si può ritirare in chiesa |
ho riletto con una certa commozione il
lungo articolo, impreziosito dalle tante foto, che era stato pubblicato sul
Bollettino Parrocchiale dell'anno 2000, inerente l'Ordinazione Episcopale di
Mons. Alfonso Badini Confalonieri, avvenuta a Roma, nella Patriarcale Basilica
di San Pietro, il 31 gennaio di quell'anno, e la cronaca del suo ingresso in
Diocesi l'H febbraio successivo. (Bollettino anno 2000 da pag. 56 a pag. 71).
Mons.Alfonso Badini Confalonieri |
Pur essendo il
Pastore di tutti l'abbiamo sempre sentito particolarmente "nostro",
perché legato a Bardonecchia, assieme alla sua famiglia di origine, per le
vacanze e, soprattutto, perché ricevette l'Ordinazione Sacerdotale in S.
Ippolito, e qui, come anche a Maria Ausiliatrice, in tante occasioni, aveva
celebrato la Messa, nei periodi in cui dal Vaticano, dove svolgeva il suo
servizio presso la Santa Sede, tornava per brevi periodi a Bardonecchia.
Sabato 12 ottobre
2019 alle ore 12, nel corso dell'annuale Assemblea Diocesana a Susa, lui
stesso ha dato l'annuncio che il Santo Padre aveva accolto le sue dimissioni
per i raggiunti limiti di età, come disposto dal Diritto Canonico, nominando,
in pari tempo, a succedergli come Amministratore Apostolico l'Arcivescovo di
Torino Mons. Cesare Nosiglia.
Da quel momento è
divenuto Vescovo Emerito di Susa e ha scelto di trasferire la sua residenza da
Susa a Bardonecchia. Abbiamo quindi l'onore d'averlo con noi e di incontrarlo
spesso alle Messe che celebra, dividendosi tra la Parrocchia e l'Ausiliatrice.
Il Papa non ha più nominato un Vescovo residenziale ma ha affidato la piccola Diocesi di Susa all'Arcivescovo di Torino. Non si tratta di un accorpamento, ma di due Diocesi distinte, guidate dallo stesso Vescovo. In Piemonte questa disposizione era già stata adottata per le Diocesi di Cuneo e di Fossano.
Mons.Nosiglia riceve il Pastorale da mons. Badini Confalonieri |
Al nuovo Vescovo
Mons. Nosiglia diamo il benvenuto e lo accogliamo come "Vescovo, Amico e
Padre", come lui stesso ama spesso firmare le sue lettere.
Fin da subito si è fatto ben volere da tutti. Prima ancora della Messa per l'inizio del suo Ministero di domenica 27 ottobre, era stato a pranzare con gli ospiti di "Tavola Amica" di Susa seguiti dalla Caritas, a fare visita ai degenti ricoverati in Ospedale e ha voluto incontrarsi con i giovani radunati a Villa San Pietro.
Era presente anche una nutrita
delegazione della nostra Parrocchia, assieme al Parroco, in Cattedrale a Susa,
alla solenne Concelebrazione per l'inizio ufficiale del suo ministero. Accanto
a Mons. Nosiglia, come concelebranti principali, erano Mons. Badini, che gli ha
simbolicamente consegnato il Pastorale, segno della sua nuova giurisdizione; ed
anche Mons. Guido Fiandino Vescovo-Parroco della Crocetta di Torino.
L'Arcivescovo nell'omelia si è
soprattutto rivolto ai sacerdoti, alle famiglie, ai ragazzi e ai giovani. Ha
invitato all'accoglienza dei poveri e, al termine, con parole affettuose, ha
ringraziato Mons. Alfonso Badini; "...per l'intenso lavoro pastorale che
ha svolto in questi diciannove anni di ministero episcopale a Susa",
precisando "...sono lieto che sia rimasto ad abitare in Diocesi, in modo
da poter contare sul suo sostegno, di cui ho molto bisogno".
Questo, del cambio del Vescovo, è
certamente l'avvenimento principale da evidenziare all'inizio del nostro
Bollettino, ed è l'occasione per riscoprire nella persona del Vescovo il
successore degli Apostoli. Egli è il Pastore della Diocesi che ha nei suoi
sacerdoti i principali collaboratori.
* * *
Credo
sia bello sottolineare come tra i Vescovi di Susa ci sia anche un Beato. È
Mons. Giuseppe Edoardo Rosaz (1830-1901) che Giovanni Paolo II beatificò nel
corso di una solenne Celebrazione, tenuta il 14 luglio 1991 sulla Piazza
antistante la Cattedrale gremita di fedeli.
Mons.
Rosaz fu Vescovo grande e santo, eroe della carità. Fu Rettore del Convitto
Civico, Cappellano delle carceri, Rettore del Seminario. Da Vescovo fondò il
Ritiro, la Congregazione delle Suore Terziarie di San Francesco, il Ricovero per
i vecchi e diede impulso ad una notevole quantità di case filiali con identico
programma. Spese tutto il suo patrimonio, in opere di carità.
Fu
lui nel 1901 a portare a Bardonecchia il primo nucleo di Suore per assistere i
malati nelle case e aprire un laboratorio per le ragazze. Solo più tardi nel
1908 fecero nascere l'Asilo che ancora oggi prosegue il suo compito educativo,
anche se rinnovato nella sua conduzione.
Egli
disse a quelle poche suore prima di congedarsi da loro, in dialetto piemontese;
"... fatevi solo voler bene!". Parole di tanto buon senso che vengono
da un santo.
Penso
sia questo il consiglio che dobbiamo raccogliere, sempre attuale, che non solo
ogni uomo di chiesa, ma ogni cristiano debba avere come obiettivo "...
farsi voler bene", in quanto è il programma stesso che viene dal Vangelo:
"... così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le
vostre opere buone e rendano gloria al Padre che è nei Cieli" (Mt 5,16).
Cordialmente
Il Parroco don Franco Tonda