Nel WEB |
il "Perchè siamo qui" di Adriana
Abbiate il
coraggio di restare soli
Francesco legge il discorso di Mimmo Lucano |
È inutile dirvi che avrei
voluto essere presente in mezzo a voi non solo per i saluti formali ma per
qualcosa di più, per parlare senza necessità e obblighi di dover scrivere, per
avvertire quella sensazione di spontaneità, per sentire l’emozione che le parole
producono dall’anima, infine per ringraziarvi uno a uno, a tutti, per un
abbraccio collettivo forte, con tutto l’affetto di cui gli esseri umani sono
capaci.
A voi tutti che siete un
popolo in viaggio verso un sogno di umanità, verso un immaginario luogo di
giustizia, mettendo da parte ognuno i propri impegni quotidiani e sfidare anche
l’inclemenza del tempo. Vi dico grazie.
Il cielo attraversato da
tante nuvole scure, gli stessi colori, la stessa onda nera che attraversa i
cieli d’Europa, che non fanno più intravedere gli orizzonti indescrivibili di
vette e di abissi, di terre, di dolori e di croci, di crudeltà di nuove
barbarie fasciste.
Qui, in quell’orizzonte, i
popoli ci sono. E con le loro sofferenze, lotte e conquiste. Tra le piccole
grandi cose del quotidiano, i fatti si intersecano con gli avvenimenti
politici, i cruciali problemi di sempre alle rinnovate minacce di espulsione,
agli attentati, alla morte e alla repressione.
Oggi, in questo luogo di
frontiera, in questo piccolo paese del Sud italiano, terra di sofferenza,
speranza e resistenza, vivremo un giorno che sarà destinato a passare alla
storia.
La storia siamo noi. Con le
nostre scelte, le nostre convinzioni, i nostri errori, i nostri ideali, le
nostre speranze di giustizia che nessuno potrà mai sopprimere.
Verrà un giorno in cui ci
sarà più rispetto dei diritti umani, più pace che guerre, più uguaglianza, più
libertà che barbarie. Dove non ci saranno più persone che viaggiano in business class ed
altre ammassate come merci umane provenienti da porti coloniali con le mani
aggrappate alle onde nei mari dell’odio. [...]
Vi auguro di avere il
coraggio di restare soli e l’ardimento di restare insieme, sotto gli stessi
ideali.
Di poter essere disubbidienti
ogni qual volta si ricevono ordini che umiliano la nostra coscienza.
Di meritare che ci chiamino
ribelli, come quelli che si rifiutano di dimenticare nei tempi delle amnesie
obbligatorie.
Di essere così ostinati da
continuare a credere, anche contro ogni evidenza, che vale la pena di essere
uomini e donne.
Di continuare a camminare
nonostante le cadute, i tradimenti e le sconfitte, perché la storia continua,
anche dopo di noi, e quando lei dice addio, sta dicendo un arrivederci.
Ci dobbiamo augurare di
mantenere viva la certezza che è possibile essere contemporanei di tutti coloro
che vivono animati dalla volontà di giustizia e di bellezza, ovunque siamo e
ovunque viviamo, perché le cartine dell’anima e del tempo non hanno frontiere.
Hasta
siempre.
Domenico
Lucano (sindaco di Riace), discorso in piazza, 6.10.18
Alfredo Castano-Fuentes - anni 24 e Hamza Ben Hammadi - anni 21 |
Oggi abbiamo letto alcuni nomi delle vittime tratte dal rapporto di United che aggiorna il numero di morti accertati nel viaggio verso l'Europa. L'elenco, pubblicato l'anno scorso da Internazionale, contava fino al maggio 2018 34.361 vittime, la grande maggioranza dei quali di età giovanissima.
Bardonecchia è stato il punto di raccolta dell'alta
valle perché i volontari dell'alta valle lavorano insieme sul territorio. Ieri
sera eravamo a Oulx a vedere il film "Dove bisogna stare" di
Gaglianone che racconta quattro storie di donne, tra cui Elena di Oulx, che
accolgono in modo personale e spontaneo migranti.
Grazie a chi é venuto!
Silvia Massara
Silvia Massara