% della superficie nel rispetto di disposizioni urbanistiche, ma la volontà del CAI è soprattutto quella di creare un grande ambiente per l’accoglienza, in cui si possano tenere conferenze, proiezioni e altre attività legate alla montagna. Sorgerà anche un centro per la bici elettrica, attrezzato di tutto ciò che serve a chi arriverà al rifugio con tale mezzo ed un centro estivo per ragazzi. Con la collaborazione del Comune, già impegnato da sempre nella manutenzione della strada, il CAI ha manifestato la volontà di rilanciare la valle e valorizzarla, facendola conoscere per le sue caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche e non come luogo di passaggi veloci di moto e di auto. La valle, infatti, è più conosciuta dai motociclisti per la strada più alta d’Europa, potendo raggiungere il Colle del Sommeiller a quota 3009 metri. Cercando di regolamentare il passaggio e stimolando di più escursionisti e ciclisti, il CAI auspica una svolta di qualità per la Valle. I lavori inizieranno nella prossima stagione. (Luisa Maletto)

 

Il magico e suggestivo borgo di Rochemolles

e le sue manifestazioni nel 2019

Con la consueta vivacità Rochemolles ha celebrato la fine dell’anno trascorso aggiungendo alla serie di manifestazioni puntualmente ricorrenti ogni anno, alcune nuove stimolanti iniziative dando maggior impulso alla musica e al teatro. Ciò a conferma dello spirito di rinnovamento che anima questo borgo dove però la lontananza dall’abitato cittadino e la presenza delle immutabili montagne, conservano intatte la mentalità e le abitudini tradizionali.

L’organizzazione di tutte le manifestazioni è stata possibile grazie alla disponibilità e alla collaborazione congiunta dei suoi abitanti, dell’Amministrazione locale e della due Associazioni Assoagri e ViviRochemolles.

Si sono svolte quattro manifestazioni: “That’s Amore”, “Cattivissimi noi”, “Artisti a Rochemolles Una montagna di arte, trucioli e sapori” giunta alla sua quinta edizione in agosto, “Il presepe diffuso” in dicembre e gennaio, giunta anch’essa alla sua quinta edizione. Lo spettacolo “That’s Amore” ha portato nel borgo artisti di fama internazionale, Matteo Peirone e Linda

Festa di S. Pietro: esce la processione.


I costumi antichi per la festa patronale di S. Pietro.


Campanella che con le loro voci hanno fatto tremare le mura trecentesche della chiesa di Rochemolles, che li ha ospitati.

“Cattivissimi noi” della “Accademia dei Folli” spettacolo teatrale itinerante nelle antiche case del borgo e nei luoghi più suggestivi del paesino abbinato alla degustazione di piatti tipici della gastronomia montana.

In agosto i numerosi visitatori, giunti alla manifestazione “Artisti a Rochemolles Una montagna di arte, trucioli e sapori”, hanno potuto partecipare ad un percorso gastronomico itinerante di degustazione di pasti tradizionali che vede impegnati tutti gli abitanti che in numerose antiche case offrono via via piatti della tradizione a cui si è affiancata l’osservazione delle opere prodotte dai numerosi artisti e intagliatori del legno che hanno popolato le pittoresche vie del borgo. Gli artisti generosamente lasciano le loro opere e sculture al paesino di Rochemolles, nel quale trovano permanente collocazione, aumentando il fascino del borgo.

Le finestre e le porte delle antiche grange, ciascuna con la sua “Losa” con decorazione e antico nome della casa, sono d’estate un tripudio di fiori e di colori mentre a Natale si adornano con caratteristici presepi illuminati. Le creazioni magiche del “Presepe diffuso”, con personaggi a dimensione naturale abbigliati secondo gli antichi mestieri della vallata alpina, insieme alle scintillanti luci natalizie, hanno richiamato molti turisti a passeggiare lungo le stradine di questo incantevole borgo, che grazie al “Presepe diffuso” è stato riscoperto anche d’inverno. Inoltre, quest’anno nella chiesa parrocchiale si è potuto ammirare il Presepe Fluttuante, ad opera dell’Associazione di intaglio e scultura di Rivoli, ideato dal Maestro Enrico Rimoldi.

È stata ricostruita nella parte iniziale della chiesa la capannina di legno, all’interno della quale, sono state posizionate le statue lignee rappresentanti la natività di nostro Signore. Appena al di fuori della stessa ha trovato posto l’angelo con le sue magnifiche ali.

“Il Presepe Fluttuante” si è ben inserito nel contesto del Presepe diffuso in un paese una volta di pastori, nella magnifica cornice fatta di case di pietra e alte montagne piene di neve. Montagne che si stagliano, in una giornata piena di sole nell’azzurro dove regna il silenzio. Quel silenzio che segnato dal volo dell’aquila che ci sorvola in più ampi cerchi, ci fa rivolgere lo sguardo verso il cielo.

La Processione di S. Pietro davanti alla Cappella del Ponte.

Tra luci festose e gli allegri tavoli allestiti doviziosamente per i visitatori, le finestre infiorate con amorevole fantasia e i pupazzi nelle loro vesti pittoresche e artigianali, sparsi in suggestivi angoli del borgo, in pose sorprendentemente naturali, si è ricomposta quell’atmosfera di gaia serenità che diventa via via oggi un privilegio sempre più raro e che Rochemolles vanta come sua specialità. È ciò che trovano i vecchi e i nuovi turisti che arrivano sempre più numerosi e che avvertono imboccando la ripida salita, lasciando a valle il cumulo di ansie e tensioni che continua a crescere ovunque nelle grandi metropoli come nelle piccole città. (Olivia De Carlo Ventricelli Angela)

 

Il Presepe diffuso: le pecorelle verso la Cappella del Ponte.

LAUREA

Silvia Borello si è laureata il 15 giugno 2019 presso la ED Business School di Barcellona. Ha conseguito 2 lauree: in Business Internazionale e in Sports Management. Le hanno conferito 2 attestati: uno come miglior studente, l’altro come migliore tesi di laurea.Ci rallegriamo vivamente con la nuova dottoressa per un risultato che è a coronamento di una preparazione seria e approfondita e le formuliamo i migliori auguri per la sua prossima attività.

 

Le Priore di S. Emerenziana 2020: Angela Ventricelli e Daniela Dorato.

 






La strada provinciale per Rochemolles: il ponte dove l’alluvione l’aveva bloccata.


 

Millaures - Bollettino 2019


 

Prime comunioni a Millaures

Il 26 maggio 2019 la chiesa di Millaures ornata a festa ha accolto i nostri bambini del catechismo che hanno ricevuto la loro Prima Comunione.

La Prima Comunione: il gruppo
con la catechista Adriana Ugetti.
Alice, Nicole, Maria Chiara, Marta, Mattia, Pietro e Simone hanno vissuto questo importante momento con molto impegno e tanta gioia e con la semplicità che solo i bambini posseggono hanno ricevuto il Signore Gesù nel loro cuore.

Mamme, papà, nonni, parenti, amici e compagni del catechismo si sono stretti in un grande abbraccio intorno ai nostri piccoli, e grazie all’impegno di tutti abbiamo sentito la gioia di essere comunità cristiana che si ritrova per incontrare il Signore. Ad Alice, Nicole, Maria Chiara, Marta, Mattia, Pietro e Simone va il nostro augurio perché sentano sempre vicino Gesù nel loro cammino con l’entusiasmo di questo giorno. A tutti e a ciascuno grazie per la collaborazione, e al nostro Parrocco don Paolo uno speciale ringraziamento perché con pazienza e tanta saggezza guida i nostri ragazzi. (Adriana Ugetti)

 

Sant’Andrea Millaures

30 novembre festa patronale. Anche quest’ anno la funzione in onore del nostro Patrono, San’Andrea Apostolo, ha visto la partecipazione degli abitanti della borgata. La Funzione è stata concelebrata da alcuni sacerdoti della Diocesi, presieduta, in particolare, da Don Franco Tonda, parroco di Bardonecchia.

A rendere più solenne la funzione, i canti della nostra cantoria e, come da consuetudine, la distribuzione del pane benedetto e il rinfresco, organizzato dal Consorzio di Millaures.

A ricordo, dell’antica tradizione, il “Chanté”, giovane abete, addobbato con i fiori e nastri colorati, nell’atrio della chiesa.

 

Il Presepe di Millaures: originale e molto ammirato, opera dei bambini con la regia delle mamme.

 

*    *    *

LAUREA TRIENNALE

Congratulazioni e rallegramenti, per la laurea triennale in Economia e Commercio, conseguita il 3 maggio 2019 da Alessia Bellet, presso l’Università telematica e Campus. La discussione della Tesi di laurea, ha avuto per oggetto “Il marketing ed il turismo: fidelizzare il cliente attraverso innovazione e professionalità. Il caso di una Scuola di Sci di Bardonecchia”.


S. Sebastiano: la Messa a Rochas il 20 gennaio.

       

La scuola elementare di Millaures con la Maestra Augusta Gleise davanti alla chiesa, anno 1952. Sono presenti: Allemand Alfredo Gino Leschiera Gino Vitton Ferruccio Allizond Michel Bothorel Carlo Guiffrey Liliana Guiffrey Pino Allizond Graziella Ambu.

 



La mitica Decauville: una motrice.


Les Arnauds - Bollettino 2019

 

 

La frazione di Les Arnauds, come ogni anno, ha festeggiato il proprio patrono San Lorenzo con molte iniziative che hanno animato il Borgo con la presenza di Autorità, cittadini e molti turisti. La sera del 9, come tradizione si è tenuta la processione dalla chiesa alla Croce di San Lorenzo mentre sabato 10 dalle ore 9 si sono aperte lungo le vie del paese le esposizioni, le dimostrazioni dei vecchi mestieri. Molte anche le bancarelle dell’artigianato e dei prodotti tipici. 


San Lorenzo: il pane benedetto e gli antichi costumi.


La messa è stata concelebrata alle ore 11,00 dal parroco Don Gian Paolo Di Pascale con Monsignor Alfondo Badini Confalonieri, vescovo della Diocesi di Susa alla presenza di Chiara Rossetti, Vicesindaco di Bardonecchia, dal consigliere comunale Carola Scanavino ed Elsa Teresa Begnis, presidente dell’Assomont. La Santa Messa è stata cantata dalla Corale di Bardonecchia che ha così dato il proprio contributo a rendere più solenne la funzione. La giornata del Santo Patrono è stata anche l’occasione per benedire la nuova campana. Dopo la benedizione da parte del vescovo Mons. Badini Confalonieri il primo rintocco è stato dato dalla madrina Giorgetta Lantelme vestita con gli abiti della tradizione. Terminata la funzione religiosa e la successiva benedizione ci si è trasferiti al vicino forno dove sono stati preparati alcuni dolci, torte salate e altri prodotti; in questa giornata di festa il forno viene riattivato e torna ad essere il punto di incontro della comunità. A conclusione, in serata in piazza i Parenaperde hanno allietato con buona musica dal vivo.

I Presepi

A Les Arnauds come nel resto del paese e nelle frazioni si è organizzato anche quest’anno l’allestimento di presepi illuminati, di diverse dimensioni, visibili gratuitamente nei vicoli, piazzette, cappelle, fontane, finestre, case e giardini per rendere più magica l’atmosfera natalizia.

Più di 50 quelli esposti a Les Arnauds dall’8 di dicembre fino a fine gennaio: autentiche opere, frutto dell’impegno e del sentimento delle persone del posto che amano il proprio territorio e che cercano di valorizzarlo in ogni occasione. (Carola Minasso)


La nuova campana

Terminati i lavori per il nuovo castello per le campane e la loro elettrificazione, si imponeva un’altra opera: lasostituzione della campana più piccola, in cattive condizioni e non intonata con le altre due campane. La Ditta Trebino di Uscio (Ge) ha ancora una volta compiuto l’opera con la nuova campana, con soddisfazione di tutti.

Essa pesa 140 kg. in bronzo, ha un diametro di 60 cm. e reca incisa una scritta che augura di dare sempre rintocchi di serenità per la comunità. C’è il nome del parroco e quello della madrina della nuova campana, la Sig.na Giorgetta Lantelme. La spesa, compresa l’iva agevolata, è stata di 12.000,00 euro. La vecchia campana è stata posta sul davanzale di una finestra della chiesa, per ricordare a tutti il servizio compiuto per tanti decenni. Siamo certi che il 10 agosto 2019 abbiamo scritto una pagina importante nella storia di Les Arnauds e della sua parrocchia. Un altro problema riguarda l’orologio pubblico sulla facciata del forno, ormai guasto in modo irreparabile. È comandato dal computer della chiesa, ma è proprietà del Comune. Già la Ditta Trebino è stata interessata in merito e il vecchio orologio verrà sostituito, per segnare ancora ore serene per tutti.

 

La corale di Salbertrand in festa per Santa Cecilia

Sabato 23 novembre 2019 la Corale di Salbertrand si è recata nel pomeriggio a Bardonecchia in occasione della festa di Santa Cecilia, protettrice dei cantori e dei musici. La brava corale, diretta da Romano Nuvolone, ha fatto una prima tappa al Melezet per visitare il Museo di Arte Religiosa Antica e la mostra fotografica “Nuova vita alle opere e vecchia vita di paese”. I cantori, accompagnati da una volontaria, hanno potuto apprezzare le numerose opere esposte in Museo, alcune appena restaurate e le foto esposte. Al termine della visita un tè caldo li ha ristorati dal freddo pungente e dalla pioggia che li ha accompagnati per tutta la giornata e ha riscaldato la loro voce.

La Cantoria di Salbertrand

Dopo la tappa al Melezet la Corale si è recata per le 18,00 alla Santa Messa di Les Arnauds, celebrata da Don Paolo Di Pascale. Accompagnati dal suono del violino del Signor Giorgio Adamoli i cantori hanno animato l’assemblea con i loro canti, tra cui il bel “Isi din la gleisa” scritto in patois dalla Maestra Clelia Baccon.

Dopo aver ritemprato la mente con una visita culturale e lo spirito con la Messa, non poteva mancare una buona cena; infatti, alle 20,30 cantori, amici della corale e famigliari sono stati accolti dal ristorante “Le due bandiere” di Salbertrand per un’ottima cena in compagnia e per un’ultima cantata insieme dell’Inno dedicato a Santa Cecilia.

(Wanda  Nuvolone)

Melezet - Bollettino 2019


 Lavori pubblici a Melezet e al cimitero

Sono stati compiuti importanti lavori pubblici sia a Melezet con il rifacimento della pavimentazione della piazza della Chiesa, che al cimitero con la costruzione dei una rampa di accesso. La Piazza della Chiesa di Melezet era stata compiuta anni fa con la posa di lastre di pietra che col tempo non avevano retto al traffico e al passaggio degli spartineve nella stagione invernale. Gran parte di esse si erano frantumate e si era provveduto, in via provvisoria, a sostituirle con rappezzi di catrame, per cui la piazza stessa sembrava una grande scacchiera per il gioco della dama o degli scacchi.

L’assessore Gho ha preso a cuore il problema e con grande impegno si è attivato per il rifacimento della piazza stessa.

I lavori hanno avuto inizio il 3 giugno 2019 e sono terminati il 27 novembre dello stesso anno. La Ditta esecutrice dei lavori è stata Edilgrimaldi Snc di Bardonecchia che con operai specializzati ha compiuto il rifacimento della piazza, con la posa di cubetti di porfido che sono più resistenti e danno alla piazza stessa la dignità che le compete essendo davanti alla nostra chiesa, vero monumento d’arte, ammirata da tutti.

Progettista e direttore dei lavori è stato il Consorzio Forestale Alta Valle di Susa e il costo complessivo dell’opera è stato di Euro 194.539,79 compresa la progettazione.

Altra opera compiuta recentemente è stata la rampa disabili e la scala di accesso al cimitero. I lavori sono stati compiuti dalla Ditta Edilizia Valdostana Srl di Quassolo (To). Progettista e direttore dei lavori, Geom. Andrea Roude. La spesa è stata di Euro 50.065,25, compresa la progettazione.

Il Presepe in Chiesa davanti all’Altare Maggiore

La nuova rampa di accesso al Cimitero.

Salendo al Tabor il 16 luglio: Agnès Dijaux guida il pellegrinaggio
anche con un momento di preghiera.

La statua di S. Antonio (XVI sec.) restaurata.

Non è stato facile ottenere i permessi dalla Soprintendenza per questa opera, si sono dovute superare diverse osservazioni e modifiche al progetto, con la motivazione dell’impatto con la struttura della facciata. Era però un’opera indispensabile, pensando alla ripidità della scalinata preesistente, motivo di difficoltà per gli anziani, come per i portatori delle bare.

Dobbiamo qui ringraziare l’Amministrazione Comunale per aver compiuto queste opere, in particolare per il fattivo interessamento dell’Assessore Mario Gho.

 







Impianto di videosorveglianza in chiesa

Per dare sicurezza alla nostra chiesa e alle opere d’arte che racchiude, è stato realizzato un impianto di videosorveglianza, mediante la installazione di 3 telecamere e di un monitor nella sacrestia. Le telecamere, installate in punti strategici, abbracciano tutta la zona presbiteriale, mentre il monitor registra i movimenti delle persone conservandone le immagini, per eventuali casi di necessità

L’opera è stata realizzata dalla Ditta Durand Angelo di Bardonecchia, con soddisfazione comune. La spesa è stata di 2.508,00. Siamo così più sicuri riguardo alla nostra chiesa, dopo che nella scorsa estate qualcuno ha tentato di scassinare la porticina del tabernacolo, fortunatamente senza riuscirvi, pensando forse custodisse vasi di metallo prezioso, oppure per rubare le Ostie consacrate al fine di qualche sciagurato rito sacrilego, come purtroppo avviene oggi.

 

FESTA PER I 60 ANNI DI ALPEGGIO
Valle Stretta Névache 1960-2019

Il Sig.Giovanni Peirolo ha voluto ricordare i 60 anni di alpeggio in Valle Stretta con una giornata di festa il Sabato 24 agosto 2019.

La giornata ha avuto inizio con la S. Messa celebrata dal parroco di Melezet, d. Paolo, sull’altare appositamente preparato nel piazzale. Durante la celebrazione sono state ricordate le persone che ci hanno lasciato, in particolare il Sig. Peirolo Giulio che è arrivato in Valle Stretta nel 1960 e con lui tutti i consorziati che hanno sempre portato avanti la passione per questo alpeggio. Un ricordo particolare c’è poi stato per altri 4 amici che oggi avrebbero desiderato essere presenti: Allizond Davide, Barbero Livio, Otella Pierluigi, Fumagalli Luigi e pure loro ci hanno lasciato.


Festa Patronale di S. Antonio: don Franco Tonda, vicesindaco dott. Chiara Rossetti, assessore Piera Marchello, il vescovo Mons. Alfonso Badini Confalonieri, il Parroco.

 

I canti e le preghiere corali dei presenti hanno animato il momento sacro che ha aperto nel modo migliore la giornata celebrativa. Terminata questa parte è iniziato la festa con il pranzo: il capace tendone appositamente allestito ha ospitato circa 200 convitati che hanno gustato il ricco menù, preparato da una ditta di catering. I discorsi e i canti hanno allietato il momento conviviale, con l’orchestra che ha poi accompagnato le danze e così la festa si è protratta sino a tarda notte.

Ancora grazie al sig. Peirolo che ha voluto e organizzato in modo impeccabile questa giornata che resterà memorabile.

 

Da sabato 21 dicembre al via la nuova seggiovia Sellette
La benedizione della nuova seggiovia.

Avvolta da una spessa coltre di nebbia è stata inaugurata giovedì 19 dicembre la nuova seggiovia quadriposto Sellette in località Chesal di Melezet. Realizzato in sostituzione delle attuali seggiovia biposto e sciovia Sellette, il nuovo impianto ad ammorsamento automatico, parte da quota 1800 metri e in soli 5 minuti arriva a quota 2200. È inoltre dotato di cupole che proteggono i passeggeri dalle sfavorevoli condizioni atmosferiche. Rispetto ai sostituiti impianti, il percorso della seggiovia si presenta con una diversa collocazione dei piloni tali da permettere una maggior fruibilità delle piste in quota 23 e 25. Con il nuovo impianto è stata completata la prima fase di sviluppo dell’area di Melezet. Un investimento di circa 4 milioni di euro al quale seguiranno, l’anno prossimo, lo spostamento della seggiovia biposto sull’attuale linea della sciovia Bosco e la costruzione di un nuovo skilift del Vallon-Cros. In sole due stagioni questa inaugurazione segue quella del 22 dicembre del 2017 relativa alla seggiovia esaposto nel comprensorio Jafferau, costruita in collaborazione con il Comune dal costo complessivo di 6,5 milioni, che parte da quota 1900 in località Fregiusia ed arriva a quota 2400. 

“Continuiamo ad investire per rinnovare impianti e piste” ha dichiarato l’amministratore delegato Nicola Bosticco. “Il nostro obbiettivo è quello di sfruttare al meglio le zone in quota del comprensorio, dotandolo di moderne piste ed impianti efficienti al fine di incrementare il periodo di utilizzo di tutta l’area sciabile. Inoltre stiamo diversificando le nostre attività valorizzando l’uso estivo degli impianti di risalita e stiamo riscontrando un’ottima frequentazione. Un grande successo ha ottenuto l’alpine coaster, la slitta biposto che ha fatto divertire migliaia di adulti e bambini, per tutto il periodo estivo, esteso anche alle belle giornate di settembre ed ottobre. Ma sarà aperto anche durante l’attuale stagione, dando modo a chi non scia di trovare l’ebbrezza della discesa”.

Dal canto suo il sindaco Francesco Avato ha sottolineato con entusiasmo la grande sinergia che si è creata tra il pubblico ed il privato. Infatti il Comune e la società Colomion hanno sottoscritto una convenzione necessaria per la ricollocazione degli impianti. La vecchia seggiovia Selletta di proprietà del Comune, grazie ai Giochi Olimpici 2006, verrà ricollocata sulla linea dove negli anni scorsi c’era la sciovia Bosco. Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del gruppo “La Belle Montagne” Jean-Yves Remy, proprietaria di maggioranza della Colomion. All’inaugurazione era presente anche il presidente dell’Associazione regionale piemontese delle imprese esercenti trasporto a fune Giampiero Orleoni che ha informato il pubblico della tanto desiderata settimana bianca che forse verrà concessa dalla Regione per le scuole nel periodo carnevalesco, dando finalmente una boccata di ossigeno all’economia del turismo invernale. La seggiovia è stata benedetta dal parroco ottantaseienne di Melezet don Gianpaolo Di Pascale che nel corso di una breve orazione ha ricordato le sue prime discese da bambino su quelle piste, rallegrandosi della bella occasione di salire ancora una volta sulla tecnologica seggiovia.

La manifestazione, purtroppo offuscata dal maltempo, si è però conclusa con un ricco rinfresco presso il ristorante Chesal in un ambiente accogliente e caldo. (Luisa Maletto)