06/08/20

IL TERRIBILE FLAGELLO - Bollettino Parrocchiale 2019

Mentre il manoscritto del nostro Bollettino è in Tipografia, in avanzata fase di lavorazione, scoppia la terribile epidemia successivamente definita pandemia COVID-19 chiamata coronavirus, con inizio in Cina. La prima nazione europea a essere colpita è l’Italia. Gradualmente e velocemente i contagi dalla Lombardia dilagano in Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e, successivamente, nelle altre Regioni. Allo stesso modo sono gravemente colpite la Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Inghilterra, Svizzera... gli Stati Uniti, l’Africa.
Le persone devono obbligatoriamente restare in casa per impedire qualsiasi contatto sociale, in quanto non esistono medicine per contrastare il virus. Gli ospedali sono presi d’assalto e i medici già pensionati richiamati in servizio. Chiudono tutte le attivi e anche le celebrazioni religiose a partire da lunedì 24 febbraio 2020 devono essere sospese, in quanto è vietato qualsiasi tipo di assembramento. Ogni giorno i notiziari danno degli autentici Bollettini di guerra, con migliaia di morti, ricoveri continui e ringraziando Dio, anche molti che riescono a superare la malattia e lentamente a guarire. Queste righe trovano ancora spazio nel presente Bollettino Parrocchiale che riguarda l’anno 2019 e le scrivo in quanto, alla luce di ciò che sta avvenendo, il suo contenuto sarebbe da rivedere, soprattutto per quanto concerne la “Lettera del Parroco”. Lo farò sul prossimo numero del 2020. Desidero però che si pubblichi, a riguardo del flagello che dilaga, la stupenda e quanto mai opportuna riflessione del nostro Arcivescovo Mons. Nosiglia:
«Il Corona virus con cui dobbiamo ogni giorno fare i conti, ci sta insegnando però qualcosa di fondamentale: una società come la nostra all'avanguardia nella tecnologia, nella medicina, nelle previsioni del futuro, nell'uso smodato dei mezzi più sofisticati per la propria felicità... insomma una società che crede molto nelle conquiste della scienza e che ha fatto in questi ultimi anni in diversi campi del suo vissuto e se ne gloria perché sono frutto della sua potenza e grandezza ritenuta invincibile... viene messa in ginocchio, nel caos e nella paura, da un piccolissimo virus così come è avvenuto nell'ignorante medioevo con la peste o il colera. Dove è finito tutto il progresso della scienza e della tecnica che rappresenta il nostro orgoglio e la fonte di sicurezza assoluta, se siamo stati battuti in tutto e per tutto da una insignificante organismo che ci spaventa come un mostro invincibile e ci obbliga a cambiare radicalmente la nostra vita quotidiana?
le grandezze umane che sembrano assicurarci una vita bella e ricca di felicità sono come la torre di Babele che illudeva l’umanità di aver conquistato il cielo, in realtà sono solo all'apparenza invincibili perché esaltano con orgoglio se stesse, dimenticando il detto di Gesù: “che giova all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde se stesso?” “E cosa potrà dare in cambio della propria anima?” (Mc. 8,36). Quanti regni e nazioni o casati ricchissimi e fortissimi dal punto di vista economico e militare, quante civiltà ricche di storia e di progresso sono caduti come la torre di Babele e sono scomparsi come la neve al sole?
La nostra società consumistica e gaudente, super attrezzata sul piano tecnologico sta attraversando uno dei suoi momenti più bui e difficili. Il virus che ci preoccupa tanto dovrebbe farci comprendere che la precarietà fa parte, della nostra vita umana, ne è il DNA che resta imperituro malgrado tutte le nostre capacità, ricchezze e scoperte. Ci insegna che dovremmo essere molto più umili e che la vita e la morte, il tempo e il futuro non ci appartengono e non ne siamo gli assoluti padroni ma c’è un di più a cui dobbiamo riferirci e a cui chiedere aiuto e protezione che è Gesù il Figlio prediletto del Padre celeste e nostro Salvatore.
Solo il suo Vangelo che apre il nostro cuore a Dio e agli altri resisterà, perché può contare sulla sua forza divina, questa invincibile ed eterna.
Donaci Signore il tuo amore in te speriamo. Le parole del salmo della Messa di domenica scorsa ci accompagnino ogni giorno per nutrire la nostra preghiera ogni giorno e ricevere quella grazia che ci permette di affrontare anche le situazioni più difficili e faticose con fede e speranza. Solo i beni spirituali del cuore che si apre a Dio e agli altri resisteranno, perché possono contare sulla sua forza divina questa invincibile ed eterna».

Anno 1909. Pluriclasse con insegnanti davanti alla Scuola Comunale di Les Arnauds.