08/08/20

S.E. Mons. Cesare Nosiglia - Bollettino 2019

 S.E. Mons. Cesare Nosiglia
Amministratore Apostolico della Diocesi di Susa

Mons. Cesare Nosiglia è nato il 5 ottobre 1944 a Rossiglione, nella diocesi di Acqui e provincia di Genova. Dopo aver compiuto gli studi nel Seminario di Acqui Terme è stato inviato a Roma per proseguire la sua formazione, conseguendo la Licenza in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense e quel- la in Sacra Scrittura presso il Pontifico Istituto Biblico. È stato ordinato sacerdote il 29 giugno 1968 per la diocesi di Ac- qui. Gli incarichi pastorali più significativi da lui svolti sono: dal 1968 al 1975, studente a Roma e Collaboratore nella Parrocchia di San Giovanni Battista De Rossi; dal 1971 al 1983, Addetto all’Ufficio Catechistico Nazionale della C.E.I.; dal 1975 al 1991, Collaboratore nella Parrocchia di San Filippo Neri alla Pineta Sacchetti; dal 1978 al 1980, Docente di Teologia al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo; dal 1983 al 1986, Vicedirettore dell’Ufficio Catechistico Nazionale C.E.I.; dal 1986 al 1991, Direttore dell’Ufficio Catechistico Nazionale della C.E.I. Eletto alla Chiesa titolare di Vittoriana e nominato Ausiliare di Roma il 6 luglio 1991, ha ricevuto l’ordinazione episcopale il 14 settembre successivo. Durante il Sinodo di Roma ha ricoperto gli incarichi di Relatore Generale e Presidente della Commissione post-sinodale. Il 19 luglio 1996 è stato nominato Vicegerente di Roma con il titolo personale di Arcivescovo. Il 6 ottobre 2003 è stato trasferito alla diocesi di Vicenza. A livello nazionale, è stato anche Presidente del Consiglio Nazionale della Scuola Cattolica, Presidente dell’Organismo Internazionale dell’Educazione Cattolica (OIEC), nonché Delegato del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa per la Catechesi e l’Università. Nell’ambito della Conferenza Episcopale Italiana è stato Membro della Commissione Episcopale per la Dottrina della Fede (1992-1999), Segretario della Commissione Episcopale per l’Educazione Cattolica (1995-2000) e Presidente della stessa Commissione (2000-2005), infine Vice-Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (2010-2015). In occasione del Grande Giubileo dell’anno 2000 gli è stata affidata la Vicepresidenza della Commissione Pastorale-Missionaria del Comitato Centrale, la Presidenza del Comitato Italia- no per la Giornata Mondiale della Gioventù, come pure la Vicepresidenza del Congresso Eucaristico Internazionale. Inoltre, è stato Membro del Consiglio Internazionale per la Catechesi della Congregazione per il Clero. È stato Presidente del Comitato preparatorio del Convegno ecclesiale nazionale di Firenze 2015. Dall’11 ottobre 2010 è Arcivescovo di Torino. Dal gennaio 2011 è Presidente della Conferenza episcopale del Piemonte e Valle d’Aosta e Membro del Consiglio episcopale permanente della CEI. L’1 agosto 2019 S. Eusebio, patrono del Piemonte, papa Francesco ha confermato Mons. Nosiglia Arcivescovo di Torino per altri due anni. Il 12 ottobre 2019 è nominato anche Amministratore Apostolico della Diocesi di Susa.


Ai presbiteri, diaconi, religiosi e religiose e fedeli laici della diocesi di Susa

Torino, 12 ottobre 2019

Cari presbiteri, diaconi, religiosi e religiose e fedeli della diocesi di Susa, in seguito alle dimissioni per raggiunti limiti di età di mons. Alfonso Badini Confalonieri, il Santo Padre mi ha nominato Amministatore apostolico della vostra diocesi, con tutte le facoltà del vescovo diocesano.

Desidero con questa mia lettera salutarvi e assicurarvi che svolgerò il mio ministero ponendomi in stretta continuità con quanto mons. Alfonso ha promosso e avviato in quasi diciannove anni di episcopato. Tutto quanto egli ha stabilito per l’attuale programma pastorale per l’anno 2019-2020 resta il punto di riferimento da porre in atto con impegno da parte mia e di voi tutti. Vi chiedo una preghiera e, insieme, la vostra piena collaborazione per svolgere al meglio il compito che mi è stato affidato. La diocesi di Susa ha una lunga storia: dal 1772, quando fu eretta, fino ad oggi ha segnato profondamente le tradizioni non solo religiose della popolazione, ma anche quelle civili. Mantenerle e rinnovarle rappresenta dunque un compito da svolgere insieme, per accoglierne le scelte positive e permanenti nella coscienza e nella memoria della popolazione.

Oggi la Chiesa è fortemente impegnata a promuovere quei traguardi strettamente congiunti e ricordati con particolare forza dalla Evangelii gaudium, l’esortazione apostolica che Papa Francesco ci ha donato: essi sono la sinodalità e la missione. La sinodalità comporta un saper camminare insieme, riuniti attorno a Cristo Signore, ma anche con le necessarie sollecitazioni che ci provengono dal mondo che ci circonda. La missione ci apre a questo nuovo orizzonte ampio, che investe le nuove Chiese particolari dell’Africa, dell’Asia e del mondo intero, ma vuole altresì operare concretamente nel tessuto dei nostri ambienti di vita, perché la fede in Cristo ritorni ad essere fonte di speranza e di futuro per ogni persona. È su questi binari convergenti che siamo chiamati a muoverci come Chiesa, aiutandoci tutti – vescovo, presbiteri, diaconi, religiosi e religiose e laici –, perché nessuno si senta escluso da una responsabilità che riguarda e impegna ogni discepolo del Signore.

Cari amici, nel dirvi queste cose sento nascere in me tanta speranza, anche se so bene quante siano le difficoltà che giorno per giorno assillano sia sul piano spirituale che sociale tante persone e famiglie, particolarmente in questo tempo di difficoltà economiche e spirituali che aggravano la precarietà del lavoro, le incertezze del futuro, le fatiche di molti per situazioni di malattia e disabilita dei loro congiunti. Eppure, sono convinto che la Chiesa di Susa, proprio per le sue radici cristiane così forti e tuttora vitali a cui può attingere, deve guardare avanti con fiducia e contribuire al vero progresso spirituale e sociale della gente, promuovendo quella stretta unità tra carità e giustizia a cui ci richiama con forza il Magistero pontifìcio. Certo questo sarà possibile, se contribuiremo a sostenere la pastorale vocazionale e a dare vita a una nuova stagione di laici credenti, adulti nella fede e testimoni competenti e coraggiosi del Vangelo anche negli ambiti impervi, ma pur necessari, della politica, della finanza, dell’economia, del mondo del lavoro e della salvaguardia dell’ambiente, che nella Valle di Susa ha una rilevanza particolare e di grande impegno da parte di tutti.

Mi auguro che, sostenuti dallo Spirito Santo, possiamo approfondire insieme questi obiettivi, aiutandoci con i rispettivi doni di grazia che ciascuno di noi ha ricevuto e mettendoli a disposizione della comunità. Affido il mio ministero all’intercessione della Madonna del Rocciamelone, di San Giusto, patrono della diocesi, e del Beato Edoardo Giuseppe Rosaz, vescovo di Susa, molto attivo sul versante della carità e dell’attenzione ai poveri.

Vi benedico di cuore e spero di potervi incontrare al più presto, per conoscervi e lavorare insieme per il bene comune della Chiesa che è in Susa e di tutta la sua popolazione.

                                                                                                                     Cesare  Nosiglia

Arcivescovo di Torino Amministratore apostolico di Susa