CELEBRAZIONE A 3178 M
A NOTRE DAME DES SEPT
DOULEURS AU MONT THABOR
Per il terzo anno consecutivo, con il benestare del Parroco
Don Paolo Di Pascale, il CAI Bardonecchia ha regolato il 16 luglio la consueta
processione al “Tabor” come viene chiamata e organizzata da tempo immemore
dalla comunità di Melezet, frazione di Bardonecchia. Purtroppo i sacerdoti del
paese non hanno più le condizioni fisiche per recarsi fino a questa suggestiva cappella
di montagna posta a 3 178 m (quasi 1400 m di dislivello), che dal trattato di
Parigi del 1947 è legata al territorio francese come tutte le proprietà delle grange
di Valle Stretta. Cogliamo l’occasione per ringraziare i precedenti sacerdoti
in particolare Don Pier Giuseppe Gaude, Don Luciano Condina e Don Daniele Vinco
che ci hanno permesso di non interrompere questo pellegrinaggio molto sentito
negli anni passati dagli abitanti. In questi ultimi anni, sono i turisti di
passaggio ad unirsi a tutte le comunità vicine, Névache del Delfinato,
Valmeinier e Modane dalla Savoia e Valle Stretta dal Piemonte italiano, per
partecipare e per ricordare questo voto fatto per sconfiggere un’epidemia di
tifo.
Non è facile
stabilire l’origine della devozione alla Vergine e al suo piccolo santuario ma
documenti ritrovati nella canonica di Melezet nel 1648, riguardo alla Cappella del
Monte Thabor, illustrano come veniva frequentata da molti pellegrini. Nel 1694
venne distrutta da un incendio e venne ricostruita e poi regolarmente
ristrutturata in particolare negli anni ’50 con la manodopera degli abitanti
delle frazioni e con una particolare attenzione al ripristino della Via Crucis.
Ormai da diversi anni la cappella necessita di grande manutenzione, come ricorda
il comune di Bardonecchia con un provvedimento del 10/07/2017
“Avendo preso atto della necessità di allestire un’area di
“salvaguardia” attorno alla cappella che risulterebbe pericolante per vietare
l’ingresso e l’avvicinamento, sperando di riuscire ad organizzare la cosa prima
della processione, si richiede cortesemente di avvisare gli organizzatori
affinché mantengano le persone distanti dall’edificio e, soprattutto, non
facciano entrare nessuno.
Grazie della collaborazione “.
Ma ritorniamo alla festa! Appuntamento alle ore 6.00 al Pian
della Fonderia. A quest’ora si sa pochi hanno voglia di alzarsi per seguire una
Via Crucis. Infatti c’erano 5 persone ma la cosa interessante è che man mano il
gruppo è cresciuto lungo questo cammino a dire il vero particolare nel senso
che non rispecchiava le tradizionali implorazioni delle 14 stazioni ma
invitavano a riflessioni sulla montagna, sulla sconfitta o sul perdono. Don
Daniele ha saputo cogliere la nostra attenzione e rallegrare la nostra giornata
con una messa all’aperto alle ore 11.00 in vetta concelebrata con un parroco
francese Don Thierry (già presente l’anno scorso). Un momento straordinario su
una delle vette più belle e più ambite delle Alpi Cozie, dove nasce il rio
Valle Stretta per finire nella Dora di Bardonecchia.
La televisione francese ha consacrato un momento su “la marche
pour le Thabor” sul canale TV DICI il 16 luglio alle ore 13.35 sotto il titolo Hautes-Alpes
: Un pèlerinage à la Chapelle du Thabor ce jeudi en Haute Clarée pour alerter
sur sa dégradation et l'urgence de la restaurer.
Il giornale
Le Dauphiné invece ha pubblicato un articolo il 13 luglio, Névache : la chapelle la plus
haute de France est en danger.
Per chi non avesse potuto partecipare ricordiamo che il 24
agosto si svolge una seconda festa in onore di San Bartolomeo.
Foto e testo di Agnese Dijaux